Continua dopo la nevicata

Scritto da , il 2018-01-23, genere gay

Il mio compagno di palestra di cui vi ho già parlato aveva il fuoco sessuale addosso. Gli piaceva in egual misura la donna e i bei ragazzi. Io ero diventato un suo confidente soprattutto perché di testa dimostravo più dei miei 20 anni.
Crescevo di muscoli e forza con gli allenamenti e mi godevo la compagnia del “fratellone”.
Per un anno i nostri incontri sessuali però non andarono oltre le forsennate pompe che gli facevo.
Come ho spiegato nell’altro racconto, aveva la sua specialità: mi pilotava la testa con forza usando la mia bocca per penetrarmi e scoparmi in bocca.
Avevo imparato ad apprezzare i suoi modi, mani callose, odore forte di officina, capitava che la sera lui fosse dietro al bancone da lavoro sporco di olio e ferro, col grembiule e di cuoio sopra i jeans. Si abbassava i jeans lasciando il grembiule, il cazzzo magnifico, largo e grosso, sempre pronto a scappellarsi nel sudore svettava. Mi infilavo sotto il grembiule. E iniziavo inginocchiato a lavorarmelo. Mi slacciavo e mi faceva la mia sega mentre letteralmente mangiavo quella sua asta generosa. Mai misurata ma era tanta, un capolavoro.
Quando era sicuro che ormai Poggibonsi doveva essere chiusa, si staccava e andava a chiudere bene la porta a chiave. Si toglieva il grembiule di cuoio e con la mia testa tra le mani mi scopava la bocca.
Mi diceva di fare attenzione a non morderlo e io avevo imparato. Me lo sentivo in gola e a ogni stantuffo me lo sentivo in gola. Gli stringevo dietro le natiche sudate e poi mi passsvo il dito bagnato del suo sudore sotto il naso. Una goduria. Sentivo i suoi muscoli la sua forza. Lo guardavo da sotto: baffi biondi folti, occhi duri, nasone enorme che a lui non piaceva ma a me si molto. Gli chiedevo solo di non farmi male quando mi prendeva la testa fra le mani. Stai tranquillo mi sussurrava.
Bevevo tutto fino all’ultima goccia. I miei frullati di proteina mi diceva lui.
Mancava certamente qualcosa, volevo essere montato da lui. Lo sapeva e meditava. Un conservatore veramente etero che si divertiva con la bocca del suo giovane amico, questo voleva essere e rimanere. Aveva paura di girarmi e montarmi, aveva paura che poi gli piacesse per davvero.. ma poi successe e prometto che ve lo racconterò.

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