Mia moglie mi ha fatto davvero le corna

Scritto da , il 2017-11-18, genere tradimenti

Una volta, di molti anni fa, con mia moglie andai a vedere un film di Tinto Brass: “L’uomo che guarda”. A quel tempo non sapevo che Tinto Brass facesse dei film dal contenuto altamente erotico, che rasentavano la pornografia, pensavo si trattasse di un normale film di un regista italiano affermato.
Vedendo le immagini sul cartelllone pubblicitario all’ingresso del cinema, mi sorse un dubbio, quindi chiesi alla persona che era alla biglietteria se si trattasse o meno di qualcosa di osceno. Questa rispose di no e che comunque era un film che aveva delle scene erotiche ma non pornografiche.
Entrammo e iniziammo a guardare il film. Le scene, nonchè la storia trattata nel film, erano a dir poco scabrose. Si vedevano chiaramente nudi sia maschili che femminili senza censura.
All’inizio rimasi un po’ frastornato perché non avevo mai visto quel genere di pellicola assieme a mia moglie, quindi rimasi un po’ titubante che lei potesse essere contrariata e arrabbiarsi con me per averla portata a vedere quel tipo di film.
Invece lei non disse nulla, anzi sembrava divertita e quando, al termine, uscimmo mi disse che era eccitatissima e che non vedeva l’ora di rientrare a casa per fare l’amore.
Avevamo programmato di andare a mangiare una pizza al termine del film, ma lei non ne volle sapere.
Quella sera facemmo l’amore con molta foga e notai che lei era eccitatissima, quasi si era immedesimata nel protagonista femminile, specialmente nella scena in cui la donna si lasciava penetrare mentre si trovava in balcone affacciata a parlare col marito che stava giù di sotto e che, ignaro, non vedeva né sospettava nulla.
Al termine della cavalcata disse che era rimasta colpita dalle scene esplicite del film nonchè del tema trattato, che era appunto il fare l’amore con un’altra persona mentre il marito stava a guardare.
Da lì iniziammo a fantasticare e tutte le volte che facevamo l’amore, pensando a quel film, mia moglie iniziava a dirmi le sue fantasie, come il fatto che in ufficio aveva permesso a un collega di palparle il culo e le tette. Un’altra volta disse che aveva baciato sulla bocca un altro collega, fino a dirmi che aveva fatto l’amore in archivio.
Naturalmente erano solo fantasie, ma la carica sessuale che esse ci davano, era esuberante.
Un giorno mia moglie mi disse che nel suo ufficio era stato assegnato un nuovo impiegato, Daniele, e che le era stato affiancato affinchè imparasse il mestiere.
Vedendola un po’ su di giri, le chiesi spiegazioni. Disse che quando Daniele si sedeva accanto a lei per vedere il lavoro, lei si eccitava, iniziava a fantasticare su di lui, specialmente quando inavvertitamente si sfioravano il braccio perché lavoravano al computer.
Chiesi esplicitamente a mia moglie se per caso lei si fosse innamorata di Daniele. Rispose che non ci pensava nemmeno, che lei amava solo me e che quelle erano solo fantasie dettate dalla situazione presentatasi.
Tuttavia mi disse di pensare e far finta che tutto ciò che lei mi raccontava, fosse vero, in modo da caricarci.
Eppure, analizzando il mio passato, io ero sempre stato una persona gelosa e mai mi aveva sfiorato il pensiero che mia moglie potesse andare con un altro.
Qualche giorno dopo, mentre eravamo a letto, iniziò a descrivermi tutta una serie di situazioni che mi misero il fuoco dentro. Disse che lei stava seduta alla sua scrivania quando fece in modo di buttare la penna per terra, sotto la scrivania, chiedendo a Daniele di raccoglierla. Il collega si chinò per prendere la penna e lei, che aveva già gran parte delle cosce scoperte a causa della sua minigonna, aprì le gambe mostrandogli la figa perché non indossava le mutandine.
Lì per lì rimasi shoccato, ma la cosa mi eccitò quando lei continuò dicendo che Daniele le si era portato a poca distanza dalle sue gambe e lei, che teneva le cosce spudoratamente spalancate e la figa in mostra, gli prese la testa portandosela sulla figa facendosela leccare.
La cosa mi infervorì talmente tanto che mi eccitai tantissimo. Facemmo l’amore come non mai.
Ragionando da solo, mi erano sorti dei dubbi sulla mia personalità di uomo e marito. Possibile che io mi eccitavo nel sapere, anche se solo fantasiosamente, mia moglie tra le braccia di un altro uomo?
Iniziai a leggere degli articoli che trattavano l’argomento e mi accorsi che non ero l’unico che si eccitava nel sapere che la moglie lo tradiva con un altro, quindi a quel punto, avendo un amico psicologo col quale ci si conosceva fin dalle elementari, gli chiesi un appuntamento. Non mi ricevette nel suo studio, ma facemmo una chiacchierata seduti al tavolo in un bar dei giardini pubblici. Io esternai quel che avevo dentro e lui, con un sorriso molto rassicurante, mi disse che al giorno d’oggi ci sono coppie che, consensualmente, fanno di tutto per raggiungere un soddisfacente orgasmo, perché ciò che si fa in coppia, naturalmente entrambi devono essere d’accordo nel volerlo fare altrimenti è solo violenza da parte di uno o dell’altro, è lecito.
Il mio amico concluse dicendo che se da quella situazione ne traevamo entrambi molta soddisfazione, perché privarsene?
Mi fece un esempio, forse banale, ma che rese l’idea più di ogni altra parola. Disse che se a una persona piace mangiare l’uva, se non ha problemi di glicemia o problemi di linea per via dell’apporto calorico che essa dà, perché privarsene?
Cioè se una cosa ti piace e non reca danno a nessuno, perché non continuare a farla?
L’unica cosa che il mio amico mi raccomandò fu quella che entrambi avremmo dovuto essere consenzienti nel volerlo fare.
Mi nacque una grossa problematica: se a me piaceva vedere mia moglie alle prese con un altro uomo, stante a ciò che lei mi raccontava, lei sarebbe stata d’accordo ad andare sul serio con un altro uomo, visto che lei diceva che tutto ciò che mi raccontava erano solo fantasie?
E come avrei potuto dirglielo per evitare di offenderla e rompere il nostro equilibrio di coppia?
Qualche giorno dopo mi venne l’idea di farle delle foto dicendole che mi sarebbe piaciuto fare un calendario perché non la vedevo molto diversa dalle vere modelle che si fanno fotografare nude.
L’idea non le dispiacque, anzi iniziò a stuzzicarla al punto di chiedermi dove avrei esposto il calendario, visto che le foto l’avrebbero ritratta completamente nuda.
Le dissi che l’avremmo potuto esporre nel nostro rispettivo ufficio, ma poi convenimmo che l’avrebbero potuta vedere in molti, forse in troppi e magari lei avrebbe subito delle avances da parte di chiunque o essere anche oggetto di stolking.
Poi io lanciai un’idea, quella di farle delle foto nuda, ma di conservarle e magari farle vedere solo... agli amici.
Lì per lì non disse nulla e io pensai che idea non fosse stata di suo gradimento, invece qualche giorno dopo mi chiese quando mi fossi deciso a farle le foto perché ne aveva parlato a Daniele e lui era rimasto entustiasta.
Mi sorse un dubbio. Allora questo Daniele esisteva per davvero e lei davvero si era fatta vedere da lui e tutte le cose che mi aveva raccontato erano vere, oppure stava ancora fantasticando?
Qualche pomeriggio dopo, mia moglie mi disse che era pronta a fare il servizio fotografico. Decidemmo assieme sia l’abbigliamento, che le pose.
Per me che la conoscevo di già solo a vederla abbigliata con l’intimo era davvero fantastica, figuriamoci se l’avesse vista qualche altro.
Le feci una ventina di foto che la ritraevano con reggiseno, mutandine e reggicalze, il tutto in pizzo nero che le faceva risaltare il suo corpo abbronzato. Poi le feci anche delle foto con lo stesso abbigliamento ma senza le mutandine mettendo in risalto la peluria nera del pube, e altre a seno scoperto.
Allora non c’erano le macchine elettroniche che ci sono adesso, quindi portai il rullino da un mio amico fotografo per farmele stampare e questi, che non conosceva mia moglie, mi chiese dove avessi trovato una modella così bella. Nel sentire il suo apprezzamento verso mia moglie, mi eccitai tantissimo. Era proprio quello il mio scopo, far vedere a tutti che avevo una moglie bellissima e quindi tutti mi invidiavano. Gli dissi che era mia moglie e il mio amico non volle credermi, convinto che fosse una modella. Gli chiesi poi di farmi delle diapositive in modo da poterle vedere proiettate in grande.
Quando lo dissi a mia moglie, anche lei si eccitò nel sapere di essere apprezzata. Inaspettatamente mi chiese se poteva fare vedere le foto a Daniele. Non sapevo cosa dire, forse perché avrei voluto che questo Daniele le avesse viste con me presente in modo da gustarne l’apprezzamento da parte sua e l’invidia nel sapere che quella era mia moglie, una grande figona.
Le dissi che mi sarebbe piaciuto se invece lei avesse invitato Daniele a casa nostra in modo da guardarle assieme.
La vidi un pochino titubante, quindi mi venne un’idea. Le dissi di far vedere a Daniele solo un paio di foto, le più caste, in modo da stuzzicarlo dicendogli che a casa le avremmo fatto nedere quelle più osè perché non era possibile portarle in ufficio.
Il giorno dopo mia moglie disse che quando aveva mostrato le due foto a Daniele, che erano due foto in cui lei era ritratta con addosso la biancheria intima, reggiseno, mutandine, reggicalze e calze, nonché con un paio di sandali con tacchi alti, ripresa prima davanti per mostrare lo splendore delle sue tette e poi da dietro in modo da sottolineare l’immensità del suo culo, Daniele era quasi svenuto.
Io fremevo nel conoscere la risposta all’invito a casa nostra. E quando mia moglie disse che Daniele sarebbe venuto a cena da noi quel sabato sera, mi riempii di gioia, sentendomi l’uomo più felice del mondo.
Aspettavo l’arrivo del sabato come un bambino aspetta l’arrivo di Babbo Natale. E nel frattempo mi chiedevo se era normale quel mio stato d’eccitazione. Poi, confortato dalle parole del mio amico psicologo, mi lasciai cullare dal piacere di avere una moglie bella e desiderata da molti.
Nel primo pomeriggio di sabato, mia moglie, che evidentemente era più eccitata di me, mi chiese come si sarebbe dovuta vestire. Caddi dalle nuvole perché il nostro intento era mostrare le foto in cui lei era nuda e non mostrare direttamente il suo corpo dal vivo. Quindi le dissi di vestirsi normalmente come tutti i giorni. Lessi nel suo viso un po’ di delusione.
Verso le diciassette suonarono alla porta, era Daniele. Lei rispose al citofono facendolo salire.
Feci la sua conoscenza, dopodichè ci accomodammo in sala dove mia moglie ci portò qualcosa da bere.
Prendemmo a parlare. Daniele ci parlò un po’ di se. Alla fine, visto che mia moglie scalpitava, gli chiesi se gli fossero piaciute le foto.
Daniele, un po’ imbarazzato, disse di avere apprezzato molto le foto e che non vedeva l’ora di vedere le altre, così come gli aveva detto mia moglie. Io dissi che anziché vedere le foto, gli avrei fatto vedere le diapositive in modo da vedere le immagini più grandi.
Avevo già preparato il proiettore quindi ci accomodammo per bene e iniziai a fare scorrere le foto.
Man mano che esse si mostravano nel telo, davo un’occhiata ora alle foto ora a Daniele e vedevo che anche mia moglie guardava prima la diapositiva, poi Daniele, forse per vantarsidella sua bellezza. Al momento di vedere quelle più spinte, dove mia moglie stava a cosce aperte mentre con le mani si allargava la figa, Daniele strabuziò gli occhi mentre mia moglie lo guardava passandosi la lingua sulle labbra.
Mi feci piccolo piccolo perché capii che tra di loro c’era stato davvero qualcosa e che tutto ciò che lei mi aveva raccontato di aver fatto con Daniere era vero.
Mi venne un’idea per verificare quella mia teoria o sdupposizione.
Alla fine della proiezione chiesi a Daniele cosa ne pensasse. Questi rispose che era davvero entusiasta di avere una collega così bella. Guardai mia moglie che era sorridente, quindi misi in pratica la mia idea.
Dissi che mi sarebbe piaciuto fare delle altre foto con lui presente, magari rendendolo partecipe alle foto, senza riprendergli il viso in modo da evitare compromissioni.
Daniele si mostrò un po’ titubante, ma mia moglie lo spronò. Dissi a mia moglie di andarsi a preparare e lei mi chiese cosa avrebbe dovuto indossare. Mi balenò un’idea strana, quindi le dissi di non indossare nulla e di presenrarsi nuda.
Vidi mia moglie dare un’occhiata a Daniele quindi io dissi che non aveva modo di vergognarsi dal momento che già lei si era mostrata nuda a lui, così come mi aveva raccontato a proposito della penna lasciata cadere sotto la scrivania. Non disse nulla. Andò subito in camera da letto.
Mi rivolsi a Daniele chiedendogli di spogliarsi. Poi, vedendolo timoroso, gli dissi che non c’era nulla di male e che, anzi, ne avrebbe tratto piacere.
Non trascorse molto tempo, mia moglie si presentò completamente nuda. Era raggiante nella sua bellezza e io ne ero fiero. Daniele non si era ancora spogliato quindi dissi a mia moglie di aiutarlo.
Mia moglie non si perse d’animo. Spogliò Daniele senza andare troppo per il sottile. Iniziai a fare delle foto molto osè in quanto facevo mettere Daniele in piedi col cazzo duro e mia moglie ripresa col viso accanto al suo cazzone a bocca spalancata,. Come se volesse prenderglielo in bocca.
Altra posa con lei a cosce larghe e il cazzo di Daniele a pochi centimetri dalla sua figa, mentre lei la teneva aperta con le mani.
Poi la cosa si faceva più interessante perché io li spronavo non soltanto a sfiorarsi, ma dicevo a Daniele di appoggiare il suo glande sulle grandi labbra di mia moglie o anche nell’orifizio anale.
Una foto fantastica fu quella in cui Daniele mise il suo cazzone tra le tette di mia moglie mentre lei le teneva in mano mimando una spagnola.
Alla fine iniziai a raccogliere la roba chiedendo nel frattempo a Daniele se voleva rimanere a cena da noi.
Lo vidi, titubante, dare un’occhiata a mia moglie mentre questa le fece cenno di si con la testa e solo a quel punto Daniele accettò.
Stava per rivestirsi mentre mia moglie non ci pensava nemmeno, quindi io dissi che avrebbe trovato molta difficoltà a sistemarsi quel suo conone grosso e duro negli slip.
Ci mettemmo tutti a ridere, quindi io dissi a mia moglie, perché ormai ero sicuro che tra loro due c’era stata già qualcosa, di aiutare Daniele a fare sgonfiare quel suo cosone.
Mia moglie mi guardò con aria interrogativa, quindi dissi di sedersi sul divano a cosce aperte in modo da mostrare la figa a Daniele che nel frattempo si sarebbe masturbato guardandola.ù
Mia moglie lo fece, poi mi guardò e senza dirmi nulla io capii quel che voleva fare. le dissi che poteva farlo.
Si portò accanto a Daniele prendendoglielo in mano. Iniziò a masturbarlo lentamente ma non resistette a lungo perché immediatamente glielo prese in bocca e io capii che già gliel’aveva preso in bocca altre volte.
Lo spompinò a dovere facendosi sborrare in bocca e ingoiando ogni goccia dello sperma che lui le aveva riversato dentro.
Rimasi un tantino deluso perché a me non l’aveva mai fatto, cioè non mi aveva mai permesso di sborrarle dentro la bocca, mi faceva sempre venire con la mano per terra.
Mia moglie era contentissima e anche eccitatissima. Vedendo che Daniele aveva ancora il cazzo duro, lei aprì le cose e senza chiedermi il permesso, si fece penetrare.
Io guardavo in silenzio cercando di mettere a posto la roba mentre loro due scopavano. Daniele durò un’eternità mentre mia moglie raggiunse l’orgasmo più volte e alla fine lui si scaricò dentro di lei.
Non si rivestirono, rimasero nudi. Mia moglie preparò qualcosa da mangiare mentre io apparecchiavo direttamente in cucina.
Dopo cena mia moglie chiese a Daniele di chiavarla nuovamente. Lui mi guardò e io gli feci cenno con la testa di andare.
Iniziarono a scopare e a baciarsi come una vera coppia, come facevo io e lei, e pensai che lei si fosse innamorata di lui perché a quel punto non c’erano più dubbi.
Dopo un’altra buona mezz’ora lui si scaricò nuovamente dentro di lei. io avevo timore che potesse metterla incinta mentre mia moglie non se ne curava minimamente, probabilmente lei prendeva qualcosa per evitare che rimanesse incinta.
Quando Daniele andò via, io feci delle domande a mia moglie la quale rispose in modo evasivo. Chiesi se prima di allora avessero già fatto l’amore o se ci fosse stata dell’intimità tra di loro in ufficio. Prima rispose negativamente, poi visto che io l’avevo smentita, disse che avevano iniziato a darci dei baci in bocca, per poi continuare col petting. Lui le palpava le tette e le leccava la figa e lei lo spompinata, per poi andare a finire a scopare tranquillamente in archivio facendosi beccare da una collega che, sapendo che lei fosse sposata, l’aveva apostrofata male, ma lei le aveva detto che io ero a conoscenza della sua relazione con Daniele perché io ero cornuto contento.
Da un certo punto di vista ero incazzato nero con mia moglie e avrei voluto darle un paio di sberle, ma... da un altro punto di vista mi ritrovai ad avere il cazzo più duro del marmo. Quelle parole, quella situazione, mi erano piaciute. Mi era piaciuto sentirmi definire da mia moglie cornuto contento. L’afferrai e la portai a letto chiavandola duramente.
Anch’io mi scaricai dentro di lei e quel mese non le venne il ciclo. Al test, era risultata incinta. Ma visto che per primo era stato Daniele a sborrarle dentro, sarebbe potuto essere lui ad averla messa incinta.
Dopo il normale periodo di gravidanza, nacque un bel bambino, mio figlio e tale è rimasto, anche se crescendo, nelle fattezze del viso ha una vaga somiglianza con Daniele.
Mia moglie continuò ad avere rapporti completi con Daniele che veniva spesso a trovarci perché dopo quella esperienza a me piaceva assistere alle loro scopate per poi terminare il la serata con mia moglie.
Mi piaceva infilare il cazzo nella figa piena di sborra di mia moglie, sapere che il suo amante se l’era appena scopata e che, probabilmente l’aveva messa nuovamente incinta. Mi esilarava l’idea che mia moglie venisse messa incinta dal suo amante, tuttavia prendemmo le nostre contromisure, nel senso che appena vedevamo che non arrivava il ciclo, facendo il test in cui lei risultava incinta, ci davamo da fare per evitare di avere altri figli.
Il ginecologo di mia moglie, venuto a conoscenza dei nostri giochetti, consigliò a mia moglie di farsi chiudere le Tube di Falloppio in modo da farsi sborrare denetro e non rimanere incinta.

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