Il tagliabosco

Scritto da , il 2017-11-02, genere gay

Con l'arrivo dell'inverno,visto che consumo molta legna da ardere,mi sono informato dove trovare un venditore a buon prezzo,mi consigliano di rivolgermi da Arturo,un taglialegna che abita vicino il bosco.
Appena rintraccio la casa del taglia legna,mi trovo davanti un omone sui 50 anni,barba lunga e sigaro toscano,un volto simpatico,mi invita dentro la sua casa fatta di legno e pietre,un bel camino acceso con delle caldarroste ancora calde,mi offre un bicchiere di vino e parliamo della legna,concordo sul prezzo,Arturo e' molto onesto e si impegna a consegnarmela a domicilio,poi un bicchiere tira l'altro,inizia a far notte,adesso alle 19,00 e' buio pesto,mi chiede se volessi rimanere a cena con lui.......
Accetto volentieri,cerco di aiutarlo a preparare la tavola,lui mi racconta che e' sempre stato single,non ha mai avuto una donna,ma e' contento e felice,dice di saper far tutto,e vedendo la casa,ben ordinata e pulita,non avevo dubbi della sua capacita' di essere un bravo casalingo......
Mentre mangiamo,mi chiede se invece io avessi una moglie,ma alla sua domanda,rispondo con un secco e deciso no,anzi,se ti dico che sono gay???
Arturo,fece un mezzo sobbalzo dalla sedia,un leggero sorriso,poi una mezza ammissione......Anche lui non disdegnava affatto farsi qualche culetto,e svuotare le palle nella bocca di qualche voglioso di cazzi!!! E di vogliosi di cazzo c'e' sono in giro......e tanti,specialmente nei piccoli paesi dove tanti pensano al cazzo ma si vergognano e si nascondano!
Mi racconta di qualche ragazzo del paese che si faceva,e di altri ancora,persone insospettabili......
Mentre parla,il mio cazzo e' duro! ma appena allungo la mano per tastare il suo,mi trovo in mano un bastone di carne enorme.
Arturo si apre la patta dei pantaloni,sfodera un bellissimo cazzo di almeno 24 cm e molto doppio,con due palle enormi......
Arturo mi chiede se volessi prenderlo in culo,non me lo feci ripetere due volte,anche se non ero allenato a prendere certi calibri di cazzi,mi feci impalare da lui.
Un dolore atroce,sentivo il culo in fiamme,ma alla fine mi rilassai e iniziai a godere quel bellissimo cazzone,dopo mezzora Arturo si decise a venire,sborro dentro il mio culetto sfondato,sentivo un fiume caldo che mi riempiva e colava sulle gambe,poi lo presi in bocca e lo pulii bene,ma dopo poco era di nuovo duro e pronto,lo sbocchinai di gusto,venne ancora una volta,e poi ancora,poi mi chiese se volessi venire anche io e mi fece una sega memorabile....
Fuori le foglie cadono,la notte e' fonda,la legna arde nel camino,il vino fece il resto,ci addormentammo abbracciati e ci svegliammo al mattino e scopammo ancora,per giorni non potevo sedermi dal dolore che quel cazzo enorme mi aveva provocato,ma Arturo e' sempre li,vicino al bosco,e ogni sera che accendo il camino,lo penso e mi viene il cazzo duro!

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