"Smarrendo" La Mia Giovane Ragazza In Discoteca - TerzaParte

Scritto da , il 2017-10-16, genere tradimenti

Continuo: "Smarrendo" la mia giovane ragazza in discoteca, si consiglia di leggere la prime parti per capire meglio la trama ed entrare infondo nella storia!

Disperato nel non trovarla mi recai lentamente in bagno, prima di entrare uscirono due ragazze che parlavano fra di loro ridendo. Entrai in bagno, poggiai i miei gomiti sul lavandino e feci scorrere l’acqua fredda sulle mie mani per poi sciacquarmi la faccia come tentativo di ripresa per riprendere in condizioni migliori la mia ricerca. Fui interrotto nel sentire un gemito, sentivo una voce a me famigliare bisbigliare qualcosa dentro il bagno riservato agli handicappati. Il cuore mi batteva a mille, da un lato speravo che non fosse proprio la mia ragazza lì dentro, mentre dall’altra il mio cazzo diceva tutt’altro.
Lentamente senza farmi sentire aprii la porta del bagno a fianco, abbassai la tavoletta e salii in piedi sul gabinetto spiando chi fossero i due nel bagno da dove provenivano quelle risatine e gemiti di piacere. Sgranai i miei occhi provando a inquadrare i volti, non mi sbagliavo. Era lei.

La vidi in ginocchio, con le coppe semitrasparenti del corpetto abbassate mostrando il suo piccolo ma perfetto seno al vento, il bagno era decisamente più luminato della sala da ballo e si potevano intravedere succhiotti evidenti sul suo collo e sul suo seno. La mano di lui palpava e tirava con forza verso di sé il suo piccolo e turgido capezzolo sinistro, mentre lei divertita con le guance rosse, dovute probabilmente all’alcol e alle sensazioni che stesse provando in quel momento, era concentrata a slacciare la cintura di lui il più velocemente possibile mentre sorrideva divertita come se stesse spacchettando un regalo di natale.
Io da lì su riuscivo a vedere tutto perfettamente, ero molto vicini a loro e feci attenzione di non farmi scoprire, dal separé si intravedevano solo i miei occhi impegnati a osservare minuziosamente i movimenti della mia Silvia. Sentivo il mio pene tornare eretto e sbattere contro la parete quasi a farmi male, stringevo i pugni dalla gelosia, non mi sarei mai aspettato che lei si spingesse al punto di andarsi ad appartare con uno sconosciuto in bagno mentre con me era in grado di farsi dei stupidi problemi durante i nostri comuni e classici rapporti sessuali!
Sentivo il rumore della fibbia cintura slacciarsi, e afferrare lei con entrambe le mani le estremità dei pantaloni del suo amante per poi calarli velocemente in un colpo solo insieme alle sue mutande, come una molla il cazzo di lui la colpì in piena faccia e lei scostarsi d’istinto da questo gesto che non si sarebbe mai aspettata. L’espressione di dolore si tramuto subito in stupore, non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere, ma una volta messo a fuoco ciò che aveva davanti, spalancò la bocca scioccata, aveva un cazzo gigantesco e completamente depilato di fronte a lei. Lui sorrise compiaciuto poggiando l’altra sua mano sulla sua testa, lei con entrambe le mani, ancora incredula, afferrò quel obelisco, per poi chiudere gli occhi e spingersi in avanti facendolo entrare il più possibile dentro la sua piccola e dolce bocca. La vedevo in difficoltà, quasi come se stesse per esplodergli qualcosa da dentro le guance per com’erano dilatate!
Sentivo il mio cazzo quasi esplodere per quella scena, la mia ragazza non aveva mai visto un altro cazzo dal vivo oltre al mio da quando stavamo insieme, e probabilmente non si sarebbe mai immaginata l’esistenza di un cazzo di tali dimensioni, la sua espressione mentre succhiava quel cazzo con difficoltà era facilmente leggibile, paura, eccitazione e incredulità. Vedevo lei che ci metteva tutto l’impegno possibile per soddisfare colui che le stava regalando tante emozioni, la vedevo forzarsi a provare a spingere sempre di più quel cazzo dentro la sua bocca ma invano, lui sorrideva come se avesse una piccola principiante fra le sue mani, chiuse gli occhi e diede una forte spinta alla testa della mia ragazza in modo da far entrare buona parte di quel colosso dentro la sua gola.
L’espressione della mia ragazza cambiò in un istante, aprì di scatto gli occhi, diventò rossa e iniziarono a scendere delle lacrime dai suoi occhi, poggiò le mani con forza sulle cosce del suo amante cercando di fare forza per spingerlo via ma invano, lui le lasciò ancora per qualche secondo il cazzo fino in fondo per poi lasciare la presa dolcemente. Lei tossì ma senza far uscire il cazzo dalla sua bocca, lo guardò negli occhi mentre lui sorrideva compiaciuto, ma invece di farsi abbattere, prese tutto ciò come una sfida e iniziò a muoversi di sua spontanea volontà sempre più infondo quel cazzo. Lui rimase stupito, pensava si sarebbe arresa, probabilmente come fanno molte ragazze alla vista del suo cazzo. Lasciò quindi la presa della sua mano sulla testa della mia Silvia, e si dedicò con entrambe le mani a deliziarsi del suo splendido seno palpandolo con forza.
L’espressione di Silvia diventava pian piano sempre più ricca di eccitazione emanando calore, iniziava a sudare e a stringere le cosce per darsi del piacere quasi come se stesse preparando la sua figa ad accogliere il suo cazzo.
Come un esperto, lui notò queste contrazioni nascoste da parte della mia ragazza e decise quindi di non farla attendere ulteriormente. Con una mano allontanò la testa di Silvia dal suo cazzo, afferrandola per i fianchi sollevandola da terra per poi poggiarla sul lavandino facendola sedere con le gambe aperte che penzolavano sul pavimento. Lei fece un’espressione come se ci rimase quasi male, come se volesse farlo venire dentro la sua bocca, ma in fin dei conti tutto ciò non le dispiaceva prevedendo ciò che sarebbe accaduto.
Le allargò scandalosamente le gambe, le sue mani si poggiarono sopra gli autoreggenti a rete della mia ragazza accarezzandola con le sue gigantesche mani, scivolando sempre più velocemente verso il perizoma trasparente fradicio di Silvia. Lei seguiva con lo sguardo ogni suo movimento, era tesa, finché lui non afferrò il suo perizoma e lo strappò con un solo colpo buttandolo sul pavimento.
Il mio cuore era a mille, il mio respiro bloccato, mi sentivo quasi nei panni della mia ragazza come se riuscissi a palpare la tensione che emanava nell’aria.
Afferrò il suo cazzo alla base con una mano, facendolo ballare un po' su sé stesso, sorrise, poggiò la sua cappella sulla figa della mia ragazza, era così grande che copriva tutte le sue labbra vaginali, l’afferrò per i glutei e la spinse contro il suo cazzo senza indossare nemmeno il preservativo. Un forte urlo rimbombava dentro quel piccolo bagno, sembrava più di dolore che di piacere, non immaginavo che la sua figa riuscisse ad allargassi tanto! Silvia inarcò la testa all’indietro, il suo sguardo era perso e le sue pupille guardavano verso il vuoto, sembrava quasi che non fosse più fra noi. Il suo amante non le diede neanche il tempo di abituarsi a quel gigantesco cazzo che sembrava quasi come se l’avesse sverginata per la seconda volta, muovendosi velocemente dal primo istante che venne a contatto con la calda e stretta figa della mia ragazza. Lui iniziò a gemere, e ciò che inizialmente sembravano urletti di dolore da parte della mia ragazza si tramutarono velocemente in gemiti.
Non l’avevo mai sentita gemere in vita mia, al massimo durante un nostro rapporto la sentivo respirare profondamente, era la prima volta che sentivo il suono del suo piacere uscire dalla sua bocca, e non era per opera mia.
Da una parte mi si stringeva il cuore, mentre dall’altra ero felice ed eccitato per lei, per ciò che stava provando e per tutto il godimento che si era perso in questi lunghi anni stando con me, iniziavo a sentire che non era più la “mia Silvia”, ma era una Silvia diversa, una Silvia trasformata e cambiata dal piacere, che minuto dopo minuto, scopriva il puro godimento nata da una semplice trasgressione.
Lei era come in trans, succube da quel cazzo e dal godimento che le provava, sembrava quasi che il suo corpo non avesse forza, e si muoveva di conseguenza dai forti colpi da parte del suo amante. Come se fosse una bambola di pezza, la sollevò dal lavandino, con una mano la strinse forte sulla schiena e iniziò a scoparla mentre la stringeva a sé in piedi.
Silvia non diceva nulla, si faceva fare tutto da lui senza fiatare, sembrava che qualsiasi cosa facesse gradiva, vedevo le sue cosce lucide, bagnate zeppe dai suoi umori che colavano senza sosta da quella fonte ormai larga che stringeva in una morsa il sesso del suo amante senza lasciarlo andare.
Di tanto in tanto la vedevo tremare, i suoi gemiti diventare più forti per poi calare improvvisamente, intuii che erano tutti orgasmi, e pensai che con me non ne aveva mai avuto più di uno di seguito.
Il suo possente amante la faceva saltellare all’impazzata, poi la spinse di forza contro la parete da cui spiavo io che tremò, subito mi nascosi abbassandomi per paura di essere scoperto, e mentre non guardavo sentii lui e lei urlare come se si fossero scordati di essere dentro un bagno dove tutti potevano avere libero accesso.
Incuriosito, lentamente tornai a sbirciare, vedevo una quantità sovraumana di sperma colare a chiazze, gli era venuto dentro, cosa che io non avevo mai fatto. Sudavo, per paura che l’avesse messa incinta, ma neanche questo riuscì a fermare la mia erezione.
Lui mollò la presa e la fece scivolare dolcemente sul pavimento, sopra a quella grande chiazza biancastra. Lei pian piano prese coscienza, fra sudore e eccitazione apriva lentamente gli occhi per guardare in faccia l’eroe di quella sua serata indimenticabile. Lui senza dire una parola prese il telefono dalla borsetta di Silvia, scrisse un numero di telefono, l’accarezzò dolcemente in viso e se ne uscì dal bagno con aria fiera e soddisfatta mentre si allacciava la cintura dei pantaloni.
Lei rimase lì ancora per qualche minuto, a terra, senza capire cosa fare da quel momento in poi, si sollevò, si pulì le cosce dallo sperma con un po' di carta igienica, e guardandosi allo specchio, provò il più possibile a darsi una sistemata, sciacquandosi il viso rosso e sudato e pettinandosi i capelli disastrati con le dita.
Io subito scesi dalla tavoletta del gabinetto, le mie emozioni ero confuse ma la gelosia sembrava che adesso stesse prendendo il predominio, ero confuso e non potevo di certo farmi trovare lì!
Lentamente aprii la porta del mio bagno, e quasi in punta di piedi, uscii dal bagno. Subito un’ondata di musica assordante invase le mie orecchie, camminavo avanti e indietro non sapendo cosa fare, e optai per la scelta più semplice, far finta che fossi entrato in quel momento in bagno e aspettare che lei uscisse dal bagno.
Entrai facendo rumore, sbattendo quasi la porta, aprii l’acqua attendendo che la mia ragazza uscisse da lì dentro.
I minuti passavano, e iniziavo a sospettare che da lì dentro non ci fosse più nessuno, ma era impossibile, io non avevo visto nessuno uscire dal bagno e, proprio quando stavo per perdere le speranze e uscire da lì dentro, sentii la porta del bagno in cui aveva scopato aprirsi.
Non sembrava sorpresa nel vedermi, come se sapesse che ero lì dentro, e probabilmente era questo il motivo di tanta attesa.
Mi sorrise barcollando, la sua voce era strana, come se mi volesse nascondere qualcosa, un qualcosa a cui io avevo assistito “ Hey… amore… dove sei stato? …Ti ho cercato tutto il tempo…”
La guardavo negli occhi sudato, non sapevo cosa dirle e sommerso dall’ansia le dissi nervosamente “ Ero andato in bagno.. poi sono tornato in pista e non ti ho trovata…”
Lei si guardo intorno come per cercare una scusa “ eh ero rimasta sola, e anche io ero venuta a cercarti qui in bagno, bhè adesso eccoti!” fece una finta risatina per poi avvicinarsi a me, abbracciandomi e baciandomi a stampo in bocca.

Continua

PS: scusate per gli errori, sfortunatamente scrivo di getto e difficilmente riesco a rileggere attentamente prima di pubblicare, (se volete segnalarmeli fatelo via email sia per questo che per altri miei racconti e io provvederò a sistemarli)
Commenti, critiche o consigli sono graditi!
Inoltre volevo proporre alle ragazze, che se qualcuna fosse interessata nel creare un roleplay o solo scoprire come funziona di scrivermi in privato e io sarò lieto di darvi tutte le informazioni possibili!
EMAIL: roleplayer1.93@gmail.com

Questo racconto di è stato letto 1 3 2 9 7 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.