Il chiosco di benzina 2

Scritto da , il 2017-10-01, genere bisex

Questo è il seguito de “Il chiosco di benzina 1” che se non avete letto vi consiglio di leggere prima di questo.

Siamo una coppia di coniugi senza prole, Tiziana 34enne mora 1,60 x 54 kg. porta una 4ª di poppe coi capezzoli scuri e prominenti.
Io 37enne 1,78 x 75 kg. a detta di quanti ci conoscono risultiamo essere una bella coppia socievole e spiritosa.
Quanto mi accingo a scrivere è accaduto qualche tempo dopo l’esperienza da me vissuta col proprietario del chiosco di benzina.
Avevamo deciso di provare il nostro ultimo acquisto, un camper di seconda mano tenuto molto bene, all’epoca io avevo ventinove anni e mia moglie ventisette.
Avevamo deciso di passare una settimana di vacanza in un camping naturista dove ci saremmo fermati una settimana e visto che mancavano ancora due giorni decidemmo di prendercela comoda. Saremmo passati per il Piemonte per poi scendere e raggiungere la costa Ligure e proseguire per raggiungere la frontiera a Ventimiglia.
Avevo pianificato questo tragitto per fare in modo di passare “casualmente” davanti al piccolo distributore dei miei amici complici nel piccolo paesino di montagna.
L’avevamo quasi raggiunto quando feci in modo che il motore sembrasse accusare dei problemi, accostai a bordo strada e spensi il motore, poi senza farmi vedere inserii l’antifurto che non permetteva più la messa in moto.
Dopo vari finti tentativi di rimetterlo in moto lei mi indicò il benzinaio poco più in giù nella discesa e mi esortò a raggiungerlo prima che chiudesse.
Uscì il proprietario “mio complice” e facendo finta di non conoscerci gli dissi dell’accaduto e se poteva fare qualcosa. Mi rispose che lui non era meccanico e non sarebbe stato possibile fare nulla se non il mattino dopo.
Ci permise di parcheggiare nella loro piazzuola e dove avremmo passato la nottata.
Accesi una lampada a batterie per non scaricare quella del camper e ci apprestavamo a mangiare dell’affettato quando sentimmo bussare.
Era la moglie, “l’altra mia complice” e anche lei facendo finta di non conoscermi si presentò dicendo di essere Marzia la moglie del benzinaio.
Aveva all’incirca trentacinque anni e avendo saputo dal marito del nostro problema non voleva che restassimo tutta sera nel camper e sarebbe stata felice averci loro ospiti invitandoci a cenare con loro.
Tiziana la ringraziò ma declinò l’offerta dicendole che non volevamo arrecare disturbo, non finì di parlare che arrivò il marito e insistendo ci convinsero.








Durante la cena mia moglie scoprì che erano simpatici oltre che di compagnia, si parlava di tutto un po’ e ci chiesero dove fossimo diretti.
Tiziana gli rispose dicendogli la località e il nome del campeggio dove saremmo andati e rimanemmo sorpresi quando dissero di conoscerlo. Dissero che l’anno prima ci erano stati anche loro con una loro amica, e rimasero piacevolmente sorpresi di aver scoperto che anche noi eravamo una coppia dedita al naturismo.
Dopo aver bevuto il caffè, Marzia mise in tavola una bottiglia di grappa per noi maschietti e due coppette piene di ciliegine sotto spirito per loro.
Mia moglie disse che non ne voleva perché non reggeva l’alcol e quella sera aveva già bevuto del vino, cosa per lei rara. L’atmosfera era piacevolmente serena e il tempo passava veloce mentre il contenuto nella bottiglia di grappa diminuiva e le coppette di ciliegie pure. Marzia di tanto in tanto ne prendeva una e imboccava Tiziana fino a farle finire tutte le ciliegie della sua coppetta tanto che ora rideva per un nonnulla.
Poi Marzia rivolta a Tiziana le chiese: « Voi fate solo naturismo o fate pure lo scambio di coppia? »
Sarà stato a causa dell’alcol, fatto sta che rimasi basito dalla risposta di mia moglie: « No rispose, da ragazzina ho avuto un’esperienza bisex con una mia compagna di scuola che era lesbica, ma è stato solo per un breve periodo e basta. »
Poi additandomi disse: « Lui invece ha un’idea fissa per questa cosa, da quando gli detto di questa mia esperienza non fa altro che cercare di convincermi a rifarlo con la lei di un’altra coppia . »
« Ma quando lo facevi ti piaceva? » Chiese l’altra.
« Be si rispose, è che se dovessi farlo con lui vicino sono sicura che andrebbe a finire in un’ammucchiata col rischio che poi vada aletto con l’altra. »
« Basta mettere dei paletti disse l’altra, ci si accorda prima su quello che si deve e non si deve fare e i problemi son belli e risolti. Noi ci siamo passati e ti assicuro che funziona.
« Ah! Voi praticate lo scambio? » chiese Tiziana.
« E’ capitato, rispose l’altra, successe l’anno scorso proprio nel campeggio dove siete diretti voi, ci siamo andati con una nostra amica divorziata che ci andava col suo ex marito e siccome voleva tornarci ma era sola ci convinse e ci andammo.»
E continuò: « Un giorno si mise a piovere e mio marito approfittò della brutta giornata per andare in paese a fare non so cosa, io e la mia amica chiuse in bungalow non sapevamo che fare, così la mia amica decise di ripassarsi col rasoio la patatina per togliere il pelo che stava crescendo.





Prese la schiuma da barba e le lamette di mio marito e si mise a depilarsi, la ripassò due volte fin che toccandosi non fu contenta del risultato e volle che la toccassi anch’io per farmi sentire com’era stata brava .
Constatai che era vero e mi chiese se volessi che lo facesse pure a me e accettai. Fu così che scoprii che mi piaceva sentire la sua mano che mi accarezzava intimamente mentre mi metteva la schiuma da barba, lei se ne accorse e come per caso un suo dito mi scivolò dentro facendomi fremere e automaticamente dalla bocca mi uscì un gemito di piacere che lei accolse con un sorriso malizioso mentre io provando vergogna mi sentii arrossire.»
Vedere Tiziana tutta assorta nell’ascoltare quel racconto, o forse fu il racconto stesso, fatto sta che avevo il cazzo duro.
E lei continuò: « Quando finì di rasarmi, passò più volte la mano sulla parte per sentire se c’era ancora qualche pelo residuo, e così facendo però mi fece bagnare ancora di più di quanto già non fossi e per la vergogna le dissi di fermarsi che andava bene così. »
« Ma scherzi! Ripose l’altra, « Ora dobbiamo mettere un po’ di crema altrimenti ti farà un prurito incredibile. »
Quando l’amica iniziò a passarle la crema sulla patatina, non ebbe il coraggio di fermarla, il piacere che provava era un piacere sconosciuto, così la lasciò fare e si sdraiò sul letto.
L’altra, vistola arrendevole si fece più ardua e cominciò con le dita ad allargarle le labbra e solleticarle il clitoride. Facendola gemere di piacere.
Per l’altra fu un invito a nozze , e dopo averla stuzzicata perbene le mise la testa tra le cosce e iniziò a leccarla.
Non ebbe la forza di ribellarsi,il piacere che provava era indescrivibile e la lasciò fare fino a che non godette sulle labbra di lei.
Fu quella la scena che vide mio marito quando aprì la porta e entrò nel bungalow.
Dapprima rimase ammutolito e incredulo per la scena che aveva davanti agli occhi, poi si spogliò in fretta e si gettò sul letto cominciando a leccare l’una e l’altra.
« Quella fu la nostra prima volta » disse Marzia, « e oggi siamo contenti di averla fatta, da allora siamo usciti dai soliti schemi e ora quando capita lo facciamo volentieri. » e rivolta a mia moglie disse: « Hai detto che da giovane per un certo periodo l’hai fatto con una tua amica, vuol dire che ti piaceva, e quindi perché non rifarlo e accontentare pure un desiderio di tuo marito. »







« Pensa che noi ora ci facciamo pure dei filmini quando giochiamo e quando poi li guardiamo ci eccitiamo, voi l’avete mai fatto? »
« No» rispondemmo all’unisono.
« Vi va di vederne uno prima di andare a dormire?»
Tiziana mi guardò come per dire; perché no!
Marzia si alzò e raggiunto il televisore scelse una cassetta WHS, la mise nel video registratore e la fece partire. (Mi accorsi subito che era la stessa che avevo visto la prima volta che andai li.)
si vedeva lei di spalle con le calze nere e reggicalze che andava nuda verso il divano e mia mogie disse: « Ma sei tu?» « Certo! » rispose l’altra, si alzò e andò a mettersi di fianco alla tv e stando di spalle si slacciò il vestito e lo fece cadere a terra.
Aveva addosso le stesse calze e il reggicalze che si vedevano nello schermo, il marito però le fece notare che a differenza del filmato questa volta portava il perizoma. Si mise le mani sui fianchi e se lo sfilò dicendo: « Cosi va meglio? »
Mia moglie rimase di stucco e io con lei, cazzo com’era erotica.
Fece ripartire il filmato e tornò a sedersi accanto al marito.
Sullo schermo poi apparve lui col suo cazzo da superman, mia moglie lo guardò sbalordita poi volse lo sguardo su di lui e lo guardò manco fosse un extraterrestre.
Marzia mise ancora in pausa e rivolta a Tiziana disse: « Che c’è, vuoi che spenga?»
« No rispose lei, è solo che non ho mai visto un coso del genere, non sembra neppure vero. »
« Oh si che lo è » rispose l’altra, e rivolta al marito gli disse: « Pietro falle vedere che il gioiello di famiglia è vero. »
Lui si alzò e si slacciò la cintura, e nel silenzio più assoluto si sfilò pantaloni.
Già da come riempiva lo slip si poteva capire che bestia avesse dentro, poi si tolse anche quelli e rimase davanti a noi con fuori il cazzo che la moglie prontamente prese in mano e invitando mia moglie a toccarlo in modo che si rendesse conto che era vero, e vedendola indecisa le prese la mano e la poggiò sopra il cazzo del marito, che sentendosi palpato stava già prendendo vita.
Marzia si spostò e al suo posto fece sedere Pietro tra lei e mia moglie e alla quale chiese cosa ne pensasse.
Tiziana abbassò lo sguardo e guardandolo rispose: « E’ enorme disse, come fai… »
L’altra fece ripartire il filmato e rispose: « Adesso lo vedrai da te. »
La scena la riprendeva mentre seduta sopra di lui si accingeva a prenderlo, si era posizionata sopra col culo e quando fu pronta scese lentamente su di lui e il cazzo le fu dentro.







Prese a muoversi scendendo e salendo su quella verga enorme e guardando la scena si rivolse a Tiziana e disse: « Vedi? Non mi sembra di aver fatto nulla di eccezionale, anzi, quando lo provi poi non puoi più farne a meno. »
Poi arrivò pure il momento del gel sul culo e a seguire l’introduzione della bestia.
« Lo fate il sesso anale? » chiese Marzia a mia moglie, e lei: « Si, ma un conto è farlo con quello di mio marito, un altro è prenderne uno grosso come quello » disse indicando la tele.
Lei le prese la mano, l’avvicinò al cazzo di Pietro : « Toccalo, senti com’è morbido, sarà forse un po’ più grosso della media ma in fondo sono tutti uguali, senti. »
Tiziana si lasciò guidare la mano sul grosso cazzo senza opporsi, e nel momento di afferrarlo ebbe un attimo di esitazione ma poi lo prese, lo strinse nella mano e si mise lentamente a menarlo.
A quel punto l’altra si alzò e venne a inginocchiarsi di fronte a me, e mentre mi sorrideva mi slacciò la cintura dei pantaloni e li sfilò insieme agli slip liberando il cazzo che mi scoppiava dalla voglia, se lo mise in bocca e mi parve di essere in paradiso.
Guardai Tiziana per vedere la sua reazione ma evidentemente era troppo presa col cazzo dell’altro tanto che quando lui le fece pressione con la mano sulla nuca non si fece pregare, vide cosa mi stava facendo Marzia e aprendo le labbra si abbassò sopra lui.
Stavo per venire e l’avvisai, lei per tutta risposta cominciò a succhiarmelo ancora con più vigore fino a che non le venni in bocca. Continuò a succhiarlo stringendolo dalla base e salendo in alto per farmi uscire fino all’ultima goccia, e quando sentì che mi aveva completamente vuotato, soddisfatta si alzò, fece staccare Tiziana dal suo uomo, la prese per mano e rivolta a noi maschietti ci disse che loro due adesso sarebbero salite di sopra a preparare il letto e iniziarono a salire su per le scale.
Rimasti soli, Pietro si alzò e si mise a trafficare con il televisore, vidi che scollegava dei cavi e ne collegava altri a un joystick e subito dopo sullo schermo apparvero loro, la vista era dall’alto, erano sedute a bordo letto e parlavano.
Vedemmo Marzia accarezzare il braccio di mia moglie mentre le diceva qualcosa che noi non potevamo sentire perché non c’era l’audio, Tiziana si alzò e si tolse la maglietta rimanendo con le poppe al vento davanti all’altra che appena le vide l’attirò a se e si mise a palparle e a baciarle, e quando anche Marzia si spogliò, unirono le loro bocche e si misero a limonare.








« Hai visto? » Disse Pietro, « Era questo che volevi no? Marzia ha un sesto senso per queste cose, e appena l’ha vista ha capito che se la sarebbe fatta. Mi sa che stasera ne vedremo delle belle. »
Furono parole profetiche.
Poco dopo sua moglie era già tra le gambe della mia e pur non avendo l’audio dalle smorfie delle mia potevamo immaginare i suoi gemiti di piacere, sembrava fosse in trance, e quando cominciò a inarcare i reni e con le mani tenere la testa dell’altra incollata sulla sua figa capimmo che stava godendo.
Quando si rilassò, Marzia risalendo sul suo corpo la riempiva di baci fino ad arrivare sulle labbra e facendole sentire che profumavano del suo stesso sesso si baciarono.
Poi Tiziana fece stendere Marzia e allargatole le gambe si mise a leccarla ricambiando il piacere appena ricevuto.
Avevo ancora il cazzo in tiro dalla voglia, non avrei mai pensato di vedere mia moglie leccare una figa, e Pietro guardandomi disse:
« Cazzo, ma tua moglie è un vulcano, va che roba, vedrai che nottata! »
Anche Marzia sotto i colpi di lingua di Tiziana raggiunse l’orgasmo, si mise a tremare e tirò un urlo che sentimmo fino da basso, tremava manco avesse le convulsioni e quando smise si tuffò letteralmente sopra mia moglie riempiendola di baci.
Me lo stavo menando quando Pietro mi fermò. « No! » disse, « Che fai, ora tocca a noi, andiamo di sopra perché adesso vogliono l’uomo. »
Spense la tv e salimmo.
Appena su le trovammo che stavano ancora avvinghiate a baciarsi. Pietro andò dietro la moglie e la fece mettere a pecora poi le allargò le chiappe si mise a leccarla.
Tiziana mi guardò, mi tese la mano e quando le fui vicino mi baciò, aveva sulle labbra il sapore di sesso dell’altra, mi fece sdraiare e mi salì sopra, prese il cazzo se lo infilò dentro.
Pietro non le toglieva lo sguardo di dosso, ora stava strusciando il cazzo sulla figa della moglie e un attimo dopo le fu dentro e iniziò a chiavarla.
Dopo Poco smise, e col cazzo in tiro si avvicinò a noi, prese in mano il cazzo e lo mise davanti al viso di mia moglie che ancora si muoveva sopra me, lei con occhi vogliosi guardò la bestia, lo prese in mano e si mise a leccarlo con gusto.
Vedere la sua porcaggine mi eccitò talmente che non riuscii a trattenermi e le sborrai in figa.











Marzia alla quale non scappava nulla, le si sdraiò vicino e quando Tiziana si alzò liberandosi dal cazzo incollò le labbra sulla sua figa di mia moglie e succhiò tutto quanto le avevo lasciato dentro.
Quando smise Pietro la fece sdraiare e disse a mia moglie di mettersi a sopra a 69, e quando si furono posizionate e iniziarono ancora a darsi piacere con la lingua, lui si mise dietro mia moglie e appoggiò la cappella tra le labbra e la figa strusciando ovunque con Marzia che si trovò a leccare un po’ uno e un po’ l’altra.
Poi prese il cazzo del marito e iniziò a sfregare la grossa cappella sulla figa di mia moglie, e lui vedendola remissiva cominciò piano a spingere.
Quando lo sentì premere per farsi strada la vidi assorta e concentrata, voleva capire se poteva prenderlo oppure respingerlo, ma non ne ebbe il tempo perché Pietro tenendola per i fianchi in un attimo le fu dentro .
Quando il basso ventre di lui le toccò le chiappe realizzò di averlo tutto dentro e alzando la testa fece una specie di sospiro che non capii se era di piacere o di meraviglia, fatto sta che quando Pietro iniziò piano a stantuffarla, lei iniziò ad assecondare i colpi sbuffando a ogni affondo.
Marzia da sotto si godeva lo spettacolo e con le mani teneva le chiappe di mia moglie letteralmente aperte.
Chi andava a pensare che nel giro di poche ore sarebbe successo quello che per tanto tempo avevo desiderato senza mai riuscire a convincerla, era evidente che erano davvero stati bravi e ora si godevano la preda.
Vedere quell’enormità entrare in lei senza difficoltà e addirittura sentirla che lo incitava a chiavarla, quasi mi venne voglia di menarmelo.
Ero allibito, tra mugugni e gridolini, farfugliava cose indistinguibili, mai l’avevo vista così persa, persi il conto delle volte che godette, e quando anche Pietro, tutto sudato le disse che stava per venire, lei spinse il culo verso di lui e gli disse:
« Sborrami dentro, tanto prendo la pillola. »
Pietro non si fece pregare, e mentre lei gli sbatteva contro col culo come una forsennata, lui la tenne per i fianchi e affondando il cazzo fino alla radice e inarcando la schiena con un rantolo disse: « Veeeengooooooooo! »
Toccò ancora a Marzia rimasta sotto a raccogliere tutta la sborra che si mise a colare quando il marito tirò fuori il cazzo, mentre la figa di Tiziana sembrava l’ingresso di una caverna tanto era aperta.
Mi stesi e la baciai, che bella era col viso arrossato e stravolto dal piacere, sentii di amarla come non mai.








Anche Marzia quando finì di ripulirla si mise vicino, e vedendomi arrapato me lo prese in bocca dandomi piacere finché non sborrai.
Dopo essermi lavato, uscii dal bagno e vidi che mia moglie si era si addormentata, così io e Pietro demmo la buona notte a Marzia e ce ne andammo di sotto a dormire pure noi.
Prima di addormentarci, parlammo un po’ di quanto era successo e mi inorgoglì sentirgli dire che mia moglie era una strafiga, che se fosse stato per lui l’avrebbe scopata tutta notte, disse che l’aveva eccitato moltissimo tanto che solo a pensare al bel culo che aveva gli si stava rizzando nuovamente e disse: « Ho sentito che fate sesso anale, lo fa perché le piace o solo per accontentarti? » « No no, risposi, lo fa perché le piace. » Lo guardai dubbioso e chiesi: « Non avrai mica in mente di farle il culo risposi, perché è ovvio che ti direbbe di no. »
« Lo credi tu rispose lui, se è piaciuto a te che era la prima volta che lo facevi e ti è piaciuto, pensi che a lei che già le piace farlo non le piacerà ancora di più? ».
« Ha un culo da sogno e non vedo l’ora di farmelo. » « Si si, » risposi io, « tanto anche volendo ormai non c’è più tempo, domattina partiamo. »
Rimase in silenzio a guardare il soffitto, poi spense la luce e ci addormentammo. Almeno così credevo, perché quando mi svegliai per il bisogno di andare in bagno mi accorsi che lui non c’era, guardai l’orologio erano le 4,30 del mattino.
Dal vano scala filtrava una luce, segno che di sopra qualcuno era sveglio, perplesso andai a vedere. Mentre salivo sentii dei versi, e una volta aperta la porta della camera vidi Tiziana in ginocchio sopra il letto che piegata succhiava il cazzo a Pietro che sdraiato si godeva il momento, mentre la moglie da dietro la inculava con un fallo anale che aveva legato addosso e che ora so chiamarsi strap-one.
Quando mi vide disse: « Guarda che porcellina è la tua bella mogliettina, ci ha detto che le piace farlo anche prenderlo dietro, così le ho messo un po’ di gel e ora la sto preparando per lui che non vede l’ora di accontentarla.
Tiziana senza mollare il cazzo mi guardò e vedendomi consenziente mi sorrise.
Poi Marzia tirò fuori il fallo che aveva addosso, lo tolse e lo sostituì con un altro più grosso ma non quanto quello del marito, lo posizionò e la penetrò con delicatezza dicendole: « Dopo questo sarai pronta per lui. » E Tiziana che con un cenno del capo annuì.
Era determinata, quei due erano riusciti a farle uscire tutta la porcaggine che aveva dentro e ora era determinata ad andare avanti.
Mi rassegnai all’idea e mi sedetti a bordo letto un po’ curioso di vedere la sua reazione che avrebbe avuto quando fosse stato il momento.








Quando l’altra vide che anche la parte più larga entrava dentro senza difficoltà ammiccò verso di me e rivolgendosi al marito disse: « Amore se vuoi è pronta! »
Lui le accarezzò la testa e le fece sollevare la testa in modo che potesse alzarsi, si avvicinò a loro e la moglie con lo strp-on infilato nel culo di Tiziana si mise a insalivare il cazzo al marito, e quando fu soddisfatta del risultato liberò l’ano dal fallo se lo tolse e si appoggiò sopra mia moglie, con le mani le allargò le chiappe per prepararla mentre Tiziana le lasciava fare tutto assecondandola.
Pietro infoiato come non so cosa non vedeva l’ora, appoggiò la grossa cappella sullo sfintere ancora dilatato dalla precedente penetrazione e cominciò a spingerlo dentro per incularla.
Quando lo sentì farsi strada in lei e lo sfintere dilatarsi parve avere un ripensamento, mise una mano sul bacino di lui come per fermarlo, ma era troppo tardi, lui si fermò e le carezzò la schiena, poi quando vide che si tranquillizzò e tolse la mano, la tenne per i fianchi e non so come le fu dentro.
Tiziana sollevò la testa ed emise come un grido, lui fermo dentro di lei le chiese se andava tutto bene, lei non rispose subito e invece si mise a muovere lentamente il culo per tastare la situazione e visto che non sentiva dolore prese a muoversi rispondendo: « Lo sento tutto mmmm com’è grosso, dai che mi piace » lo incitò.
E pensare che ero stato tentato di fermarlo per la paura che le facesse male, l’ultima cosa che volevo era vederla soffrire, chi poteva immaginare che addirittura lo incitasse.
Io e Marzia uno da una parte e l’altra dall’altra eravamo intenti a vedere Pietro che entrava e usciva da quello che ormai doveva essere una caverna, la sbatteva con vigore e lei lo incitava sbuffando sotto i colpi.
Avevo il cazzo che vibrava da tanto ero eccitato, mentre quello di Pietro invece era totalmente dentro il culo di Tiziana che se lo godeva muovendo i fianchi.
« Non credevi di essere così puttana vero? Ti piace sentire il mio cazzo nel culo vero? Dimmi che sei la mia puttana. »
Sentirgli dire quelle parole pensai che lei si sarebbe sentita offesa, invece gli rispose così: « Si sono la tua puttana rotta in culo, spaccami tutta e fammi godere come una troia. »
Ma che cazzo stava succedendo? Non la riconoscevo più, non era da lei farsi dire certe cose se non da me, ma evidentemente mi sbagliavo.
Quasi mi spaventai quando la sentii gridare, ma mi rilassai quando capii che aveva gridato perché stava venendo e lui ne approfittò per cacciarglielo ancora più a fondo per farla godere ancora di più.








Pensai che c’ero passato anch’io la prima volta che lo conobbi e conoscevo bene quale piacere stesse provando, dalla figa gocciolavano i suoi umori che Marzia raccolse con le dita e me le mise in bocca perché le pulissi, lo rifece e le leccò, poi mi cacciò la lingua in bocca.
Infoiati ci eravamo appena messi a sessantanove per darci piacere a vicenda quando sentimmo che qualcosa stava cambiando, i rumori ritmici di poco prima avevano cambiato cadenza e i colpi si fecero più netti e sicuri mentre le palle sbattendo sulla figa inzuppata rilasciavano un rumore come di sciabordio.
Tiziana Sembrava una bambola rotta sotto quei colpi, con la testa ciondolante assecondava i colpi andandogli incontro col culo e mugugnando gli diceva che voleva sentirsi riempire la pancia di sborra, cosa che poco dopo avvenne.
Pietro con un verso simile a un grugnito le allargò le chiappe e ficcatolo dentro tutto venne quasi tremando. Mia moglie nel sentirlo sborrare ebbe un fremito e contorcendosi e gridando iniziò a squirtare,
Dalla figa le uscirono getti di godimento che sembrava stesse pisciando, era la prima volta che le capitava, con me non era mai successo.
Fu un tripudio di emozioni e anche Marzia godette bagnandomi il viso mentre a sua volta beveva la mia sborra.
Dopo esserci lavati dovettero fare un cambio di lenzuola, tutta la stanza odorava di sesso e ci addormentammo tutti insieme sullo stesso letto.
Il mattino ci trovò esausti, o almeno così sembrava, facemmo colazione e dopo aver fatto finta di aver sistemato “il guasto” al camper ci salutammo calorosamente e loro abbondarono nei complimenti nei confronti di Tiziana e lei ne fu felice, poi vollero la nostra promessa che al ritorno della vacanza saremmo tornati nuovamente a trovarli per un saluto… E fummo di parola.

Questo racconto di è stato letto 6 6 3 8 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.