Tensione

Scritto da , il 2017-08-27, genere etero

La sola vicinanza con g mi turbava..sentivo una tensione fisica che incanalava la mia energia verso il basso,e in pochi secondi la mia figa si inumidiva, dovevo allontanarmi,sedermi o andare a masturbarmi in bagno.
Scomoda, in piedi, al buio, poggiavo un ginocchio sul muro e stuzzicavo la mia figa bagnatissima velocemente ,immaginando g con il viso tra le mie cosce, venivo in 2 minuti. Dopo l orgasmo avevo ancora più voglia di cazzo, uscivo dal bagno , vedevo g camminare intorno alla piscina, faceva il bagnino, e di nuovo la stessa storia, mi sorrideva, ed io mi eccitavo da morire. Anche io ero li per lavorare,le mie fantasie cavalcavano e per dargli un freno minimo, per riuscire a lavorare, parlavo spesso con g,tra chiacchiere e risate speravo mi passasse questo istinto. Avevo un compagno con cui facevo sesso in modo animale ,ma questo non mi trattenne.i contatti con g si fecero sempre più assidui al lavoro, finché una sera non decidiamo di uscire con altri due colleghi. Passiamo la serata in allegria, sopratutto io e g , a un certo punto, sulle note di una trashissima canzone latino americana tipica dell estate iniziamo ad improvvisare un ballo che vi lascio immaginare..lui,35 anni,bassetto, nero di sole, pelato a pelle, un bel fisico tonico e muscoloso, e due braccia forti ,che mi attraeva a se , io, piu alta di lui , 23 anni, capelli lunghi e folti color miele, magra tonica e con due tette tonde e dure, che seguivo il ritmo divertita..ma abbiamo presto smesso,volevo evitare di dare nell occhio..in macchina mi guardava dallo specchio retrovisore. Lo volevo, e anche lui da morire,mi guardava a tratti con il fuoco negli occhi a tratti imbambolato a tratti come se fosse stanco e volesse soltanto stare nudo tra le mie braccia. La stessa sera accompagniamo la mia collega e il suo collega, lui rimane a chiacchierare nel mio alloggio. Sul punto di salutarci, stavamo caxzeggiando ,mi stringe le spalle, ci ritroviamo viso a viso ,vicinissimi, ma lui bastardo aspetta, così mi avvicino ancora di più e gli do un bacio lento e caldo. Lui ,che la volta prima era andato a dormire dopo avermi dato un bacio sulla guancia e aver detto fra i denti, 'ntu si cauda' e io mi ero svegliata la mattina con queste parole, mi spingeva al muro, e mi baciava ovunque sul viso e sul collo con una foga e una dolcezza insieme , un 'espressione che solo a ripensarci mi si inumidiscono tutte le labbra del mio corpo.il suo cazzo durissimo spingeva su di me, ci baciavano dappertutto spogliandoci, sempre nella veranda,a notte fonda, e con la mia collega che dormiva dentro.mmmh ci stavamo toccando per recuperare tutte quelle volte che ritrovandoci vicini non avevamo potuto fare nulla se non guardarci. Mi abbasso, gli slaccio i pantaloni e prendo il suo uccello bellissimo e duro in bocca, prima lo Lecco tutto per godermelo bene, e per far godere lui,lo faccio sedere, e mentre lo bacio e Lecco lui continua a dire 'brava'. Mi tiene i capelli e mi tocca i seni liberati dalla camicia. Ci rialziamo e inizio a fargli una sega con tutte e due le mani, mentre lui mi ha sbottonata e ha aperto tutta la mano sulla mia figa. Al primo contatto mi si bagna tutta e vengo immediatamente.continuiamo cosi,fino a che non viene anche lui sopra di me, sul viso e i capelli. Il subito dopo è stato poco imbarazzante, ci siamo salutati e mi sono addormentata pensando alla mia schiena contro il muro e al suo cazzo contro la mia figa,io suo respiro sul collo . la mattina dopo eravamo felicissimi di vederci,calamita,i miei occhi non facevano che cercare la sua figura rossa di bagnino in giro per la piscina. Mmmh ad ogni contatto trasalivo,stava diventando insostenibile. Una sera, volevamo andarci a bere una cosa insieme, intanto avevamo fatto sesso due volte sulle dune e sui scogli,ma i nostri corpi esaltati non erano riusciti a sintonizzarsi per bene,però almeno avevamo sfondato il muro delle aspettative . quella sera appunto, avevo solo il bisogno di ritrovarmelo vicino fuori dal lavoro,era mezzanotte e nel villaggio dove lavoravamo era scoppiato un putiferio abbastanza ridicolo che coinvolgeva animatori polizia e ambulanza.sarà stato anche per questo, la sua aria quando mi venne a prendere era tra lo stanco e il nauseato dall ambiente, aveva voglia di allontanarsi,con me. Montata in macchina, non chiedo la destinazione,la nostra sintonia mi bastava,sintonia fisica,e fiducia completa come se quella strada buia nel canneto l avessi percorsa milioni di volte. Il luogo dove mi portò mi lasciò senza fiato .eravamo nel bel mezzo di roccie e caverne, con il mare siculo cristallino,il rumore del mare sui scogli ,le stelle il buio.ci sdraiammo sul suo asciugamano,e iniziammo a fare le ombre cinesi sulla parete della grotta, un minuto dopo iniziammo a sfiorarci con le dita,ispezionandoci ,rendendo palpabile tutto quel tempo a guardarci e desiderarci.mi tira su il mento e mi bacia calmo,poi,infila un braccio nella mia salopette mi tocca la figa,con sempre più foga,intanto io libero il suo cazzo duro e umido e iniziamo a masturbarci a vicenda gemendo quanto vogliamo ,nel nulla.lui sdraiato,io che pompo il suo cazzo e a tratti lo Lecco e lo bacio,in ginocchio a gambe aperte,la sua mano tra le cosce veloce mi stuzzica.sono bagnatissima,e vengo vengo..vengo ed è così acuta la sensazione che chiudo le gambe ma lui mi fa' che fai ,apri queste gambe', le spalanco e mi faccio fare tutto tra i miei orgasmi ,cado su di lui,le mie tette sul suo viso la sua lingua sui miei piccoli capezzoli duri e bruciacchiati dal sole,godo come una porca,voglio il suo cazzo ovunque,ma soprattutto voglio leccarglielo e farlo godere,mi farei anche sverginare il culo se me lo chiedesse,perche inizia a sbattermi con talmente forza ,le botte regolari mi fanno salire orgasmi nella bocca dello stomaco.viene come una fontana,una piscina,mi inonda tutta,lo prendo tra le mie labbra gonfie e bevo tutto il suo sperma caldo,vorrei poterlo fare sempre,fargli un pompino in fila al supermercato. Viene urlando ,ululando,disperato ed eccitato allo stesso tempo,poi sfinito appoggia il suo faccino sulle mie tette ,la mia figa pulsante sembra possa far rimbombare il suo battito nella caverna. In macchina, la sua mano sulla mia coscia, mano calda e dorata di sole,la mia mano sul suo collo,siamo felici credo. Arrapati e soddisfatti.lo guardo e vorrei riscoparmelo al momento..al momento di salutarci la voglia era aumentata..al buio da sola,ripendmsando alla grotta vengo tra le mie dita umide,la mia figa insaziabile mi chiede g.
To be continued.

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