I neri ci vogliono gravide - 6 - La sorpresa

Scritto da , il 2017-08-13, genere incesti

Dopo la lunga e faticosa (defatigante no!)riunione di tutti i personaggi con l'autore di questa storia nella quale mi trovo invischiata mio malgrado,ci siamo finalmente ritrovate abbracciate io e la bionda Magda che avevo da pochi minuti incontrato davanti al portone dei due maschioni neri che ci stavano aspettando.

La sua lingua nella mia bocca si muoveva rapida e succosa attorcigliandosi alla mia e rilasciando ad ogni attimo di tregua che mi concedeva per un rapido respiro,uno schiocco di saliva subito risucchiato,da un più profondo e appassionato bacio.

Ci sapeva fare la bionda ed io come sempre in quei casi,le lasciano l'iniziativa che mi faceva già godere e bagnare tra le cosce.

Alla fine dell'interminabile bacio,abbiamo finalmente varcato la soglia del portone e con nostra grande sorpresa,abbiamo trovato ad attenderci nell'androne il prof. Francesco il quale,senza neanche salutarci,aveva cominciato a riempirci di improperi:

-Ehi voi!-

Aveva esordito mostrandoci un ghigno duro come fossero i muscoli delle sue braccia:

-Dove credete di andare col vostro squallido programma privo di contenuti e con un lessico così miserabile?-

-Come privo di contenuti?-

Ci siamo chieste io e Magda guardandoci negli occhi e toccandoci reciprocamente i nostri procaci corpi:

-E queste tette dure ed esuberanti cosa sono.....e queste chiappe sode e bianche come sculture del Canova,cosa sono?

E queste labbra rosse,gonfie e tumide,invitanti come bacche di bosco cosa sono?

E queste fiche carnose che non lascerebbero insensibile neanche Formigoni votato alla castità eterna,cosa sono?

Non sono forse corpi e carni che a stenti vengono CONTENUTI nei nostri indumenti intimi e nei nostri aderenti vestimenti?-

Gli avevamo gridato in faccia scoprendoci i seni e sollevando le gonne sotto le quali i nostri sessi emettevano bagliori di umori alla luce delle applique.

-Si ma che razza di gente frequentate se non conoscono neanche i Talemoni?

E poi....avete rotto il cazzo!-

Aveva gridato con un filo di bava sulla bocca in un attacco isterico che il suo amico Nebbia avrebbe di certo disapprovato.

-Talemoni?

Ma che dice questo?

Sparla....forse è pazzo!?-

Ci siamo dette io e la mia nuova amica bionda.

-Talemoni?!

Chi li ha mai conosciuti!

Forse,conoscendoci come ninfomani voleva dire SALAMONI!

Quelli si che li conosciamo e sono proprio cazzi così che ci piacerebbe rompere ma,ahinoi,capita piuttosto spesso che noi ne veniamo rotte.-

Le nostre ultime parole devono avere irritato davvero molto il prof. Francesco che bestemmiando se ne era andato anche lui con un fumettistico "Puff".

Io e Magda ci siamo rassettate e guardandoci ancora negli occhi ci siamo sentite rincuorate dal fatto di essere personaggi di un anonimo racconto erotico che sarebbe rimasto in rete per non più di trenta giorni ed abbiamo avuto pietà di quei personaggi che vivono nei libri che vanno al Premio Strega o al Bancarella;Chissà che culo gli fa un critico del calibro del prof. Francesco!

Non sarà che il cazzo gli si rompe mentre,nella sua veste di critico,lo struscia tra le pagine di un libro nel tentativo di incularsi qualcuno dei personaggi che non gli piacciono perché lessicalmente scarsi?

Per salvargli il pisello bisognerebbe impedirgli di frequentare siti di racconti porno e fargli bazzicare solo biblioteche di classici stando però attenti a che non vi si infiltrino inopinatamente D'annunzio o De Sade.


Tornando alla più normale realtà della nostra storia virtuale,avevamo trovato la porta dei nostri ospiti già socchiusa e senza neanche bussare,io e Magda siamo entrate.

La nostra sorpresa è stata grande nel trovarci di fronte a due uomini che,vestiti di tutto punto (Completo grigio -giacca e cravatta-camicia bianca)esibivano uno stupendo mazzo di rose rosse per ognuna di noi.

Io stavo per svenire.

Mi aspettavo due neri nudi e infoiati già pronti a farci la festa ed invece c'erano due bellissimi e galanti signori che,dopo i fiori e gli onori di casa,ci hanno fatto accomodare in un salottino per offrirci un aperitivo e per conversare galantemente con noi.

E così,che prima di farci accomodare in cucina dove la tavola da pranzo era già apparecchiata con un magnifico bouquet di fiori colorati a centro tavola,ci avevano accennato ai motivi di quel loro straordinario cambiamento.

Nel periodo che avevano frequentato quella famiglia che li aveva accolti ed offerti,col consenso del marito,a quella moglie gravida,avevano avuto precise istruzioni sul come comportarsi con la signora.

Avrebbero dovuto essere sempre dolci e gentili,non volgari e tantomeno aggressivi nei loro rapporti formali.

Mentre avevano ampia libertà di sfogare le loro voglie quando la signora desiderava essere presa.

La regola era:

1)Massimo rispetto per la signora nel tempo trascorso insieme a conversare,pranzare,passeggiare o altre attività ludiche.

2)Massima libertà nei momenti di piacere carnale senza nessun altro limite che il rispetto per la creatura che la futura mamma portava in grembo.

Avevano trascorso alcuni mesi in simbiosi con quella famiglia dalla quale avevano imparato molte cose su come comportarsi eticamente e sessualmente con gli altri.

Liberati dall'impegno con quella famiglia,ne erano uscite persone nuove che,segnate da quella esperienza,avevano bisogno per vivere una sessualità soddisfacente,di accoppiarsi con femmine gravide.

Come già scritto,tra le amiche della loro prima gestante si era sparsa la voce e loro ne avevano fatto quasi un secondo lavoro,piacevole e remunerativo.

Quei giorni in cui ci siamo conosciuti e frequentati insieme alla mia amica Magda,non essendo noi gravide,scatenavamo in loro gli istinti più animaleschi che li portava a trattarci come le loro bestie da monta.

A me e Claudia la cosa piaceva molto anche se oggettivamente,quando tornavamo a casa da un incontro con loro eravamo letteralmente sderenate.

A quelle parole,mi sono sentita inizialmente delusa,ma col trascorrere dei minuti,la delusione si era trasformata in un sottile ed inebriante desiderio di rivivere quelle sensazioni che ci stavano descrivendo.

Mentre loro ci parlavano io e Magda ci tenevamo per mano condividendo quel senso di languore che si andava impadronendo dei nostri corpi e le nostre menti.

Loro continuavano a parlarci mentre io e Magda con la mente confusa ci siamo abbracciate sognando il momento in cui anche noi avremmo potuto volare in paradiso tra le loro braccia e con i nostri bambini in grembo.

Nel bel mezzo dei nostri sogni,siamo state destate dal sibilo delle loro voci e dalle loro lingue che per la prima volta varcavano le nostre labbra mentre le loro mani accarezzavano le nostre pance gonfie:

-A tavola mammine....la cena è pronta!-






Questo racconto di è stato letto 7 3 6 1 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.