Benny e il viaggio nella terra degli orchi

di
genere
pulp

E' il periodo che precede la presentazione della tesi , Benedetta è particolarmente
presa dallo studio e vive con ansia queste ultime settimane che la separano da quello
che è l'ultimo passo verso l'agognata laurea . Passa le sue giornate sui libri , alla sera
a smesso di uscire con le amiche preferendo restare nel suo monolocale a studiare con
l'unica concessione alla distrazione in uno spuntino ogni tanto e una doccia per
rinfrescare corpo e mente . In questo impegnativo compito ha trovato nel professor
Lorenzi ( un docente 55enne dal fisico robusto e dai modi gentili ) un prezioso
consigliere e un valido aiuto nel mettere ordine alla quantità di ricerche necessarie a
costruire la tesi .
Spesso lei e Stefano ( lui l'ha invitata a chiamarlo per nome e a dargli del tu ) si
trovano in biblioteca per consultare testi scientifici . Quel giorno avevano
appuntamento nel tardo pomeriggio ma poco prima dell'ora stabilita Benedetta riceve
una sua telefonata che la informa dell'impossibilità del prof. a rispettare l'impegno e
le dice che se lei è d'accordo può raggiungerlo a casa sua verso sera così potranno
ugualmente lavorare sul programma stabilito . Lei accetta l'invito . Prima di uscire
decide di fare una doccia rilassante , si spoglia , indugia un po passeggiando per casa
perché le piace la sensazione che da l'essere nudi . Va in bagno , si guarda allo
specchio , osserva i suoi seni tondi e sodi , il suo sesso con quella riga sottile che
disegna il pelo curato e girandosi il suo bel culetto pieno e sporgente . Le appare un
sorriso in volto " però non sei affatto male , sei proprio una bella gnocca " commenta
tra se e se non senza un lieve senso di imbarazzo . Dopo avere passato una bella
mezzora sotto il getto di acqua tiepida esce dalla doccia , si asciuga e si annoda il telo
alla vita . Va alla scrivania e raccoglie i libri e ciò che le servirà per lo studio e si
prepara per uscire . La serata è limpida con la luna che fa capolino da ovest
all'orizzonte e un leggero vento di scirocco che riscalda l 'aria . Decide di indossare
un paio di mutandine bianche semitrasparenti di pizzo e il reggiseno abbinato che ha
comprato il giorno prima in un momento di civetteria , una mini gialla leggera e
ariosa ed una camicetta bianca . Si lega i capelli con un laccetto in una coda di
cavallo e presa la borsa e tutte le sue cose esce di casa . Inforcata la bicicletta si dirige
all'indirizzo del professore . Dopo poco arriva sotto casa sua , suona al citofono , il
portone d'ingresso si apre con uno scatto e dopo due piani di scale Benedetta trova il
prof. ad attenderla sull'uscio di casa " ciao Stefano , scusa il fiatone ma tre chilometri
in bici e due rampe di scale .....sono un po fuori allenamento " Lui che non ha potuto
non notare che l'ansimare di lei mette in risalto i seni che si gonfiano e rientrano al
ritmo del suo respiro " entra e riposati un attimo , ti vado a prendere un bicchiere
d'acqua ." Lei entra , appoggia borsa e libri su un ripiano del soggiorno e va ad
accomodarsi su una poltrona . Stefano torna col bicchiere d'acqua e mentre lei si
disseta prepara la scrivania per lo studio . " siediti e analizza questo testo " le dice
invitandola con la mano ad occupare la sedia di fronte alla scrivania . Lei obbedisce e
una volta seduta inizia a consultare il volume e a commentarlo ad alta voce mentre lui
approva con cenni del capo . Ogni tanto si mette in piedi alle sue spalle per
controllare gli appunti che lei prende ad ogni passaggio e il suo sguardo cade
sistematicamente nella scollatura e li si ferma attratto in modo irresistibile dalla
forma dei seni sodi che si mostrano solo in parte coperti da quel reggiseno di cui può
notare il bordino di pizzo fare capolino ad ogni suo respiro . " ora direi di fare una pausa
" interviene lui dopo un ora di lavoro " che ne dici se ordino due pizze , ti va ? " " Oh
Si " replica lei " cominciavo a perdere la concentrazione dalla fame " . Mentre
attendono le pizze lei va sul balcone a prendere un po d'aria e ad osservare il via vai
di persone per la strada . Lui dall'interno la osserva . Le gambe ben tornite , la pelle
liscia e leggermente abbronzata , la gonna che le arriva poco sopra metà coscia che quando lei si sporge un po in avanti per osservare meglio qualche particolare giù in strada si alza per fermarsi giusto a un centimetro dal far vedere le mutandine che le coprono il magnifico culetto .
Questa incantevole visione e i pensieri peccaminosi che ne
seguono producono in lui l'effetto di un'erezione che solo la larga camicia che indossa
fuori dai pantaloni a malapena nasconde . Suonano , è il fattorino della pizzeria .
Ritirate le pizze iniziano subito a consumarle . Ad un certo punto lui si alza " ho una
bottiglia di coca in frigo " , si dirige in cucina , riempie due grossi bicchieri della
frizzante bevanda curandosi di aggiungere nel bicchiere di lei delle gocce versate da
una boccettina marrone , Ritorna a sedersi accanto a lei e le porge il bicchiere colmo .
Benedetta ne beve un lungo sorso per dedicarsi poi all'ultimo trancio di pizza , dopo
di che vuota il bicchiere soddisfatta . " ne avevo proprio bisogno , ora mi sento di
nuovo in forma " Lui la osserva attentamente cercando di leggere in lei il segnale che
darà il via a ciò che la sua mente malata ha programmato da tempo .
Benedetta viene colta da una sensazione strana . Un dolce tepore la pervade mentre
attorno a lei tutto si fa come ovattato . Ciò che sta vivendo è reale o solo un sogno ? Il
professore la osserva mentre la droga fa il suo effetto . Si tratta di una sua creazione .
Ha passato ore e ore per anni nel laboratorio dell'università a sperimentare e dopo
mille fallimenti è riuscito in ciò che considera il suo maggiori successo , la creazione
di ciò che meriterebbe il Nobel per quanto riguarda le sostanze di sintesi . Si tratta di
una droga che agisce sui freni inibitori annullandoli e nel contempo rende il soggetto
completamente succube e privo di volontà. Ora quella stupenda creatura è diventata
di sua proprietà , la può manovrare a suo piacimento . " Benedetta sei bellissima , lo
sai vero ? " le dice con voce calda . "Lo sono ? " replica lei confusa . " certo e il tuo
maggior desiderio è dedicare tutto il tuo essere al mio piacere . ripetilo " " il mio
desiderio più grande è soddisfare ogni tua richiesta " risponde lei con voce piatta . "
hai un desiderio irrefrenabile di fare sesso con me " " cosa aspetti , lasciati andare "
Lei all'ora comincia a sentire un calore intenso e umido pervaderle l'interno delle
cosce . Si tocca e sente che le mutandine sono tutte bagnate . Stefano nel frattempo le
si è avvicinato e in piedi di fronte a lei che è rimasta seduta sulla poltrona le dice "
zio ha un bel regalino per te , perché non lo apri " e le indica la patta dei pantaloni
visibilmente gonfia . Lei lo guarda sorridendo e appoggia una mano " Mmmmm
chissà cosa nasconde qua sotto lo zietto " e inizia con lo slacciare i bottoni . Una volta
aperto infila la mano , afferra il cazzo e lo libera da quello scomodo involucro . È
decisamente una verga di dimensioni notevoli . Lei là osserva estasiata ." e' tutto
tuo , per il tuo ed il mio piacere . usalo come meglio credi ." Lei all'ora lo accarezza
con entrambe le mani . Il cazzo pulsa , la cappella gonfia e di color violaceo gli fa quasi male tanta è la voglia . Sente le sue labbra che lo sfiorano . Gli prende in bocca le palle e inizia a succhiarle decisa , lui si sente quasi svenire dall'eccitazione .poi con la lingua lo percorre tutto fino alla punta . Solleva lo sguardo e gli sorride maliziosa .
Lui " continua così troia , mi fai impazzire " lei prende la cappella tra le labbra e
inizia a stuzzicarla con la punta della lingua per poi prenderlo in bocca . Lui impaziente le prende saldamente la testa ed inizia a scoparle la bocca con forza . Lei si sente soffocare , il cazzo le arriva in gola . Tenta di liberarsi ma non ha la forza sufficiente . Lui le prende la testa a due mani e spinge il cazzo violentemente nella sua gola fino alle palle , lei ha un rigurgito , non respira , sta per svenire quando finalmente lui molla la presa e lei prende una grossa boccata d'aria che le fa girare la testa , sente le vene pulsarle sulle tempie ma finalmente respira . Lui la guarda con un ghigno di soddisfazione , il cazzo sempre ritto e fiero gocciolante di saliva . Benedetta non ha il tempo di riprendersi che si sente afferrare e sollevare . Le possenti braccia dell'orco la afferrano per i fianchi per metterla poi a sedere sulla scrivania . Con impazienza le apre la camicetta strappandole i bottoni , si china e affonda la bocca tra i seni che mette a nudo abbassando il reggiseno . prende i capezzoli tra pollice e indice e stringe forte .
Li sente gonfiarsi e diventare duri , lei ha un gemito di dolore che lo fa eccitare
ancora di più e cosi li pizzica e poi li prende in bocca e succhia goloso e prende a
morderli . Lei ora grida per il dolore mentre esce qualche goccia di un liquido
trasparente . Lo prega di smettere ma lui insiste e si ferma solo quando vede un
leggero rivolo di sangue scendere dalle areole gonfie e viola . Lei piange ma scopre
con sorpresa che quella tortura le ha provocato uno stato di eccitazione e vorrebbe
quasi chiedergli di continuare ma lui ha già rivolto la sua attenzione altrove . Le sue
mani scivolano lungo le morbide cosce di lei per poi afferrarle le natiche e sfilarle le
mutandine . Le spalanca le gambe e si ferma per un attimo ad osservare quel
bellissimo frutto succoso e maturo pronto per essere colto . Le mette la mano aperta
sulla figa e le infila due dita con movimenti ruvidi . Lei sentendo le dita che le aprono
il sesso e entrano a violare la sua intimità ha un sussulto . Lui la guarda con un
ghigno da satiro e le dice " questa bella patatina ha bisogno di un bel cazzone che la
riempia , " e appoggiata la cappella all'apertura ormai fradicia di umori di Benedetta
spinge deciso fino a farglielo sentire tutto fino in fondo . Lei ha l'impressione di
sentirselo arrivare in gola e per un attimo le si ferma il respiro . Lui inizia a pompare
con movimenti ampi dei lombi ed ansima ad ogni colpo " prendi troia , goditi questo
mio cazzo , voglio farti ululare come una cagna in calore ." Lei sente quell'asta che la
invade e la sbatte con violenza . Si lascia andare supina sul piano della scrivania , con
le gambe abbraccia i fianchi di lui come per farlo entrare ancora di più . I suoi seni
ballano ad ogni colpo . Lei comincia a sentire che stà per perdere il controllo "
ooooooohhhhhh siiiiiiiiiiiiiii ti prego , continua così ,non smettere , fammi godere "
Lui all'ora prende ad aumentare di intensità e frequenza la spinta del suo pistone fino
a che la sente urlare , ridere piangere quando un rivolo di miele le bagna le cosce di
un orgasmo lungo e profondo . A quel punto estrae il cazzo e con due colpi di mano
viene in potenti getti di sborra che le finiscono sulla figa rovente e sulla pancia
piatta . Lei si massaggia la figa e spalma la sborra su pancia e tette per poi leccarsi la
mano da vera porcella . Lui le offre di nuovo il cazzo che lei provvede a pulire per
bene con la lingua . Lei ora giace esausta sulla scrivania , lui la prende in braccio , la
porta in bagno e la adagia nella vasca . " è ora di fare una bella doccia calda " Si
mette in piedi sulla vasca e inizia a pisciarle addosso , prima in faccia poi sui seni la
pancia la figa . Una lunga pisciata che la bagna tutta . Lui la costringe a tenere la
bocca aperta e gliela fa bere e risputare . La lascia così pisciata nella vasca e se ne
torna in soggiorno dove si accende uno dei suoi sigari preferiti che assapora con
lunghe boccate . Lei si sente esausta e sporca sia dentro che fuori . Scoppia in un
pianto dirompente e disperato . La droga comincia a perdere il suo effetto e Benedetta
comincia a prendere coscienza di ciò che le sta accadendo . E' spaventata , si sente
umiliata ed esausta , le scendono grosse lacrime lungo le guance . Ad un tratto vede il
suo professore entrare nel bagno completamente nudo che aspira un grosso sigaro . "
cosa mi hai fatto ? " dice tra i singhiozzi. " non mi sembra che ti disperassi tanto di la
in soggiorno insieme a me . Anzi hai goduto come la più navigata delle baldracche " "
sei un vigliacco , mi hai somministrato qualche sostanza a mia insaputa , hai tradito la
mia fiducia " " OOHHH che parolone , tu non te ne rendevi conto ma mi hai
desiderato sin dal primo giorno che ci siamo conosciuti , io ho solo fatto in modo che
il tuo sogno si realizzasse ." " tu sei pazzo , meriti la galera per ciò che mi hai fatto " .
" Non dire così , ora ci mettiamo a dormire e domattina vedrai che la penserai
diversamente " e mentre dice così le inietta qualcosa nel braccio che quasi
istantaneamente le fa annebbiare la vista fino che tutto diventa buio e sprofonda in un
sonno improvviso . La notte le porta un sonno pesante costellato da incubi di uomini
dal volto coperto che la rincorrono allungando le mani verso di lei come tentacoli . Si
sveglia in un bagno di sudore . Dove si trova , cosa le sta succedendo ? Ci mette
qualche minuto a riordinare le idee e finalmente ricorda . Con orrore rivive la sera
precedente , riprova le sensazioni , risente gli odori . Prova a guardarsi intorno ma è
completamente buio , si alza a fatica , si sente stanca , fa due passi ma viene
trattenuta . Ha un collare di cuoio legato ad una catena che non le permette di
muoversi liberamente . Oddio , sta vivendo un incubo ma non sta dormendo , lo sta
vivendo nella realtà . In quel momento si sente il cigolio di una porta che si apre e
uno spiraglio di luce illumina una parete bianca , poi improvvisamente viene
abbagliata da una potente torcia .
Tutto si fa bianco e indistinto fino a che l'ambiente viene illuminato da una calda luce
arancione . I suoi occhi cominciano a vagare e lei si rende conto di trovarsi in una
stanza arredata ma non è più nella casa del professore . Nel suo vagare con lo sguardo
alla ricerca di qualche riferimento incontra la figura robusta del suo aguzzino che la
sta osservando in piedi di fronte a lei . Fermiamoci un attimo e facciamo ordine su ciò
che è successo dopo che Benedetta ha preso sonno . Il professore approfittando della
notte l'ha presa in braccio e portata nel seminterrato del palazzo in cui vive dove ha
una stanza con bagno annesso . L'ha preparata per le grandi occasioni arredandola e
provvedendo ad insonorizzarla per potere agire liberamente senza il rischio che gli
altri condomini si accorgano di nulla . Ora è giunto il momento tanto atteso in cui può
inaugurarla e soddisfare tutte le sue fantasie .
Ha in mano due ciotole , una contenente acqua e l'altra della zuppa . " ecco la pappa
per la mia cagnolina " e appoggia le ciotole in terra accanto a lei .Lei si rende conto
che il collare che indossa e la catena che la trattiene sono del tipo che si usa per i cani
e nota che li accanto c'è un giaciglio formato da un grosso cuscino con una coperta a
mo di cuccia dove lei ha trascorso la notte . " tu sei pazzo , che cosa hai nella tua
mente malata , lasciami libera immediatamente o mi metto a urlare ." Lui con un
sorriso beffardo " sei una cagnetta troppo ribelle ,abbaia quanto vuoi tanto non ti può
sentire nessuno, hai bisogno di essere educata e so io come fare . Ora mangia , ne
riparliamo dopo " ed esce . Lei naturalmente rifiuta il cibo e si rifugia in un pianto
disperato rannicchiandosi sopra la coperta . Dopo poco vinta dalla stanchezza
finalmente prende sonno , questa volta senza sogni . Viene risvegliata dallo scatto
della serratura della porta che si apre , è l'orco che si ripresenta . " non hai toccato
niente , sei una cagnetta disobbediente , devi imparare ad ubbidire . Te lo dico una
volta sola , mangia la pappa che ti ho portato . " lei si rifiuta di alzare lo sguardo e
non risponde così lui la afferra per il collare e la costringe a mettersi sulle quattro
zampe , poi le prende la testa e le spinge la faccia nella zuppa . Lei riprende a
piangere e questa volta lo supplica di lasciarla in pace e di non farle del male . Lui "
se ubbidisci non mi costringerai a picchiarti , dipende da te " I morsi della fame si
fanno sentire ma non intende umiliarsi ancora di più cosi gira la testa dall'altra parte
in segno di rifiuto . Lui all'ora prende un frustino da uno scaffale ed inizia a colpirla
sulle natiche e tra le cosce . Lei si rannicchia per terra ma non riesce ad evitare di
essere colpita . Alla fine è costretta a cedere e pregandolo di smettere promette che
ubbidirà . Lui così le indica le ciotole e la invita a servirsi e lei inizia a mangiare e a
bere servendosi solo della bocca come se fosse un animale . Mentre sta mangiando lui
le accarezza la testa e le da delle pacche leggere sul culo a mo di approvazione per il
suo comportamento divenuto docile . " vedi che se ubbidisci non sono costretto a
punirti e ti posso trattare da brava cagnetta quale sei ? se mangi tutto avrai un
premio . " Lei mangia tutto docilmente e quando ha finito chiede di potere andare in
bagno . Lui all'ora la prende per il guinzaglio e l'accompagna e le dice di entrare nel
piano della doccia , di mettersi di spalle e di farla da accucciata come fanno i cani
femmina . Lei prova un immensa vergogna ma lo stimolo è troppo forte e inizia a
pisciare mentre lui con una mano tiene una videocamera e filma la scena mentre con
l'altra , dopo avere tirato fuori il cazzo se lo mena eccitato . Lei vorrebbe pulirsi ma
lui non glielo permette e la riconduce nell'altra stanza dove lega il guinzaglio per poi
avviarsi verso la porta . Esce per rientrare pochi minuti dopo con un bellissimo
pastore belga dal pelo lucido e nero e dagli occhi gialli . " ti presento black , è
desideroso di fare la tua conoscenza e lascia libero il cane . L'animale che
evidentemente è stato addestrato allo scopo si avvicina scodinzolante a Benedetta e
inizia ad annusarle culo e figa per poi iniziare a leccare entrambi . Lei cerca di
scansarlo ma il professore la prende per le braccia e una volta sedutosi su una bassa
poltrona le tiene la testa in grembo bloccandole i movimenti . Lei si ritrova così con il
cazzo di lui davanti al viso e il cane che la lecca con profonde lappate . Black trova la
figa di Benedetta ancora odorante di urina molto eccitante e a dimostrazione di ciò lo
è il suo pene lungo e sottile color carne . Sottile ma di dimensioni non certo
trascurabili . Con un agile balzo le salta addosso aggrappandosi con le zampe
anteriori alla vita di lei e dopo alcuni goffi tentativi riesce a infilarlo in figa ed inizia a
dimenarsi febbrilmente travolto dall'eccitazione . Lei sente il cazzo canino che la
lacera dall'interno mentre le unghie le graffiano la carne . Urla disperata dal dolore
mentre Stefano osserva estasiato col cazzo sempre più duro filmando tutta la scena .
Black non ci mette molto a concludere e viene nella sua figa torcendosi nell'orgasmo .
La figa è violacea e gonfia con un rivolo di sborra animale che le scende lungo una
coscia . Il cane la lecca tutta goloso . Interviene il professore " cara Benedetta hai
visto quanto è devoto il nostro black ? merita che tu gli dia un segno della tua
gratitudine " . Il cane si è già sdraiato con le zampe larghe a pancia in su come se
sapesse il premio che l'aspetta . Il prof. prende Benedetta per il collare e avvicina la
bocca di lei al sesso del cane " lecca e pulisci tutta la sborra dal cazzo di Black e lei
che ormai non ha più l'energia sia fisica che mentale prende a leccare le palle del cane
e il suo cazzo gocciolante di sborra mentre l'animale guaisce soddisfatto .
Benedetta si sente sporca fin dentro l'anima , vorrebbe potere fare una doccia che le
pulisca corpo e mente e cancelli tutto l'orrore e le umiliazioni vissute fino a quel
momento .
Purtroppo per lei l'incubo non è ancora finito . Il professore ha ancora dei progetti
che la riguardano . Le ordina di avvicinarsi e di togliergli i pantaloni , lei ubbidisce
muovendosi in modo quasi meccanico come fosse un automa , slaccia la cintura ,
sbottona la patta e glieli sfila di dosso , poi egli la invita a continuare a spogliarlo
all'ora lei passa a sbottonare la camicia scoprendo il suo petto villoso e l'addome
prominente gli abbassa poi le mutande svelando il cazzo turgido ed eretto , infine
toglie i calzini . " leccami i piedi " le dice con tono perentorio . Benedetta è troppo
devastata dagli eventi per ribellarsi e inizia a baciare e poi leccare i piedi sgraziati e
callosi del professore fino che ha un rigurgito di vomito dato dalla pungente odore
che emanano e dal sapore disgustoso che le arriva alla bocca . Lui vedendola
vomitare le assesta uno schiaffo con il dorso della mano che la fa cadere all'indietro .
Poi l'afferra per un braccio , la sbatte sul suo vomito e le fa pulire il pavimento
trascinandola su di esso cosi da farglielo raccogliere tra i capelli sui seni e la pancia .
Arriva un'altro schiaffone che la stende " sei una maledetta cagna bastarda , non hai
rispetto per il tuo padrone , ora ti aggiusto io " " Black " .L'animale scatta obbediente
nel sentire il richiamo . Riprende ad annusare benedetta ed inizia a leccarle il vomito
dalla pancia e dai seni . " massaggiagli le palle cagna " ordina . Lei le prende in mano
e black si sdraia subito a pancia in su " ora prendigliele in bocca e succhia " e così fa
mentre dalla sua guaina pelosa esce il cazzo canino che si allunga ed ingrossa a vista
d'occhio " ora fagli una sega " lei lo prende in mano e comincia a menarglielo ,il cane
mostra i denti in un ghigno di godimento e lei muove la mano continuando a leccare
le palle . Il prof a questo punto li interrompe un attimo , giusto per fare sdraiare
Benedetta a pancia in su e black su di lei col cazzo che le punta il viso " continua e
segarlo e non fermarti fino a che non lo fai venire e ti bevi la sua sborra " lei riprende
così a menare il cazzo del cane e dopo pochi minuti black inarca la schiena ed
esplode in una sborrata che le riempie a bocca e le schizza anche in faccia . Lei la
sputa fuori così che il prof. gliela fa raccogliere da terra con la lingua . " ora che hai
soddisfatto Black devi pensare ad accontentare il tuo padrone " La prende di forza e
la sbatte su di un'ampia poltrona mettendola in ginocchio , le fa allargare le gambe e
spingere il culo indietro le mani appoggiate allo schienale . In quella posizione oltre
alla figa più volte violata lui può apprezzare il buco di quel culetto che è una delizia .
Si china , le prende le natiche con le due mani e le gliele apre in modo da potere
agevolmente leccare lo stretto orifizio succhiarlo e dopo averlo aperto con due dita
infilarci la punta della lingua a mimare una scopata . Ora la prende saldamente per i
fianchi e spinge con forza il cazzo aprendole letteralmente il culo . Lei urla dal dolore
,cosa che lo spinge a sbatterla con ancora maggiore violenza . Lei piange , si lamenta
mentre lui gode come un porco sbavandole sulla schiena finchè non viene e mentre
sborra estrae il cazzo per schizzarle le chiappe e il buco del culo sanguinante . La
prende per i capelli .la volta e indicandole il cazzo ancora sporco si sangue , sborra e
merda le ordina di pulirlo . Lei è costretta a succhiare e leccare la sborra di lui
assieme al suo stesso sangue e la sua stessa merda . Finito questo compito lui sempre
tenendola per i capelli la sbatte sul cuscino che le ha fatto da giaciglio dove lei si
rannicchia tremante . Lui si assicura di averla legata bene con la catena e si va a
sdraiare sul letto per un po di meritato riposo dopo la scopata che gli è costata
parecchia energia .
Benedetta sta li rannicchiata nella sua cuccia mentre il professore cade in un sonno
profondo . Ha fissato bene la catena ma si è scordato di controllare lo stato del collare
che a forza di strattoni si è lacerato e Benny , che era riuscita a raccogliere in bagno
una scheggia di piastrella approfitta del russare di lui per usarla come una lama per
segare il cuoio del collare che dopo una decina di minuti cede liberandola . La libertà
è a pochi metri , oltre quella porta ma c'è un ultimo ostacolo da superare , Black che
accucciato ai piedi del letto si è appisolato ma che non esita a occhiudere gli occhi al
minimo rumore . Bisogna trovare il sistema per renderlo inoffensivo . Dopo aver
riflettuto su come agire decide che c'è un solo sistema per far si che non intralci la sua
fuga . Lo chiama sottovoce . Black drizza le orecchie e poi si dirige verso di lei .
Benny comincia ad accarezzarlo e lui come d'abitudine si mette zampe spalancate e
pancia in su . Lei gli strofina la pancia e poi scende ai testicoli fino che vede
spuntare il pene rosso del cane che si stende eretto . Lei si mette carponi e gli struscia
il culo contro il muso al che il cane eccitato prima lecca e poi ai drizza sulle quattro
zampe e le monta dietro abbracciandola con le zampe anteriori e inizia a muoversi
goffamente nel tentativo di infilare il su cazzo . Benedetta glielo prende in mano e se
lo infila nel culo . Come Black lo sente entrare spinge e comincia a incularla con foga
canina . Lei cerca di estraniarsi ma non è possibile non sentire quella verga che si
muove veloce dentro di lei e poi il seme caldo che le riempie le viscere mentre la
bestia ha un guaito , si gira culo contro culo senza togliere il cazzo da lei e lo toglie
solo quando il cazzo rientra nella sua guaina . Benedetta non perde tempo . Prende la
coperta che si mette sulle spalle , fa qualche coccola a Black che si mostra soddisfatto
e più docile che mai e constatato che il prof dorme ancora profondamente si avvia
alla porta , fa pressione sul chiavistello trattenendo il fiato quasi l'aiutasse ad attutire il rumore dello scatto e apre la porta con cautela .La richiude alle sue spalle e corre su
per le scale . Arrivata al piano terra si guarda intorno , uscire per strada in quello stato
non se la sente , decide all'ora di chiedere aiuto ai vicini , si dirige alla prima porta
che vede e suona il campanello con insistenza ; nessuna risposta , va a suonare un
secondo campanello ed anche stavolta non ha risposta . Se non avesse perso la
cognizione del tempo saprebbe che è il giorno di pasquetta e come da tradizione
molte famiglie lo trascorrono fuori città . Evidentemente gli inquilini ai quali ha
suonato non fanno eccezione . C'è una terza porta , Benny vi si dirige speranzosa e
col cuore in gola dall'ansia . Suona e con sollievo sente dei passi da dietro l'uscio che
si avvicinano . Ad aprirle è una signora sui 70/75 anni che l'accoglie sorpresa nel
vederla in quello stato . " O mio Dio che ti è successo bambina mia ? " Benedetta le
spiega brevemente il suo dramma mentre la donna la invita ad entrare . " Finalmente
sono salva " pensa tra se e se e si lascia cadere su di una comoda poltrona . L'anziana
signora si affretta a chiudere a chiave la porta d'ingresso e rivolta a Benny le dice "
senti piccola , perchè non ti fai una doccia mentre chiedo aiuto ? " A Benedetta
sembra un'ottima idea anche perchè sente la necessità di togliersi dalla pelle i segni
dell'esperienza passata . Si lascia accompagnare in bagno dove la donna le consegna
degli asciugamani e un accappatoio e indicandole la doccia le dice di prendersi tutto
il tempo che vuole che li è al sicuro .
Una volta sola Benny si guarda allo specchio e quasi non si riconosce , vede le
profonde occhiaie che la segnano e i graffi e i lividi lasciati dalle violenze subite . "
sono io la donna che vedo riflessa nello specchio ? Sembro più vecchia di dieci anni "
Le viene da piangere ma si trattiene . Entra nella doccia e una volta aperto il rubinetto
e sentita la carezza del getto d'acqua calda si lascia andare e questa volta non trattiene
le lacrime che si mischiano al liquido rigenerante mentre scendono copiose sulle sue guance .
Resta li sotto per una buona mezz'ora dopo di che si asciuga e infilato l'accappatoio esce dal bagno . Sente la voce della nonnina che la chiama dalla cucina . " Vieni tesoro , ho preparato qualcosa di caldo "
Lei si dirige verso quella voce ed entra nella stanza . Resta impietrita di fronte a ciò che le si presenta davanti .
" Ti presento i miei bambini " dice lei indicando un uomo sulla
quarantina deforme nel viso e nel corpo e che l'espressione del suo volto tradisce
un'evidente ritardo mentale , lui la saluta pronunciando qualcosa di incomprensibile
con quella bocca piegata da un lato e dalla quale esce un rivolo di bava che si
asciuga in continuazione con la manica della maglia che indossa . Nel mentre entra
un altro uomo che le fa " Vedo che hai conosciuto mammina " Le cedono le gambe ,
non è possibile . E' lui . Il professore . L'anziana signora è la madre dell'orco . Doveva
essere l'anima pia che la salvava dall'incubo ed invece si dimostrava come la strega
delle più spaventose leggende .
Ciò che le sta succedendo è troppo anche per un giovane cuore come il suo così
stramazza al suolo priva di sensi . Si riprende sdraiata su di un letto con i polsi legati
alla testata . Quando la vedono riaprire gli occhi i tre le si avvicinano . E' la vecchia la
prima ad intervenire . " Povera piccola , ti sei fatta prendere dall'emozione . Devi
sapere che la nostra è una famiglia molto unita in cui ognuno condivide tutto ciò che
ha con gli altri . Ruggero , il più piccolo dei miei figli non ha mai avuto una
fidanzata e penso proprio che si sia innamorato di te . Non è una fortuna che tu sia
capitata qui all'improvviso ? Penso proprio che siate fatti l'una per l'altro . Purtroppo
è molto timido e non ha mai conosciuto una donna tant'è vero che ho dovuto
svezzarlo io sessualmente ed ancora adesso sono io che provvedo a lui quando ha la
necessita di dare sfogo al suo desiderio di amare . Ma ora sei arrivata tu e potrai
gioire del suo amore e ricambiarlo donandoti a lui ." Benedetta non crede alle sue
orecchie , in che famiglia è capitata ? Sono tutti dei pazzi pervertiti , a partire
dall'anziana madre . Nel frattempo la vecchia con una spintarella invita Ruggero a
farsi avanti al che lui goffamente si avvicina a Benny e sedutosi sul letto accanto a lei
avvicina le sue labbra perennemente gocciolanti di bava alle sue . Lei scansa la testa
con disgusto e lui col tono che può avere un bambino quando gli viene negato un
gioco " Ma mamma , hai visto , non vuole giocare con me " Lei con un'espressione di
rabbia in volto scansa il figliolo e prende ad insultare Benedetta e a colpirla con un
nerbo di bue su tutto il corpo " come ti permetti di rifiutare il mio bambino , non sei
degna neanche di baciargli i piedi . Rifiutati ancora e conoscerai la mia ira , queste
frustate sono solo un assaggio delle pene che patirai se non sarai ubbidiente " " chi ti
credi di essere , sei solo una misera puttanella " Benny la supplica di smettere , farà la
brava , si scusa , e guarda Ruggero invitandolo ad avvicinarsi a lei . L'umo si siede di
nuovo accanto a lei e inizia a palparla , ha delle mani tozze e sgraziate con delle
unghie lunghe e sporche . Le prende i seni turgidi che ancora le bruciano per le
frustate prese così come le sue natiche sode . Lei soffre a quelle prese rozze ma deve
trattenersi da dimostrarlo per paura di rappresaglie da parte della vecchia e quando lui
appoggia le sue labbra bavose sulle sue e sente il suo alito puzzolente chiude gli occhi
e lo lascia fare passivamente . Sente la lingua di lui farsi spazio per trovare la sua
sgusciando come quella di un rettile . Lo schifo di quell'insieme di odori e sapori
disgustosi unito alla sensazione che le da quella lingua viscida di una saliva grassa e
appiccicosa sono quasi insopportabili ma lei è costretta a dissimulare .
Mentre Ruggero sposta la sua attenzione sui seni e li prende in bocca lei , aprendo gli
occhi vede madre e fratello che , evidentemente molto presi dalla scena si spogliano a
vicenda ed il prof sta stringendo e succhiando i seni cadenti della donna , grinzosi con
dei capezzoli lunghi e delle grosse areole . Lei invece ha in mano il suo cazzo e glielo
sta menando . Ruggero sempre più preso dal desiderio si spoglia a sua volta
mostrando un corpo sudato e peloso deformato da una vistosa gobba dietro la spalla
destra anch'essa coperta da una fitta peluria . Il cazzo è grosso e nodoso , che
impressiona è il diametro ben superiore alla media più che la lunghezza . Va subito a
cercare la figa di lei che è chiusa e asciutta nel patetico tentativo di ribellarsi alla
violenza . Lui sentendo resistenza spinge con più forza fino a che la sente cedere e
finalmente entra tutto in lei . Il dolore è fortissimo , sente la carne lacerarsi dentro di
se mentre lui viene in pochi minuti mischiando la sua sborra al sangue di lei che le
imbratta figa e cosce . Gli altri due porci sono saliti sul letto e la vecchia offre il suo
sesso a Benedetta e le ordina di leccargliela . Ha una figa slabbrata dall'uso con un
fitto cespuglio di peli di un bianco tendente al giallo . E' decisamente zuppa di umori
e sa di piscio ma Benny non ha alternative e lecca . La vecchia fa un pompino a
Ruggero mentre il prof lo incula . L'orgia si conclude con i due maschi che sfogano il
loro orgasmo sul suo corpo imbrattandola di sperma e la vecchia che mentre lei sta
ancora leccando esplode in uno schizzo di fluido subito seguito da una pisciata che le
bagna la faccia e le inzuppa i capelli entrandole in bocca e giù fino in gola .
Distesi sul letto giacciono avvinghiati l'uno all'altro quattro corpi , quello del
professore grosso e grasso , quello del fratello deforme sporco e peloso , quello della
madre grinzoso e sfatto con quell'odore che ricorda qualcosa di andato a male tipico
di certi vecchi ed infine quello di Benny che è decisamente il più aggraziato che ,
nonostante i tanti soprusi subiti mantiene intatto il suo fascino o forse proprio a causa
di quei segni si carica di un nuovo tipo di eros certamente più perverso . Benedetta ha
la mente vuota , è completamente apatica , ne ha subite troppe e ha smesso di
combattere arrendendosi senza possibilità di appello . " fatemi quello che volete , io
non esisto più ,non provo più niente , solo la morte mi libererà da questo incubo " . I
suoi aguzzini si ricompongono e mentre la madre va in cucina a preparare la cena i
due fratelli si trattengono con Benny . Distesi accanto a lei , uno da un lato e l'altro
dall'altro la accarezzano e le baciano il corpo martoriato leccando via la miscela di
umori che tende a seccarsi sulla sua pelle per poi baciarle la bocca per condividerne
l'aspro sapore con lei . Benny è appoggiata alla spalliera del letto mentre il professore
fa mettere il fratello carponi con le spalle rivolte a lei . " Leccagli il buco del culo " le
ordina e prende le natiche di Ruggero con le due mani e le apre con forza
mostrandole l'ano di lui aperto e con tracce di merda al suo interno . Lei osserva
assente quasi la cosa non la riguardasse mentre il prof. le prende la testa e le preme il
volto contro il culo di lui . E' costretta ad annusare e poi ad infilare la lingua in quel
pertugio umido e lo lecca pulendolo diligentemente dalla merda . Nel mentre entra la
madre " Ora smettetela di giocare monelli è quasi pronta la cena . Alla piccola ci
penso io , bisogna che la prepari ." Libera benedetta dai lacci che la assicurano al
letto , l'aiuta ad alzarsi e la sostiene mentre lei barcollante si lascia guidare in bagno .
La fa entrare nella doccia , Benedetta non si trattiene e si piscia addosso . La vecchia
osserva con libidinoso piacere il caldo liquido giallastro scorrere lungo le sue gambe
snelle , poi si spoglia ed entra anch'essa nella doccia . " Ora ci laviamo per bene
perchè bisogna che tu sia pulita per quando sarà pronta la cena ." Apre il getto
d'acqua ed inizia ad insaponarla per poi strofinarla con cura indugiando un po di piu
sui bellissimi seni e poi sulle sue tonde natiche e sul sesso caldo e vellutato . presa
dall'eccitazione la bacia sulle labbra con la sua bocca sdentata e se la limona con
passione . Le sue mani scorrono sulla sua pelle resa scivolosa dal sapone così le
riesce facile di penetrarle il buco di quel delizioso culetto con due dita che si
muovono all'interno di esso esplorandone le pareti mentre altre due dita violano per
l'ennesima volta l'interno di quel fiore che in troppi hanno colto . Si fa succhiare i
seni rinsecchiti ed i lunghi capezzoli che pendono molli e per concludere si fa
sditalinare fino a che non piscia con le dita di Benny che ancora si muovono dentro di
lei . Dopo un lungo risciacquo escono dalla doccia , la donna la asciuga per bene e le
fa indossare una vestaglia leggera mentre lei , asciugatasi a sua volta si riveste . La
accompagna nella stanza da pranzo dove i due fratelli sono in attesa . Ordina loro di
apparecchiare la tavola mentre lei va in cucina a prendere le vivande . Il loro modo di
apparecchiare è quantomeno singolare perché dopo avere liberato Benedetta della
vestaglietta la fanno adagiare supina sul tavolo mentre loro si accomodano ai due
lati . Quasi nello stesso istante riappare la madre con una zuppiera colma di fumanti
spaghetti al sugo che svuota per intero sul corpo nudo di Benedetta . I tre cominciano
a servirsi chi dai seni , chi dall'addome e chi dal sesso di lei raccogliendo il cibo con
le mani e portandoselo avidamente alla bocca per poi , una volta finito leccare il sugo
rimasto pulendo con la lingua quell'originalissimo piatto . Il secondo consiste in uova
sode e piselli che di nuovo vede Benedetta fare da piatto . I tre viziosi prendono a
turno un uovo e lo immergono per intero nel sesso di benedetta condito dal sugo dei
piselli e dopo averlo fatto girare all'interno lo ingoiano con estremo piacere . La cena
finisce con loro che leccano tutto dal corpo di lei non lasciando neanche una traccia
di cibo . Dopo avere ruttato sonoramente i due maschi si concedono un grosso sigaro
a testa che aspirano con lunghe boccate seduti su due comode poltrone mentre la
madre rivolta a Benny " Sarai affamata anche tu bambina . Seguimi " la accompagna
in cucina dove dopo averle indicato le pentole sporche dei pochi avanzi le dice " Se
vuoi essere una brava compagna per il mio Ruggero devi diventare una perfetta
donna di casa . Ora , dopo che ti sarai sfamata con gli avanzi della cena ti occuperai
delle pentole . Mi raccomando devono essere lucenti . Non deludermi " e la lascia
sola . Benny si sorprende a ridere . Trova quella situazione così grottesca e le viene in
mente la favola di Cenerentola che mamma le leggeva da bambina prima che si
addormentasse .
Benedetta passa la notte rannicchiata in un angolo della cucina senza che nessuno se
ne curi . Il sonno l'ha colta sfinita dopo che aveva raccolto i pochi avanzi e lavato
tutte le stoviglie . Ora stava sognando , era una bimba e la sua mamma la teneva in
braccio e coccolandola dolcemente le raccontava una fiaba , lei nel sogno si
addormentava cullata dalla sua dolce voce ma improvvisamente veniva destata da un
suono simile al brontolio di un tuono e aperti gli occhi al posto del rassicurante volto
di sua madre c'era il ghigno della megera che la fissava maligna . Benny si sveglia
per lo spavento e si accorge che la vecchia è proprio li in piedi che la osserva dall'alto
. " tesoro è ora di preparare la colazione per i ragazzi , su non perdere tempo , prepara
il caffè e fai scaldare il latte . " La povera ragazza , ancora scossa dall'incubo si alza
da terra e ubbidisce docilmente . Dopo poco entrano i due fratelli e si siedono al
tavolo della cucina . Sono entrambi in mutande e canottiera , si grattano e lanciano
dei sonori peti senza nessun pudore . Benedetta li serve entrambi e poi avuto il
permesso della strega si siede e fa colazione anche lei .
I due uomini si guardano , guardano lei ,ammiccano e ridono . Cosa avranno in mente
, pensa lei presagendo altri tormenti . La vecchia interviene interrompendo quel gioco
di sguardi . " Ruggero , stammi bene a sentire , io e tuo fratello dobbiamo uscire di
casa e non torneremo prima di sera , lo sai che non ti ho mai lasciato solo ma ora sei
un ometto e hai una ragazza al tuo fianco che ti ama e pensa a te così la mamma ogni
tanto può occuparsi delle sue cose . Lo capisci vero ? " Lui con voce piagnucolante "
Ma mamma io ....io.... " lei non lo lascia concludere " Guarda Benedetta come è
bella , non desideri stare un po da solo con lei ? Potrete comportarvi come marito e
moglie e un giorno vi sposerete davvero " lui abbassa il suo testone , arrossendo e
abbozzando una specie di sorriso imbarazzato , sembra essersi persuaso . Dopo mille
raccomandazioni al figlio e altrettante minacce a Benny la vecchia e Stefano se ne
vanno assicurandosi che la porta di casa venga chiusa a chiave . La ragazza è
combattuta tra il timore che le procura il pensiero di essere sola in balia di un
ritardato mentale che senza il controllo della madre può avere reazioni imprevedibili
e la speranza che proprio il fatto di essere sola con lui potrebbe darle l'opportunità di
fuggire . Una cosa le è chiara , non deve farlo innervosire , per il resto in fondo è solo
un bambinone , quindi può essere manipolato . Decide di assecondarlo e di fingere
devozione nei suoi confronti . Appena rimasti soli lui dimostra di avere perso la
disinvoltura che aveva quando erano presenti gli altri componenti della famiglia .
Non sa dove posare lo sguardo imbarazzato . Le all'ora gli si avvicina gli fa una
carezza sul volto e presolo per mano lo guida verso il divano dove si accomodano
entrambi , poi vinto a fatica il ribrezzo che le provoca quella bocca deforme con i
denti gialli e storti avvicina le sue labbra e lo bacia con dolcezza . Lui all'ora prende
coraggio e risponde al bacio di lei cercando la sua lingua . Limonano così a lungo
abbracciandosi e accarezzandosi . Lei ad un certo punto dice " amore mio ti desidero ,
prendimi , ti voglio dentro di me " Lui stimolato dalle sue parole si alza , la prende in
braccio e si incammina verso la camera da letto ma lei " no , ti voglio qui in piedi ,
adesso " e fattasi posare a terra inizia a spogliarlo . Gli sfila la canottiera accarezza il
suo petto villoso e lo bacia mentre le sue mani sono già nelle sue mutande che
maneggiano il membro di lui che si presenta duro e massiccio , lo scappella e con il
pollice ne accarezza la punta bagnata .Continua abbassandogli le mutande , con le
mani gli accarezza petto e spalle e guardandolo negli occhi si ferma , con un gesto
sensuale lascia cadere la vestaglia scoprendo il suo corpo stupendo . Lui che non ha
mai smesso di sbavare si sente avvampare a tale visione e il suo cazzo è preso da
scossoni di desiderio . Lei baciandolo scende dalla sua bocca giù giù fino alla pancia
per arrivare al grosso membro che tiene con le due mani . Inizia con dei baci leggeri
lungo tutta l'asta fino alle palle pelose . Poi con la punta della lingua gioca con la sua
cappella a raccogliere le gocce che ne escono , lo guarda maliziosa e poi inizia a
succhiare , prima con una lentezza esasperante che lo fa morire dalla voglia poi
sempre più intensamente cercando di prenderlo tutto in bocca e trattenendolo cosi
mentre lavora di lingua e succhia con forza . Non vuole però che venga subito così si
stacca da lui e si rimette in piedi . L'uomo impaziente la solleva con forza e se la
mette a sedere sulle spalle con il sesso di lei giusto in faccia . Inizia così a leccare e
succhiare bagnandolo di saliva . Lei sente la lingua di lui che la penetra e non riesce
ad essere indifferente a quella foga , Il suo clitoride sporge e vibra sotto le sue
leccate , lui lo prende tra le labbra e lo tira dolcemente facendole scappare un
gemito . " Oh amore mi fai impazzire " Lui grunisce e la riprende , la sbatte deciso al
muro e la infilza col suo palo . La scena vede lui che la impala mentre lei è pressata al
muro con i piedi che non toccano terra . La potenza di lui è devastante . Lei gli si
avvinghia con le gambe mentre lui le prende le natiche con le mani piene e da ancora
più forza ai suoi colpi . Le braccia di lei si aggrappano alle sue spalle graffiandolo .
Stanno vivendo un amplesso selvaggio perché lui è un animale nel possederla . "
amore mi fai impazzire , voglio sentirti venire dentro di me , godimi e fammi godere
" lui è percorso da forti tremiti prima di liberare il suo seme nel suo ventre . Benny
sentendo quel caldo fluido che la invade viene a sua volta e sente come se la sua figa
si disfasse e si abbandona tra le braccia di lui . Ruggero la adagia sul letto , le si
sdraia accanto . Lei appoggia la testa sul suo petto mentre lui la cinge con un braccio .
I due si scambiano parole dolci e si coccolano accarezzandosi teneramente e dandosi
romantici baci . Si dicono di amarsi . Benny trova sorprendente quanto un uomo
tanto selvatico durante l'amplesso possa essere così delicato . In questa sensazione di
pace paradossale in una situazione di costrizione si conclude la mattinata . Dopo un
frugale pasto i due riprendono ad amoreggiare . Benedetta non si risparmia , si offre
più volte totalmente . Lui la penetra in ogni suo orifizio , dall'ano alla bocca e viene
più volte dentro e su di lei fino a che crolla esausto e si addormenta profondamente .
Benny non perde un secondo e dopo essersi pulita approssimativamente dal seme di
lui con il lenzuolo indossa un abito della vecchia e siccome la porta è chiusa a chiave
decide di calarsi da una delle finestre del piano rialzato . Quella della cucina da su un
cortiletto interno e sotto c'è un tavolo da giardino in plastica che le facilita la discesa .
Fatto , si guarda intorno , alla sua destra c'è un cancelletto di ferro che
presumibilmente dovrebbe dare sulla strada . Chiuso a chiave come immaginava ma ,
colpo di fortuna , appesa ad un chiodo conficcato nel muro una chiave , la afferra e con mano tremante la infila nella toppa , la chiave gira , un primo scatto “ clac “ , un
secondo ed un terzo “ clac , clac “ , abbassa la maniglia e la porta in metallo si apre
cigolando , La strada , la città , la libertà . Benny col cuore pieno di gioia e gli occhi
colmi di lacrime si fionda fuori e inizia a correre cercando un punto di riferimento per
chiedere aiuto . Gira l'angolo della via e nella foga della corsa sbatte contro una
persona , sta per chiedere il suo aiuto quando l'orrore le si dipinge improvvisamente
in volto, l'uomo al quale stava per chiedere soccorso non è altri che il professore suo
aguzzino e al suo fianco la strega della madre . Come realizza che la ragazza che gli è
finita addosso è Benedetta in fuga lui la afferra con forza e le copre la bocca con la
mano . La madre per giustificare ai passanti quel che sta accadendo " tesoro lo sai che
il dottore ti ha dato indicazioni precise , non hai preso la medicina così sei confusa e
agitata , ora andiamo a casa , " e rivolta ai pochi astanti " E' la mia nipotina , è
disturbata poverina e non si può proprio lasciare da sola neanche un minuto . Ci
siamo allontanati solo poco tempo ed ecco cosa è successo , scusate " Ricevuti cenni
di comprensione da parte della gente che si era incuriosita nel vedere Benny
divincolarsi dalla stretta presa del prof. senza indugiare oltre si dirigono verso casa .
Una volta entrati e chiusa la porta alle spalle Benedetta viene colpita da un potente
ceffone che la fa cadere lunga e distesa sul pavimento . Ruggero , svegliato dal
trambusto accorre e chiede sorpreso che sta succedendo . " la tua puttana se ne stava
andando , tonto , mentre tu te ne stavi di la a dormire " e rivolta a lei " maledetta troia
, questa è la riconoscenza per averti accolta in casa mia , averti offerto il mio figlio
più caro perché ingenuo e indifeso . Questa volta avrai una punizione esemplare .
Devi imparare come ci si comporta in questa casa . Io sono responsabile che tutto
funzioni e pretendo obbedienza ." Detto questo fa un cenno a Stefano che la prende
per un braccio e la trascina in uno stanzino due metri per due con un cesso alla turca e
un rubinetto poco sopra il pavimento in cemento con sotto un secchio in plastica . Li
viene rinchiusa e lasciata sola . L'ambiente è decisamente malsano , si sente il
pungente odore d'urina , la ceramica della turca è giallo scuro e il pavimento umido e
viscido . Benny è sprofondata di nuovo dell'incubo , non c'è limite al peggio , quali
altri abusi sarà costretta a subire ? Passano delle ore e quando si è ormai spento il
sottile fascio di luce che entrava da una finestrella situata appena sotto il soffitto la
porta si apre . Lo scatto di un interruttore , si accende una lampadina che penzola nuda in mezzo allo stanzino . Non ha il tempo di abituare i suoi occhi alla luce che sente quattro mani che le strappano rabbiose il vestito lasciandola nuda e infreddolita . "
Ora andate ma rimanete accanto alla porta nel caso alla troietta venissero delle strane
idee " ordina la vecchia ai suoi due figli . Si rivolge poi con voce severa alla ragazza "
ora puttana non provare a disubbidire o a prendere la minima iniziativa perché te ne
farei pentire amaramente e non hai nessun motivo per non prendermi in parola . Sono
stata chiara ? " Benedetta terrorizzata fa timidamente cenno di si con la testa . La
vecchia la fa stendere bene al centro sopra la tazza , si solleva la gonna e abbassa le
mutande , poi si china e inizia ad orinarle addosso e finito di pisciare , dopo aver
lanciato un sonoro peto è la volta di una cagata liberatoria . Benny vede l'ano della
megera dilatarsi per lasciare passare uno stronzo marrone che scivola fuori molliccio
per finire con un flop sul suo petto . " oohh ci voleva " esclama la vecchia soddisfatta
" ora il bidè , mi raccomando voglio che mi lavi bene dappertutto con la tua lingua .
Su , datti da fare " La poveretta ubbidiente suo malgrado è costretta ad avvicinarsi
alla figa ancora gocciolante di piscio della donna e inizia a leccarla fino a che ritiene
di averla assorbita tutta , passa poi all'ano ed anche qui lecca via le tracce di merda
che lo circondano . La vecchia si prende le natiche avvizzire con le mani e le apre . "
vai dentro bene al buco , voglio che pulisci in profondità " cosi Benny deve infilare la
lingua quasi per intero in quell'ano che è stato sfondato chissà quante volte visto che
non ha incontrato nessuna resistenza . La bastarda sembra soddisfatta , si alza , infila
le mutande , la guarda e dice " Ora spalmati la merda su tutto il corpo viso compreso ,
coraggio " Anche stavolta Benny esegue senza protestare e raccolto lo stronzo con le
mani inizia a massaggiarsi il petto , il ventre , le cosce ed in fine il viso e i capelli . La
vecchia esce e rivolta ai figli " andate a pulire " I due si guardano in faccia complici
ed entrano . Come prima cosa estraggono i loro peni e iniziano a sciacquarle la merda
di dosso con una pisciata . Un bello scrollone ai rispettivi piselli e mentre uno riempie
il secchio di acqua l'altro prende uno scopettone di quelli per lavare i pavimenti .
Ruggero vuota il secchio su Benedetta ed il fratello la sfrega con lo scopettone .Dopo
te secchi d'acqua ed altrettante spazzolate il loro compito è concluso e la
abbandonano nuda , fradicia , infreddolita e spenta nell'umiliazione che la avvolge
come un sudario . Le viene lasciata una vecchia coperta e un pezzo di pane con del
formaggio . Benny dopo avere consumato quel misero pasto si avvolge nella coperta
e rannicchiatasi in un angolo si addormenta sfinita . E' piena notte quando viene
raggiunta dai due fratelli che la prendono di peso e la portano in soggiorno . La fanno
sedere fra loro sul divano e mentre uno la bacia in bocca l'altro succhia i capezzoli e
le loro mani frugano negli angoli più intimi del suo corpo . Stefano inizia a
massaggiarle la vulva col la mano piena e dopo averla sfregata per bene infila prima
uno poi due ed infine tre dita dentro di lei muovendole in tutte le direzioni per
allargagliela il più possibile quindi è la volta delle ultime due dita che la dilatano
ulteriormente e continua spingendo il braccio fino che è la mano intera chiusa a
pugno che sparisce nel suo ventre fino al polso . Benny ha la sensazione che la sua
figa stia per strapparsi letteralmente e piangendo per il dolore chiede pietà ma il solo
risultato che riesce ad ottenere è di accrescere l'eccitazione dei due porci . Stefano
muove il pugno dentro lei su e giù accompagnandolo con un movimento rotatorio .
Benny piange e urla disperata sentendosi lacerare la carne . Ruggero nel frattempo le
ha infilato il cazzo tra i seni che preme con le mani e si struscia così mimando una
scopata . Quando Stefano toglie il braccio lei ha un attimo di sollievo ma presto viene
presa di forza e rivoltata così che offra il culo al suo cazzo impaziente . Lui senza
indugiare la penetra rudemente causandole nuovo dolore mentre il fratello le infila il
suo di cazzo in bocca costringendola a succhiare . Dopo una decina di minuti i due si
staccano da lei e il più vecchio rivolge il suo sguardo all'altro indicando il buco
ancora aperto dal cazzo di lui . Ruggero all'ora con un sorriso pieno di libidine si
avvicina ed infila la lingua fino in fondo e succhia goloso . Stefano lo scosta per un
attimo e con le mani allarga le natiche di Benny per evitare che il foro torni a
chiudersi così che il fratello possa puntare la mano con le dita unite per penetrarla in
quel modo , man mano che si fa strada l'ano si dilata sempre più fino a
raggiungere una dimensione innaturale . Benny riprova la sensazione conosciuta in
precedenza e prega i due tra le lacrime di smetterla ma questi sono sempre più eccitati
e le sue suppliche sono come benzina sul fuoco della loro perversione . Dopo averla
seviziata per bene col braccio i fratelli si sdraiano l'uno di fronte all'altro in modo che
i loro cazzi si tocchino ritti verso l'alto così da prendere Benedetta , che ha aperta una
voragine nel retto e penetrarla simultaneamente . Le ordinano di muovere i fianchi
mentre loro le fanno fare su e giù . Benny si sente bruciare le viscere mentre i due
cazzi la deflorano senza sosta . Al culmine dell'eccitazione i due si staccano da lei e
fatta sedere sul divano iniziano a masturbarsi fino che vengono quasi
contemporaneamente sul suo viso . Le dicono di spalmarsi per bene la sborra in
faccia come fosse crema e di leccarsi le dita ed infine le fanno succhiare i cazzi
gocciolanti fino a pulirli . Mentre i due fratelli giacciono ormai sazi dei loro porci
giochi interviene l'anziana madre . Entra sorridendo in soggiorno e con aria di
bonario rimprovero … “ Siete proprio dei monelli , non vi si può perdere d'occhio un
momento che fate subito le vostre birichinate . Cattivi , alla vostra mamma non
pensate ? Ora la piccola viene con me a scaldarmi nel mio letto mentre voi due filate
subito a dormire .” Detto ciò prende Benny per mano e la conduce in camera sua . La
fa sdraiare e dopo essersi sfilata la vestaglia le si sdraia accanto . Inizia ad
accarezzarla dolcemente e a baciarle la fronte e le guance per poi posare le labbra su
quelle di lei e intrufolare la lingua così da limonarla . Benny la lascia fare
passivamente . “ Spogliami piccola , fammi sentire quanto sono dolci i tuoi baci e
tenere le tue carezze “ Benedetta le sfila la camicia da notte e accarezza la pelle della
vecchia che è flaccida e avvizzita . Le slaccia il reggiseno scoprendo due seni che un
tempo erano certamente floridi e di dimensioni generose e che ora giacciono tristi e
flosci con i soli capezzoli che lunghi e ritti sembra non vogliano arrendersi allo
scorrere del tempo e all'inevitabile decadimento . Benny li prende in bocca e succhia
come farebbe un lattante causando nella strega sospiri profondi . Poi con le mani
scende lungo i fianchi e le toglie anche le mutande . Il sesso della vecchia appare
aperto e consumato dal tempo e dall'uso ma certamente ancora vivo e lo dimostra il
velo di umore che lo bagna e lo fa luccicare . Infila un dito all'interno ed inizia a
muoverlo rapidamente , con il pollice e l'indice fa pressione e le apre la figa facendo
emergere il clitoride che prende tra le labbra e stuzzica tirandolo dolcemente e
titillandolo con la punta della lingua . La vecchia geme intensamente di piacere per
poi venire in un orgasmo che le fa scappare dei risolini isterici prima di scaricare un
getto di fluido biancastro seguito da uno schizzo abbondante di urina che bagnano la
bocca e la faccia di Benedetta . Dopo aver goduto l'anziana donna prende Benny tra
le sue braccia , le fa appoggiare il viso sul suo seno e le due donne cadono in quella
posizione in un sonno ristoratore .
E' l'alba quando un trambusto le sveglia dal sonno . La vecchia si riveste in fretta e
corre verso l'origine del rumore . Benny si avvolge il lenzuolo per coprire il suo corpo
nudo e arrivata alla porta della camera ne apre quanto basta per spiare cosa sta
avvenendo al di la . In soggiorno si è appena conclusa una colluttazione e può vedere
Ruggero e Stefano inginocchiati a terra con i polsi dietro la schiena chiusi da
manette , in piedi vicino a loro due agenti di polizia in divisa mentre poco distante un
uomo in borghese sta parlando animatamente con la megera che viene tenuta a bada
da due donne con indosso la divisa di ps. . Benedetta osserva incredula la scena . Non
realizza subito ciò che è successo ma poi capisce e irrompe nella stanza piangendo e
invocando aiuto , una delle poliziotte si avvicina a lei e la cinge con un braccio
confortandola e cercando di spiegarle che è tutto finito , sono qui per aiutarla .
Cosa è successo che ha reso possibile che le cose precipitassero in modo così
improvviso ?
Tutto ha origine dal tentativo di fuga di Benedetta . Uno dei passanti che aveva
assistito alla scena era un vigile urbano in pensione che aveva prestato per anni
servizio in quel quartiere . Al momento aveva creduto a ciò che aveva detto la
vecchia per giustificare i modi bruschi coi quali trattenevano la ragazza ma in seguito
, tornato col pensiero alla scena alla quale aveva assistito ricorda di conoscere quelle
persone . Era una famiglia considerata strana dagli abitanti del quartiere in quanto
aliena ai rapporti sociali e sospettata di comportamenti poco ortodossi all'interno
delle mura domestiche con chiaro riferimento a pratiche sessuali incestuose . La cosa
che fece sorgere in lui il tarlo del sospetto era che non ricordava di avere mai notato
la presenza di una ragazza . Decise così di parlarne con un amico agente di polizia ,
anch'egli pratico delle vicende di quella parte della città il quale si persuase di fare un
sopralluogo per sincerarsi di come stessero le cose all'interno di quella casa . Fu così
che accompagnato da un collega suonò il campanello dell'appartamento in cui Benny
era reclusa . Ad aprire fu Stefano che con aria cortese li fece entrare dando loro una
prima positiva impressione . Le cose cambiarono quando nella stanza si presentò
Ruggero che alla vista delle divise andò in escandescenza e aggredì gli agenti . Ne
nacque una colluttazione che alla fine vide Ruggero bloccato da uno dei due poliziotti
mentre l'altro con la pistola in pugno intimava a Stefano di non muoversi .Chiamati i
rinforzi e ammanettati i due entra in scena la madre che a sua volta viene
ammanettata .Ora Benny è sul divano con l'agente di polizia che le ha messo la sua
giacca sulle spalle e le accarezza dolcemente la testa parlandole con tono rassicurante
mentre attendono l'arrivo dell'ambulanza . Dopo poco si sente la sirena della croce
rossa avvicinarsi . Benedetta viene accompagnata dai due volontari sull'ambulanza
dove si accomoda anche la poliziotta che era rimasta a farle compagnia .Giunti in
ospedale viene sottoposta ai primi accertamenti e le viene assegnata una stanza .
L'agente di polizia resta con lei per compilare un primo verbale e dopo averle
promesso di restare in contatto e averle assicurato che i tre orchi non potranno più
nuocere ne a lei ne a nessun altro la lascia sola . Benny si trova sola per la prima volta
dopo questa rivoluzione degli eventi . La sua mente sta correndo a mille . Rivive in
un attimo quei terribili giorni , poi si guarda intorno e la stanza d'ospedale la porta al
presente . E' tutto finito ? Stenta a crederci . Si era ormai convinta di non avere
nessuna speranza invece era successo , qualcuno l'aveva salvata da tutto quell'orrore .
Il realizzare che l'incubo è finito e il sentirsi addosso tutto il peso di quella
moltitudine di emozioni ed eventi sono una cosa sola e lei crolla letteralmente in un
sonno profondo . Durante la notte non tardano a presentarsi i fantasmi nascosti nel
subconscio della sua mente . Lei che corre nuda in fuga da esseri demoniaci con
lunghe braccia protese verso di lei e artigli che la vogliono afferrare ,Benny scappa
ma nonostante la corsa disperata non guadagna un metro e i mostri si avvicinano
sempre più . Ecco l'hanno raggiunta e due mani enormi l'afferrano . Si sveglia urlando
, madida di sudore e col cuore che pompa martellante le vene sulle le tempie . Allarmata dal grido di terrore giunge un infermiera che si avvicina a Benny e la rincuora dicendole che si è trattato solo di un brutto sogno .
Una volta che la ragazza recupera un po del suo autocontrollo e consultato il medico di guardia al reparto le fa prendere due pastiglie di un tranquillante che ha il benefico effetto di rilassarle i nervi tesi e di alleggerirle i pensieri .
Ritornata la calma Benny si riaddormenta accanto alla figura rassicurante dell'infermiera .
Passano i giorni con le dichiarazioni da fare alle forze dell'ordine in cui è costretta a
descrivere le sevizie subite che la fanno soffrire terribilmente ma che scopre con
sollievo essere anche il migliore antidoto al pericolo che l'esperienza vissuta le si
insinui velenosamente nella sua mente per non uscirne più . Poi c'erano i colloqui con
lo psicologo , i vari esami e le cure quotidiane del personale medico e
infermieristico .
Il terzo giorno entra nella sua stanza il primario del reparto e le fa : “ So che hai
vissuto un esperienza terribile e spero che il tempo guarirà le tue ferite ma devo
chiederti una cosa . Sto facendo delle lezioni di medicina legale all'università che
hanno come tema la violenza sulle donne e come riconoscerne i segni . So di
chiederti molto ma sarebbe molto utile per formare nuovi professionisti che sapranno
raccogliere dati importanti per aiutare gli inquirenti a bloccare i responsabili di questi
ignobili crimini . Dovresti mettere a disposizione la tua persona per fare una
dimostrazione pratica . Naturalmente ti garantisco l'anonimato e che non sarai
riconoscibile . Pensaci bene e fammi sapere cosa deciderai . “ Si congeda da
Benedetta lasciandola sola e turbata da quella richiesta . Capisce che può contribuire
accettando la proposta a rendere più efficaci le tecniche di indagine ma per contro
teme di sentirsi usata di nuovo , seppure per una buona causa . Passa tutto il
pomeriggio a riflettere e alla fine decide di acconsentire e così informa il professore
della sua disponibilità .
La mattina successiva si presentano da lei due assistenti del primario che le spiegano
in cosa consiste il suo compito . Ad una certa ora interviene un'infermiera che la fa
spogliare , quindi le chiede di coricarsi su di una lettiga , la copre con un lenzuolo , le
fa indossare una cuffia a raccogliere i suoi lunghi capelli e la aiuta a mettere sul viso
una mascherina chirurgica per nascondere i suoi lineamenti in modo che non possa
essere riconosciuta . Viene condotta lungo i corridoi della clinica fino che
raggiungono una doppia porta che si apre automaticamente . Varcata quella soglia
Benny si trova in una stanza che per metà sembra una sala operatoria con tanto di
lampada al centro e per l'altra metà un aula magna , infatti ad occupare il fondo e
parzialmente i due lati dell'ambiente può notare quella che a tutti gli effetti
rappresenta un aula universitaria occupata in tutti i suoi posti da giovani studenti .
Sta ancora studiando il luogo dove si trova quando fa il suo ingresso il professore
accompagnato dai due assistenti . Inizia subito spiegando lo scopo della lezione e in
cosa consiste . Fa scoprire Benedetta e illustra i vari segni che le violenze hanno
lasciato sul suo corpo . Uno dei due assistenti impugna una videocamera le cui
immagini vengono visualizzate su di un ampio schermo appeso alla parete di fondo in
modo che siano ben visibili i particolari . Dopo avere illustrato i vari lividi su braccia
e gambe si sofferma sui seni , indossa guanti in lattice e con un un dito indica uno dei
capezzoli , descrive come le sevizie lo abbiano trasformato , il gonfiore ed il colore
rosso brunito sono opera di forti pressioni e i piccoli tagli sul capezzolo il frutto di
morsi che ne hanno causato il sanguinamento . Queste tracce sono segno
inequivocabile di un aggressione a sfondo sessuale . Dopo avere palpato i seni in
modo che si potessero vedere le immagini da varie angolazioni passa ad illustrare ciò
che ha subito il suo sesso , gli assistenti le allargano le gambe e le appoggiano a dei
supporti laterali in modo che sia ben visibile la parte sotto osservazione . Per prima
cosa viene fatto notare ai ragazzi come ci siano dei lividi all'interno delle cosce ,
prova che sono state aperte con la forza poi ci si sofferma sull'esterno della vagina .
Con le dita passa sulle piccole e sulle grandi labbra mettendo in risalto le lesioni
frutto di uno sfregamento avvenuto nonostante il sesso di lei si rifiutasse di
collaborare , anche qui il colore è di un rosso brunito sintomo di maltrattamenti .
Facendo pressione con due dita porta in fuori il clitoride e fa notare come sia
visibilmente irritato e segnato dagli abusi . Per continuare fa cenno ad uno degli
assistenti di procedere al che l'interessato prende ad inserire all'interno della vagina
una camera da endoscopia e sullo schermo appaiono in primissimo piano le immagini
delle pareti interne visibilmente segnate . Il professore spiega come anche a distanza
di qualche giorno si possano rilevare tracce organiche e fa azionare uno strumento
che strusciando contro i tessuti martoriati di Benny preleva alcuni campioni . “ in
questo modo anche se la violenza si è compiuta da tempo raccogliendo tracce di
sperma si può risalire tramite il dna all'identità del responsabile ” . L'analisi passa poi
all'ano che anch'esso dal colore preso e da come è segnato mostra come sia stato
anch'esso oggetto di violenza . Anche qui viene ispezionato l'interno e sullo schermo
appaiono i segni racchiusi nel segreto delle sue viscere violato più volte dagli
stupratori e di nuovo oggi dalla videocamera , anche se per un nobile motivo .
La lezione si conclude dopo che il professore illustra i vari metodi per diagnosticare i
segni di violenza e per raccogliere elementi utili agli investigatori . Infine ringrazia
pubblicamente la persona che si è offerta per la dimostrazione e lascia che venga
scortata fuori dall'aula . La platea di studenti una volta accomiatatosi l'insegnante si
alza dai banchi e alcuni commentano la lezione tra di loro mentre altri si avviano
verso l'uscita . Si può notare che qualche ragazzo ha un gonfiore sospetto nei
pantaloni .
Benny si ritira nella sua stanza sollevata per il fatto che sia tutto finito e quella sera
per la prima volta consuma la sua cena per intero .
E' giovedì mattina e mi reco in ospedale a fare visita ad un'anziana parente . Conclusa
la visita mi dirigo verso l'uscita quando passando di fianco ai distributori automatici
vengo fermato da una giovane ragazza che mi chiede se ho da cambiare , le serve la
moneta per il caffè . Io controllo e “ mi spiace deluderti ma sono senza , ti posso
offrire qualcosa al bar dell'ospedale ? “ lei “ no grazie non si disturbi “ “ nessun
disturbo , anzi mi forniresti la scusa per prendere un caffè , su accetta “ “ se la mette
su questo piano ok “ Ci accomodiamo ad un tavolino del bar con le tazzine del caffè
fumanti e iniziamo a scambiare qualche parola . “ Come mai in ospedale ? Una
ragazza giovane e carina non dovrebbe mai dovere soggiornare in luoghi come questi
“ “ grazie ma purtroppo è successo , però se non le spiace preferisco non parlarne , mi
scusi “ “ nessuna scusa , è più che legittimo da parte tua che tu decida di tacerne il
motivo . Non mi sono ancora presentato , perdona la mia maleducazione , il mio
nome è Massimo e ti prego , dammi del tu “ “ lei sorridendo “ tranquillo , sei molto
gentile , io sono Benedetta , piacere di conoscerti “ . Si chiacchiera per pochi minuti
e... “ ora scusami ma ho degli impegni e bisogna che vada , ho qui ricoverata una mia
zia che vengo a trovare quasi tutti i giorni , magari ci si rivede e se ti va ci prendiamo
un altro caffè “ “ ok , volentieri , grazie “. Saluto Benedetta e mi dirigo all'uscita .
Molto carina quella ragazza . Di lei mi ha colpito il suo sguardo dal quale traspare molta tristezza . Mi piacerebbe conoscerla meglio
di
scritto il
2017-08-13
4 . 7 K visite
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