Il treno -Prima parte-

Scritto da , il 2017-08-03, genere esibizionismo

Siamo una coppia di amanti e per gioco, divertimento e piacere abbiamo iniziato a scrivere questo racconto a quattro mani, agganciandoci ognuno alla storia scritta dall'altro.Questa è solo la prima parte ed abbiamo deciso di pubblicarla augurandoci che vi possa piacere!

"Mmmm si cosi..."

Sospiri lenti e sussurrati, occhi chiusi sotto gli occhiali su quel treno che da Torino li porta a Napoli per una vacanza.

Lei è Anna, una semplice ragazza di 22 anni,mora con gli occhi verdi. Fisico mingherlino ma con una terza di seno e un culo che le ha fatto passare brutte situazioni ma anche belle. Vicino a lei c'è Matteo, suo fidanzato da un paio di anni con cui ha condiviso i più bei orgasmi della sua vita.

Vivevano insieme nella casa di Matteo e prima di andare verso la stazione lui le si avvicinò spingendola verso la porta, portò le mani sotto la sua gonna sentendo che aveva indossato le mutandine
"mmmm male molto male" le disse mentre le mordeva il collo
"queste toglile troietta, viaggerai senza" e guardandola gliele abbassò lui.

Anna non ebbe nemmeno il tempo di replicare che lui subito le mise due dita nella fica alzandola quasi. Iniziò a muoverle veloce mentre con l'altra mano le stringeva il collo, lei urlava si eccitava e i capezzoli spingevano contro il bordo della camicetta. La sua fica era sempre più bagnata e guardando lui venne urlando. Matteo tirò fuori le dita che gocciolavano passandogliele sulle labbra. Sorrise per poi sfiorargli i capezzoli
"ti conviene calmarti se non vuoi far vedere a chiunque la troia che sei"
Le disse prima di baciarla con dolcezza. Lei si guardò allo specchio sistemandosi dal piacere appena provato, la sua figa era ancora un lago ma i capezzoli riuscì a farli calmare.

Cosi eccoli qui, su questo treno partiti da 10 minuti e dove le dita di lui erano di nuovo dentro di lei che non riesce a trattenere il piacere.

Le dita di Matteo erano ben piantate nella fica di Anna.
Le muoveva con la sapienza e la maestria di chi sapeva benissimo come far godere una donna.
In quello scompartimento, in quel momento c'erano solo loro due ed appena saliti sul treno aveva costretto Anna ad aprire le cosce per accogliere le sue dita.
"Mmmmm...oh...siiiii..."
Gemeva e sospirava quasi sussurrando Anna, mentre Matteo la incitava.
"Guarda come sei bagnata troietta...non riesci proprio a resistere vero?Pensa se entra qualcuno ora..."
Era eccitata da morire Anna,le piaceva farlo dove correva il rischio di essere vista, spiata,ammirata.

Matteo era un bel ragazzo di 26 anni, moro, con gli occhi color nocciola.
Aveva un fisico curato ed i muscoli ben definiti anche se non era un palestrato.
Era un ragazzo affascinante, carismatico, otteneva sempre quello che voleva.
Era un dominatore e ad Anna non risparmiava nulla che lo potesse aiutare a soddisfae le sue voglie e le sue fantasie.
Non era particolarmente dotato...il suo cazzo era nella norma per la lunghezza ma...era grosso...
La sua circonferenza intimoriva non poco chi se lo trovava di fronte...e la cappella poi troneggiava maestosa su quel grosso tronco.
Ma una volta preso...
Anna lo sapeva bene.

Era totalmente schiava del cazzo del suo ragazzo.
Lei ne aveva provati parecchi, volente o nolente...ma mai nessuno era riuscito a farla godere come Matteo.
D'altro canto,Matteo non aveva mai scopato con vera soddisfazione se non dopo aver conosciuto Anna.

"Mmmmm...oddio...si Matteo...."
Anna era ormai all'apice del piacere.

"Vengo...si...vengovengovengoooooooooooo"

Smise di sussurrarlo ed incominciò ad urlare mentre veniva.
A Matteo piaceva da morire farla venire, perchè Anna...beh...Anna squirtava.

Il getto di umori incontrollato bagnò lo scompartimento mentre Anna si dimenava e sussultava in preda agli spasmi del piacere.
Il sediolino di fronte e quello sotto di lei...il pavimento...tutto sporcato dai suoi umori.

Matteo la guardò divertita una volta finito l'orgasmo, prese il cellulare e le fece una foto mentre era così...sfatta...le cosce aperte e bagnate ed il vestitino tirato su.

Raccolse un pò dei suoi umori sul pavimento con la mano e gliela passò sulla faccia.

"Bevi troietta, che il viaggio è appena iniziato..."

Sorrise prendendo dalla tasca un piccolo vibratore che piantò tutto dentro alla sua fica accendendolo.

"Nooooo...Matteo...ti pregooooo...."

Erano passati 30 minuti e lei aveva già goduto ed ora vibrava di nuovo di piacere.

Mancava ancora un'ora all'arrivo alla prima stazione, Matteo dopo averle messo il vibratore e acceso l'aveva lasciata tranquilla stringendola a se come ogni fidanzato. Con la sguardo controllava i capezzoli di Anna che con forza spingevano eccitati, si stava divertendo lui. Ma anche lei.
All'improvviso lei si alzò guardandolo

"Devo andare in bagno"

Matteo la fece passare abbracciandola prima che andasse

"Ti aspetto qui troietta e ricordati di rimettere il vibratore"

E mettendole una mano sotto la gonna spinse ancora di più il vibratore dentro di lui.

Quando lei tornò lui aveva già controllato che mancava poco più di mezz'ora alla stazione di milano dove sicuramente qualcosa sulla loro carrozza sarebbe salito. La guardò sorridendo e a lei venne i brividi di piacere.

"Ora troietta ti metti a 90 su questi due posti.. Io ti inculerò e tu dovrai bagnare tutti i sedili"

Anna provò a dire qualcosa ma uno schiaffo sul culo le fece capire che doveva solo stare zitta.

Messa a 90 Matteo aumentò la vibrazione nella sua fica e senza aspettare gli piantò completamente il cazzo nel culo, Anna iniziò ad urlare e godere mentre sbatteva con forza contro il finestrino. Erano entrambi eccitati e lui sapeva che non resisteva tanto

"Dai troietta bagna questi sedili, diamo il benvenuto a chiunque salirà"

"Oh si si dai fammi sentire tutto il tuo cazzo.. Dai dai dai dai"

E urlando quelle parole venne allungando le gambe e tremando bagnando tutti i sedili, Matteo prese dai fianchi lei piantandole il cazzo nel culo urlando e sborrandole dentro. Soddisfatto si allontanò sorridendo ordinandole di aprirsi il culo con le mani. Prese il telefono e fece una foto alla sborra che lentamente uscì per poi rimetterlo in tasca tirando questa volta fuori una pallina che le piantò nel culo.

"Troietta, vieni dobbiamo sederci al nostro posto, siamo in stazione".

E sorridendo si sedette facendola appoggiare a se e stringendole con forza un capezzolo, nello stesso momento entrò un ragazzo e si sedette proprio di fronte a lei.

Claudio era un ragazzino di appena 19 anni.
Era salito sul treno per raggiungere la sua fidanzata Sofia sulla riviera romagnola.
Sarebbe sceso a Bologna e preso poi un altro treno per Rimini, dove lei era in vacanza con i suoi genitori.
"Si tesoro, ho appena preso il treno.Si...Si, tranquilla non mi sono dimenticato...No, davvero, stai tranquilla!Si...aspetta che cerco uno scompartimento libero...eccolo...si, dai amore ti chiamo a Bologna ok?Si, anche io ti amo.Ciao!"
Si mise a sedere sul sediolino proprio di fronte ad Anna,notando subito che Matteo le stringeva e ruotava con forza un capezzolo del suo grosso seno che sporgeva dalla camicetta, mentre guardava distrattamente fuori dal finestrino.
Claudio rimase un pò sorpreso ed in quel momento sentì di avere il sedere stranamente bagnato.
"Forse c'è dell'acqua sul sedile e non me ne sono accorto" pensò.
Si alzò tastando il sedile con la mano. Era un qualcosa di appiccicaticcio e vischioso ed istintivamente si portò la mano al naso per annusare.
L'odore della sborra era inconfondibile.
Si voltò subito verso Matteo ed Anna che , sorridendo, facevano finta di niente guardando entrambi fuori dal finestrino.
Claudio fece una smorfia e prendendo un fazzoletto si chinò a pulire il sedile.
"Voglio che lo fai sborrare" sussurrò Matteo ad Anna.
Anna lo guardò ben sapendo che non avrebbe mai potuto discutere con lui. Matteo ogni tanto si divertiva a farla scopare da perfetti sconosciuti. Sta cosa piaceva ad entrambi e non minava l'amore che entrambi provavano.
D'altronde, Anna aveva conosciuto Matteo proprio in un contesto simile, a quella festa, dove lei era il piacevole giocattolo di chi avesse voluto, tra gli invitati, scopare con lei.
Matteo era a quella festa con la sua fidanzata.
Anna l'aveva adocchiato subito.L'aveva provocato tutta la serata tra una scopata e l'altra finchè era riuscita a portarselo nel bagno dove si era fatta sbattere godendo come non aveva mai fatto in vita sua.
Matteo mollò la ragazza alla festa e lui ed Anna se ne andarono via insieme.
E da allora erano una coppia.
Anna sorrise a Matteo, si alzò e si avvicinò al ragazzo mettendogli una mano sul pacco abbracciandolo da dietro.
"MMMMM...bello pieno!" pensò Anna soddisfatta.
Claudio si girò di scatto guardandola imbarazzato e spaventato.
Anna gli strinse la mano sul pacco e gli mise un dito sul labbro mentre Claudio era in bilico ed in procinto di cadere sul sediolino.
"Fammi fare tesoro...fidati!" gli disse Anna spingendolo sul sedile e sbottonandogli i pantaloni.
"Fermati...ho una ragazza..." protestò Claudio senza troppa convinzione mentre lei aveva già liberato il lungo cazzo dai pantaloni.
Dovevano essere almeno 25 cm, constatò Anna sorridendo mentre faceva scivolare la mano su e giù lungo l'asta stringendola mentre saliva ed allargandola mentre scendeva.
"E allora tesoro?Mica sono gelosa io?E poi...non lo verrà mai a sapere..."
Non gli diede tempo di rispondere che si fiondò con la bocca sul suo cazzo.
Lo infilò lentamente in bocca facendolo sparire tutto dentro di lei, lasciando fuori solo le palle.
Lo tenne per diversi secondi così, sentendo al cappella ingrossarsi nella sua gola, e poi risalì lentamente lungo l'asta stringendo le labbra serrandole sulla cappella che uscì dalla sua bocca con uno schiocco.
Lo guardò negli occhi leccandosi le labbra..."La tua ragazza te lo fa così?" gli disse riprendendo poi a spompinarlo con foga segandolo e succhiando come una vera troia.
Claudio non poteva fare a meno di gemere e di godere per quel pompino sublime.
Il cazzo gli pulsava durissimo nella sua bocca e di quel passo non avrebbe resistito a lungo.
Certo, non si era mai lamentato di Sofia, ma questa...questa era una dea...
Anna capì che il cazzo era al massimo della sua erezione, si alzò soddisfatta facendo colare la sua saliva lungo l'asta e si alzò la gonna per poi voltarsi verso Matteo.
Si piegò a 90° e si sfilò la pallina dal culo impalandosi sul cazzo di Claudio urlando di piacere.
"Oooooooooommmmmmhhhh....che bel cazzone!! disse Anna mentre muoveva il culo tenendosi con le mani sui sediolini davanti a lei.
Guardava da sotto il cazzo apparire e sparire nel suo culo ansimando e godendo.
Claudio era in estasi. Gemeva ed urlava dal piacere.
Nessuna l'aveva mai scopato così...e Sofia non gli aveva mai dato il culo.
"Oddio...si si si...vengo...vengo...si...sborrooooooooooooooooooooooooo" Claudio esplose dopo pochi minuti nel culo di Anna, inondandola di sborra densa e caldissima mentre lei continuava a scoparlo scemando lentamente fino a fermarsi col suo cazzo ancora duro piantato nel culo.
Lentamente si alzò lasciando colare tutta la sborra sul suo cazzo che ancora pulsava di piacere.
Si girò inginocchiandosi e lo prese in bocca leccandolo avidamente senza dargli fastidio.
Lo pulì bene bene bevendo tutta la sborra e poi lo baciò sulle labbra facendogliela assaggiare.
Gli sorrise accarezzandolo e gli disse.
"Se non ti da il culo, costringila...non sa davvero cosa si perde!"
Claudio, ancora intontito annuì mentre Anna si sistemava pronta a sedersi al suo posto.
Matteo la guardò e fece segno di no con la testa.
Si alzò e la costrinse a voltarsi sbattendola contro il finestrino.
Le allargò le gambe e le infilò con forza la pallina che si era tolta, sentendola gemere.
La rigirò e la baciò con passione mentre Claudio li guardava ancora col cazzo di fuori.
"Brava. Sei una splendida troietta ubbidiente!" le disse Matteo.
Si rimisero a sedere.
Mancava ancora un pò prima della prossima stazione, quando la porta dello scompartimento si aprì ed entrò una ragazza mora, dai capelli ricci.
Si chiamava Giada e subito gli sguardi tra lei e Matteo divennero eloquenti.


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