Il Pegno

Scritto da , il 2017-07-31, genere sentimentali

A volte giochiamo, certo, con la lucidità dei bambini grandi, ma è sempre divertente prenderci un pochino in giro e poi concederci la riscossione del pegno, quando uno di noi è in difetto, per errore oppure a volte solo per alimentare questo scambio di cortesie ludico e molto eccitante. Questa volta tocca a te "pagare" ed io non vedo ovviamente l'ora di riscuotere.

Ci diamo appuntamento via SMS nel parcheggio posteriore di quel magazzino di distribuzione, oramai quasi deserto per la crisi, ma che ci fa gioco perché non passa praticamente nessuno e possiamo fare un po' quello che vogliamo, anche alla luce del sole. Hai appena finito la tua giornata lavorativa ed anche io per oggi ne ho avuto abbastanza, aspetto solo che arrivi perché ti penso da stamattina. Per fortuna non mi fai attendere troppo, rispetto al solito, almeno.

Scendi dalla tua auto, sei naturalmente vestita molto comoda e pratica, come la tua professione richiede, ma io ti trovo la creatura più sexy al mondo, anche se indossassi uno scafandro. Ti ridono gli occhi mente ti avvicini, ma cerchi di darti un contegno; infondo stai per "pagare" e non dovresti far trasparire il fatto che ti piace molto questa cosa e che magari a tua volta lo stavi aspettando da stamane. Apri lo sportello del passeggero, appoggi lo spolverino e la borsetta e ti vieni ad accomodare sui sedili posteriori, dove ti aspetto e ti guardo.

Entri, chiudi la portiera e ti avvicini. Mi baci il collo, il lobo dell'orecchio e poi il mento, mentre con le mani vai sotto al mio maglioncino di cotone, mi alzi la t-shirt che ho sotto, così che la tua pelle tocchi la mia pelle, sai che lo adoro quando lo fai. Mi sollevi la stoffa così che la tua bocca possa andare sui miei capezzoli che dimostrano immediatamente il loro gradimento per la cortesia, poi la tua lingua scende lasciva verso l'ombelico e lecca il bordo dei miei jeans. Sospiro mentre pregusto quello che sta per arrivare, ma non sembra che tu abbia molta fretta, anzi, evidentemente vuoi farmi sudare la riscossione di questo pegno. Ripercorri lo stesso tragitto in paio di volte, mentre le tue mani liberano la mia erezione dalla stretta della stoffa e degli slip slacciando i pantaloni ed abbassandoli con l'intimo. L'odore del mio sesso si spande nell'abitacolo, aumentando l'eccitazione di entrambi e la mia voglia spasmodica di te.

Finalmente scendi con la lingua proprio sul mio glande ancora semi coperto dal prepuzio mentre fai scorrere la punta con un rivolo di saliva fino alla base della mia asta, allargandomi le gambe con le mani. Poi risali e circumnavighi la cappella sempre senza toccarlo con le mani e finalmente metti fine alla dolce tortura facendotelo sparire fino in gola. Sento le tue guance che le stringono, il palato che lo blocca, le labbra che lo percorrono strette e la carezza abrasiva della tua lingua sul frenulo. Uno spettacolo. Ti passo una mano sulla nuca e ti di il ritmo della succhiata e mi godo questo trattamento per qualche minuto, nei quali a volte te lo togli di bocca e lo lecchi ancora in tutta la sua estensione. Non lesini neppure di massaggiarmi le palle, dolcemente, mentre poi continui a dedicarti al mio piacere, anche se sono certo che hai un lago fra le cosce. Infondo, il bello di questo gioco è anche questo.

Sento che non resisterò a lungo. Ti metto entrambe le mani sulla testa ed inizio a scoparti la bocca con il bacino che sale e scende, sincrono col movimento del mio cazzo che ti arriva alla base dello stomaco. Mugugni e mi fai impazzire, a stento trattengo a mia volta un sospiro appagante e totalizzante. Ci sono. E lo sai. Credo tu stia sorridendo a bocca piena, con gli occhi da birbante che hai in questi momenti, ma non ti posso vedere e poi sono concentrato sul mio piacere, egoisticamente dedito a venire. L'onda di piacere mi attraversa le sinapsi, mi lacera ogni connessione neurale, mi devasta dalla base dello stomaco al cervello, passando per il basso ventre e la mia bocca che urla tutto il mio piacere nell'abitacolo. Sei una meraviglia. Mentre il fiotto riempie copioso le tue fauci ti fermi un attimo, anche per non soffocare mentre lo ingerisci tutto e non ne sprechi neppure una goccia, poi riprendi il massaggio della tua bocca per spremermi tutto il piacere fino all'ultima stilla, mentre il mio cazzo pulsa ritmico con le ondate di piacere che ancora mi solleticano lo spirito ed il corpo. Qualche secondo e finalmente mi restituisci il mio amico calvo piccino ed appagato. Sei incredibile, e non smetto mai di ricordartelo.

Adesso sorridi davvero, con tutto il corpo credo, e con la smania di metterti a tua volta le mani dentro le mutandine o farti scopare, ma non sono questi i patti. Ti avvicini e mi baci la guancia, poi ti sposti sul lobo e mi sussurri: "ciao, scemo !" , ridendo ancora. Ti fisso le perle che hai in volto, sei bellissima e lo sei in tutto e per tutto. Sorrido a mia volta. Scendi e torni in macchina, ognuno riprende la sua via. Dopo pochi minuti un SMS: "adesso tocca a te pagare!".

Ben volentieri.

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