La terapia indiana

Scritto da , il 2017-07-24, genere etero

Dopo l'ennesima litigata con Stefano avevo deciso di andare via dalla sua casa al mare, dove stavamo trascorrendo un weekend di luglio, e tornarmene a casa. Avevo buttato dentro la borsa tutti i miei i vestiti a casaccio e tutti i completini sexy che avrei indossato solo e solamente per lui, ed entrata in auto sono scappata a tutta velocità nel cuore della notte verso la città.
Guidavo con le lacrime agli occhi, delusa da un amore troppo instabile per il mio cuore , che aveva vissuto con grande trasporto fisico e passionale ma che alla fine si era rivelato difficile. Ma forse non avrei mai mollato definitivamente Stefano , avevo solo bisogno di tranquillizzare me stessa.
Un cicalino insistente e la luce arancio accesa mi segnalava che dovevo assolutamente fermarmi a fare rifornimento.
Mi fermai alla prima stazione di servizio e ancora con le lacrime agli occhi mi misi davanti al terminale della stazione di rifornimento per inserire i contanti e fare benzina self service.
La banconota da 20 euro faceva avanti e indietro , senza che la macchina la ritenesse valida .
"Vaffanculo!! Vaffanculo !!" gridai nel cuore della notte in quella buia stazione di servizio.
"Anche sta cazzo di macchina ce l'ha con me" dicevo sferrando pugni contro il terminale mentre piangevo a dirotto.
"Signorina, non c'è bisogno di piangere per una banconota che non entra" disse una voce dall'accento straniero alle mie spalle.
Io spaventata alzaii immediatamente lo sguardo e vidi che era l'inserviente notturno della stazione di servizio.
Aveva un viso gentile , cordiale , un bel sorriso. In quel momento riconobbi in lui una persona da abbracciare per tirarmi su dallo sconforto.
L'uomo capì il mio momento di disperazione e dopo avermi rincuorata mi offrì una bevanda fresca e riuscì a farmi fare rifornimento.
Io mi confidai con Amrit , gli parlai di Stefano e dei nostri problemi.
Lui parlava molto tranquillamente, il calore della sua voce mi faceva stare bene e aveva una concezione della vita basata sulla filosofia che unisci cuore corpo e mente in unico armonioso abbraccio.
"Io la notte lavoro in benzina , ma a casa faccio anche pratica di massaggi e lavoro spirituale.In India era il mio mestiere , ma in Italia pochi credono nelle mie tecniche e quindi sono costretto a lavorare in benzina. Questo è il mio indirizzo , vienimi a trovare . Ti sentirai subito meglio".
Qualche giorno dopo , dopo aver continuato a star male per le continue telefonate e messaggi litigiosi con Stefano , mi decisi a prendere un appuntamento da Amrit.
Arrivata a casa sua lui mi accolse con un sorriso e mi abbraccio forte.
Mi condusse in una camera in fondo ad un corridoio.
Nella camera c'era un lettino da massaggi , c'era una musica meravigliosa in diffusione e nell'aria profumi e odori di spezie.
Amrit indossava una veste bianca molto ampia, completamente diversa dalla tuta blu da benzinaio, e emanava un odore buonissimo.
"Liberati di tutti i tuoi abiti e stenditi sul lettino" mi disse
Io un pò titubante mi spogliai e mi stesi sul lettino a pancia in su.
Amrit cominciò a pronunciare delle parole indiane ad alta voce mentre si sfregava le mani.
Cominciò dai miei piedi. cosparse il mio corpo di un unguento profumato e cominciò a massaggiarmi dalle piante dei piedi. Mentre lo faceva recitava qualcosa in una lingua a me incomprensibile.
Passò con le mani a massaggiare le mie gambe , e le mie cosce. Io ero rilassatissima, finalmente mi sentivo piu tranquilla.
Arrivato nell'interno coscia cominciò con i pollici a massaggiarmi le labbra della fica. Muoveva benissimo le sue mani , ero in trance presa dai suoi movimenti , dalla musica e dai profumi. Salì ai seni , le sue mani scorrevvano lente sulle mie grosse tette, che si beavano ad essere strette e massaggiate da quelle sapienti mani . Io stavo benissimo.
"Questo massaggio serve a raggiungere l'equilibrio tra corpo , cuore e mente" mi disse Amrit. A me piaceva moltissimo.
Mi fece girare a pancia in giù.
Partì ancora una volta dai talloni, per arrivare sul mio rotondo culo e sempre con i pollici andava a massaggiare le pareti del mio ano. Dolcemente, delicatamente.
Io ero stesa a pancia in giù, con la testa appoggiata alle mie braccia e con gli occhi chiusi. Era una sensazione meravigliosa.
Amrit si mise con il busto sul lato corto del lettino , praticamente di fronte al mio viso e mi massaggiava il collo e la schiena. Nell'allungarsi verso la mia schiena, ogni tanto sfiorava i miei capelli col suo basso ventre. Sentii distintamente il suo cazzo gonfio sotto la sua veste che sfiorava i miei capelli.
"Ora che ho stimolato tutte le parti del tuo corpo , devi lasciarti andare Anna , devi fare quello che più desideri ora , in modo da soddisfare le richieste del tuo corpo. Lo decide il tuo cuore , la tua mente"
Io rimasi stesa sulla pancia, alzai solo un po la testa . La sua voce, le sue mani , il suo odore e la musica fecero il resto.
Scostai la sua ampia veste per scoprire il suo cazzo olivastro. Lo massaggia delicamente per scappellarlo e lo presi in bocca. In quel momento era quello che volevo. Prendere in bocca il cazzo di quel massaggiatore indiano.Roteavo la mia lingua sulla sua cappella e andavo su e giù facendo aderire le mie carnose labbra a quella turgida asta. Pompavo forte, e la lingua la muovevo velocemente sulla cappella fin alla base del cazzo. Con una mano mi aiutavo tenendo a me il busto di Amrit , prendendolo dal suo culo e facendolo venire avanti e indietro dalle mie labbra.
"Bravissima Anna , liberati dalle tue tensioni , sii libera di vivere le tue emozioni" mi diceva. E io ero libera di spompinarlo.
Ad un certo punto tirò fuori il cazzo dalla mia bocca. Rimasi sorpresa con un rigolo di saliva che scorreva al lato delle mie labbra.
Fece il giro sul lato lungo del lettino.
Mi rigirò facendomi mettere giù le gambe. Una rimase poggiata sul pavimento e l'altra più sollevata sull'ultimo gradino della scaletta del lettino.
"Ora solleciterò la parte interna del tuo corpo cara Anna" mi disse con la sua voce calda.
Così come ero , mi fece abbassare il busto sul lettino e mi penetrò in fica da dietro.
Era meraviglioso. Cominciò piano a fare entrare prima solo la sua grande cappella , avanti e indietro continuamente, facendo aprire le labbra della mia fica. Ad ogni ogni ingresso mi faceva sussultare dal godimento. Poi entrò con tutta la possenza del suo cazzo, e cominciò a scoparmi con forza. Sentivo le sue palle sbattere sulle mie chiappe , e con le mani continuava a massaggiarmi lentamente il culo inserendo il suo pollice nell'ano.
"liberati Anna , butta fuori tutto e raggiungerai la serenità"
E io cominciai a godere , provavo una eccitazione incredibile a farmi scopare da Amrit.
Mi stava sbattendo con vigoria con una vera cagna , sentivo la sua cappella sbattere nella mia pancia e non volevo finisse mai.
Uscì dalla mia fica, fece il giro del lettino e mi porse in bocca il suo cazzo grondante dei nostri liquidi.
"Prendi Anna , il nettare dell'India spirituale che regalerà vigoria e forza al tuo animo e al tuo corpo"
Io ubbidii.Presi il suo cazzo nuovamente in bocca , e dopo qualche altra pompata Amrit riversò il suo sperma nella mia bocca. Aveva un sapore mai provato, di incenso , di spezie . Lo ingoiai tutto e gli ripulii per bene la cappella.
" come ti senti ora Anna?" mi chiese Amrit
E io : " Benissimo, questo massaggio indiano mi ha completamente rigenerato, mi sento una nuova persona , pronta ad affrontare le difficoltà del mio rapporto con Stefano"
E lui: " Sono molto felice di averti aiutato. Il costo della seduta è di 50 euro. Questo è il mio numero di telefono , quando vuoi puoi contattarmi per una nuova seduta"
Io pagai , ringraziai Amrit e uscii dal suo appartamento.
Mi sentivo meravigliosamente, rigenerata , con una forza nuova dentro me.
Presi l'auto e decisi di andare a riabbracciare il mio Stefano.



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