Il desiderio di mio marito di vedermi con un altro 2

Scritto da , il 2017-05-23, genere scambio di coppia

Ciao, sono Giusytroia. Visto che la mia vita da troia è stata apprezzata e letto i commenti dei lettori, mi sono decisa di raccontare, velocemente, quello che è successo dopo l'incontro con Fabrizio, anche perché, proprio ieri sera, Gianni ne ha combinata una delle sue. Insisteva perché lo facessi con un negro. Avevo delle remore: con chi? con un immigrato o un vu cumpra? Gli proposi un altro incontro con Fabrizio. Proposte, controproposte e convenimmo: un fine settimana con Fabrizio, poi col negro e poi con una coppia. Una sera chiamò Fabrizio invitandolo per il fine settimana nel nostro rifugio in collina. Sorpresa: disse che avevano programmato, lui e la moglie, un fine settimana di relax. Pensavamo che non fosse sposato e siamo rimasti spiazzati e meravigliati. Disse che avrebbe richiamato. Richiamò dicendo che aveva parlato di noi a Tania, la moglie, e che era entusiasta di trascorrere il fine settimana con noi. Ancora più spiazzati, ma Gianni felice in quanto aveva preso due piccioni con una fava: Fabrizio e una coppia, due punti del nostro compromesso. Arrivarono venerdì sera e quando mio marito vide Tania si emozionò eccitandosi: una gran bella ragazza di 33 anni con la faccia, mi disse dopo, più troia della mia. Infatti fu lei, rientrati dalla pizzeria, ad incominciare a giocare con lui fino a slinguarsi oscenamente. Che fine settimana! Pensavo di essere troia, ma non fino a questo punto: ne avevo vissuto, fin da quando avevo 14 anni, momenti di alto erotismo, ma questo fu sesso senza limiti. Immaginate mio marito con una troietta di 33 anni completamente disinibita e senza tabù; immaginate me nel vedere il culo di Tania sfondato dal cazzone del marito: era così anche con me? Aperto a dismisura? Immaginate me nel vedermi leccare la fica da Tania e immaginatemi mentre ci slinguiamo e mentre, col cazzone di Fabrizio nel culo, ritrovandomi la sua fica davanti, presi a leccarla avidamente. Le doppiette erano all'ordine del giorno. Immaginate 4 persone adulte che dormono nello stesso letto. Immaginate me che la mattina entro in camera per dire loro che la colazione era pronta e trovo lei con due cazzi nella fica. Vedendo come gode lei mio marito mi dice di provare. Nemmeno per sogno. Dissi, però vollero sborrare entrambi nella mia bocca. Ho dovuto rifare la doccia. Uscimmo per fare due passi. Fabrizio e Gianni camminavano avanti e Tania ed io leggermente dietro. Si lasciò andare in certe confidenze dicendomi che il sesso per loro era questo. A volte lo facevano insieme a volte da soli ognuno per conto proprio. Lei aveva 3 amici ad Agrigento che la scopavano insieme e una coppia con lei bisex a Trapani, cioè nella nostra città. Immaginate me che, ritrovandomi col cazzo di mio marito nella fica, sente l'insistenza e la prepotenza del cazzone di Fabrizio che si fa strada nello stesso buco. Gridai di dolore pregandolo di uscire ma ben presto presi a gridare di un piacere che non avevo mai provato. Immaginate me che si lascia andare con Tania per fare eccitare i due cazzoni. Immaginate me che, dopo essermi fatta sborrare in bocca da Fabrizio e Tania da mio marito, non disdegna affatto un bacio da parte di lei scambiandoci la sborra. Insomma, un fine settimana che mi fece diventare più troia e puttana di com'ero. Gianni era nervoso perché non trovava il negro giusto. Una sera, rientrando a casa, incrociamo due ragazzi negri che fanno footing. Gianni rallentò e senza dirmi niente rigirò. Non rispose nemmeno quando glielo chiesi. Raggiunse i due e si fermò chiedendo loro che facevano di bello. Parlavano discretamente bene l'italiano. Erano fratelli. Uno di loro disse: corsa, poi doccia, poi mangiare, poi dormire. Gli dissi di non farsi venire strane idee in testa. Invece, per mia fortuna, le strane idee in testa se li fece venire. Abitavano nelle vicinanze. Dopo qualche minuto fummo a casa loro. Mentre loro facevano la doccia io facevo la scontrosa. Tutto sommato erano due bei ragazzi di 26 e 23 anni con un bel bilocale e si guadagnavano da vivere facendo lavoretti in muratura e giardinaggio. Erano educati e gentili e sapevano bene perché Gianni aveva offerto loro un passaggio. Ma la loro dote più grande erano i loro cazzi. Aveva ragione mio marito: quello del grande era un cazzone come quello di Fabrizio, quello del piccolo non era un cazzo, bensì una proboscide di non meno di 30 cm. Sfondata così, in vita mia, non lo ero mai stata: tre cazzi tutti per me in tutti i buchi. Immaginate un cazzo di 30 cm nel culo, uno di 25 nella fica e quello di mio marito, che è pur sempre un bel cazzo, in bocca. Immaginate me mentre spompino un cazzo di 30 cm che a fatica riesco a ficcarlo in bocca. Immaginate quanta sborra possono eruttare due cazzoni con due palle così, quante volte hanno sborrato e quanta ne ho bevuta. Non so nemmeno quanti orgasmi ho avuto e fin dove si sono sentite le mie grida di piacere. Un orgasmo continuo e loro che non finivano mai: bastava una leccata e le palle in bocca e quei cazzoni erano sempre pronti. Una notte così non l'avevo mai passata. Il bello era, mi disse poi Gianni, che li potevo avere sempre a disposizione. Ieri sera siamo andati in una località balneare vicino la nostra città. Solo per fare una passeggiata e per un bel gelato. Un paesino con tanti negozi di souvenir e articoli per il mare. Mi fermai a guardare un costume nero. Gianni invece mi fece notare un bikini verde smeraldo. Gli dissi che non ero una ragazzina da bikini. Il negoziante, era già ora di chiusura, ci dice che possiamo entrare. Entriamo e chiedo del costume nero. Lui. un bell'uomo sulla quarantina, abbassa a metà la serranda, prende il costume e mi dice che lo posso provare. Mi indica il camerino, in un piccolo corridoio sul retro e lo indosso. Mi guardo allo specchio e lo trovo perfetto. Pur non di meno chiamo Gianni per farlo vedere pure a lui. Sposta la tenda e dice che mi sta bene. In mano ha il bikini e mi dice di provare pure quello. Gli dico di no ma insiste. Lo richiamo e mi dice che mi sta a pennello e che sono bona. Dico che sono vecchia per certe cose ma lui chiama il negoziante per un consiglio. Arriva e mi dice di uscire dal camerino. Francamente mi vergogno. Quel povero uomo quando mi vede quasi nuda, arrossisce e si vergogna più di me. Mia moglie dice di non avere più l'età per stare cosi lei cosa ne pensa. Chiede al negoziante. Quel poverino, balbettando, risponde che mi sta benissimo. E' perfetto e ti sta molto bene. riprende Gianni portando una mano sul seno e facendomi notare come mi sta attillato nel modo giusto. Sorrido e capisco tutto. Tanto che quando lo invita a constatare lui stesso e sento la mano di quell'uomo che mi palpa, non faccio una piega. Non solo il seno, ma lo invita pure, dopo averlo fatto lui, a constatare come mi sta fra le cosce, sul pube e come mi avvolge il culo. Mi toccano e insistono fino a quando non porto la mano sulla patta di quell'uomo tastando il suo cazzo duro. Dopo un minuto ce l'avevo già in bocca mentre menavo quello di mio marito. Ho capito, aspettate che chiudo la serranda. Disse ricoprendosi. Poi andiamo nel retrobottega dove c'è più spazio e incominciano a scoparmi insieme. Un fuori programma che mi fa eccitare molto procurandomi tanti orgasmi. In piedi, seduta, a 90 gradi, a cavalcioni e ancora tanta sborra in bocca. Alla fine ho comprato il costume nero. il bikini verde smeraldo mi dice che è un suo regalo.

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