Carnevale di Venezia

Scritto da , il 2017-05-08, genere esibizionismo

Mi chiamo Valeria, ho 40 anni e mi eccito ad esibirbi in luoghi pubblici. Dopo varie esperienze in tante città italiane e straniere una sera guardando un filmato sul carnevale di Rio mi è nata questa folle idea. Dove poter osare così tanto se non ad un carnevale? La mia folle idea era di uscire completamente nuda coperta solo di creme dorate sul corpo. Subito proposi la cosa al mio compagno e la sua prima risposta fù: "Vale...qui non siamo a Rio o ti arrestano o muori assiderata"!!! Come sempre tentai la sfida. Ricerca di maschera e cappelli di piume, ricerca di creme color oro per il corpo, scarpe color oro e onde evitare l'arresto anche un perizoma microscopico color oro. Arrivammo a Venezia nel tardo pomeriggio. Subito in hotel iniziammo i lunghi preparativi. Prima crema color oro ripassata più volte dal viso ai piedi. Poi indossato il micro perizoma color oro altro colore oro questa volta spray per uniformare il tutto. Cena (ovviamente in camera) alle 19,00 e alle 19,30 eravamo pronti per uscire. Il mio compagno con tipico costume domino veneziano...caldo e pesante...beato lui!
L'uscita dall'hotel e i 10 minuti di cammino verso la fermata del vaporetto furuno piuttosto devastanti. 0 gradi e nebbia non sono piacevoli se sei nuda! In attesa del vaporetto cominciai a tremare all'impazzata. Dissi al mio compagno: "temo di non farcela con questo gelo". Dentro di me però volevo questa cosa, non volevo arrendermi. Vidi il vaporetto che arrivava e dissi al mio compagno: "dai ci provo". Sul vaporetto iniziai a scorgere gli sguardi dei presenti....che sono la cosa che più mi eccita e mi spinge a fare queste esibizioni. Arrivammo in Piazza san Marco mezz'ora prima dell'inizio del concerto. Piazza affollata, perfetta per la mia esibizione. Dissi al mio compagno di appartarci in attesa dell'inizio del concerto così da avvolgermi per 10 minuti nella mantella del suo abito. Ero totalmente congelata. Lì però il mio compagno mi diede un'altra iniezione di adrenalina...ne avevo bisogno. Mi disse: "Vale...hai visto che ressa al concerto...levati perizoma". Lo tolsi immediatamente....mio dio...adesso ero completamente nuda. Che eccitazione. Per tornare in piazza e farci largo tra la folla per assistere al concerto mantenni la mantella sulle spalle. Appena iniziò la musica live lo levai per ridarlo al mio compagno. Appena mi rendevo conto che quelli più vicini si accorgevano che ero nuda (a parte i commenti che alcuni facevano!!!) cercavamo di farci spazio nella folla e spostarci. Credo di non essere mai stata palpata così in vita mia. Mani ovunque, dita ovunque!, in un paio di occasioni ci siamo dovuti spostare velocemente perchè i "partecipanti" erano un po' troppo su di giri.
Dopo circa 1 ora che eravamo in piazza al concerto (oramai eravamo in giro da oltre 2 ore) una crisi di freddo e brividi paurosa mi fece terminare di colpo l'adrenalina. Non c'è la facevo davvero più. Uscire dalla ressa che c'era non era certo semplice. A fatica e lentamente lasciammo la piazza in direzione vaporetto.
Arrivati alla fermata una fila interminabile in attesa dei vaporetti. Questo non lo avevo calcolato. Io avevo urgenza di raggiungere la camera dell'hotel. Lì oltretutto mi accorsi solo in un secondo momento che: complice la fretta e che stavo davvero molto male non avevo nè perizoma nè mantella! Dopo qualche secondo realizzai perchè alcuni mi guardavano come se fossi un extraterrestre. Recuperai velocemente mantella dal mio compagno (oddio...mantella copriva spalle e arrivava a coprire metà sedere) e ci allontanammo in cerca di un'altra fermata. Camminammo non so per quanto ma di vaporetti neanche l'ombra. Adesso erano quasi 3 ore che eravamo in giro, stavo veramente male. Fortunatamente o forse sfortunatamente davanti ad un hotel vedemmo un taxy motoscafo che stava attraccando. Il mio compagno corse verso il pontile per chiedergli se era libero. Risposta...doveva caricare dei turisti americani in questo hotel. Pregandolo di portarci al nostro hotel ci propose come unica soluzione il divanetto che c'è a poppa della cabinetta chiusa. Prendere o lasciare. Non avevamo scelta. Salendo a bordo ovviamente il taxista si accorse che ero nuda e non fece nulla per nasconderlo esclamando in dialetto qualcosa di poco comprensibile. Appena il motoscafo si mosse per me fù il colpo di grazia. All'arrivo al nostro hotel ci fù l'occasione per chiudere l'esibizione passando nella cabinetta in mezzo ai turisti al fine di raggiungere la scaletta per salire sul pontile. Finalmente ero in camera! Sedere e tette erano praticamente sverniciate! E' stata un'esibizione veramente eccitante purtroppo meno apprezzata del dovuto perchè stavo veramente male. Passai l'intera notte a tremare per il freddo.



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