Racconto di una notte - 1

Scritto da , il 2017-04-12, genere gay

Ci conoscemmo quella sera attraverso un annuncio che veniva messo su gay annunci della provincia di mantova, e lui mi aveva mandato qualche foto su whattspa, del suo cazzo dritto e del suo culo aperto. Io però ero interessato ad un passivo che si farcesse inculare e lui mi aveva detto che gli sarebbe piaciuto proprio sentirlo tutto nel suo culo. La foto che mi aveva mandato però mi pareva falsa, perché ritraeva un culo troppo bello e perfetto e non mi pareva che fosse possibile soprattutto in un sito di annunci di trovare della carne fresca, di solito si trovavano solo dei grassi e molte volte erano pure vecchi. Quindi siccome selezionavo solo dai quaranta in giù, mi aspettavo di incontrare qualche grasso. Dopo una settimana che non ci sentimmo su whattapp e pensavo che avesse perso interesse, una sera gli mandai un messaggio ghiedendogli se era ancora interessato. Combinazione quella sera ero a casa da solo, i miei erano andati a Milano da mia sorella. Quaindi la casa era tutta per me. lui mi disse che quella sera sarebbe venuto, gli diedi tutte le indicazioni per venire in un posto in aperta campagna, vicino ad una piccola chiesa, non mi fidavo di far venire un perfetto sconosciuto in casa. Ma quella volta siccome ero a casa da solo, decisi di sfidare la fortuna e gli diedi indicazioni per arrivare a casa, e mi venne un’idea. Gli dissi di entrare in casa, passando da una porta e di non preoccuparsi se era buio nella stanza. Lo avrei chiamato con la voce. Spensi la luce e lo aspettai. Spensi la luce nella sala e aprii la porta lasciandola socchiusa. Dopo una mezzora quando avevo pensato che mi aveva fatto il bidone, vidi i fari di un’auto sulla strada e scendere un tizio alto. Mi nascosi dietro la porta e sentii qualcuno salire le scale esterne, e mi chiesi dove cavolo stava andando forse mio ero spiegato male. Poi sentii aprire la porta della stanza che avevo lasciata socchiusa. Mi feci sulla porta e gli misi una mano sul collo e lo giudai sulla destra rispetto alla porta, tirai fuori il cazzo che intanto si era inturgidito e glielo sbattei sulla faccia a uso di mazza. Intanto gli dissi di spogliarsi nudo, mentre io continuavo a sbattergli sulla guancia la mia asta, sentii con la mano, mentre gli afferravo la testa per dirigere la bocca sul mio cazzo, che era calvo. Chissà perché questo particolare me lo fece rizzare ancora di più, sentivo la pelle arricciarsi sul cranio mentre allargava la bocca per prendere tutto il mio cazzo.
Poi gli tolsi il cazzo dalla bocca e lo piegai a novanta e comincia a insalivargli il buco del culo e in quel momento mi resi conto che aveva un corpo statuario: alto una decina di centimetri più di me ed era magro, proprio il mio tipo.
Mentre aveva in bocca tutto il cazzo, lo trascinai inginocchiato come si trovava sul divano vicino. Gli tolsi il cazzo dalla bocca, e gli appoggiai la schiena sui cuscini e gli sollevai le gambe e gli misi il medio esploratore nel culo. E comicia a spingerlo tutto dentro, ad uncino in modo da aggrapparmi alla parete dello sfintere e cominciai a tirare, lui godeva come una troia. Poi visto che gli piaceva, approfittai per infilargli anche l’indice insieme al medio. Ma mi piaceva molto come era piegato con le piante dei piedi in alto e il buco che gli stavo trapanando con le dita della mano, poi quando cominciava a godere lo penetrai col mio cazzo senza preservativo. Sentii le pareti dello sfintere accogliere prima la mia cappella e poi tutto l’asta entrò nel suo budello. Sentivo la guaina del suo sfintere aderire alla mia spada di carne e sangue. Spinsi fino allo sfinimento nel suo buco da troia, i suoi piedi in alto come una zoccola che lo prendeva tutto.
Continua…

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