Donna e Giovane Ragazzo

Scritto da , il 2017-03-17, genere prime esperienze

La donna e il giovane entrarono nella capanna di soppiatto, una volta chiusa la porta la donna prese per mano il giovane e si diresse al letto. Rimanendo in piedi gli indicò di rimuoversi la tunica: il giovane obbedì e facendo cadere la tunica rivelò alla donna la sua erezione spontanea, la donna rispose con un lieve sorriso e fissando negli occhi il giovane procedette anch’essa a rimuoversi la tunica mostrandogli il proprio corpo nudo di donna matura, il primo che egli abbia mai visto.
La donna continuando a fissare il giovane negli occhi per poter godere di ogni sua emozione, si stese lentamente sul letto divaricando leggermente le gambe, in modo che egli potesse intravedere il suo sesso.
Il giovane rimase immobile con le mani lungo i fianchi guardando la donna proprio nel punto in cui lei aveva voluto attrarre il suo sguardo.
La donna procedette a sollevare le gambe tenendole divaricate, mostrando ora completamente al giovane il suo ano e il suo sesso, ormai visibilmente umido e dilatato.
Il giovane, la cui erezione era ormai fervente, fece un timidissimo passo avanti; la donna notando la sua esitazione divaricò per quanto possibile ancora di più le gambe e indico al giovane di avvicinarsi.
Il giovane si sdraiò sul corpo donna puntando il suo membro verso il basso e appoggiandone l’asta sull’entrata della cavità umida, venendo immediatamente bagnato dagli umori; afferrò i pesanti seni della donna per poi cominciare a leccarne freneticamente i capezzoli, prima di uno e poi dell’altro.
La donna mise le braccia attorno al corpo del giovane stringendolo a se.
Dopo qualche minuto gli sguardi di entrambi si rincontrarono: era giunto il momento.
Il giovane ritrasse i fianchi in modo che il suo membro puntasse diretto verso l’apertura e il suo glande ci appoggiasse sopra.
La donna spostò le mani sui glutei del giovane ed annuì, il giovane intese immediatamente e spinse i fianchi con un movimento deciso ma non troppo veloce, il suo membro entrò completamente e con facilità nella donna fino a che lo scroto disceso andò ad appoggiare sul perineo di lei, la quale emise un gemito abbastanza rumoroso, che però venne interrotto da un bacio passionale del giovane.
Le lingue dei due si intrecciavano furiosamente, i loro corpi erano entrambe immobili, ma rimasero tali solo per qualche minuto.
Il giovane ritrasse di nuovo i fianchi facendo uscire dalla donna parte dell’asta del suo membro, ormai inondato dagli umori, per poi gettarsi di nuovo in avanti e ritornare nel calore.
L’amplesso durò a lungo e la sua velocità aumentò lentamente; nessuno dei due desiderava cambiare posizione e interrompere quel piacere così perfetto.

Entrambi erano ormai madidi di sudore, il giovane sovrastava il corpo della donna a tal punto che i glutei di questa erano sollevati dal letto e il suo ano veniva colpito ritmicamente dallo scroto morbido e inumidito.
La donna reggeva il ritmo imposto dal giovane ed emetteva gemiti acuti e di breve durata, udibili probabilmente da chiunque passasse vicino alle pareti della capanna prossime al letto; a volte con una mano afferrava con decisione lo scroto del giovane per interrompere momentaneamente i leggeri colpi ricevuti dal suo ano e ricambiando ancora con più piacere.
Il giovane ansimava pesantemente, ormai vicino al limite della sua resistenza, ma imperterrito a voler raggiungere l’apice del piacere insieme alla sua amata. Con le ultime energie rimaste fece uno sforzo degno di nota e aumentò il ritmo dell’amplesso ad una velocità sconvolgente rimanendo appiccicato al corpo della donna, la quale vibrava e i cui gemiti erano diventati più duraturi e ancora più acuti.
La donna raggiunse per prima l’orgasmo con un grido di piacere impossibile da contenere; il giovane la seguì raggiungendo anch’essi l’orgasmo, modificando l’amplesso con un ritmo molto lento ma movimenti molto decisi: la penetrazione era cosi potente da far muovere l’intero corpo della donna.
L’orgasmo della donna proseguiva, mentre il giovane si svuotava dentro di lei, riempendola.
Pian piano il rumore nella capanna diminuì, fino a quando rimasero solamente i pesanti respiri dei due.
Il giovane era rimasto dentro la donna; rimosse lentamente il suo membro ormai quasi flaccido dalla cavità umida e proprio da questa dopo qualche secondo cominciò a fuoriuscire il suo seme, che colò fra le natiche della donna fino a coprirne l’ano, facendole percepire il calore del liquido in tutto il suo corpo: solo ora entrambi si resero conto dell’ampia quantità di seme rilasciato.
La donna fece per alzarsi, ma si accorse che il giovane, ormai completamente privo di forze, si era addormentato sopra di lei; sorrise e si sdraiò di nuovo, abbracciò il corpo del giovane e dopo averlo baciato dolcemente sulla fronte anche lei cadde nel sonno senza alcuna difficoltà.

Dalla capanna non proviene più alcun rumore, la notte copre il meritato riposo della coppia.

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