Mia figlia gode
di
Angelus 3
genere
incesti
Mi chiamo Roberto, sono un operaio edile e voglio raccontarvi, il mio Amore proibito per mia figlia Sarah.
Io sono sempre stato un padre affettuoso con lei; non disdegnavo di abbracciarla e baciarla, sempre affettuosamente. Una sera però successe un fatto, rientrando a casa un po' prima delle altre volte, chiudendo la porta della mia abitazione ,sentí dei rumori e delle parole provenienti dalla stanza di mia figlia Sarah, preoccupato aprì in modo silenzioso per non farmi sentire. Davanti a me vidi qualcosa che non avrei mai immaginato, mia figlia Sarah che faceva sesso con un ragazzo, non sapevo chi fosse, lui era tra le cosce di mia figlia e la sbatteva, lei godeva sempre di più...io ero senza parole, la mia bambina era diventata una puledra in calore, anche se aveva ancora 19 anni..il ragazzo dopo tante volte, venne in lei, poi si fermò, lei disse:grazie per la bella lezione di sesso quotidiano. Io rimasi allibito dalle sue parole, poi andai via, perché lui si stava rivestendo per andarsene, sentí che disse: Ciao Sarah alla prossima. Quindi lei faceva sesso con lui da parecchio , pensai io;allora mia figlia é una vacca! La mia mente pensava, Sarah sei una vera Puledra, e iniziai ad avere pensieri perversi verso la mia bellissima bambina. Poi una sera, mentre stava lavando i piatti in cucina, mi avvicinai a lei, appoggiai il mio sesso al suo fondoschiena , lei si muoveva, le sollevai il vestitino, lei mi disse: Papà che fai? Nulla tesoro mio, ti voglio! Tu sei una puledra, ho visto come ti facevi penetrare dal tuo amico; ora voglio pure io godere con te, le abbassai delicatamente le sue mutandine, le aprì dolcemente il suo fondoschiena ed entrai in lei, era già bella aperta, chi sa quante volte avranno già goduto in lei, io entravo sempre di più in lei, finché non scaricai il mio seme nel suo intestino. Poi la girai, lei mi guardó negli occhi e capí, che era arrivato il momento per penetrarle il frutto proibito, le allargai dolcemente le gambe posizionai il mio arnese vicino al suo paradiso ed entrai in lei, la baciavo in bocca, era tutto meraviglioso, il suo frutto stringeva il mio arnese, poi le dissi: Sarah, ti amo! E la penetrai in fondo, finché non scaricai il mio seme nel suo pancino...lei disse: Grazie Papà per avermi fatto godere!!! Io la baciai..
Io sono sempre stato un padre affettuoso con lei; non disdegnavo di abbracciarla e baciarla, sempre affettuosamente. Una sera però successe un fatto, rientrando a casa un po' prima delle altre volte, chiudendo la porta della mia abitazione ,sentí dei rumori e delle parole provenienti dalla stanza di mia figlia Sarah, preoccupato aprì in modo silenzioso per non farmi sentire. Davanti a me vidi qualcosa che non avrei mai immaginato, mia figlia Sarah che faceva sesso con un ragazzo, non sapevo chi fosse, lui era tra le cosce di mia figlia e la sbatteva, lei godeva sempre di più...io ero senza parole, la mia bambina era diventata una puledra in calore, anche se aveva ancora 19 anni..il ragazzo dopo tante volte, venne in lei, poi si fermò, lei disse:grazie per la bella lezione di sesso quotidiano. Io rimasi allibito dalle sue parole, poi andai via, perché lui si stava rivestendo per andarsene, sentí che disse: Ciao Sarah alla prossima. Quindi lei faceva sesso con lui da parecchio , pensai io;allora mia figlia é una vacca! La mia mente pensava, Sarah sei una vera Puledra, e iniziai ad avere pensieri perversi verso la mia bellissima bambina. Poi una sera, mentre stava lavando i piatti in cucina, mi avvicinai a lei, appoggiai il mio sesso al suo fondoschiena , lei si muoveva, le sollevai il vestitino, lei mi disse: Papà che fai? Nulla tesoro mio, ti voglio! Tu sei una puledra, ho visto come ti facevi penetrare dal tuo amico; ora voglio pure io godere con te, le abbassai delicatamente le sue mutandine, le aprì dolcemente il suo fondoschiena ed entrai in lei, era già bella aperta, chi sa quante volte avranno già goduto in lei, io entravo sempre di più in lei, finché non scaricai il mio seme nel suo intestino. Poi la girai, lei mi guardó negli occhi e capí, che era arrivato il momento per penetrarle il frutto proibito, le allargai dolcemente le gambe posizionai il mio arnese vicino al suo paradiso ed entrai in lei, la baciavo in bocca, era tutto meraviglioso, il suo frutto stringeva il mio arnese, poi le dissi: Sarah, ti amo! E la penetrai in fondo, finché non scaricai il mio seme nel suo pancino...lei disse: Grazie Papà per avermi fatto godere!!! Io la baciai..
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Commenti dei lettori al racconto erotico