Voglie notturne

Scritto da , il 2017-01-10, genere sentimentali

Adoro il mio ragazzo. Mi piace tutto di lui: il suo sorriso, i suoi capelli chiari, le sue spalle grandi, il suo essere così grosso rispetto a me. I suoi baci mi mandavano in estasi e le sue mani erano fatte per modellare il mio corpo. Ovviamente mi piaceva anche farci l'amore.
Tuttavia, nelle ultime due settimane i vari impegni ci avevano tenuti lontani.
Quella notte, però, avevamo trovato un pó di tempo l'uno per l'altra. La giornata mi aveva distrutta e stavo dormendo di sasso quando lo sentii muoverdi accanto a me. Ero girata su un fianco e lui mi abbracciava: la sua mano destra sul mio seno, per tenermi ancora più vicina.
"Piccola...sei sveglia?".
Nonostante fossi in dormiveglia il suono della sua voce mi aveva fatta svegliare. "Ehi....dormi" risposi, senza spostarmi neanche di un cm.
"Piccola, ti voglio....". Ecco lo sapevo, la vicinanza dopo settimane di distacco lo avevano fatto sballare. "Dormi!" gli ordinai.
"Ti prego, sono settimane che non scopiamo....ho voglia!" Disse. Si alzò con il busto e mi fece stendere sulla schiena. Io avevo un pigiama leggero data la temperatura elevata, lui indossava solo i boxer. La sua figura imponente mi sovrastava. "Sono stanca..non riesco...." provai a giusticarmi ma lo sapevo che non si sarebbe fermato.
"Faccio tutto io piccola...." neanche il tempo di rendermene conto che mi stava già sfilando i pantaloncini del pigiama. Menomale che avevo messo le mutandine!
"Mmm le mie preferite!" Disse alla vista delle mutandine molto striminzite con il pizzo al lati. "Apri le gambe". Feci come mi disse mentre luisi toglieva i boxer. "Di piu piccola...." le aprii ancora mentre lui mi sfilava gli slip.
Quando rimasi completamente nuda dinanzi a lui, prese a massaggiarmi la figa. Piano piano mi stava facendo bagnare. Anche se quella sera non avevo voglia di fare sessi lui non voleva farmi male mentre entrava dentro di me. Dopo 5 minuti infatti iniziò a spingere in me. Wow...mi sentivo così piena....le spinte inizialmente erano lente, quasi calibrate. Voleva farmi impazzire, fino a pregarlo di fare più veloce. Ma non avevo nessuna voglia di implorarlo, se voleva doveva fare tutto lui.
E così fece. Spinse fino a quando non venne dentro di me, poi si sdraiò di schiena sul letto e mi fece sistemare sopra di lui. Era talmente grosso che potevo usarlo come cuscino. "Piccola sei fantastica...." mi disse mentre mi baciava la guancia.
"Anche tu ma mi sei venuto dentro" gli dissi.
"Dormi ora. Hai detto di essere stanca." Tagliò corto. Sapeva quanto odiavo quando mi venivadentro, come sapevo che a lui piaceva farlo.
"Ma io...." provai a protestare.
"Ti ho detto di dormire altrimenti ti apro ancora le gambe e ti faccio urlare tutta la notte".

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