La saga di Luca e Max-Parte 1, Luca

Scritto da , il 2016-12-08, genere gay

La mia estate è stata scandita da bellissime esperienze trasgressive, sia con donne, che con uomini e coppie; la cosa che ha però sconvolto letteralmente la mia vita è stata la conoscenza di due uomini di altissimo livello!
Me ne sentirete parlare in questa mini-serie di racconti, in cui vi spiegherò come li ho conosciuti e in cui vi parlerò dell'intera escalation erotica che abbiamo vissuto insieme.

Oggi vi parlerò di Luca.

Se avete letto qualche mia altra esperienza saprete i miei gusti in fatto di uomini, se non li avete letti vi faccio un brevissimo riassunto.
Adoro uomini prevalentemente bisex, over 35 (specialmente i 40enni), ben messi fisicamente e solo attivi.

Ma torniamo al racconto.

L'inizio del periodo estivo è stato caratterizzato dal fatto che fossi realmente a corto di uomini. Le 2 persone con cui mi vedevo fino a poco tempo prima (e di cui mi sentirete parlare) erano partite, mentre con altre avevo ormai perso i contatti. Per questo motivo mi ributtai nella mischia e, per farlo, decisi di utilizzare le sconfinate potenzialità erotiche che nasconde il mondo di internet! L'idea era semplice quanto scontata: mettere un annuncio sui principali siti o bacheche di incontri, insieme a qualche mia foto hot, per cominciare ad attirare possibili candidati per le mie voglie.
Chiaramente, cercai di mettere dei filtri, dicendo di cercare unicamente uomini attivi, muscolosi, over 40 e muniti di foto intera del proprio fisico ma, si sa, le persone hanno perso l'abitudine di leggere e non appena vedono un culo in primo piano si fiondano con l'unico obiettivo di intasare la tua casella Mail di uccelli! In mezzo al casino generale, però, riuscii a scorgere qualche interessante esemplare di "homo sapiens sapiens". Quello che mi colpi di più per età, fisico, e mentalità (per quel che potevo capirne da un'email) fu il protagonista della nostra storia: Luca!
Luca è un uomo di 49 anni, divorziato, con fisico muscoloso quanto basta, capelli brizzolati e una spiccatissima mentalità da bisex attivo dominante, tutte cose che per i miei gusti regalano un fascino incredibile a un uomo. Da non sottovalutare il fatto che abbia anche una ventina di centimetri di uccello!
La sua risposta al mio annuncio fu pressappoco questa:
"Ciao bel culetto, io sono un 49enne dotato e attivo, voglioso di scoparti fino allo sfinimento".
Sapete, quando una persona riesce a creare in me una grande grande carica sessuale, la mia parte più istintiva si accende e arriva a fare cose che razionalmente sarei più restio a fare. Infatti, nella mia risposta alla sua Mail, c'erano solo il mio numero di telefono e la scritta "chiamami, ora".

Io:"Pronto?"
Luca:"Ciao, sei il ragazzo che ha scritto l'annuncio?"
Io:"Sì sono io, tu devi essere Luca!"
L:"Sì, piacere di conoscerti. Allora, il tuo annuncio mi è piaciuto molto, hai un bel culo e una bella bocca. Quanti anni hai?"
Io:"Ho 22 anni. Grazie, anche a me le tue foto sono piaciute. Io sono molto interessato a incontrarti, non farti problemi per l'età, io cerco solo maturi"
L:"E come mai solo maturi?"
Io:"Perché la mia esperienza mi ha fatto capire che siete i migliori a letto!"
L:"Bene. Allora, io non sono della tua città, ma ho una casa lì, e stasera ci sarò. Se vuoi possiamo vederci"

Anche qui, seguendo la mia eccitatissima irrazionalità, risposi che ci saremmo visti alle 21.00.
Da premettere che casa sua è parecchio lontana, quindi concordammo che sarebbe passato a prendermi lui e che dopo mi avrebbe riaccompagnato.

Ormai, nella mia ancor breve ma intensa esperienza da passivo, ho deciso un vestiario che mi caratterizza e che porto con me in uno zaino quando vado a fare gli incontri: Leggins neri, perizoma nero e maglietta bianca sopra l'ombelico. La mia scelta è stata molto accurata e soprattutto legata al fatto che la categoria di uomini con cui vado adora queste cose. Quindi, arrivato l'orario dell'incontro, misi i vestiti nello zaino e aspettai davanti al portone l'arrivo di Luca.
Poco dopo le 21.00 arrivò una sua chiamata:"Ciao, scusami ma questa sera non dormirò qui, sono costretto a tornare al mio paese, ti andrebbe una cosa veloce in macchina?" . Per la voglia che avevo in quel momento, dire di no era impossibile, anche se era chiaramente impossibile cambiarmi. Poco dopo la sua macchina si presentò davanti al mio portone. Entrato nel mezzo, mi ritrovai davanti un uomo affascinante, con un bel fisico che traspariva dalla maglietta, barba incolta e una voce calda che già al telefono mi aveva emozionato.
E' mio dovere risparmiarvi i discorsi di circostanza, spezzati ogni tanto dai soliti "hai un bel culetto" e "hai un bel cazzo", quindi il leggero salto temporale ci porterà subito nel parcheggio appartato che trovammo quella sera.
Arrivati al parcheggio, decisi di "accendere" l'atmosfera dicendo: e mettendomi a 90° sul sedile abbassando i pantaloni (avevo già sotto il perizoma). rispose agguantandolo con forza con una mano e dando piccole sculacciate con l'altra. La mia voglia cominciava a salire, mi girai e gli dissi di togliere la maglietta, mentre gli slacciavo i jeans e gli accarezzavo il pacco.
Io provo una sorta di ammirazione nei confronti degli uomini affascinanti e dominanti, cosa che mi fa diventare molto servizievole; infatti, non appena vidi davanti a me quei bei pettorali, mi ci fiondai addosso accarezzandoli, baciandoli e leccandoli. Lui, nel frattempo, con le dita lubrificate dalla mia stessa saliva, giocava con il mio buchino stretto ma pieno di sorprese.
Il suo pacco nella mia mano si era ingrossato, decisi quindi di "spacchettarlo" e di iniziare a far godere quell'uomo. Una volta tirato fuori rimasi sorpreso dalla lunghezza, ero quasi immobile e lui, con fare autoritario, spinse la mia testa verso il basso. Lo leccai, dalle palle alla cappella alzando gli occhi ogni tanto per osservare il suo viso che mutava per la goduria dei miei colpi di lingua, mentre le sue dita mi penetravano. La mia bocca inserì il pilota automatico e cominciai a prendere porzioni sempre più grandi del suo cazzo in bocca, eccitandomi sempre di più per i suoi ansimi e per l'estemporanea poesia che usciva dalle sue labbra: "Troia", "succhiami il cazzo, prendilo tutto", "che culetto da zoccoletta che hai"; queste sono solo poche delle parole che disse quella sera.
A un certo punto mi fece girare, con la faccia appoggiata con forza contro il finestrino dalla sua mano, e cominciò a leccare il mio culo, con una lingua pennellata, lenta ma dalla forte pressione. Alternava questa alle sue due dita, rigorosamente bagnate da me; riuscivo a stento a non urlare. Andò avanti per un po' fino a quando decise che era il momento di concludere: prese la mia testa, mi fece girare verso il suo grosso cazzo e me lo spinse in bocca. Succhiai con foga, avidità e voglia di farlo venire, aiutandomi con le mani che lo masturbavano e gli accarezzavano le palle. Le sue di mani, invece, erano ormai una sulla mia testa e l'altra sulle mie chiappe, che le stringeva e le sculacciava.
Il momento andò avanti fino alla venuta, tutta sulla mia faccia, mentre lui gemeva in modo virile.
"Mi hai fatto impazzire, sei un pompinaro fantastico!"
"Grazie tesoro, mi hai inondato!" risposi.
Mi ripulii con dei fazzoletti, lui si rivestì, accese la macchina e partì.
Poco dopo mi ritrovai in casa, soddisfatto, stanco e con un solo pensiero in testa: "la mia estate è cominciata!".

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