Evoluzione 4. Francesca: sabato

di
genere
incesti

A me, quando posso, piace dormire fino a tardi e così, quel sabato mattina, mi sono svegliato verso le 11, mi sono accorto che ero solo in casa, un po mi è dispiaciuto, sarebbe stato bello svegliarmi assieme a Francesca dopo la nostra prima notte d'amore. Mi sono fatto una doccia e sono andato nudo in cucina, lei è rientrata in casa e mi ha raggiunto li, mi ha baciato e mi ha detto: 
“Buongiorno, è un po tardi, ma ti ho portato le paste alla crema per una dolce colazione!” Ho apprezzato tantissimo la cosa, le ho mangiate mentre lei mi sorrideva e faceva altro caffè, mi ha chiesto se avevo avuto ripensamenti per il giorno prima, come risposta l'ho raggiunta e baciandola ho cominciato a spogliarla, prima maglia e reggiseno, e mi sono preso una lunga pausa per leccarle e succhiarle le tette, poi l'ho seduta sul tavolo, via le scarpe e le calze ed infine calzoni e mutandine. Lei mi lasciava fare guardandomi e accarezzandomi i capelli, l'ho fatta sedere sulla tovaglietta dove avevo fatto colazione e le ho detto: “gnam!” lei ha riso e si è fatta aprire le gambe, le ho baciato l'ombelico, le gambe e poi dopo averle baciato l'interno coscia e il buchettino del culo, ho iniziato a giocare con la sua fica esplorandogliela e stuzzicandogliela con le dita, baciandogliela e leccandogliela. 
L'ho lasciata un attimo così, dicendole di stare ferma in quella posizione e sono andato a mettermi il profilattico, mi ha accontentato, le ho chiesto di abbracciarmi e, sollevandola leggermente, l'altezza del tavolo non era giusta, ho iniziato a penetrarla, era insolitamente silenziosa, pero mi baciava la bocca ed il collo, sospirava, gemeva, così per non rompere l'incantesimo, ho continuato a scoparla senza chiederle il perchè, le ho solo sussurrato:
“La colazione migliore della storia” Lei mi ha risposto: “Ho fatto mettere da parte due cornetti anche domani mattina” “E la tua fica?” “quella, finchè la vorrai, c'è sempre per te” L'ho stretta forte a me accellerando il ritmo, anche lei accompagnava il movimento, mi ha solo detto “Bravo, così!” il tavolo cigolava pericolosamente, lei mi ha detto: 
“Se lo smontiamo sono cazzi!” l'ho sollevata per le chiappe e camminando, stando sempre dentro di lei l'ho appoggiata sul marmo della cucina, e li ho ripreso a scoparla baciandola, mi è sempre piaciuto farlo in cucina, lei mentre veniva mi ha sussurrato “Quindi nessun ripensamento” le ho risposto solo dopo aver riempito il preservativo di sborra. Dopo qualche coccola, le ho, comunque, chiesto il perchè di quel silenzio e lei mi ha detto: 
“Stavo scoprendo una parte di me che non conoscevo. Non mi è mai piaciuto, anzi, mi ha sempre fatto incazzare che nel sesso il mio uomo mi facesse quello che voleva, senza chiedermi nulla, senza coinvolgermi, senza farmi partecipare in qualche modo. Non l'avrei permesso a nessuno, invece, non solo a te l'ho fatto fare, non solo mi è piaciuto tantissimo, ma è stato come fare una cosa naturalissima, come se il mio corpo non aspettasse altro, ho un po di paura per quello che mi stai facendo provare.”
I telefonini avevano iniziato a ronzare, erano i nostri genitori che volevano sapere come stavamo e volevano passarci la zia per gli auguri, amici che volevano sapere se ci saremmo visti dato che era sabato, i nostri fidanzati e, naturalmente, Marco che voleva sapere com'era andata e dirmi che scopare Sara nel letto dei genitori e con addosso la vestaglietta della mamma era stato super e poi dieci minuti di vanterie su quanto l'aveva fatta squirtare. Naturalmente, poi, ha provato a invitarsi con Sara da noi o invitarci a pranzo da loro, si è però arreso al mio no. E' tornato a parlare della casa della nonna, gli ho detto di darmi un po di tempo per consolidare la mia relazione con Francesca ma che poi gli promettevo che l'avremmo fatto. Abbiamo mercanteggiato un po e ho strappato due mesi, non mi andava per niente di concedergli Francesca ma, purtroppo, non decido solo io.
Dopo pranzo ci siamo messi sul divano a guardare un po di tv, era bello stare nudi assieme, toccarci e baciarci senza dover subito far sesso, avevamo, tanto, tutto il giorno. Francesca si è pure appisolata tra le mie braccia, mi è piaciuto tantissimo sfiorare il suo corpo, le sue tette, la sua fica senza che lei si svegliasse, con la mia morosa non è possibile, si sveglia e pure incazzata.
Quando si è svegliata mi ha detto che aveva pensato che, come aveva cose belline e speciali da mettere per il suo ragazzo, voleva avere intimo sexy che avrebbe messo solo per me, non riteneva giusto usare le stesse cose, cose che, tra l'altro, gli aveva regalato lui, per me, mi ha pure detto che sarebbe stato bello che io scegliessi l'intimo che lei avrebbe messo solo per me, così, ci siamo messi davanti al pc e abbiamo optato sia cose di classe sia cose molto da porno, poi, mentre il suo moroso la richiamava, mi ha detto prima di rispondergli: “Prendi anche qualche giocatolino che ti ispira e fammi una sorpresa.”
Ho ordinato un paio di cosettine e poi l'ho raggiunta, lei stava facendo la pipì, per la prima volta da sempre con la porta aperta, quando l'ho guardata mi ha sorriso e mi ha detto: “Tanto non c'è nulla che non hai già visto e conosciuto, vero?” Una volta finito mi ha detto: “Facciamo l'amore o vuoi aspettare a stasera?”
Siamo tornati a letto, mi sono coricato e ho aspettato, lei è venuta e mi ha detto: “comincio io stavolta?” E, senza aspettare risposta ha iniziato a giocare con me, baciandomi, succhiandomi i capezzoli, leccandomi ovunque, quando ha iniziato a succhiarmi il cazzo, il suo corpo era di traverso, così ho iniziato a giocare con la sua fica, mi ha però detto di fermarmi perchè si deconcentrava.L'ho lasciata, quindi a concentrarsi sul mio cazzo ed è stato fantastico, alternava leccate a succhiare e a morsettini, questi ultimi non li amo per nulla ma non volevo fermarla, era uno spettacolo sia la sensazione della sua bocca sia vederglielo fare, ad un certo punto mi ha chiesto se volevo venirle in bocca, le ho detto che non vedevo l'ora di farlo ma che visto che eravamo soli era il caso di approfittarne e fare l'amore assieme, i pompini erano da riservare a quando avevamo poco tempo e, magari, i genitori in casa, la mia risposta le è piaciuta.
Abbiamo iniziato col doggy, ma poi, visto che ho scoperto che le piace quando le faccio assumere posizioni a mio piacere, l'ho fatta mettere sul fianco con le gambe tipo sedia, cosi potevo sia baciarla che giocare con le sue tette che sono magnifiche e avevo il cazzo stretto nella sua fica. Questa volta, niente silenzio, mi ha chiesto di penetrarla lentamente e, ogni volta tutto dentro, di fermarmi e aspettare che lei si godesse il fatto che eravamo compenetrati, in una di queste pause mi ha detto:
“Marco vuole tornare in campagna vero?” Mi aveva sentito, le ho detto di si, lei mi ha detto: “Io, se vuoi, posso aspettare due mesi, anche tre, ma quello che c'è tra me e te, quello che facciamo noi due non ha nulla a che vedere con i giochi fatti con lui e Sara, quello è davvero solo sesso, solo un gioco porcello da fare senza pensieri come quelli da bambini, ma che finisce quando ce ne andiamo da li. Dovresti saperlo visto che per te sarà lo stesso con Saretta” 
Ero combattuto, ero contento che per lei fosse così e ho fatto finta di darle ragione ma non era affatto così per me, farlo con lei e farlo con Sara certo è diverso ma non tanto diverso da essere uno amore e l'altro sesso, per Marco, probabilmente sarà sesso con entrambe, per lui conta il numero delle tacche sul calcio della pistola, il numero delle scopate che fa extra matrimoniali, per me invece non è così, per me è comunque amore anche quello fatto con mia cugina, ma non era il caso di creare gelosie e guai, così le ho detto:
“Certo, lo so, ma io e te abbiamo appena iniziato, non avremo molti weekend in cui poter stare assieme e non mi va di passarli li a dividerti con Marco anche se è solo sesso.” Mi ha afferrato per baciarmi e mi ha detto: “Mi piace da morire che sei geloso amore mio, dobbiamo però andare almeno un ultima volta prima che la vendano, lo sai.” Ha visto che non ero contento, avevo anche smesso di scoparla e cosi mi ha detto:
“Facciamo così, dimmi come vuoi fare quando saremo li, dai tu le regole, non ci sarà nessuna variazione proposta da Marco a meno che tu non dica di si, va bene? Faremo solo quello che dici tu e come lo dici tu. E, ti prego, continua, va bene sentirti dentro ma ora fai l'amore con me, ti assicuro che Marco non avrà mai nulla di quello che che io ti darò, sesso a parte!” Ho ripreso a scoparla, questa ultima frase mi aveva gasato e ho pensato alle condizioni da dettare, le ho detto, eccitato dall'idea, per la prima volta, di fare il padrone:
“Marco ti chiamerà di sicuro per chiederti di spingermi a fissare una data, gli devi dire che io e te siamo come una coppia e che anche se lui la considererà una cosa ridicola, non ci frega un cazzo, quindi, deve vedere il prossimo gioco come uno scambio di coppia, cioè che deve considerarti come mia moglie e deve quindi fare riferimento a me per cosa fare, quando farlo e quanto farlo, ok?”
Francesca annuiva sorridendo eccitata, le piaceva che io la scopassi ed, era un piacere scoprirlo, che la comandassi, ha detto “Si, va bene, poi?” “L'ultima scopata della giornata, qualunque sia il numero delle giornate in cui saremo li, è nostra e tu passerai tutte le notti in camera con me! Nessuna deroga” Lei già respirava affannosamente, mi ha detto: 
“giornateeeee, uh mmmmh, saranno dueee, oh Dio... non possiamoooo di più, non possiammmmh... mmmh, lavoriamo, ne parliamo doooopo, sto v...” Stavo v.... anche io, cosi abbiamo dedicato i pensieri al piacere, una volta finito mi ha detto:
“Le giornate saranno due, massimo dal venerdì alla domenica ma rientrando la sera, l'altra volta c'era il funerale, non possiamo lasciare tutti e tutto per più tempo, non so sua moglie ma Luca si incazzerebbe ed immagino pure Danila.” “Marco vuole andare quando ci sarà un ponte, quindi da un giovedì, oppure dal sabato ad un martedì, con la scusa che dobbiamo vendere e dobbiamo decidere cosa tenere, parlare con acquirenti e cazzate di questo stesso tipo.”
Ci ha pensato e mi ha detto: “Così si potrebbe fare, visto che è l'ultima volta che andiamo, sarebbe chiudere in bellezza, e ti assicuro che gli farò capire che io e te dobbiamo recuperare il tempo perduto e che lui si coccoli la sorella come tu fai con me invece di trattarla come una di scorta, capirà senza alcun dubbio che noi stiamo assieme e non dovrà mai mettersi in mezzo. Altri desideri mio signore?”
Stavo per dirle: “Nessun extra con lui!” Ma non sapevo neanche se li avrebbe fatti con me e quindi le ho detto: “posso aggiungerli più avanti?” “Va bene, ma non davanti a loro, qualunque cosa devi dirmi o chiedermi, ce la diciamo in privato, ok?” “Una cosa c'è ma non è un ordine, è più un desiderio” “Dimmi” “Mi piacerebbe che non lo vedessi mai senza di me.” “Potrei dirti la stessa cosa di Sara.” E' vero, se non ti fa piacere troverò il modo di non vederla più.” Ho bluffato, non avrei avuto alcuna idea di come fare né avevo davvero intenzione di farlo, mi è andata bene, fortunatamente mi ha detto:

“Puoi continuare a vederla, a me non da fastidio anzi, le voglio bene e mi eccita che tu sia di entrambe, l'unica cosa che ti chiedo, anzi, io non chiedo, io pretendo, è che se possiamo vederci noi due, tu devi dare la precedenza a me, ovviamente non se mi libero all'ultimo momento, ma se io sono libera e lo sai in tempo, tu sei mio, il mio amore, ok?” “Ok” “Riguardo a Marco, gli ho sempre detto di no in tutti questi anni perchè dovrei farlo ora che, finalmente lo faccio con te?.” “Abbiamo perso tempo vero?” “Si, un bel po, però puoi iniziare a farti perdonare, ho voglia di sushi, sai, tutto quel pesce crudo che mi stai facendo mangiare....” E' scoppiata a ridere e mi ha detto: 
“Dio, non posso aver fatto una battuta così squallida! Comunque, andresti per me a prendermi una barca grande e qualche uramaki? Ti prego” Ne avevo voglia come di andare dal dentista ma l'ho accontentata, dovevo ricambiare le pastarelle della mattina e del giorno dopo. Dopo cena mi ha detto: 
“Amore, non ti piacerà il mio programma, ma, o stanotte dormiamo ognuno in camera sua così, domattina appena alzata posso sistemare la camera di mamma e papà, oppure dobbiamo svegliarci presto.” Non mi piaceva nessuna delle due possibilità ma le ho detto: “Dormiamo assieme, basta che non ti rimetti quelle mutandone ascellari e ci sveglieremo presto, nove va bene?” ha riso e mi ha detto: “le nove non sono presto, ma va bene, tanto esco a prenderti la colazione e, come ho fatto stanotte, ogni volta che dormiremo assieme, tranne quando fa freddo, dormirò con te dormo nuda, ok?”
Abbiamo guardato un film su sky e poi siamo andati nel lettone matrimoniale, ha spento la luce, le ho chiesto il motivo e lei mi ha detto: “Dai, lo abbiamo fatto due volte anche oggi, non sei stanco? Io si.” “Tu non devi fare nulla, faccio tutto io!” Ho giocato con lei a lungo, lei lasciava fare, non si faceva però baciare, mi diceva: “Fai ma non cercarmi” Era un gioco e lo stava giocando anche lei, ne aveva voglia, era chiaro, ma il gioco le piaceva di più. Quando mi sono messo il preservativo ha fatto finta di chiudere le gambe ma non le è riuscito, l'ho penetrata e poi tenendole le mani bloccate con le mie ho iniziato a scoparla, lei mi ha chiesto un paio di volte di lasciargliele, non l'ho fatto, le chiedevo: “A che ti servono?” oppure le chiedevo di pregarmi di farlo ricevendo dei vaffanculo” L'ultimo vaffanculo è stato strozzato dall'orgasmo, stanchi o meno ci siamo fatti la terza goduta della giornata. Ma la cosa più bella della serata è successa subito dopo che avevamo finito, ha aperto la bocca come per dirmi qualcosa, poi però l'ha chiusa facendo finta di nulla, però l'avevo vista così ho indagato, mi ha detto che non voleva dirmelo perchè era un paragone col fidanzato e non era né bello né giusto farlo. Le ho chiesto se era qualcosa di bello per me, non ha risposto ma aveva lo sguardo colpevole, così ho iniziato a farle il solletico.
Può sembrare strano ma quel momento è stato ancora più bello del complimento che mi ha fatto dopo, il solletico glielo facevo quando eravamo piccoli e giocavamo innocentemente, era un modo per farla ridere, quando non ne poteva più si arrendeva e io la costringevo a piccole penitenze tipo portarmi un bicchiere d'acqua, rubare una merendina a mamma per me e cose simili, solo che, quella volta eravamo nudi, adulti e, soprattutto avevamo appena finito di fare l'amore. 
Come l'ho guardata negli occhi ho capito che stava pensando la stessa cosa, è stato bello come allora, lei era più forte e più resistente ma io di più e alla fine, ridendo, ha detto che si arrendeva. Mi ha fatto promettere di tenermelo per me e di non esserne esageratamente compiaciuto, inoltre, mi ha detto che quella era la prima ed unica volta che faceva dei paragoni tra me e Luca e, infine si è decisa e mi ha confessato che quando fa l'amore con il moroso, per venire, quasi sempre deve stuzzicarsi o farsi stuzzicare da lui il clitoride, con me non ce n'era stato bisogno, ovviamente mi ha reso felicissimo e questa volta mi sono addormentato in pochi minuti. 
fabiofale91@libero.it






























di
scritto il
2016-11-21
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