Shopping con punizione

Scritto da , il 2016-10-02, genere sadomaso

Trent'anni, una laurea, un passato da lesbica sadomaso ma alla fine, non disdegnando gli uomini ho ceduto alle lusinghe di un matrimonio con un ricco rampollo dell'alta società, di dieci anni più grande di me, fisico stautario e con un patrimonio da far paura. Questo mi consentiva parecchie stravaganze in fatto di shopping, con carte di credito da non credersi. In cambio dovevo solo essere sempre disponibile e via di scopate da urlo con lui che da vero esperto sapeva come prendermi, davanti, di dietro, in tutti i modi possibili, facendomi provare orgasmi su orgasmi e urlare fino a sfinirmi,riuscendo a farmi dimenticare che un tempo per me esistevano anche le donne.
Purtroppo un bel giorno, ho esagerato con l'uso smodato delle sue carte di credito, non che la cosa intaccase più di tanto il suo patromonio ma effettivamente ero andata un pò oltre la decenza........scenata colossale in casa...la servitù per fortuna era via per il week -end....insomma, per la prima volta me le diede di santa ragione, strappandomi i vestiti di dosso, legandomi mani e piedi, dandomi ceffoni a raffica, sculacciate da farmi piangere e riempendomi di bei lividi. In fondo, visto il mio passato la cosa non mi dispiaceva ma un conto è che sia una donna a dartele, un conto è un uomo dal fisico robusto come il suo. Dopo quel durissimo trattamento mi prese in braccio e senza tanti complimenti mi portò nella camera degli ospiti e mi sbattè con forza sul letto matrimoniale, imbavagliandomi in modo che non mi uscisse un fiato. Sulle prime pensai che mi avrebbe sodomizzata con violenza magari più volte...era una vera forza della natura....ma mi sbagliavo. Se ne andò e chiuse a chiave la porta. Passai qualche ora legata e imbavagliata a meditare sulle mie cretinate e sul cosa mi sarebbe toccato come ulteriore punizione...le botte ricevute facevano male ma in fondo mi erano piaciute. Sentii aprire la porta e uno strano vociare...non era solo. Feci per voltarmi, ero sdraiata di pancia ma venni prontamente bendata. "Adesso avrai quello che ti meriti, stupida puttana" - disse senza tanti preamboli il mio maritino - "quando avremo finito con te, non credo riuscirai a stare in pedi per un bel pezzo! E bada di darci dentro anche con la bocca quando ti verrà richiesto o saranno dolori!"
Sentii afferrarmi da più mani, mi rigirarono e cominciarono a picchiarmi di brutto, mentre sentivo che si levavano pantaloni e maglie. dal vociare capii che...povera me,dovevano essere non meno di una quindicina e belli grossi. Mentre venivo picchiata dappertutto, mi levarono il bavaglio e cominciarono a ficcarmi uno ad uno del bei cazzoni in bocca, afferrandomi per bene la testa e scopandosi dentro la mia bocca. Sputai una quantità di saliva incredibile, tossivo, mi fecero vomitare più volte ma non smisero, mi dissero semplicemente di non lamentarmi o sarebbe stato peggio. Fui costretta a ingoiare lo sperma di due dei miei aguzzini, poi mi aprirono per bene le gambe e mentre venivano tenute da mani robuste cominciarono a chiavarmi colpo su colpo, dandosi il cambio con una raapidità incredibile e facendomi letteralmente infradiciare. Non cercavano però il mio piacere, ogni tanto ricevevo delle belle sberle per non farmi arrivare all'orgasmo, ma piuttosto il loro, mantenendo un ritmo elevato e sbattemdomi duramente come una troia. Mi scoparono anche da dietro, sempre a turno e dandosi dei rapidi cambi, colpi su colpi, durissimi e senza pietà. Mi vennero dentro in sei, uno dietro l'altro, riempendomi di sperma fino a farmelo colare sul letto. Da ciò che riuscivo a percepire, già otto erano arrivati, tra i due ingoi che avevo dovuto subire e le sborrate in figa...ne mancavano sette, credo...mi misero due cuscini sotto la pancia e mentre mi tenevano le gambe spalancate e le braccia ben ferme, i restanti sette cominciarono a incularmi duramente e solo dopo avermi lubrificato con un pò di saliva....piangevo e urlavo ma non si fermarono, non ebbero nessuna pietà, mi sbattevano con sempre più forza e poichè mi pareva spesso di svenire, mi tenevano ben sveglia a suo di sculaccate fortissime e ceffoni. Non so quanto tempo mi incularono ma fu un'esperienza davvero dura...finalmente vennero uno dietro l'altro, facendomi un vero clistere di sperma che mi colava poi dalle chiappe andando a bagnare il letto, facendomi sentire ancora più umiliata. Non arrivi mai all'orgasmo, le botte che mi davano me lo impedivamo ma pensai che finita l'ultima sborrata nel mio culetto in fiamme se ne sarebbero andati...purtroppo mi sbagliavo....."La punizione non è ancora finita, troietta. I miei amici sono a stecchetto da un pò e credo che ti sbatteranno per bene ancora per tre o quattro giri....prepara bocca, passera e culetto perchè ho l'impressione che la serata sarà bella lunga. Cercai debolmente di oppormi ma ebbi solo l'effetto di farmi dare altre botte e eccitarli ancora di più. Fu come passare nel tritacarne, mi imposero delle durissime dopppie penetrazioni, bloccandomi sempre l'orgasmo a suon di ceffoni, ormai avevo la faccia gonfia, mi fecero bere l'impossibile e si svuotarono tutti dentro di me, davanti e dietro.....poi, venni slegata e lasciata a piangere sul letto, pesta e dolorante. Aveva ragione il mio maritino....non riussci a camminare per una settimana ma mi servì da lezione....smisi di esagerare con lo shopping ma proposi qualche tempo dopo al mio oramai padrone di ripetere l'esperienza....facendomi però godere, questa volta. Venni accontentata...ma questo è un altro racconto....

Questo racconto di è stato letto 1 6 2 9 0 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.