Quella storia 2

di
genere
etero

Grazie del lusinghiero commento, a Robert750.

Era sabato pomeriggio, avevo rivisto un po' le mie amiche. Da quando stavo con lui non potevo fare come volevo, o meglio c'era lui di solito, e passavamo il tempo insieme.Mi chiama e mi dice che mi passa a prendere, che andiamo a casa sua ci prepariamo e usciamo.
Arriva mi saluta con un bacio e mi dice di essere stato in giro per negozi quel pomeriggio e che mi aveva comprato un po' di cose e che le aveva lasciate a casa, cosi quando arriviamo corro in camera e sul letto c' erano una marea di sacchetti, entusiasta come un bambino la mattina di Natale li apro tutti. C' era di tutto,tra le varie cose mi ricordo in particolare una camicia/giubbottino nera di raso opaco aderente abbinata ad un paio di jeans e ad un paio di stivali neri, ero al settimo cielo, l ho abbracciato, nessuno aveva mai fatto una cosa cosi carina per me, cosi ci prepariamo io mi vesto con le cose nuove, e mentre mi trucco lui mi gironzola intorno e mi dice come acconciarmi i capelli, e come truccarmi. Non mi da fastidio anzi mi piace questo suo modo di " accudirmi" , é del tutto nuovo per me. Alla fine usciamo giriamo qualche pub dove ci sono i suoi amici, ed io mi ritrovo un po' in disparte, un po' perché sono tutti più grandi e molti neppure li conosco, ad una certa ora e con una certa quantità di alcool in corpo ce andiamo, decidiamo di andare a ballare nel solito locale dove ci si conosceva un po' tutti. Arriviamo e lui prende da bere, siamo seduti sui divanetti e mentre lui beve mi racconta della sua vita di bravate storie precedenti ecc.il locale inizia ad animarsi e lui é al terzo o quarto drink, noto che il suo modo di rivolgersi a me cambia i toni sono più aggressivi ed io avverto in certo timore nei suoi confronti anche se è un misto in realtà perché qualcosa di quell' atteggiamento era affascinante ne avevo paura ma ero lusingata mi sentivo una sua proprietà ma avevo voglia di provocarlo.
Ci alziamo e facciamo un giro nel locale tipicamente buio col frastuono dei bassi mentre camminiamo un conoscente mi saluta, con un sorriso ricambio il saluto e questo si ferma e mi chiede come va' come sto.... Io rispondo frettolosamente, perché vedo che lui si sta scocciando, e mi congedo dal conoscente per tornargli accanto... In quel momento lui perde il controllo mi si scaglia contro rabbioso, insultandomi e mi spinge tenendomi per il collo ad una colonna del locale; un ragazzo vedendo la scena lo tocca sulla spalla e gli chiede come si permette di toccarmi.. Dopodiché lui gli si avventa contro e continuano la rissa fuori dal locale. Io rimango basita li, accanto alla colonna, alcune persone, conoscenti mi chiedono cosa fosse successo, io racconto la mia inverosimile versione che però corrispondeva alla realtà, quando, un caro amico che lavorava li come pr mi dice se potevo uscire un attimo. Esco e raggiungo il mio ragazzo, con la coda dell' occhio vedo il volto tumefatto dello sconosciuto che aveva preso le mie difese faccio finta di nulla e raggiungo lui.
Mi guarda e mi chiede scusa mi dice che ha bevuto troppo che lui é fatto cosi ecc, con lui c'era un ragazzo che conoscevo di vista, un suo amico, un bel ragazzo scambiamo qualche battuta sull'argomento la faccenda si sgonfia e ce ne andiamo a casa, prima di andare saluto il suo amico Claudio e lo ringrazio per averlo fatto tornare in se.. Lui mi risponde scherzando che non era certo la prima volta che era una gran testa di cazzo e che andava bene cosi.
Salgo in macchina e ci avviamo verso casa sua, non mi parlava e quando gli ho chiesto "cos'hai?" Mi ha risposto che ero una puttana che si vedeva lontano un km che volevo farmi scopare dal suo amico Claudio e che a casa avremmo fatto i conti.
Ero in lacrime mentre cercavo di spiegargli che non era cosi, e poi ho fatto una delle cazzate più apocalittiche che potessi fare, gli ho detto" anche se lo trovo un bel ragazzo non significa che voglia scoparmelo" da quel momento l ho visto trasalire di rabbia. Mi ha presa per un braccio e trascinata in camera mi ci ha letteralmente buttata dentro, é uscito chiudendo la porta a chiave, dopo qualche minuto ho sentito la macchina andare via.
Ed ero li chiusa in camera da sola, mi ero spogliata avevo messo una t shirt e messa a letto. Ferma nel letto, fumavo una sigaretta e pensavo a quando e se sarebbe tornato avevo paura di lui certe volte. Qualche schiaffo l' avevo già preso e sapevo che l' alcool gli faceva un brutto effetto.. La tensione cede il passo al sonno e mi appisolo.
Poco dopo sento la porta di casa aprirsi, entra.. Sento che parla con qualcuno, mi siedo sul letto, rivolta verso la porta che si apre entra lui e Claudio, visibilmente su di giri. Mi guarda e mi dice" ecco troia, te l'ho portato cosi ti scopa , ma come dico io" .Si siede sul letto e tira fuori il portafogli, prepara due strisce di coca e le tirano lì davanti a me.
Ero bloccata, non potevo ragionarci, ero spaventata non avevo idea di cosa volesse fare o meglio l' avevo, ed era proprio questo a spaventarmi e a riempirmi di vergogna.
Apre l' armadio prende delle cose, cinture di accappatoi, mi si avvicina e mi spinge giù e mi lega, come quella volta in albergo, mi strappa la maglietta e gli slip ed io resto li nuda coi loro occhi strafatti a guardarmi. Qualche secondo dopo si spogliano e sono entrambi su di me, Claudio non mi bacia lui non glielo permette, solo lui mi infila la lingua in bocca tenendomi stretta per il mento tanto da farmi male, poi gli dice di leccarmi e oscenamente come per umiliarmi gli dice come fare per farmi venire.. '" succhiala la troia che le piace così non perdere tempo a muovere la lingua su e giù ciucciala e sbattile tre dita dentro vedrai che gode subito"
Mi sentivo senza controllo e sentivo lui "contro" di me, voleva umiliarmi e ci stava riuscendo bene, ho detto di no con la voce spezzata gli ho chiesto di smettere e ho detto a Claudio di non farlo, ma nessuno mi ha ascoltata.
Cosi comincia a succhiarmi, sento la sua saliva colare sento le sue dita entrare e muoversi dentro di me. Non emetto suoni cerco di non dare adito a nessuna reazione.. Ma dopo un po' mi sento cedere lui mi fa godere il mio respiro mi tradisce e il mio ragazzo mi si avvicina e mi dice" vedi? Che ti piace!"
Soddisfatto mi tocca i seni e controlla come un falco il suo amico che mi sta spingendo verso l'orgasmo.. Non resisto e vengo nella sua bocca pulsando a lungo.
Il rumore di un sonoro schiaffo rompe il silenzio della stanza e quasi anche il mio zigomo. "Puttana lo sapevo che te lo volevi fare" Non dico niente ma i miei occhi si riempiono di lacrime.
Claudio si alza e va a prendere due birre, le stappano le bevono,il mio ragazzo prende la sua e me ne rovescia un po' tra le gambe, le bollicine solleticano il mio clitoride, sensazione strana, poi si sposta rovista nel cassetto ed estrae un paio di quegli ovuli vibranti, senza troppi complimenti me ne infila uno dentro e lo accende e appoggia l' altro all' esterno.. Non passa molto e accompagnata dai loro volgari commenti vengo di nuovo, lui non li toglie dopo che sono venuta ma anzi preme ancora più forte quello esterno e subito dopo l'orgasmo il fastidio e la sensibilità sono cosi intensi da farmi urlare, ma questo non ha fatto altro che eccitarli, e tolto il vibratore hanno iniziato a scoparmi. Prima lui.. Complice la coca il suo orgasmo faticava a raggiunge l'apice e mi dava forti colpi affondando le mani sui seni e stringendoli forte, Claudio come da impartite direttive , mentre lui mi scopava torturava il mio clitoride col pollice e l indice rendendomi difficile non venire ancora.. E con le contrazioni del mio orgasmo é venuto dentro di me.
Era il turno di Claudio... Lo sarebbe stato almeno... Ma lui mi guarda li, legata in qualche modo abusata dalla sua fantasia.. E lo manda via, gli dice di andarsene, la poca lucidità del momento non ha suscitato spiegazioni o domande... O più semplicemente anche lui aveva paura. Se ne va.. Io e lui restiamo soli mi slega io mi alzo e gli urlo con tutto il fiato che ho in gola che cazzo fa, perché mi fa fare certe cose perché mi tratta da puttana in quel modo, e piango mentre si avvicina, lo spingo via cerco di colpirlo ma lui mi ferma i polsi li blocca e mi abbraccia, sento il profumo sul suo collo caldo, mi bacia e io mi sciolgo le lacrime mi rigano il volto.. Mentre mi dice"ti amo". Lo guardo negli occhi, lo fisso , lo odio, lo amo nello stesso istante.E non capisco perché malgrado tutto mi é piaciuto, é un groviglio di sensazioni che ancora non so spiegare.. O forse anch'io sono come lui.. E lui l' ha capito prima ancora di me........
di
scritto il
2016-07-09
2 . 8 K visite
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.