La voglia

Scritto da , il 2016-02-03, genere dominazione

Inizio con una domanda rivolta a tutti. Mariti o fidanzati, rispettive consorti o compagne. Cosa provate in quel periodo di tempo in cui il vostro corpo e la vostra anima si sono concesse alla lussuria?.
Mi riferisco ad un incontro peccaminoso, celato dal mistero, in luoghi adatti, luci soffuse, profumi ed adrenalina crescenti.
Quando il vostro partner vi spinge tra le braccia di uno sconosciuto, e' rapito dalla voglia selvaggia di andare avanti, posseduto dal desiderio, accecato dal peccato. Voi, complici silenti, consapevoli di quanto state per fare, volubili e lascive fantasie che vi portano oltre il limite. Lo sapete, lo sentite, vi odiate quasi ma non vi rinunciate.
Immaginate gli occhi di uno sconosciuto che osa entrare nei vostri. Trasmette passione, vibrazioni. Vuole avervi. Sfida il destino è pur non retrocede. Vi sta conducendo da lui. Voi invece, dovreste essere gelosi, cavalieri della virtù della dama vostra compagna. Al contrario sentite acre sapore della natura tradita. Volete porgere il nettare e la grazia a quell'individuo. Ora, subito. Prendetela! Fatela vostra messere. Soddisfate la sete che abbiamo di trasgredire. Una mano ruvida e grande si posa sulla coscia calda e tornita di lei. Delizia il tatto. Il nylon asseconda il gesto. Lo fa piano. La guarda e la possiede. Vi guarda e umilia il poco ego rimasto. Fatelo ancora. E lui affonda. Cerca il pizzo di un piccolo tanga. Scosta il velo di tessuto per sfiorare il sesso già impaziente di ella. Fatelo, vi prego bevete ancora e bagnate il mio piccolo oggetto del piacere. La dama morde se stessa. Stringe forte il palmo il bordo del divanetto. Il suo uomo la incoraggia, lei non ha più dubbi. Adesso non oso pensare cosa mi farà? Per un attimo vuole crederci ma già conosce tutto del suo destino. Donna irreprensibile che si lascia usare come la più audace delle meretrici. Ora si inarca, poggia entrambe le mani sulle spalle del cornuto. Lo guarda e gli dice sì, sei cornuto. Si poggia per non cadere. Perché l 'intera veste e' raggruppata oltre il sodo posteriore del tutto scoperto. Ora vedrai come gode la tua cagnetta pensa la donzella. Fissa il suo bel cornuto ed aspetta il regalo. Prima si sente esplorare, poi divaricaRe. Infine penetrare senza educazione. Sbatte per il contraccolpo sulla spalla di uno, per poi prendere tutto l'arnese dell'altro. Godo. Godo mio signore. Viene usata senza soste. Allargata per sentire meglio. Denutati i seni e tintillati e poi stretti i capezzoli per ribadire il concetto. Godi bellezza. Goditi tutto e fai morire il tuo cornuto.
Sei un cornuto amore mio.
Sbattuta, si sbattuta perché altro non si potrebbe dire. La donzella chiede umilmente di bere. Ha sete. Lo chiede e come rifiutare?.
Si gira, si prepara a bocca pronta. Fallo ti prego, dammi da bere.
Il cornuto e' estasiato. Aspetta impaziente. Dai muovilo, fai in fretta.
Pla Pla Pla. ...il rumore del flutti caldo. Tutto su di lei. Poche gocce sulla gota. Altre sulla spalla. Chiudi presto. Chiudi e gustalo tutto. Pulisce tutto. Lo fa con dovizia. E' brava e non vuole mancare a quel dovere.
Loro hanno avuto quanto bramaTo.ora si amano di più e vogliono tornare ancora dal loro cavaliere con la spada infuocata.
vi voglio innamorati. Vi cerco mogli che tanto fate per i vostri mariti. Venite a saziarvi. Venite a bere la coppa del piacere
fantasiereali2008@libero.it
Vi aspetto.

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