Sorpresa

Scritto da , il 2016-01-17, genere pulp

Mi era capitato di mariti che vogliono che gli scopi la moglie, mai di figli che vogliono che gli scopi la madre.
Un contatto on line, su un sito, mi manda delle foto della vacca: un puttanone, la classica vacca da monta, carne da cazzo.
Vengono in ferie dalle mie parti, al mare, mi presenterà come un amico di internet.
L'amico, lo chiameremo Gigi, mi ha spiegato che sa dei molti amanti della madre, il marito molto più anziano non è in grado di fare fronte ai poderosi appetiti sessuali della focosa ultracinquantenne.
Quando ci conosciamo resto impressionato dal corpaccione di Viviana, mi ispira le più oscene fantasie, è una signora simpatica, affabile, decido di lavorarci sopra.
Finalmente l'occasione che aspettavo si presenta,: un bagno al mare, mentre marito e figlio restano sotto l'ombrellone, decido di provarci, la sfioro sott'acqua, sempre più vicino, le palpeggio le chiappe, non si scansa, le mie mani ormai sono padrone della situazione, sento le sue mani cercare il mio cazzo.
Sono in piena erezione, lo afferra esperta, lo scappella con energia, con le dita strapazza il glande turgido, la maiala non fa mancare i complimenti, le rispondo che mi piacerebbe farglielo provare, le maltratto le tettone.
Una bella nuotata per smaltire l'erezione, quando torno a riva, Gigi fa la mossa decisiva : sapendo che il padre è un appassionato di aerei gli propone di andare, nel pomeriggio ad una manifestazione di volo acrobatico, mi invitano ma rispondo che devo rientrare in città per un impegno, Viviana mangia la foglia e dichiara che preferisce restare in spiaggia.
Mentre li saluto ho il cazzo già in tiro, mi allontano, ma mi apposto in un bar da dove posso controllare i movimenti della famigiola.
Fumo nervosamente, una sigaretta dopo l'altra, subito dopo ora di pranzo i due escono dal cancello del piccolo giardino, salgono in macchina, via libera.
Quando Viviana mi vede davanti alla porta pare sorpresa, entro senza esitazione, sono ancora in costume da bagno, in un attimo mi spoglio e mostro tutta la mia eccitazione alla signora.
La vacca esclama che è ancora più grosso di come le era sembrato, lo accarezza, si china e fa quello che deve fare una brava troia.
Pompa con gusto, si sente che le piace, sono quasi deciso a sborrare in bocca alla signora, ne afferro la testa e la penetro a fondo in bocca, la zoccola ci sta, ci trasferiamo sul divano, la spoglio, la tentazione di penetrarla è fortissima, la metto sotto di me con una mossa brusca, la impalo con un unico affondo brutale, geme come una maiala, la monto in modo furioso, una sveltina ingorda, sfacciata, sborro a lungo, sontinuando a rimestare nella fica schiumante.
Mentre Viviana va in bagno a sistemarsi telefono ad un amico, gli dico che ho per le mani una tardona da scoparci assieme, mi rispose di portarla alla sua officina, avrebbe chiuso il portone e ci saremmo divertiti.
Viviana ha assaggiato il cazzo, quando le propongo, per maggior sicurezza, da un'altra parte i suoi occhi si illuminano, vede davanti a sé una giornata piena di sesso, non avrà torto.
Guido per poco, quando arriviamo nell'autorimessa, il portone si chiude dietro di noi automaticamente, Viviana intuisce il tranello.
La rassicuro, le dico che siamo soli, un amico mi ha prestato il posto, sembra crederci, siamo ancora in macchina quando tiro fuori il cazzo, Viviana si concede, ma non è tranquilla, l'amico attende che che io stia fottendola alla pecorina per uscire allo scoperto, nudo e con un cazzone degnissimo.
La signora capisce di non avere scampo, nessuno avrebbe mai dovuto sapere di come aveva passato quella giornata, importava poco che avesse preso un cazzo o due, sarebbe rimasto un segreto, o almeno così pensava.
Dopo un iniziale e comprensibile stupore, misto a all'umiliazione per essesi messa in quella situazione, Viviana si rassegno' presto al nostro gioco.
Maxl volle farsela subito, era giusto, era l'ospite, gli lasciai la precedenza, pronto a godermi lo spettacolo.
Montava la donna come l'ultima troia al mondo, prepotente e cattivo, Viviana gemeva, occhi sbarrati Max la stava stuprando, non sarebbe servito, ma mi appostai dietro di lei, in modo da poterla tenere ferma, ero eccitatissmo, mi masturbavo mentre lui spadroneggiava, al momento giusto l'amico sfilo'il cazzo dalla troia, toccava a me.

La lasciammo a terra a gambe larghe un bel pezzo, ci alternavamo sopra di lei, non si può dire cha Viviana non godesse di quel gioco, il nostro atteggiamento arrogante non sembrava infastidirla, solo quando Max le sborro' in faccia ebbe un moto di repulsione, subito tacitato da lui che le ficco' il cazzo in bocca, imponendole di sorbire tutto lo sborro che lui le spennellava in bocca con il cazzo.
Toccava a me, mi fece cenno Pavel mentre si accendeva una sigaretta...

Viviana mi guarda smarrita mentre mi avvicino, cazzo durissimo, la prendo alla pecorina, sto fottendola da un po, Maxl si mette davanti a lei e le ficca il cazzo in bocca, minaccia di incularla se non si da da fare come si deve, obbedisce, implora di non incularla, ma il suo destino è segnato.
Mentre la sbattiamo Max le schiaffeggia volto e tettone, la insulta in tutti i modi, annunciandole che non ha speranza di portare a casa il culo intatto, sborro nella fica di Viviana mentre Pavel la strattona per i capelli, rimesto a lungo nella fica grondante, poii metto in disparte, Max si appresta a giustiziare la vacca.
Non servono a nulla le sue suppliche, i tentativi di divincolarsi, ora si serve che io la tenga ben ferma, Viviana urla, scuote la testa, le sue lacrime ci s**tenano, Max ghigna ad ogni lamento, ficcando ancora più forte, ridiamo e la dileggiamo, le struscio in faccia la cappella del cazzo.
L'amico prende a urlare come un gorilla, si gode il culo di Viviana con la massima brutalità, qundo ha finito la donna è sfatta, lo sborro le cola da fiça e culo, in faccia ne ha di ormai rappreso, spettinata, umiliata io e Max battimo il cinque, siamo fieri dell'impresa.
Abbiamo dato una gran bella lezione alla madre di Gigi, del resto aveva fatto di tutto per meritarsi quel trattamento, quando mi viene una grande idea, strappo i vestiti dalle mani di Viviana, la faccio mettere ancora in ginocchio, non fa storie, esausta e ormai domata, mi metto in posa accato a lei tenedola per i capelli, il cazzo brandito e puntato verso il suo viso, la puttana pensa che voglia ricominciare, Max estra il cellulare.
Ci s**ttiamo delle foto con la preda, umiliandola ancora con i peggiori insulti, Viviana ora è sotto ricatto.



Questo racconto di è stato letto 1 0 2 9 3 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.