La mia prima volta (Parte 2)

Scritto da , il 2015-09-12, genere tradimenti

Racconto di fatti reali, raccontati da lei

In pochi minuti arrivo a casa.
La mia mente è frastornata e confusa.
Quello che è accaduto questa sera, ha sconvolto il mio modo di pensare e minato la ferrea educazione religiosa ricevuta sin da piccola.
Se ripenso alle splendide emozioni vissute con Edoardo e al piacere provato, non posso pensare che tutto questo sia peccaminoso e contrario ad volere del Signore.
Il buon Dio non può volerci privare di tutto questo, non sarebbe né logico, ne giusto!

Semmai, l'unico vero peccato è il tradimento.
Si! col mio comportamento ho tradito Massimo, mio marito, che tanto amo e a cui ho sempre negato ciò che in una sola occasione ho concesso ad un altro uomo; Edoardo.
Ma che fare adesso?

Certo, raccontare tutto a Massimo sarebbe la cosa giusta da fare; ma come reagirebbe?
Il nostro amore potrebbe infrangersi, e con esso finire il nostro matrimonio.
Che ne sarebbe dei suoi sentimenti, e di lui come uomo?
Sicuramente ne uscirebbe sconvolto e fortemente deluso.

Io amo Massimo, non posso e non voglio fargli del male .............. devo perciò agire in modo tale da non ferirlo.
Custodirò il mio segreto, pronta a condividerlo con Massimo, solo se, e quando arriverà il momento opportuno.

Rientro a casa, faccio una doccia e mi cambio d'abito.
Poi, ripenso alla discussione avuta oggi con Massimo …............. quando tornerà a casa, sarà ancora arrabbiato con me?

Devo e voglio assolutamente fare pace con lui.
Da oggi, inizierò una nuova vita e saprò fare felice il mio uomo, il mio Massimo!
E pensando a questo, nella mia mente si fa strada un'idea ..........................

Mentre sono in camera intenta a vestirmi adeguatamente per l'occasione, sento la porta di casa aprirsi …... è Massimo che rientra!
Mi saluta fugacemente e in modo distaccato, dall'ingresso di casa, senza neppure vedermi …..... è evidente che è ancora arrabbiato con me.

Finisco di prepararmi e lo raggiungo in salotto dove lo trovo seduto sul divano intento a sorseggiare un whisky liscio.
Poichè il divano del salotto è posizionato in modo tale da dare le spalle all'ingresso, Massimo non mi vede arrivare.
Mi accosto dietro di lui, gli metto delicatamente le mani sugli occhi, mi avvicino abbassandomi e lo bacio dolcemente sulla guancia sussurrandogli: “perdonami amore!” …............... “perdonami per tutto il male che ti ho fatto e per le ferite che ti ho inferto”.
Lo sento sospirare.

Avvicino la mia bocca alla sua e lo bacio dolcemente sulle labbra.
La mia lingua si insinua tra le sue labbra e inizio così a bacarlo appassionatamente ….......... lui partecipa.

Scosto il mio viso dal suo e gli dico: “promettermi di tenere chiusi gli occhi per qualche secondo” ….. “ho una sorpresa per te” ….... “prometti?”........ risponde: “prometto!”

Indietreggio di qualche passo fino a raggiungere l'interruttore della luce del salotto, abbasso leggermente la luce in modo da creare una calda atmosfera, torno da Massimo, prendo il bicchiere di whisky dalle sue mani e lo appoggio sul tavolino del salotto e mi posiziono proprio davanti a lui.

Mentre attendevo il suo rientro a casa, mi sono preparata adeguatamente, per “conquistarlo”.
Sotto una sottoveste di seta bianca che mi arriva poco sopra le ginocchia, indosso una mutandina brasiliana in pizzo bianco, che lascia scoperte le mie natiche sode e rotonde.

Indosso anche un paio di autoreggenti bianche e ai piedi porto un paio di sandali bianchi, allacciati alle caviglie, con tacco 12.
Non indosso il reggiseno, poiché i miei seni sodi rimangono perfettamente in posizione anche senza e si lasciano intravedere attraverso la sottoveste, specialmente i miei capezzoli turgidi.

Mi sono anche truccata leggermente, e ho raccolto i miei lunghi capelli formando una coda di cavallo.

Divarico leggermente le mie gambe, assumo un'aria da donna fatale e mentre con una mano mi stringo leggermente un seno e con l'altra alzo di poco la sottoveste fino a fare intravedere le autoreggenti e le mutandine, dico: “ora puoi aprire gli occhi”.

Alla mia vista Massimo sussulta per la sorpresa …...... dalla sua espressione comprendo che è incredulo, stupefatto.

Mi osserva e mi squadra da capo a piedi e dice: “Anna, sei bellissima”.

Mentre continua a guardarmi, mi accarezzo il corpo delicatamente, mi giro lentamente per mostrargli il mio fondo schiena, e mi piego leggermente per metterlo maggiormente in evidenza.
Poi mi rigiro davanti a lui e continuando ad accarezzarmi in silenzio, scosto leggermente le mutandine mostrandogli la mia figa completamente depilata.
Con le dita della mano destra apro le piccole labbra lasciando così scoperto il mio grilletto, che appare in tutta la sua bellezza davanti al viso di Massimo, a poche decine di centimetri da lui.

Poi mi ricompongo, gli strizzo l'occhio, gli sorrido e mi avvicino a lui.
Mi chino su di lui per baciarlo nuovamente.
Le nostre lingue si incrociano e iniziano una schermaglia che dura un po' di tempo …..... le mie mani sono appoggiate sul suo petto.
Contemporaneamente sento le mani di Massimo che inizialmente mi teneva per i fianchi, farsi strada sulle mie natiche e intrufolarsi tra le mutandine ….... mentre ci baciamo lo lascio fare per un po'.
Poi dico: “ora fermati” …... “inizio io il gioco”.

Apro la patta dei suoi pantaloni e introduco al loro interno la mia mano destra in cerca del suo cazzo.
Lo sento sotto i boxer turgido, pulsante, la sua eccitazione è grande.
Gli abbasso i pantaloni, gli sfilo i boxer, e mi appare il suo arnese in tutta la sua bellezza, dritto, duro come il marmo, con la cappella violacea.

Prendo un cuscino dal divano, lo appoggio a terra, mi inginocchio davanti a lui.
Guardandolo negli occhi, vedo il suo sguardo rapito, incredulo e nello stesso tempo bramoso e desideroso.

Mentre con la mano destra comincio a segarlo delicatamente, comincio a picchiettare la cappella di Massimo con la punta della lingua …........ fin qui niente di nuovo per Massimo.
Mentre continuo, di tanto in tanto guardo Massimo e vedo che ha chiuso gli occhi godendosi il magico momento.

E' in questo momento che apro la bocca e accolgo il suo cazzo dentro di me, stringendo le labbra attorno alla cappella e succhiandogliela come mai avevo fatto prima di allora.
Massimo sussulta, emette un gemito, vedo i suoi occhi aprirsi per guardarmi …..... è sbigottito, incredulo, ma non dice nulla.

Inizio così, a spompinarlo dapprima con dolcezza, alternando il movimento sussultorio della mia bocca sul suo cazzo, a rapide leccate sull'intero membro e sulla cappella, e ora a leggeri, ora ad intensi succhiotti della stessa.
Sento Massimo gemere di piacere.

Continuo a spompinarlo.
Il mio ritmo si fa più deciso e veloce.
Mentre con una mano gli tengo saldamente l'asta, con l'altra gli accarezzo i testicoli e glieli stringo delicatamente, come per spremere e richiamare il suo nettare.

Sento Massimo in preda a spasmi di piacere.
Ad un certo punto, col fiato strozzato sussurra: “Anna, sei fantastica” ….. “mi fai impazzire”.

Continuo a spompinarlo con foga.
Massimo quasi urla e dice: “Anna stò per venire” …. “ti prego non fermarti”.

Qualche altro sapiente giochino di lingua, prendo la cappella tra le labbra ed inizio a succhiarla e Massimo esplode in un orgasmo fragoroso.
Sento il suo sperma invadermi la bocca …..... una, due, tre, quattro, cinque, getti di caldo sperma mi inondano la bocca.
Continuo a spompinarlo dolcemente, lasciando colare lo sperma lungo l'asta del cazzo.

Massimo è esausto.
Mai prima di allora aveva ricevuto un tale trattamento, mai aveva goduto così intensamente, mai aveva goduto venendomi in bocca.

Mentre con i boxer di Massimo ripulisco quel magnifico uccello, ancora turgido, dico: “ora tocca a te giocare”.

Mi siedo accanto a lui e attendo le sue mosse.
Massimo mi guarda ancora rapito e incredulo, poi dopo pochi secondi, si alza si inginocchia davanti a me e comincia ad accarezzarmi e baciarmi le gambe.
Mi solleva la sottoveste, ed inizia a baciarmi il ventre.
Poi sale fino ai seni, me li stringe delicatamente tra le sue mani, mentre con la bocca li bacia e li lecca avidamente.

Mentre ciò avviene, sento la mia passerotta ribollire, e iniziare a stillare umori.

Dopo un po', Massimo ridiscende verso il basso con i suoi baci.
Bacia e lecca il mio ventre, mentre con le mani si fa strada sotto le mutandine raggiungendo la mia calda e bramosa fighetta.

Con le dita, inizia a sgrillettarmi dolcemente proprio come ha fatto altre volte.
Poi scosta ulteriormente le mutandine e inizia a baciarmi e leccarmi la farfallina.

La sua lingua scorre per tutta la lunghezza delle piccole labbra, le lecca, le succhia dolcemente, le mordicchia.
La sua lingua si fa strada tra esse e entra nell'orifizio della mia vagina …..... mi scopa con la lingua.

Poi sale fino alla clitoride e inizia a leccarla dolcemente e avidamente.
Sento un dito della mano di Massimo farsi strada dentro me e iniziare un movimento di penetrazione …. poi due dita, dapprima con movimenti lenti e dolci, poi sempre più veloci e decisi.
Massimo continua a leccare la mia clitoride e a succhiarla delicatamente.

Sento il piacere impossessarsi di me.
Ancora una volta durante questo giorno, ho perso il controllo di me, sono in estasi.

In preda al piacere intenso, grido: “Massimo continua così” …... “continua a leccarla” ….... “non ti fermare”.
Massimo sentendosi incoraggiato da queste parole e sentendo la mia eccitazione crescere a dismisura, continua a leccare avidamente, mentre con le dita della mano continua a penetrarmi e a stimolarmi il punto G.

In pochi secondi, il mio piacere raggiunge il culmine ed esplodo in un orgasmo fantastico.
Mentre vengo, afferro con le mani la testa di Massimo a la spingo verso la mia figa, perchè non smetta il suo lavoro di lingua.

Godo come una cagna, urlando e gemendo per il piacere.

Poi, quando tutto è passato, vedo Massimo rialzare la testa e vedo il suo volto, fracido e inzuppato dei miei umori.
Mi tocco la figa e sento che è immersa in un lago.

Penso: possibile che fino ad oggi mi sia persa tutto questo ben di Dio?

Guardo Massimo gli sorrido e dico: “sei stato bravissimo”.
E lui di rimando: “anche tu Anna, sei stata fantastica”.

Rimaniamo accoccolati per un po', poi dopo qualche tenero bacio, ci alziamo e andiamo a ripulirci e sistemarci per la notte.

Poco dopo, a letto nel buio e nel silenzio della stanza, Massimo dice: “Anna, cosa ti è preso questa sera?”.
Ed io, aspettandomi questa domando rispondo: “Credo che sia stata la paura di perderti che mia ha spinto” …......... “ti amo Massimo”............... “ti amo anch'io Anna”.

Rimaniamo in silenzio, e poco dopo ci addormentiamo, in attesa di un nuovo giorno.

Chissà …... quando arriverà il momento racconterò tutta la verità a Massimo, ma non ora.

Quando arriverà il momento sistemerò tutto anche col Padre Eterno.

CONTINUA …...............

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