Sogno di una notte di fine estate

di
genere
trio

È il 30 agosto, sono appena tornata dalle vacanze e io e il mio ragazzo, Francesco, decidiamo di cenare insieme per salutarci e chissà magari fare altro.. Sono a casa da sola e nell'attesa delle 8 di sera accendo il telefono e, presa dalla noia, vado su un sito porno che consulto piuttosto spesso per imparare qualcosa di nuovo e fare una sorpresa al mio fidanzato la sera stessa somministrandogli ciò che ho appreso qualche ora prima. Trovo un video piuttosto interessante: una bella ragazza con due tette enormi che si fa penetrare da un bel pisellone gonfio e arrapato. Mi ricorda quello di Francesco e questo mi eccita, sono completamente bagnata, quindi non resisto e mi abbasso le mutandine quasi invisibili, un suo regalo, e inizio a sfiorarmi timidamente il clitoride. Continuo sempre più violentemente e la voglia cresce ma non vengo, voglio farlo più tardi con lui. L'attesa accresce il desiderio, si sa. In tutto questo si sono già fatte le 19:30 e inizio a prepararmi: indosso delle mutandine appena comprate fatte interamente di pizzo e lascio stare il reggiseno, so che gli piace intravedere i miei capezzoli turgidi dalla canottiera di stoffa leggera e voglio che stasera impazzisca per me. Arrapata come non mai esco di casa e mi precipito da lui impaziente di "mostrargli" ciò che ho imparato qualche ora prima, so che sarebbe fiero di me.. Ma una volta arrivata ad aprirmi è Stefano, il suo migliore amico e subito penso "ecco come non detto stasera me ne tornerò a casa eccitata come una cagna in calore senza neanche aver ricevuto un orgasmo". Sul tavolo però vedo del vino e questo è un bene, sa che quando bevo divento una troietta incredibile e mi diverto a spompinare il suo bel cazzo come una vera puttanella. Tutti e tre iniziamo a bere e l'atmosfera si riscalda, sono sempre più impaziente e sento le mutandine nuove che si bagnano al solo pensiero di riempire di bava quel cazzone che mi fa tanto godere. In tutto questo osservo anche Stefano: non è di certo bello ma non mi dispiace e soprattutto è vergine e questo mi eccita alla follia: voglio essere io la prima a fargli sperimentare i veri piaceri della vita. Sussurro con voce suadente all'orecchio di Francesco l'idea che mi è appena venuta e lui acconsente con un sorriso malizioso: già intravedo il suo enorme pisello che freme e spinge sui pantaloni. Il mio desiderio a quel punto è a mille e agisco: faccio sedere i due sul divano e uno alla volta li cavalco ancora vestita per sentire il loro grado di eccitazione e li bacio con grande passione sussurrandogli frasette maliziose all'orecchio. Stefano è anche più eccitato di me, lo sento, e quindi decido che sarà lui il primo a cui slaccerò i pantaloni; d'altronde sono 18 anni che aspetta questo momento e Fra mi può avere quando vuole.. Sono sicura che non si ingelosirà più di tanto. Mi inginocchio davanti a lui che intanto è seduto a gambe aperte sul divano: prima gli slaccio la cintura e i bottoni e poi presa dalla curiosità gli abbasso pantaloni e mutande insieme: rimango piacevolmente sorpresa dalle notevoli dimensioni, ma Francesco ce l'ha sempre più grosso c'è poco da fare.. Lo bacio prima sulle palle e poi su tutta l'asta fino ad arrivare alla cappella e poi lo lecco avidamente. Faccio su e giù sul suo rigido cazzo lasciandogli godere ogni goccia di saliva che ci scende sopra; sta godendo e lo vedo allora decido di aumentare la velocità fino a che non esplode sulla mia maglietta che aderendo ai capezzoli dritti lascia poco spazio alla fantasia. Pensando che Stefano ne avesse già avuto abbastanza per oggi passo a ciò che tanto aspettavo: il mio cazzone preferito, quello del mio ragazzo, ovviamente. Noto che si è già abbassato i pantaloni, anche lui sta fremendo nell'attesa. Lo guardo negli occhi con uno sguardo maiale che gli piace tanto e nel frattempo gli abbasso le mutande; la mia attenzione viene catturata dal suo grande cazzo più duro e eretto che mai.. Non ci posso fare niente, lo adoro. Inizio a leccarlo con forza, l'alcol sta facendo il suo effetto. Me lo butto giù fino in gola e poi sputo una quantità industriale di bava per umidificarlo completamente. A lui piace e si vede; continuo ancora per un po' alternando la bocca all mano che lo trastulla sempre più velocemente. Nel frattempo lui mi ha messo tre dita in fica, è completamente bagnata ma se lo aspettava: fare i pompini mi eccita terribilmente. Continuo a ingoiare e godere: muove le dita in maniera fantastica e avere un pubblico mi eccita ancora di più. Ormai non ce la faccio più: voglio il suo cazzone dentro di me. Mi alzo e me lo infilo dentro la mia fichetta: è enorme quel coso proprio come me lo ricordavo, forse anche di più. Inizio a cavalcarlo e a baciarlo e godo come una porca. Inizio a gemere per il suo grande pisello che mi penetra sempre più in profondità; non so quanto resisterò ancora, ho una voglia matta di venire e in più il suo piacere mi eccita. Dopo poco mi accorgo che Stefano mi sta infilando il suo pisello nuovamente eretto nell'ano e questo mi piace, devo ammettere che il pensiero di fare una cosa a tre mi aveva sfiorato la mente più volte ed essere penetrata da due uomini mi attizza come una vera cagna. Continuo a gemere sempre più forte e godo da morire. Stefano, essendo notevolmente inesperto, viene piuttosto presto dentro al mio ano stretto, ma non sono delusa, me lo aspettavo. Allora continuo con Francesco che è quasi sul punto di venire. A quel punto gli propongo di spostarci in camera per avere un po' di intimità e acconsente. La situazione si ribalta: è lui a cavalcarmi questa volta e con delicatezza mi bagna in clitoride e inizia a massaggiarlo, sa che non posso resistere quando lo fa.. Continuo ad urlare dal piacere e grazie alla veloce penetrazione e alle sue dita esperte finalmente vengo in un orgasmo prolungato. È stato stupendo. Gli esprimo la mia gratitudine con un dolce bacino sulla guancia e gli dico che mi ha fatto godere come una maiala, è proprio terribile. I miei apprezzamenti lo eccitano sempre di più e allora gli dico di uscire dalla mia fichetta più bagnata che mai e inizio a succhiare con passione il suo pisello fremente; a quel punto non ce la fa più e mi sbora su tutta la faccia spruzzandomene una buona quantità in bocca: sa che ne amo il sapore,la sbora è un'altra cosa che mi eccita terribilmente. Ma ne voglio altra allora la prendo dalla mia guancia sinistra e me la gusto. Quasi stupito dalla mia inibizione con Stefano mi ringrazia per questa nuova esperienza, è soddisfatto. È stata senza dubbio una delle migliori scopate della mia vita.
scritto il
2015-08-28
7 . 9 K
visite
1
voti
valutazione
10
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.