La moglie puttana

Scritto da , il 2010-08-25, genere tradimenti

Aveva sedici anni e tanta esperienza alle spalle. La prima volta che la chiavai fu ai margini di un bosco e quando fu all`apice dell`orgasmo mi chiamo` col nome del suo ultimo fidanzato, Mario. Mi eccito` come mi eccito ogni volta che vado con una professionista e so di certo che nel piatto dove sto mangiando tanti altri sconosciuti vi hanno mangiato. Quando piu` tardi alla mia domanda di chi l`avesse sverginata mi disse che era stato uno zio la chiavai ancora perche` avere avuto la conferma di quanto fosse esperta mi eccitava da morire. Era la puttana che cercavo , somigliava molto a mia madre , collo stesso viso da troia le stesse labbra da bocchinara lo stesso pelo folto inguinale e soprattutto la stesa disponibilita` a concedersi. La conferma la ebbi sul Baton-mouche a Parigi durante il viaggio di nozze dove accetto` complimenti e toccate da alcuni ragazzi che sedevano dietro di noi e che si accorsero che ad allungare le mani e toccarle il culo io ridevo e lei godeva. Nel Metro lascio` che un negro le si piantasse alle costole e le affondasse nel canale delle chiappe un cazzo di notevole turgore. Io ero difronte a lei che mi descriveva come il ragazzo spingesse ed io le baciavo gli occhi sgranati ed umidi mentre raggiunse un orgasmo non programmato. Ero stato io a confessarle che mi eccitava saperla godere eccitata da altri, possibilmente dotati. Un altro momento eccitante che ricordo con piacere e` di quando decisi di farle confezionare un abito di foggia maschile di velluto nero che faceva risaltare il suo incarnato bianco sottolineato da una cascata di capelli neri. Quando era presente alle prove del vestito il marito della sarta amava stare in slip e reggiseno e sculettava vezzosa mentre al povero uomo brillavano gli occhi ed a me veniva un cazzo duro che facevo fatica a nascondere. La sarta era una nota lesbica ma che mai si permise fare proposte lasciandomi deluso perche` confesso che avrei voluto vedere mia moglie leccata da una donna. Feci l`errore di non scoprire i miei desideri ne` di confessarle che amavo incontrare maschi e che mi piaceva succhiare nerchie. Lei si concedeva facilmente agli sguardi che ravanavano nella generosa scollatura o sotto le gonne, lasciava che qualche mano la sfiorasse o qualche cazzo le spingesse da dietro ma mai, che io sappia, e` andata oltre. Fu una mia mancanza quella di parlare chiaro e dirle quanto mi piaceva assistere ad un suo incontro sessuale e dividermi con lei un bel cazzo in tiro. Dopo due anni il nostro desiderio di uno per l`altra scemo` al punto che io incontravo solo maschi che cercavo nei cessi della zona fino a frequentare assiduamente un collega di lavoro, un morettino che inalberava un cazzo cosi` grosso che sua moglie si vide costretta, dopo avergli dato un bambino, a rinunciarvi perche` soffriva quando la penetrava. Credo che le si fosse abbassato l`utero come capita spesso dopo una gravidanza. Luca lo portai in casa e gli feci conoscere mia moglie. Tra i due nacque qualcosa di cui io non mi accorsi fino a quando non grattai coll`unghia una macchia sul cuscino del divano e capii che era sperma rappreso. Non poteva essere mio perche` non avevo mai chiavato mia moglie sul divano per cui era evidente che un altro uccello aveva goduto dove spettava solo a me godere. Interrogai mia moglie che naturalmente nego`fino a quando alcuni mesi dopo le crebbe la pancia e non pote` piu` nascondere di essere incinta di lui. Rimasi relativamente deluso da lui perche` spesso avevo sognato di ospitarlo tra me e mia moglie e con lei dividerlo equamente ma mi arrabbiai con lei non tanto per il tradimento ma perche` aveva mentito fino a quando le era stato possibile. E quella cocciutaggine mi aveva irritato al punto che una mattina caricai le mie cose in auto e partii insalutato marito. Qualche giorno prima mi aveva chiesto perdono e mi aveva promesso che da quel momento in poi avrebbe fatto qualunque cosa le avessi chiesto bastava che non la lasciassi. Ecco qual`e` stato l`errore piu` grande della mia vita. Non ebbi il coraggio di svelare i mei desideri nascosti le mie voglie di maschi i miei sogni di vederla chiavata da un bel cazzo che prima passasse dalla mia bocca. Non ebbi il coraggio con lei ne` colle donne successive che son passate per casa mia, ho aspettato quarant`anni prima di parlare chiaro colla moglie attuale che ha capito ed ha condiviso al punto che continuiamo a condividere i favori dei ragazzi che vengono ospiti a casa nostra e si dividono equamente tra me e lei. Mitana

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