Femminile Plurale

Scritto da , il 2010-08-18, genere saffico

Claudia era piombata nel suo ufficio per chiederle informazioni più dettagliate dopo la riunione del mattino mentre Mara era intenta a parlare con un cliente al telefono.
- Fra un attimo sarò da te - sussurrò Mara, tappando la cornetta affinché il cliente non la sentisse, invitando con i gesti la collega a sedersi dall'altra parte della scrivania.
Claudia si accomodò e posò la pila di scartoffie sul tavolo, accese una sigaretta accavallando le gambe, in attesa che Mara terminasse la conversazione.
Claudia era entrata a far parte del team di Mara da circa un anno e, da subito, avevano fatto amicizia riconoscendo l'una all'altra la capacità di completarsi in un rapporto di reciproca fiducia.
Mara notò ancora una volta la bellezza della sua collega: capelli lunghi, castani, messi in risalto da un taglio sfilzato che conferivano alla capigliatura quella naturalezza scompigliata che Mara amava, tanto da adattarlo anche ai suoi, corti, più sbarazzini.
Mentre Mara era ancora al telefono ("accidenti, questo non mi molla più, oggi") Claudia iniziò a perlustrare candidamente il suo corpo, accarezzando la pelle liscia delle gambe, controllando che non vi fosse peluria dimenticata dalla ceretta fino a risalire sulla coscia, dove risaltavano le balze delle sue autoreggenti.
Con un gesto rapido, Mara mostrò le sue ed entrambi risero per quel giocoso modo di "parlare". Mentre faceva questo, Mara notò uno sguardo diverso nella sua collega, perché mostrandole le balze ricamate non si era accorta di avere le gambe leggermente dischiuse e che il triangolo del suo perizoma colorato era visibile: un impercettibile movimento malizioso negli occhi della collega le fece capire che Claudia ammirava il suo corpo e mentre cercava di tenere viva la conversazione, questa le si avvicinò di lato iniziando ad accarezzarle quel tratto di coscia scoperto, tra la balza e l'inguine...
Un brivido colse Mara e per un attimo non seppe come reagire... non era mai stata approcciata da una donna anche se nel suo inconscio aveva vissuto qualcosa che assomigliasse a questo desiderio specialmente dal momento in cui Claudia era arrivata nella sua azienda.
La mano di Claudia percorse quel breve tratto di pelle spostandosi, poi, proprio al centro di quel pezzetto di stoffa colorato, dove il sesso di Mara era in spasmodica attesa...
Faticava a mantenere la conversazione con il suo interlocutore telefonico, ma ormai la collega aveva centrato il suo clitoride attraverso la stoffa... non aveva più scampo...
Le dita di Claudia erano sapienti, sapevano dove e come accarezzarla... e quel turgore voleva essere accarezzato, manipolato, stretto tra le dita... avrebbe voluto sentire la sua lingua lì sopra...
Claudia le prese una mano mettendosela tra le cosce, pregando Mara di regalarle lo stesso piacere...
Mara capì che non poteva resistere oltre... voleva assaporare la lingua di Claudia, voleva sentire il calore e la dolcezza di una donna...
Concluse la conversazione in fretta... prese la collega per mano, portandola direttamente alla toilette. Volevano entrambe un luogo dove potersi godere reciprocamente in piena libertà...
Chiusa la porta del bagno, Claudia afferrò le mani di Mara costringendola al muro... mani nelle mani... i loro corpi che aderivano perfettamente l'uno all'altro... la lingua dell'una che vibrava con l'altra... - ti voglio, adesso...- le sussurrò Claudia, alzando i lembi della gonna di Mara, posando la bocca aperta sul suo sesso, avida...
Le tolse il perizoma e il sesso di Mara le si parò davanti agli occhi con quel monte di Venere a coprire la fessura di quel piacere che avrebbe goduto di lì a poco...
Iniziò con piccoli baci, piccoli colpi di lingua per farla aprire, per farle uscire gli umori dolci passandoci sopra l'indice che portò fino alla fessura, entrando dolcemente fino a quel punto rugoso interno alla vagina... un gesto così intimo...
Fino a che Mara si aprì completamente... e la lingua iniziò a baciarla, ad avvolgerla in quel delirio erotico così intenso... si sentiva succhiata, portata via dal vento in riva al mare... le vennero in mente immagini di conchiglie, del sole, del calore che man mano le saliva su per le gambe... Claudia la penetrava e la baciava insieme...
I flutti dell'orgasmo arrivarono quasi subito, immensi, ardenti, armoniosi e Mara si sentì morire dal piacere...
Non aprì gli occhi subito e Claudia iniziò a baciarle la bocca, regalandole il sapore di sé stessa che Mara aveva assaporato solo nei suoi momenti solitari. Era diverso il suo sapore, adesso, mescolato a quello di Claudia e con più ardore dentro. I due corpi di nuovo aderenti l'uno all'altro...
Mentre questo accadeva, Mara avvertì il desiderio di accarezzare il sesso della sua amica iniziando ad accarezzarle il clitoride, riportandole il tocco che molte aveva regalato a sé stessa... Claudia rafforzò il bacio, la lingua penetrava nella sua bocca come fosse un piccolo pene che Mara leccò avidamente per appropriarsi ancora del nettare appena colto...
Mara sentiva il clitoride di Claudia divenire sempre più turgido, acclamava il suo desiderio di esplodere tra le sue dita... continuò per poco... Claudia riempì la sua mano di umori pieni, densi, desiderati: le esplose completamente il suo miele...
Erano sfinite ma appagate, come se questo amplesso fosse stato desiderato dal primo momento in cui si erano viste... la prima volta ma non l'ultima...
Sapevano, adesso, che avevano rafforzato un sentimento puro di intimità al Femminile.

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