Portiere tutto fare

Scritto da , il 2015-06-12, genere tradimenti

Quando posso, di nascosto di mia moglie, mi dedico alla lettura dei racconti erotici. Oggi anch'io ho una storia da raccontare. L'ho vissuta qualche mese fa. Sono Mario, 52 anni ben portati e faccio da 20 anni il portiere in un condominio di uno dei quartieri più in di Roma. Anch'io abito lì, al piano terra, in un bilocale, insieme a mia moglie. Sono la persona di fiducia di tutti i condomini, anche perché, arrangiandomi a fare certi lavoretti di idraulica e di elettricità, sono sempre a loro disposizione. Intendiamoci, il regalino me lo fanno sempre anche perché qualche servizietto fuori lo faccio pure. Per tutti sono Mario, anche per Chiara. Anzi lei mi da del tu, avendo tanta confidenza con me in quanto spesso, quando andava alle elementari, l'accompagnavo io. Oggi ha 25 anni; è sposata da 2 anni e abita nell'appartamento dove abitava coi genitori i quali, una volta in pensione, sono tornati nel loro paesino di origine poco distante da Roma. Adesso ha un bel bambino; qualche mese fa, quando era incinta di 8 mesi, con un pancione che sembrava un pallone aerostato, una mattina, mentre ero sotto la pensilina del portone godendomi, tra virgolette, l'acquazzone che era venuto giù da qualche minuto. Mi sento salutare. Era lei. Chiedo dove andasse con questo tempo e disse che aveva la visita ginecologica. Guarda a destra e a sinistra e lamentandosi si chiede dove fosse quello stronzo. Lo stronzo era suo marito che era sceso prima per prendere la macchina e ancora non si vedeva. "Glielo devi dare il tempo? Perché stronzo?" "Perché, perché. Non mi fare parlare altrimenti non so che dico"- Pausa. Poi dice; altroché. "Mi fa incazzare, figurati che è più di un mese che non lo facciamo perché dice che possiamo fare male al bambino. Hai mai sentito una stronzata del genere?" "No! Non ci credo" "Si invece" "Porca miseria! Come fai a stare senza? E lui come fa a resistere a resistere avendo sul letto una gnocca come te? Io al suo posto.....Peccato che ho 52 anni e che ti conosco da piccolina, altrimenti..."- Lei sorride. Intanto arriva lo stronzo, prendo il parapioggia e l'accompagno fino alla macchina. Non mi do pace per quello che mi aveva detto. Chiara è veramente una bella gnocca: bionda con capelli corti, occhi azzurri e un bel visino; fisicamente con le curve al posto giusto e un gran paio di cosce. In questo ultimo periodo di gravidanza si è ingrassata, a prescindere dal pancione. Smette di piovere ed esco per sbrigare alcune cose. Quando rientro, dopo un paio di ore, mia moglie mi dice che ha chiamato Chiara perché ha un problema ad una presa elettrica. Non è la prima volta che ha bisogno del mio intervento; prendo gli attrezzi e vado su. Quando apre la porta prima di lei spunta il pancione. "Entra, aspetto, aspetto, temevo che non venissi più"- Intanto si dirige verso la camera da letto. La seguo. Si siede sul bordo del letto. Le chiedo quale fosse la presa. "Ma quale presa, ho detto così per farti salire. Dobbiamo continuare il discorso di stamattina." "Quale discorso?" "Del fatto che mio marito per ora non mi scopa. Dai scopami tu"- Non credo alle mie orecchie. "Ma che dici? Che ti salta in mente?"- Niente fa la ragazzina! Mi mette la mano sulla patta. "Dai lo so che ti piacerebbe, ti sta diventando duro" "Certo, se continui a toccarlo!" "Che ci posso fare se ho un marito stronzo? Io intanto ho voglia"- Porta pure l'altra mano sulla patta e subito mi apre la cintura. Io, pur potendo essere suo padre, mica sono fatto di marmo! Anche perché lo tira fuori e, ancora mezzo moscio, lo prende fra le mani. "Oppure non ti piaccio con questo pancione? Oppure perché mi conosci da quando ero piccola? Uhumm! che ce l'hai bello! Ce l'hai più grosso di mio marito"- Brava la troietta di Chiara. "Ah si" dico. Al che prende a leccarlo ed io istintivamente porto la mano destra sulle tette. Me lo lecca tutto facendomi gemere di piacere. Le sbottono la vestaglia da sopra e lei lo fa da sotto. E' completamente nuda. Lo imbocca; prima ci gioca con la lingua e poi, tenendolo fermo pure con i denti, si sfila la vestaglia. Vedo due belle tettone con due capezzoli turgidi. Inizia a spompinarmi mentre gliele torturo. Anche lei geme. "Lo sai che quello stronzo è fortunato ad avere una moglie come te?" Alza gli occhi e mi guarda. E' completamente depilata; il suo monte di venere sembra veramente una collina disboscata. Glielo sfilo dalla bocca e la la faccio distendere. Le penzolano le gambe giù. Mi metto in ginocchio con le sue cosce sulle mie spalle e con la lingua mi tuffo fra le sue grosse grandi libbra. "Ahaaa, si, cosìììì" dice, "Ti piace?" "Siiii"- Le stuzzico il clitoride e sobbalza. Vorrei vederla in volto ma il pancione me lo impedisce. Glielo prendo fra le labbra e poi lo succhio. "Mar...così mi fai impazzire. Ahaaaaa, che belloo! Sto per venire. Siii, vengo, godo, godooo, ancora, mi piace; lo voglio dentro, dai chiavami. Il tempo che mi libero dei pantaloni e sono sul letto, la faccio mettere di fianco ed io dietro di lei; alza la coscia e il cazzo, allagata di umori com'è, con in più la mia saliva, trova la strada da solo. "Ahaaaaaa, si, si Mario, finalmente un cazzo dentro, che bellooo! Si rompimi così, come sei bravo"- La pompo per un bel po di minuti e ha un orgasmo così violento che anch'io perdo il controllo. Le dico che le vengo dentro. "Si, si, fammela sentire" dice mentre gode. Appena la inondo il suo orgasmo sembra continuare all'infinito. Per ovvi motivi devo andare. Mentre mi rivesto mi dice che le è piaciuto e fino a quando suo marito non scopava per paura di fare male al bambino ci dovevo pensare io. "Ma che dici Chiara?" "Non ti preoccupare! Chi vuoi che se ne accorga, fino a quando partorisco, ormai ci vuole poco. Che ci posso fare se ho un marito stronzo?" "Ma è veramente un grande stronzo ma come fa? Io non lo capisco" "Peggio per lui. Ora oltre ad essere stronzo è pure cornuto"- Mi è piaciuto ma nello stesso tempo sono pure pentito. Convinto comunque che fosse già tutto finito. Macché: dopo poco più di una settimana sta per uscire, mi saluta e, vedendo la porta del mio appartamento chiusa e quindi sicura che mia moglie non potesse vedere né sentire, si avvina al box dove sono seduto e mi dice: "Non ti sono piaciuta?" La guardo. Fa una smorfia e continua: "Siccome non ti sei fatto vedere più!"- Sorride e va via. Penso e rifletto. Ora a sta troietta le faccio vedere io, mi dico. Non la vedo rientrare perché sono dentro. E' mia moglie che mi dice che Chiara ha un problema allo scarico del bagno. La troia che è, penso. "Sicuramente sarà il galleggiante, dovrei averne uno nuovo se non ricordo male" dico. Prendo il galleggiante, gli attrezzi e vado su. Il suo pancione mi sembra ancora più grosso. Indossa la stessa vestaglia e suppongo che di sotto sia nuda. "Ah! Ti sei deciso?" dice sorridendo ironicamente. Non le do nemmeno il tempo di arrivare in camera da letto; la fermo in soggiorno e le ficco la lingua in bocca. "Mmmmmm" geme. Risponde al mio bacio e nel frattempo le sfilo la vestaglia. Non mi sbagliavo: è nuda e tutta bagnata. Penso che questa volta si debba fare come dico io: la giro e la faccio chinare; lei si appoggia sulla poltrona. "Quanta fretta! Nemmeno il tempo di arrivare a letto?" "Ti voglio scopare così come una vacca, come piace a me"- Con una mano le torturo la fica allagata, mentre con l'altra mi tiro giù pantaloni e slip, glielo strofino fra le chiappe e poi, quando è bello duro, glielo faccio entrare tutto nella fica. "Ahiii! Piano. Siii, si" "Ti piace essere sfondata così, vero? Come una vacca" "Siii, ohoooo, che bello. Ahaaaaa"- La sfondo così per 10 minuti facendo uno sforzo a trattenermi. Il suo è un orgasmo continuo. Io ne conto tre. Quando sento di non potere più resistere e considerando che non possiamo stare tanto tempo, glielo sfilo dalla fica, la faccio sedere e glielo do in bocca. La prendo a scopare tenendole la testa ferma con le mani. Lei con la mano destra mi accarezza le palle e la sinistra è sulla mia natica. Lo sente palpitare in bocca e capisce che sto per venire. "Mm. Mmmmmmm" mugugna con gli occhi spalancati. "Si fa come dico io se ti conviene" dico e nel frattempo, ansimando, le scarico un fiume di sborra in bocca. Non so cosa ne fa. Mi da pugni sulla chiappa e quando glielo sfilo le cola dagli angoli della bocca. Corre in bagno; la sento sputare e sciacquarsi la bocca. Ritorna. Io sono già rivestito. "Così si fa? Non lo fa nemmeno mio marito e tu mi vieni in bocca?" "Appunto! E' uno stronzo. Se non lo fa lui qualche altro lo dovrà pur fare" "Che sei spiritoso! La prossima volta....." "La prossima volta si fa ancora come dico io. Se si fa"- Una settimana prima del parto vengono i suoi genitori e vanno via una settimana dopo il parto. Parenti, amici e amiche che la vengono a trovare, praticamente le rivedo 20 giorni giorni dopo il parto quando una mattina devono portare il neonato in ospedale per un controllo di routine. Mi avvicino facendo loro i complimenti. Lui, come abitudine, va a prendere la macchina e lei aspetta. Mi guarda ed esce la lingua. "Un giorno di questi salgo" dico, "E' inutile, non la posso usare" "Ti insegno un gioco" "Uhmm! Sono proprio curiosa"- Due giorni dopo dico a mia moglie che salgo sul terrazzo, invece vado da lei. "Sei venuto sul serio? Ma se ti ho detto che....."- Le tappo la bocca e le ficco la lingua dentro, non la faccio nemmeno respirare. Si scalda, mi butta le braccia al collo e sento i capezzoli duri. Si stacca, è affannata. "Ma se ti ho detto che non la posso usare! E poi mio marito fra qualche giorno...." Le tappo di nuovo la bocca e le nostre lingue si intrecciano freneticamente. Le apro la vestaglia. Non è quella di prima, ma una più leggera e con il cordone ai fianchi. Gliela sfilo. E' in mutandine e reggiseno. La sistemo nella stessa posizione dell'ultima volta, chinata sulla poltrona. "Ma che vuoi fare? No, no, come l'altra volta no" dice. La faccio chinare e le sfilo le mutandine. "Sei testardo! Non ti venga in mente di scoparmi"- Le dico di no, mi chino, le apro le chiappe e le lecco il culo. "Ma che fai?" "Perché non ti piace?" "Si ma..." - Incomincia ad ansimare e a gemere di piacere; vado dentro con la lingua. "Si, mi piace. Ahaa! Ma..." Con una mano me lo sego finché è abbastanza duro, mi alzo e glielo schiaffo tra le chiappe. Le piace. Prendo della saliva e lubrifico ancora il suo ano e il mio cazzo; poi lo punto e, nonostante le sue lamentele, pian piano la penetro. La cappella è dentro. "Mi fai male. Ahi. Esci"- Invece vado ancora più dentro e, centimetro dopo centimetro, tutti i miei 19 sono dentro. Si dimena per il dolore e poi, pian piano, per il piacere. "Ti piace?" "Un po"- Mi muovo lentamente finché la sento gemere. Quando dopo qualche minuto le inondo l'intestino di sborra bollente, gode insieme a me. Dopo 2 settimane mi dice che non ha più bisogno di me perché suo marito ora la scopa. Le chiedo se le fa il culo e risponde di no. Dopo un paio di giorni mi citofona e mi dice se posso aiutarla a spostare un mobiletto nella stanza del bambino. Naturalmente non ci credo. In un attimo sono da lei.

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