Laura la piccola troietta

Scritto da , il 2015-03-18, genere etero

Mi chiamo Laura ho 18 anni appena compiuti, studio al dams a bologna e x mantenermi faccio lavoretti extra quali la babysitter.
Sono alta 168 cm, capelli lunghi biondi con colpi di sole di color viola che spiccano tra la mia folta chioma, ho gli occhi nocciola color nocciola, la bocca carnosa e rosa, un bel seno precisamente porto la terza, ed ho dei bei capezzoli grossi e sempre turgidi, dei quali mi vanto tanto, x ché tutti si girano e propio li gli cade l`occhio, proprio come voglio che sia, apposta metto reggiseni leggeri che li mettono in evidenza sotto le camicette, ed a volte non li metto proprio, così coloro che mi guardano li possono vedere ancora meglio, e magari fantasticarci.
Comunque torniamo a noi, voglio raccontarvi tutte le mie avventure più peccaminose e scabrose, che mi accadono da un po di tempo a sta parte;sia come studentessa che come babysitter.
Da studente sono le classiche attenzioni perverse del mio professore, e sua moglie, che con la scusa, (lui)di parlarmi quando finisce la lezione finisce sempre nella solita mia routine quotidiana di farmi penetrare a fondo per alzare i miei voti ed invece lui x farsi alzare il cazzo prima di tornare a casa a pranzo o a cena da sua moglie, (che già sa di noi e che non la indispettisce anzi tutt'altro), oppure quando io mi reco a casa loro x qualche banale motivo e poi mi ritrovo nel solito tran tran tra di loro che abusano in maniera subdola con il mio corpo, ormai abituato e per nulla dispiaciuto, anzi quasi potrei dire lusingato di tali attenzioni, anzi sarebbe anormale il contrario;
Oppure quando inizia il mio lavoro da babysitter, nel quale dovrei badare i bambini, ed invece mi ritrovo a coccolare e badare i loro genitori, padri arrapati e molesti che non vedono l'ora di vedermi usando la scusa dei figlioletti, per invece farmi fare tutt'altro.
Questo è uno dei tanti episodi:
Dalla famiglia Predetti

Ore 16.00 domenica pomeriggio(in casa solo il signor Predetti), il resto potete immaginare da voi, ma ve lo racconterò ugualmente.
Entrai in casa i ragazzini più piccoli Andrea e Mirko mi corsero contro a tutta velocità ad abbracciarmi ed io mi chinai x fare altrettanto, ma subito quasi all'istante sentii loro padre dietro di me a premere col suo cazzo già bello duro ed eccitato, fu così rapido e così naturale che i figli manco si accorsero, ma non fu così x me io mi accorsi e come, già sapevo, le sue intenzioni.
il signor Pedretti mando i figli in giardino a giocare xke disse loro che doveva parlarmi da solo, loro corsero ubbidienti come al solito fuori in giardino ed io la malcapitata 18enne dovetti subirmi lui, loro padre.
mi prese e mi porto nel suo studio, chiuse con la chiave si sedette nella sua poltrona e mi disse di mettermi seduta vicino a lui, io lo feci e con stupore mi accorsi che la mia passera era davvero zuppa e vogliosa di quel bel cazzo maturo, d'altronde era un uomo carismatico e bellissimo, di 45 anni, proprio come piacciono a me, e a dirla tutta nn vedevo l'ora che iniziasse a infrangere la mia intimità.
E così fu subito, lui inizio a toccarmi le tettine dure e sporgenti dalla camicetta bianca appositamente messa x metterli in evidenza;inizio a farmi dei ditalini pazzeschi a leccarsi le dita col sapore della mia figa stretta che colava praticamente di piacere, poi inizio a sfiorarmi i capezzoli già durissimi ed ultra arrapati per poi completare a leccarmeli con la sua lingua esperta e famelica, godevo così tanto che tremavo tutta, lui se ne accorse e non si fermo anzi inizio a toccarsi e masturbarsi il cazzo, sfregandolo contro le mutandine ormai zuppe, strofinava e leccava, mi inumidì x farsi strada nella fighetta stretta mia e in quel momento mi torno' un attimo di lucidità e un po di paura quando vidi il suo enorme cazzo pronto a farsi strada dentro di me, speravo facesse piano, insomma che avesse un po di garbo, ma purtroppo così non fu anzi, capendo il mio timore si eccito doppiamente e fu tutto il contrario, lui inizio a penetrarmi con forza in maniera insistente era dissacrante ma nonostante tutto mi piaceva tutto quel dolore piacere alla figa, ma penso che piaceva più a lui, mi arrivo fino al l'utero con il suo cazzo, su di forza in tutte le posizioni possibili e poi mi fece mettere a pecorino x le ultime botte sonore prima di irrigarmi tutta la passera calda del suo vischioso nettare caldo, che apprezzai sino alle sue ultime spruzzate, poi con le dita lo raccolsi e me lo spalmai sulle labbra e continuai ad assaporarlo con la mia calda lingua di troia, che attiro subito le sue attenzioni, finendo poi a pomiciare e di nuovo a scopare ma questa volta dovetti fare un eccezione, gli dovetti farmi aprire ed assaggiare il mio buco di culo, che da vergine qual era divento un culo rotto come quello della peggio puttana in circolazione.
mi piaceva subire tutta quella violenza e mi eccitava farlo mentre guardavo i suoi figli dalla finestra che giocavano ignari di tutto quello che invece stava succedendo dentro casa;
Continuammo x un'altra mezz'oretta all'incirca, sino quando sentimmo sbattere la porta d'entrata, che stava a significare sua moglie, la fine del divertimento e l'inizio x me dell'imbarazzo totale e della vergogna dinnanzi a lei, questo fu solo il primo capitolo di una lunga serie di racconti e cose che mi succedevano quando mi recavo a lavoro da quella famiglia.
Nel prossimo racconto vi racconterò altri scabrosi episodi della mia vita, sperando che vi sia piaciuto vi mando un bacio dove più vi piace la vostra Laura.

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