Madre-figlia-figlio amico- 6(Post scriptum)

Scritto da , il 2013-09-01, genere incesti

Prima di riprendere e concludere il racconto di come sono evoluti i fatti della famiglia protagonista di questa storia e dell'ambiente in cui gli eventi si sono via via svolti,credo sia opportuno un breve riassunto delle puntate precedenti:

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Il paese nel quale i fatti sono ambientati,era una laboriosa cittadina del nord est italiano.

Prima che tutto avesse inizio,il paese viveva come sospeso immerso in una specie di collettiva pace dei sensi.

Naturalmente,sotto la cenere di bigotte ipocrisie e incrollabili tabù,covavano tizzoni talmente ardenti che ai primi colpi di paletta,sono emersi ad infiammare la fica e le voglie represse di tutte le mogli dei laboriosi ma insoddisfacenti mariti.

Il paese si era avviato a diventare una novella edizione di Sodoma e Gomorra.

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Tutto era cominciato nella famiglia di Lorenza e la sua mamma,due donne non propriamente belle nel senso che oggi attribuiremmo a questo aggettivo.

Basse,piuttosto grassocce e dai lineamenti alquanto sgraziati.

Nonostante questo,emanavano una forte carica erotica,sensuale e debordante e solo il loro aspetto fuori dai canoni di bellezza contemporanei impediva loro di avere il successo che in altri tempi gli avrebbe aperto tutte le porte(case patrizie o vescovili come meretrici,harem come concubine preferite del califfo o amanti segrete di signorotti e ricchi mercanti nonché modelle preferite da grandi pittori o scultori).

Malauguratamente vivevano nel nostro tempo e questo le penalizzava in modo ingiusto,drammatico e frustrante.

Fortunatamente in loro soccorso era intervenuto il capo famiglia che pur continuando ad avere rapporti con la moglie,aveva inserito nei loro giochi anche la figlia sverginandola e continuando per anni l'incestuosa tresca sino al giorno in cui un tragico incidente non lo aveva spedito nel mondo dell'aldilà lasciando un incolmabile vuoto nel letto,nel cuore e nelle fiche della moglie e della figlia.

E' stato lui a svezzare la giovane figlia aprendola in ogni pertugio fisico e cerebrale e,quando è inopinatamente mancato le due donne già avvezze ai rapporti saffici,si sono consolate tra loro sino al giorno in cui non hanno inserito nei loro giochi il fratello(e figlio) ed il suo amico entrambi superdotati.

Tutto questo è avvenuto come già detto,in un paese ricco ma dominato dal conformismo bigotto e dall'imperante ipocrisia.

Un paese in bilico tra il moderno,sconsiderato consumismo ed un'arretratezza intellettuale di tipo medioevale fatto di egoismi,pregiudizi,tabù e credenze esoteriche.

Tutto questo è stato sconvolto il giorno in cui le insoddisfatte mogli hanno ritrovato la loro sessualità attraverso la scoperta delle incredibili doti fisiche ed amatorie dei due ragazzi di cui tutto il paese aveva ignorato l'esistenza sino al giorno in cui non avevano rotto il culo ad una ragazzina figlia di papà.

I ragazzi erano Marco ed il suo amico Roberto anche loro vissuti sino a quel giorno nella frustrante situazione di essere respinti da tutte le ragazze a causa della loro "mostruosa" dotazione sessuale.

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Il racconto era stato interrotto che:

Lorenza si era sposata con un ricco ragazzotto semi impotente ed era stata ingravidata dal fratello o forse dall'amico(non si è mai saputo chi fosse il padre)avendola chiavata entrambi,il giorno stesso del suo matrimonio.

Marco e Roberto erano pure diventati amanti della ginecologa del paese e col suo aiuto,erano anche diventati gli stalloni di molte delle insoddisfatte mogli degli industrialotti troppo impegnati col loro lavoro per accorgersi che le loro mogli invecchiavano nella più totale insoddisfazione sessuale.

La moglie del farmacista era stata anche ingravidata da Roberto mentre altre mogli facevano visita alla ginecologa per farsi scopare dai due stalloni ed all'occorrenza farsi anche impregnare.

Persino Luisa,la mamma della prima ragazzina che Roberto aveva sverginata nel culo costringendola alle cure della ginecologa,si era fatta inculare e chiavare al punto da essere lei stessa ingravidata regalando così una sorellina alla puttanella della figlia alla quale Roberto aveva sfasciato il culo.

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Dopo quattro anni la situazione è questa:

Lorenza ha tre bellissimi bambini.

Dopo il primo maschietto del quale non conosce la paternità ha fatto in modo di farsi ingravidare una volta dal fratello ed un'altra da Roberto stando ben attenta a che la paternità fosse certa.

Sono nate due splendide bambine che il marito esibisce con orgoglio a tutta la comunità del paese.

Il ragazzo è sempre molto impegnato nella fabbrichetta dove lavora sino a tardi con suo padre e dal giorno delle nozze le volte che ha fatto l'amore con sua moglie si possono contare sulle dita di una mano.

Però,ogni volta che la moglie gli si concedeva gli faceva indossare il preservativo e solo quando era certa di essere stata ingravidata da uno degli amanti si faceva scopare anche da lui senza.

Naturalmente la moglie è felicissima di avere un marito così affezionato ai bambini.

Così attaccato al lavoro e tanto meravigliosamente innamorato e distratto da darle la possibilità di frequentare a proprio piacimento la mamma con la quale non ha mai interrotto i suoi rapporti lesbici e col fratello ed il suo amico dai quali si fa chiavare insieme o separatamente più volte nell'arco della settimana.

I momenti più belli ed esaltanti Lorenza li ha vissuti quando col pancione gonfio e mentre il marito era al lavoro,lei si faceva montare contemporaneamente da Roberto in fica e dal fratello nel culo mentre leccava la slabbrata e gocciolante vulva della mamma.

Ora Marco vive abitualmente a casa della madre con la quale condivide,quando non dorme altrove, la camera matrimoniale giacendo e chiavando come fossero marito e moglie.

L'unico rammarico della donna è che essendo in menopausa,non potrà farsi ingravidare anche lei e regalargli così un bambino che gli sarebbe contemporaneamente figlio e fratello.

Questo incestuoso desiderio sarebbe stato per lei il massimo coronamento delle sue perversioni!

Naturalmente Marco e Roberto hanno consolidato il rapporto con la ginecologa della quale sono diventati amanti,complici e soci in affari.

Roberto si è addirittura trasferito definitivamente da lei e le ha anche fatto partorire un vispo bimbetto.

La ginecologa infatti aveva scacciato il marito da casa e lo aveva rimpiazzato con lui.

La decisione di separarsi l'aveva presa dopo aver scoperto che le assenze del marito non erano dovute alla partecipazione ad inesistenti congressi ma semplicemente al fatto che lui aveva un'amante dal quale si trasferiva nelle sue "trasferte" di lavoro.

L'amante era un baldo giovanotto di Roma e lei non poteva accettare l'idea che anche lui avesse un maschio come amante!

Lo studio della ginecologa era oramai stato trasformato in una specie di consultorio sessuale che aveva assunto però,più le funzioni di un postribolo per donne che non un luogo di consulenze erotico-familiari.

Infatti,via via che le voci si spargevano nel paese,sempre più signore si recavano per delle consulenze che sistematicamente si riducevano ad allargate di gambe per ricevere cospicue razioni di cazzi seguite da adeguate corpose parcelle.

Spesso,le vogliose mogli tornavano a casa col pesante fardello di una gravidanza da attribuire agli ignari,infaticabili mariti che regolarmente,esibivano la pancia delle mogli con soddisfazione e malcelato orgoglio virile.

L'unico nel paese ad avere pienamente preso atto delle sue corna era il farmacista che oramai,le esibiva pubblicamente senza pudore e con orgoglioso esibizionismo.

La moglie che già aveva avuto un figlio da loro,oramai riceveva i ragazzi direttamente nella sua villa dove spesso trascorrevano anche la notte.

Quando loro arrivavano da soli o in coppia,il farmacista usciva di casa per lasciarli soli e quando decidevano di trascorrere la notte con sua moglie nella loro camera nuziale,lui si ritirava nel suo studio dove trascorreva tutta la notte.

Col tempo il farmacista aveva perso il piacere vojeristico di assistere alla monta di sua moglie ed era entrato in una fase assolutamente cerebrale e platonica.

A lui bastava che la moglie godesse e poi,mentre lui si masturbava,gli raccontasse in ogni dettaglio quello che era successo.

Spesso dopo l'incontro coi suoi amanti la trovava col volto sfigurato,il trucco sbavato ed il corpo e le lenzuola completamente intrise di tracce di sperma ancora fresche.

I capelli appiccicati da residui raggrumati mentre la stanza era avvolta nell'aspro e pungente odore di sesso,umori e sudore dei corpi accaldati.

In quei casi si accucciava accanto alla moglie,l'accarezzava e la tempestava di teneri bacini mentre lei con tono basso e sensuale gli raccontava ogni dettaglio del suo godimento.

Spesso gli bastava il semplice ingresso nella stanza del peccato per farlo venire senza neanche toccarsi.

In quei casi,la moglie faceva finta di non accorgersi ed ansimando alle sue carezze,continuava col suo racconto.

Il giorno in cui la moglie gli ha comunicato di essere stata ingravidata per la seconda volta dai due giovani(naturalmente non poteva sapere quale dei due fosse il padre)lui si è mostrato entusiasta ed ha voluto festeggiare la notizia invitando i due ragazzi.

Mentre cenavano ha tirato fuori tre voucher già pagati per un viaggio per tre persone di 2 settimane alle Maldive:

-Questo è il mio regalo per la bella notizia e per il nostro bambino tesoro!-

Aveva detto mentre stringeva a se la moglie e con aria complice e soddisfatta guardava i due giovani negli occhi.

Mentre la moglie accennava ad una risposta lui:

-Amore...non temere per il negozio...me ne occuperò io...tu preoccupati di ringraziare questi baldi giovanotti che ti accompagneranno e ti aiuteranno ad aver cura del nostro bambino che porti in grembo...-

In quei quattro anni era successo di tutto in quella comunità.

C'era stata un incredibile incremento di natalità di cui tutte le donne erano coscienti e solo i mariti parevano esserne completamente ignari coinvolti com'erano,nel loro lavoro e nel fare i dané!

Persino Biba,la ragazza che per prima aveva innescato quell'incredibile giostra erotica che oramai coinvolgeva quasi tutto il paese,era tornata dai due ragazzi portando con se l'amica Gina che aveva ancora i postumi della tremenda sodomizzazione che le aveva lacerato lo sfintere anale lasciandola definitivamente chiusa all'intrusione di membri di quel calibro.

Naturalmente Biba si è rifiutata ancora di farsi inculare da Roberto ed anche Gina non ne ha voluto sapere di ripetere quella traumatica esperienza ma si è comunque consolata facendosi chiavare dai due ragazzi prendendoli separatamente o insieme e facendoli sborrare contemporaneamente nella sua apertissima fica.

Dopo alcuni incontri nell'accogliente studio della disponibile dottoressa,anche Biba e Gina sono rimaste incinta e le madri,felici della notizia e con l'aiuto della scaltra ginecologa,hanno combinato un matrimonio con due dipendenti del padre di Biba e Gina con i quali sin da adolescenti avevano abituali rapporti protetti.

Il gioco molto semplice era sempre lo stesso.

Dopo che il test di gravidanza era risultato positivo,si sono fatte chiavare senza preservativo attribuendo poi il loro stato a quella "imperdonabile" leggerezza.

I due ragazzi erano felicissimi di essere entrati a far parte della famiglia dei rispettivi "padroni".

Naturalmente,due nuovi cornuti erano stati approntati per la gioia delle due ragazze,le loro madri e gli stalloni che si sarebbero presi cura del loro piacere e del loro equilibrio psicofisico.

-Amore...-

Avevano detto le due troiette ai ragazzi:

-Stavolta l'abbiamo fatta proprio grossa!

Ricordate quella sera che dopo la discoteca abbiamo giocato a fare i grandi ed abbiamo scopato senza preservativi?

Ebbene,siamo entrambe incinta e il bello è che,tutti e due ci avete sborrato dentro e quindi non sappiamo neanche chi è il padre!-

-Bhé potete abortire no!-

Aveva subito esordito uno dei due in preda al panico.

-No...no...-

Aveva continuato l'altro:

-Anche se non sappiamo con certezza chi sarà il padre,io voglio tenerlo mio figlio a costo di assumermi la paternità di entrambi.-

La discussione tra i quattro è andata avanti per alcuni giorni sino a che le ragazze,non hanno accompagnato i due dalla ginecologa che a loro insaputa aveva già organizzato tutto.

Durante la gravidanza le ragazze si incontravano spesso con Lorenza anche lei gravida della terza figlia,nello studio della ginecologa ed in una di quelle occasioni,scambiandosi le reciproche,intime confidenze,lei ha raccontato della sua esperienza anale col mostruoso randello di Roberto:

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-Il giorno prima di incontrare Roberto,mio fratello dopo essersi fatto fare un pazzesco bocchino da mia madre ed averle rovesciato in gola un fiume di sperma,aveva chiavato ed inculato anche me lasciandomi sfondata e piena di due incredibili sborrate.

Quella era la prima volta che io e mia madre avevamo avuto un rapporto incestuoso con lui.

Quell'esperienza e la scoperta dell'enorme randello che mio fratello nascondeva sotto le mutande,ci aveva sconvolte ed al tempo stesso,aveva esaltato in modo parossistico la nostra libidine.

Nonostante la nostra insistenza però,quella notte non ha voluto concederci un bis.

Il "bastardo pervertito" aveva già in mente di riprendere il giorno dopo portandoci il suo amico Roberto.

Anche alla vista del suo gigantesco cazzo,io e mia madre,com'era successo il giorno prima con mio fratello,siamo rimaste a bocca aperta.

Mia madre,preoccupata dal fatto che Roberto avrebbe potuto squartarmi col suo nerboruto totem,lo ha preso e se lo è portato in camere da letto per un primo collaudo.

Io sono rimasta in soggiorno con mio fratello che mi ha chiavata a dovere facendomi godere come una cagna e riempiendomi la bocca e la fica con le sue abbondantissime iniezioni di sperma.

Mentre giacevo piegata a pecora col cazzo di mio fratello che mi trapanava anche il culo,è apparsa mia madre completamente nuda col volto sfigurato e con un rivolo di umori e sperma che scivolandole oscenamente tra le cosce,lasciava una scia lucida e vischiosa sul pavimento.

Alla vista di quella scena,mio fratello,infoiato come una bestia,emettendo un grugnito terrificante,e lacerandomi le carni con una stretta brutale sui fianchi si è schiantato in me,lasciandosi andare e riempiendomi il retto con numerosi,potenti fiotti di bollente sborra.

Io e mia madre avevamo l'aspetto di reduci di guerra mentre i due maschi matidi di sudore ed evidentemente soddisfatti per le loro prestazioni,parevano già pronti per ricominciare.

Mentre facevamo la doccia mia madre non smetteva di decantare la potenza virile di Roberto ed al tempo stesso,si raccomandava con me di non farmi inculare senza che lei fosse vicina a darmi consigli e proteggermi dalla sua devastante arma letale.

-Sai bene bambina mia quanto io sia aperta dietro!

Ti posso assicurare però che quando quel mostro mi ha penetrata,mi sentivo squartare....credevo di morire e se non fosse stato per lui che mi ha messo una mano davanti alla bocca,le mie grida si sarebbero sentite per tutto il quartiere.-

Mentre mi parlava,sentivo la mia eccitazione montare e quando lei se ne è accorta,si è inginocchiata e con l'acqua che scrosciando ci accarezzava la pelle mi ha fatto godere con la lingua.

Completamente nudi in salotto mentre sorseggiavamo un drink ed in attesa di riprendere le forze, abbiamo conversato piacevolmente di vari argomenti e con fare incredibilmente disinvolto,non abbiamo neppure sfiorato i temi sessuali e della tremenda trasgressione dell'incesto.

I ragazzi erano già armati quando le mani hanno cominciato ad intrecciarsi e scorrere sui nostri frementi corpi caldi e profumati.

Com'era già successo prima ma cambiando partner,mia madre ha preso per mano suo figlio ed è sparita in camera da letto.

I suoi gesti spicci e nervosi,denunciavano una certa smania di avere finalmente suo figlio tutto per se.

Sino a quel momento infatti mio fratello le aveva solo sborrato in bocca e benché l'avesse anche chiavata ed inculata,non le aveva fatto sentire in corpo il calore e la potenza dei suoi spruzzi di sborra.

Era smaniosa la mamma!

Smaniava dal desiderio di sentire il caldo seme del figlio depositarsi nel nido che l'aveva custodito per nove mesi e dal quale era venuto al mondo.

Mentre dalla camera da letto ci giungevano le voci di godimento di mia madre e suo figlio,Roberto mi trattava come una principessa e cosciente del fatto che mai avrei potuto prendere in bocca il suo randello,me lo porgeva e me lo faceva gustare come fosse un gelato.

Dopo avermi leccata tra le cosce ed avermi fatta godere due volte con la bocca,mi ha fatta distendere sul divano e ponendosi a cavalcioni sui miei seni,mi ha fatto aprire la bocca ed appoggiando l'enorme cappella sulle mie labbra,mi riempito il cavo orale con un'enorme quantità di sborra che mi aveva chiesto di non ingoiare.

Poi,dopo essersi scrollato per bene di ogni residuo ed essersi asciugato sui miei capezzoli,si è unito alle mie labbra in un lascivo,lungo e viscido bacio.

Come due vecchi e collaudati porcelli ci siamo divisi ed ingoiato in parti uguali la gustosa crema che mi riempiva la bocca.

Dopo essersi ripreso mi ha chiavata facendomi sentire meravigliosamente piena di se e baciandomi appassionatamente nel momento stesso in cui,godendomi dentro trascinava anche me in uno sconvolgente orgasmo.

Mi ha accarezzata a lungo tempestandomi di baci prima di mutare l'espressione del suo viso e chiedermi di inginocchiarmi col culo rivolto verso l'alto.

Era venuto il momento di incularmi!

Ripensando alle raccomandazioni della mamma ero tentata di chiamarla in mio soccorso ma poi l'orgoglio e l'amor proprio hanno avuto il sopravvento:

-Se l'hanno preso altre ed anche la mia mamma ci è riuscita....perché non dovrei proprio io?-

Mi chiedevo tra me e me mentre mi accingevo ad inginocchiarmi per offrirgli il sacrificio del mio buco del culo.

Lui in ginocchio dietro di me mi ha leccata a lungo.

Mi ha esplorata prima con un dito poi due poi tre ed infine raccogliendo le dita è riuscito a massaggiarmi lo sfintere aperto e rilassato sino al metacarpo della sua mano.

A quel punto ero davvero convinta di essere ben aperta e capace quindi di prenderlo senza problemi.

Poi ha preso del lubrificante e mi ha spalmata per bene dentro e fuori e dopo essersi lubrificato lui stesso,si è avvicinato al mio orecchio e mi ha chiesto:

-Sei pronta per la bestia!-

-Sì-

Ho risposto con voce stridula mentre il dubbio mi assaliva ed il panico si impossessava di me facendomi tremare come una foglia.

Non ero più rilassata mentre la sua cappella si appoggiava alla mia apertura.

Ero stretta....chiusa!

Ermeticamente chiusa e maledettamente spaventata!

La macchina trapanatrice era però inesorabilmente in azione e Roberto non pareva essersi reso conto del cambiamento del mio stato.

Balbettando in modo forse incomprensibile,avevo cominciato ad implorarlo di fare piano....di stare attento.....di non farmi male.

Le sue mani come tenaglie stringevano i miei fianchi.

Sentivo il suo respiro farsi più pesante mentre il mio cuore pulsava come impazzito sotto le mie mammelle schiacciate sul tappeto.

Sentivo la pressione del suo glande farsi sempre più forte e contemporaneamente il mio sfintere anziché dilatarsi per facilitarne l'accesso,si chiudeva sempre più a riccio.

Lui spingeva,grugniva e con le dita mi mordeva la carne.

Sulla mia schiena sentivo le sue gocce di sudore picchiettare come a voler scandire i tempi di quella impossibile penetrazione.

Poi un colpo secco,un dolore lacerante,un grido ed infine il buio.

Quando mia madre e mio fratello richiamati dal mio urlo di dolore sono accorsi,io ero accasciata col busto e la testa a terra priva di sensi.

Lui mi teneva per i fianchi rimanendomi dentro impalata e silenziosa come fossi priva di vita.

La mamma come la Maddalena,mi si è inginocchiata accanto e baciandomi con la dolcezza di cui solo una madre è capace,mi accarezzava e mi sussurrava parole dolci.

Quando finalmente sono rinvenuta,la sua sola presenza è stata sufficiente per rincuorarmi e ridarmi sicurezza.

Il palo che avevo conficcato nel culo mi procurava dolori atroci che mia madre cercava di alleviare con le sue parole e con i preziosi consigli di cui non avevo saputo tener conto nel momento cruciale.

Le sue parole e le sue carezze mi hanno rilassata e con me,anche la tensione anale si è attenuata permettendomi di dilatarmi ed accogliere l'intruso in modo meno doloroso.

Quando la tensione è sparita dal mio volto,mia madre si è infilata sotto di noi e mentre con la lingua mi leccava la fica dandomi un languido piacere,con le mani aveva afferrato il mostro per pilotarne l'avanzata.

Io avevo l'impressione di avere dentro tutto il palo.

In realtà solo la cappella aveva varcato lo stretto accesso e purtroppo la conformazione del cazzo di Roberto era tale che il gambo andava crescendo di spessore verso l'attaccatura sino a divenire un vero palo.

Dalla sua postura la mamma si è subito resa conto che non avrei potuto prenderlo tutto ha chiesto quindi a Roberto di non spingere più per entrare ma di limitarsi ai piccoli movimenti necessari per farlo sborrare.

Roberto non abituato a simili compromessi,ha fatto buon viso a cattivo gioco e trattenendosi a stenti,ha dunque cominciato a roteare ed agire con lievi spinte sino a che con un grugnito liberatorio,ha cominciato a spararmi i suoi bollenti fiotti sborra.

I suoi rantoli ed il calore che improvviso ha pervaso il mio retto,hanno scatenato la mia libidine e rilassando completamente i muscoli del mio sfintere,con un colpo di reni mi sono spinta verso di lui che,lubrificato dal suo stesso sperma,mi è entrato tutto di schianto.

Completamente impalata e matida di sudore,mentre lui mi inculava selvaggiamente,ho avuto solo la forza di dire:

-Grazie mamma!-

Quella è stata la prima ed ultima volta che Roberto mi ha inculata.

Francamente ragazze preferisco dissetarmici con la bocca e farmi riempire la fica mentre nel culo mi piace accogliere quello di mio fratello che mi riempie lo stesso ma lo fa con dolcezza facendomi godere come una vera cagna.

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Gli altri fatti salienti che avevano cambiato la vita del paese in quei quattro anni erano sostanzialmente due:

1)Il parroco che sino a quel momento si era limitato a consolare solo le sparute mogli più audaci,è entrato a far parte del clan della ginecologa dando manforte ai due richiestissimi ragazzi.

Anche lui coerentemente con la sua fede e nel rispetto dei dettami della sua chiesa chiavava senza preservativo.

In paese dunque,vi sono molti bambini figli dello spitito santo!

La seconda e,forse più importante novità è che,un bel giorno nello studio della ginecologa si è presentata la mamma di Roberto.

Due settimane dopo quella prima visita la donna era incinta.

L'aveva ingravidata suo figlio!

Ma questa è un'altra storia!




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