Visita Prostatica
di
Alessia6868
genere
dominazione
Ciao da Alessia6868, sempre con il marchio sulla natica; ormai è questa la mia targa ovvero G&M sulla natica.
Ho parecchie cose da raccontare ma una, che mi fa ancora eccitare nel pensare a come mi è successo è davvero deliziosa.
Oltre alle avventure con la mia amante trans dove mi diverto e mi fa divertire alla grande con il suo arnese da 23 centimetri questa è stata davvero senza volerla o cercarla.
Ecco cosa mi è successo:
Giustamente, essendo una trav, non sono donna al 100% e parlando con il mio medico di fiducia gli ho raccontato che non avevo mai fatto una colon-scopìa e controllo della prostata.
Il motivo è che non avevo mai pensato a problemi di sorta e quindi me ne sono fregata altamente.
Il mio medico ( dimenticavo di dire che nessuno sa di me come Alessia )mi ha obbligata e mi ha prescritto la richiesta e che poi dovevo portargli la risposta della visita.
Vado a pagamento e da donna come sono, scelgo una Dottoressa in modo da sentirmi a mio agio.
Fatto le dovute ricerche mi intriga una tipa che abita anche vicino a me e pensavo che magari l'avevo incontrata al bar dalle parti mie.
Mi decido e prendo l'appuntamento verso le 18:00 di sera, sul tardi, perché meno gente e meno confusione.
Al telefono lei mi assicura che sarò l'ultimo e quindi mi ha tranquillizzato.
La voce era calda e suadente, come se avesse capito che ero restio alla visita e che mi avrebbe trattato con i guanti, dato che tanti uomini non piace essere penetrati dietro per un controllo.
Beh più ci pensavo e più sorridevo da questa storia.
Arrivato il giorno fatidico, arrivo puntuale allo studio e con non poco stupore mi apre una donna sulla 40 di anni, capelli biondastro, occhi neri e un fisico che per la sua età era ben equipaggiata, si a di seno che le gambe avvolte da una gonna nera che usciva fuori dal camice.
Ecco, l'unica nota stonata era il camice bianco che rendeva quella donna non atraente tranne che per il fatto che non riuscivo a capire se portava una maglietta sotto oppure una camicetta oppure era senza nulla e il seno svettava gloriosamente.
Mi accomodai quasi subito dentro la stanza e la guardavo negli occhi mentre lei parlava e mi spiegava come si sarebbe svolta la seduta.
A fianco della stanza un lettino tipo massaggi e poco più avanti la sedia per donne che fa divaricare le gambe; un separè con sedia e delle lampade e altri accessori vari.
Dopo un pò mi dice di accomodarmi di là e di iniziare a spogliarmi dietro il separè e di sdraiarmi nudo sul lettino.
Dieci minuti ed ero nudo come un verme su quel lettino pronto ad essere esplorato; certo l'esplorazione sarebbe stata diversa dato che in molti e molte avevano assaggiato il mio culetto tondo e tanti avevano sborrato dentro mettendomi incinta con il loro seme.
La Dott.ssa avvicinatasi al mio fianco iniziò a parlare e quasi ridendo mi disse di non preoccuparmi perché aveva delle mani piccole e affusolate per il controllo della prostata con le mani e invece per la colon-scopia avrebbe usato parecchio gel e un attrezzo di media grossezza.
Iniziò con prostata facendomi mettere in varie posizioni iniziando a perlustrare e a penetrare il mio culetto.
Ma dopo, in quella in cui ero a pecora e poi di fianco, la guardai negli occhi e anche lei mi fissava sbalordita rivolgendomi una domanda: Sig. ma lei gioca spesso con il suo sfintere? Fa uso di giocattoli erotici? Perchè qui vedo che potrei entrare con la mano direttamente vista la larghezza.
Io risposi un pò imbarazzato di si e che usavo anche indumenti femminili e che ero fidanzata o comunque frequentavo al momento una trans con arnese di notevoli dimensioni.
I suoi occhi spalancati non erano di stupore e di disaccordo ma, anzi, facevano trapelare un certo piacere e che era in sintonia con il suo modo di fare.
Dopo prese il gel e continuò la visita con l'attrezzo che mi introdusse per fare l'eco e giocò un pochettino facendolo roteare dentro l'intestino sulle pareti interne.
Mi disse pure che dato la larghezza sarebbe andata più in fondo.
Finita la visita. Stavo per rialzarmi quando mi spinse con la mano dicendomi che doveva vedere una cosa con le dita e continuare la visita.
Io mi preoccupai chiedendo spiegazioni ma lei disse che era routine dopo l'eco con attrezzino.
Mi mise altro gel e mi penetrò con le dita di colpo. Stavolta due di colpo che mi fecero scappare un piccolo gemito e inarcare la schiena.
Lei iniziò a farle roteare come se volesse spalmare quel gel attorno al buchetto interno e io immaginai, come facevo sempre, per prepararmi alla penetrazione di grossi falli.
D'un tratto lei era dentro con la mano intera e mi rovistava il culo fino in fondo, allargandomi e allungandomi il culo inserendolo fino al gomito.
"Che culo che hai... fenomenale e bello tosto. Dentro sei come il burro e ci arrivo fino al gomito" disse avvicinandosi all'orecchio.
Io avevo iniziato a gemere e a godere specialmente quando lo tirava fuori di pugno e lo infilava dentro di colpo.
Iniziò a scoparmi con il braccio tenendomi con l'altra mano la schiena inarcata tra la spalla e il collo.
"Di solito li scopo con le dita e l'attrezzo gli uomini, senza che loro se ne accorgono , ma con te farò un'eccezione". Continuò a dire baciandomi sulla schiena.
Io la pregavo di non fermarsi e di continuare con quell'azione di sfondamento.
"Un'altra volta ti faccio assaggiare i miei di giocattoli e mi dirai che non ti bastano, specialmente quello che mi lego ai fianchi che ti spezzerà quel poco che ti rimane puttanella".
Dopo circa un'ora ero sfinito e gocciolante sia dietro che davanti.
Finita la visita rimanemmo che ci saremmo incontrati ancora e ho portato alla fine gli esami fatti:
Tutto regolare, il paziente è sano in "tutto" tra virgolette.
Il mio medico mi chiese come mai queste virgolette. Gli dissi forse errore di BATTITURA.
La vostra Alessia6868
donne e sorelline alessia6868@libero.it
Ho parecchie cose da raccontare ma una, che mi fa ancora eccitare nel pensare a come mi è successo è davvero deliziosa.
Oltre alle avventure con la mia amante trans dove mi diverto e mi fa divertire alla grande con il suo arnese da 23 centimetri questa è stata davvero senza volerla o cercarla.
Ecco cosa mi è successo:
Giustamente, essendo una trav, non sono donna al 100% e parlando con il mio medico di fiducia gli ho raccontato che non avevo mai fatto una colon-scopìa e controllo della prostata.
Il motivo è che non avevo mai pensato a problemi di sorta e quindi me ne sono fregata altamente.
Il mio medico ( dimenticavo di dire che nessuno sa di me come Alessia )mi ha obbligata e mi ha prescritto la richiesta e che poi dovevo portargli la risposta della visita.
Vado a pagamento e da donna come sono, scelgo una Dottoressa in modo da sentirmi a mio agio.
Fatto le dovute ricerche mi intriga una tipa che abita anche vicino a me e pensavo che magari l'avevo incontrata al bar dalle parti mie.
Mi decido e prendo l'appuntamento verso le 18:00 di sera, sul tardi, perché meno gente e meno confusione.
Al telefono lei mi assicura che sarò l'ultimo e quindi mi ha tranquillizzato.
La voce era calda e suadente, come se avesse capito che ero restio alla visita e che mi avrebbe trattato con i guanti, dato che tanti uomini non piace essere penetrati dietro per un controllo.
Beh più ci pensavo e più sorridevo da questa storia.
Arrivato il giorno fatidico, arrivo puntuale allo studio e con non poco stupore mi apre una donna sulla 40 di anni, capelli biondastro, occhi neri e un fisico che per la sua età era ben equipaggiata, si a di seno che le gambe avvolte da una gonna nera che usciva fuori dal camice.
Ecco, l'unica nota stonata era il camice bianco che rendeva quella donna non atraente tranne che per il fatto che non riuscivo a capire se portava una maglietta sotto oppure una camicetta oppure era senza nulla e il seno svettava gloriosamente.
Mi accomodai quasi subito dentro la stanza e la guardavo negli occhi mentre lei parlava e mi spiegava come si sarebbe svolta la seduta.
A fianco della stanza un lettino tipo massaggi e poco più avanti la sedia per donne che fa divaricare le gambe; un separè con sedia e delle lampade e altri accessori vari.
Dopo un pò mi dice di accomodarmi di là e di iniziare a spogliarmi dietro il separè e di sdraiarmi nudo sul lettino.
Dieci minuti ed ero nudo come un verme su quel lettino pronto ad essere esplorato; certo l'esplorazione sarebbe stata diversa dato che in molti e molte avevano assaggiato il mio culetto tondo e tanti avevano sborrato dentro mettendomi incinta con il loro seme.
La Dott.ssa avvicinatasi al mio fianco iniziò a parlare e quasi ridendo mi disse di non preoccuparmi perché aveva delle mani piccole e affusolate per il controllo della prostata con le mani e invece per la colon-scopia avrebbe usato parecchio gel e un attrezzo di media grossezza.
Iniziò con prostata facendomi mettere in varie posizioni iniziando a perlustrare e a penetrare il mio culetto.
Ma dopo, in quella in cui ero a pecora e poi di fianco, la guardai negli occhi e anche lei mi fissava sbalordita rivolgendomi una domanda: Sig. ma lei gioca spesso con il suo sfintere? Fa uso di giocattoli erotici? Perchè qui vedo che potrei entrare con la mano direttamente vista la larghezza.
Io risposi un pò imbarazzato di si e che usavo anche indumenti femminili e che ero fidanzata o comunque frequentavo al momento una trans con arnese di notevoli dimensioni.
I suoi occhi spalancati non erano di stupore e di disaccordo ma, anzi, facevano trapelare un certo piacere e che era in sintonia con il suo modo di fare.
Dopo prese il gel e continuò la visita con l'attrezzo che mi introdusse per fare l'eco e giocò un pochettino facendolo roteare dentro l'intestino sulle pareti interne.
Mi disse pure che dato la larghezza sarebbe andata più in fondo.
Finita la visita. Stavo per rialzarmi quando mi spinse con la mano dicendomi che doveva vedere una cosa con le dita e continuare la visita.
Io mi preoccupai chiedendo spiegazioni ma lei disse che era routine dopo l'eco con attrezzino.
Mi mise altro gel e mi penetrò con le dita di colpo. Stavolta due di colpo che mi fecero scappare un piccolo gemito e inarcare la schiena.
Lei iniziò a farle roteare come se volesse spalmare quel gel attorno al buchetto interno e io immaginai, come facevo sempre, per prepararmi alla penetrazione di grossi falli.
D'un tratto lei era dentro con la mano intera e mi rovistava il culo fino in fondo, allargandomi e allungandomi il culo inserendolo fino al gomito.
"Che culo che hai... fenomenale e bello tosto. Dentro sei come il burro e ci arrivo fino al gomito" disse avvicinandosi all'orecchio.
Io avevo iniziato a gemere e a godere specialmente quando lo tirava fuori di pugno e lo infilava dentro di colpo.
Iniziò a scoparmi con il braccio tenendomi con l'altra mano la schiena inarcata tra la spalla e il collo.
"Di solito li scopo con le dita e l'attrezzo gli uomini, senza che loro se ne accorgono , ma con te farò un'eccezione". Continuò a dire baciandomi sulla schiena.
Io la pregavo di non fermarsi e di continuare con quell'azione di sfondamento.
"Un'altra volta ti faccio assaggiare i miei di giocattoli e mi dirai che non ti bastano, specialmente quello che mi lego ai fianchi che ti spezzerà quel poco che ti rimane puttanella".
Dopo circa un'ora ero sfinito e gocciolante sia dietro che davanti.
Finita la visita rimanemmo che ci saremmo incontrati ancora e ho portato alla fine gli esami fatti:
Tutto regolare, il paziente è sano in "tutto" tra virgolette.
Il mio medico mi chiese come mai queste virgolette. Gli dissi forse errore di BATTITURA.
La vostra Alessia6868
donne e sorelline alessia6868@libero.it
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Commenti dei lettori al racconto erotico