Madre-figlia-figlio superdotato 3°-una vita nuova

Scritto da , il 2013-08-05, genere incesti

Nonostante che la madre avesse ingoiato la gran parte dello sperma che il figlio le aveva scaricato direttamente in gola,la donna aveva ancora in bocca abbondanti residui che le permettevano di gustare per la prima volta dopo una lunghissima astinenza,l'inebriante e gustoso sapore dello sperma.

Mentre con gli occhi chiusi e la testa poggiata sull'inguine del figlio si beava di quella meravigliosa situazione,un rivolo di sborra fuorusciva dalle sue labbra e scivolava sul gambo del membro che ormai molle pareva ancora uscire dalla sua bocca.

Il sapore di quel nettare le ricordava quello del marito che tante volte aveva gustato e questo fatto,agendo come una macchina del tempo la riportava a situazioni ormai lontane che lei credeva perdute per sempre.

Mentre avvolta dal caldo grembo del figlio ed assorta nei suoi nostalgici pensieri si attardava ad ingoiare gli ultimi residui di nettare per prolungare il suo stato di grazia,è stata risvegliata dalla voce di Marco:

-Mamma...è stato bellissimo....hai le labbra più sensuali ed eccitanti tra quelle che mi hanno fatto godere....hai visto anche tu in quanto poco tempo mi hai svuotato risucchiandomi anche l'anima!

Chissà com'è la fonte dalla quale mi hai dato la vita e mi ha proiettato alla luce del mondo!?-

La mamma abbandonandosi ancora di più sul caldo ed accogliente nido di peli dell'inguine e della pancia del giovane,impugnando ancora la gocciolante clava,gli ha risposto serafica:

-Anche tuo padre me lo diceva e dio solo sa quante donne l'avevano assaggiato!-

Poi sollevandosi di soprassalto:

-Oddio Marco...ricomponiamoci tra poco arriva tua sorella!-

Il ragazzo avrebbe voluto ribattere-Ma come mamma....se dobbiamo....- ma troncando i suoi pensieri e riflettendoci ha capito che era un gioco che per la sua stessa natura trasgressiva e per motivi di stile e di rispetto che comunque doveva riservare a sua madre e sua sorella,ha seguito i consigli della madre e seppur malvolentieri si è tirato su le braghe ricomponendosi anche lui aggiungendo poi:

-Però non è giusto mamma...io ho goduto e non ti ho neanche toccata!-

-Non temere bambino mio ne avremo di tempo per rifarci e poi....non è vero che io non abbia goduto...ho bevuto quel ben di dio direttamente dalla tua fontanella....se credi proprio che non abbia goduto guarda tu stesso!-

Prendendogli la mano e sollevandosi la gonna l'ha portata sulle sue mutande completamente zuppe degli umori che copiosi erano colati dal suo sesso eccitato.

Poi stringendogli il polso ha portato sulla bocca del figlio la mano bagnata e ridendo gli ha detto:

-Ecco Marco per ora siamo pari!

Io ho bevuto il tuo nettare e tu hai assaggiato il mio!-

Mentre il ragazzo era intento a leccarsi le dita,è entrata la sorella che prima ha baciato la madre sulla bocca ripetendo subito dopo lo stesso gesto col fratello e mentre si leccava sensualmente le labbra ha così commentato:

-Mmmmmmm...che buon odore e che buon sapore....cosa avete mangiato di buono in mia assenza?

Lo sapevo,basta allontanarsi un attimo per un impegno che voi fate le cose senza di me!-

Il modo scherzoso col quale il padre e la madre l'avevano svezzata ed educata ai piaceri dei sensi,faceva si che la ragazza fosse in grado di sdrammatizzare ogni situazione e rendere delizioso e normale ciò che comunemente viene ritenuto tabù se non addirittura osceno.

Il fratello non conosceva questo lato del suo carattere e dunque,comodamente sdraiato sul divano accanto a sua madre,si gustava la scenetta mentre Lorenza continuava:

-Lasciatemi indovinare.....non era gelato alla crema....non era un babà....ho sentito un vago sapore di frutta esotica ma non era papaya...c'è un profumo di ostriche ma non vedo i gusci....potrebbe essere un liquore esotico che so caipirinha o pina colada ma non vedo bicchieri....credo che non vi sia che una sola risposta.....è odore e profumo di sesso!avete fatto sesso in mia assenza.....come vi siete permessi fedigrafi incestuosi che non siete altro...adesso dovete pagarmela!-

La madre ed il fratello farfugliando parole di assenso che si confondevano con le incontenibili risa hanno allargato le braccia e l'hanno accolta sul divano.

Immediatamente,vi è stato uno scambio di baci profondi e voluttuosi con le lingue che roteavano vorticosamente alla ricerca della gemella con la quale intavolare una sfrenata.oscena e umida danza.

Poi,quando finalmente la ragazza pareva appagata dalla sua pur piccola razione di sperma del fratello ed umori materni,si è inginocchiata davanti a Marco e ripetendo il gesto che un'ora prima aveva fatto la madre,gli ha abbassato il pantalone del pigiama.

Il cazzo pendeva ancora molle e dal foro uretrale dell'enorme cappella ricoperta dal prepuzio chiuso fuoruscivano ancora lucide perline di sperma.

La ragazza con occhi gonfi di meraviglia,dopo averlo tastato come a volerne constatare la reale consistenza, lo ha sollevato con le due mani tenendolo come fosse un bambino e quando lo ha scappellato,gli è apparso il livido glande in tutta la sua prepotente mole.

La cappella era scura e resa ancora più minacciosa dalle tracce di sperma e saliva che ancora lo facevano brillare come un'arma pronta a colpire.

La ragazza cambiando la sua postura,si è girata distendendosi con la schiena appoggiata alla seduta del divano.

In quella posizione,con le labbra dischiuse,il glande le scendeva in bocca come fosse una grossa ciliegia tenuta dal picciulo e come tale,lei ha cominciato a titillarlo con la lingua e succhiarlo sino a captarne nuovi segnali di vita.

Il palo sino ad allora inerte ed inanimato,ha cominciato a scuotersi e rispondere con lievi contrazioni agli impertinenti massaggi della lingua della sorella sorella.

Via via le risposte erano più rapide ed energiche sino a che,il riacquistato turgore non gli ha fatto assumere una posizione eretta,tesa e virile che non le consentivano più di leccarlo rimanendo distesa in quella postura.

Naturalmente,il risorgere del membro,aveva messo in mostra due imponenti e gonfi testicoli che la ragazza ha subito onorato con lunghe leccate ,piccolo morsi e vani tentativi di prenderne qualcuno in bocca e succhiarlo.

Troppo grandi!

Sarà per la prossima volta ha pensato la ragazza già troppo impegnata a gestire quel mostro di carne.

Lorenza dopo aver ripreso la posizione in ginocchio davanti al suo totem,stringendolo a fatica tra le mani,sentiva pulsare tra le dita le gonfie vene bluastre così tese che parevano voler esplodere da un momento all'altro.

Tra le mani percepiva le sue contrazioni talmente rapide e potenti che lo rendevano più simile ad un animale che ad un membro umano.

Mentre si gustava quel fenomeno della natura e tra le cosce gli umori bagnavano copiosamente il folto pelo,ha guardato il ragazzo negli occhi ed ha esclamato:

-Fratello che cazzo che hai....questo è un cannone....giusto quello che serve a me e alla mamma per combattere le nostra battaglie!-

Sollevandosi per realizzare il sogno a lungo coltivato,pensava che con quella dotazione,non vi sarebbe stata nessuna posizione che le avrebbe impedito a causa del suo sovrappeso,delle grosse cosce e delle imponenti chiappe di prenderlo tutto dentro sia in fica sino all'utero che nel culo.

Mentre la mamma con una mano teneva il cazzo ben dritto e con l'altra la gonna della figlia sollevata,la ragazza si è tolta le mutande e senza indugi ne bisogno di lubrificazione,si è impalata sul cazzo del fratello.

Lo ha preso col viso rivolto verso il maschio.

Era la prima volta e voleva studiarne le reazioni,voleva vedergli gli occhi mentre godeva,voleva strappargli la lingua al suo primo orgasmo e voleva che il suo viso fosse annegato nelle sue generosissime mammelle.

Lorenza voleva ritrovare col fratello tutte le sansazioni che gli procurava suo padre.

Con lui voleva mettere in atto tutti gli insegnamenti della mamma e del suo amato papà.

Mentre lei,a dispetto della sua stazza,si muoveva sul cazzo del fratello con una incredibile agilità,la madre le aveva slacciato la camicetta e nel momento in cui le ha tolto il reggiseno,le enormi mammelle,sono piombate sul viso del fratello con l'abbondanza e la violenza di uno tsunami.

Dopo un primo attimo di smarrimento,il ragazzo ha cominciato ad approfittare della generosa dotazione che la fortuna gli aveva messo a disposizione.

Succhiava avidamente i grossi capezzoli e come impazzito,affondava la testa tra quei seni enormi ma sodi al tempo stesso.

I rumori che sortivano dalla sua bocca erano indecifrabili,risucchi,gorgoglii,rantoli,parole oscene di incitamente alla sorella che a sua volta ansimava rumorosamente ed incitava il fratello a chiavarla più a fondo,a sfondarla e farla morire ma farla godere così per sempre.

Tra le cosce delle ragazza gli umori colavano come una fontana aperta e ad ogni orgasmo,un nuovo zampillo andava a rendere sempre più zuppi i coglioni del ragazzo,le cosce della sorella ed il divano in pelle che ad ogni affondo schioccava e gorgogliava come un'onda prima della risacca.

I due corpi erano inzaccherati di umori e matidi di sudore e quando la ragazza ha intuito che il fratello stava per godere,gli ha appiccicato le labbra sulle sue e risucchiandolo come una ventosa,ha accompagnato le contrazioni del suo corpo e del suo cazzo con movimenti violenti e coordinati e solo quando ha sentito i potenti fiotti riscaldarle l'utero ha staccato le sue labbra permettendo allo stallone di liberare tutta la sua libidine con un inquietante, lunghissimo nitrito.

Dopo il travolgente momento di piacere,la ragazza si è abbandonata a peso morto sul corpo del fratello dandogli così l'esatta percezione di quale giumenta aveva appena chiavata.

La mamma intanto,si era distesa anche lei con le spalle appoggiate al divano ed ha atteso pazientemente che i figli finissero di coccolarsi consumandosi di baci e parole dolci e si staccassero dandole la possibilità di raccogliere con la bocca la sborra e gli umori che intasavano il sesso della figlia.



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