Alghero

di
genere
gay

Gita ad Alghero con alcuni compagni. Camera con letto matrimoniale e uno singolo.ci giochiamo il singolo,io e te perdiamo.io ti amo,non ne abbiamo mai parlato ma lo sai. Siamo al buio. Sento che mi tocchi il culo credendo che dormo.mi giro ci guardiamo in silenzio. I tuoi occhi neri e quella tipica espressione leggermente sprezzante sulla bocca.adesso che fai?sembri chiedermi.non hai paura.io ti tocco sotto il mento,il pomo. Poi scendo fino ale mutande,sento il cazzo che si indurisce. Tu ti scazzi,ti togli le mutande,sei nudo,capisco che vuoi che ti tocchi.ti sego piano.poi mi immergo sotto le lenzuola. Annuso sfregando la faccia sul pube. Lecco il cazzo dalla base alla punta,tu non puoi gemere perché c'è il compagno che dorme. Te lo succhio,poi lecco i coglioni,come un cane. Poi vado oltre,verso il proibito.tu capisci dove voglio arrivare,non ci credi.io spennello la tua parte più intima con la lingua poi la spingo dentro ti penetro più volte,tu stai per esplodere. Mi afferri la testa mi porti sul pube,urli a bocca chiusa che devi sborrare,succhiamelo frocio. Mi fotti la bocca,schizzi nella mia gola.il giorno dopo ti ignoro,tu sei allegro,vedi che non cerco di appartati con te non faccio cose strane,sei sollevato.usciamo,foto di gruppo sul cannone , io scatto non compaio.e il nostro segreto un dolce ricordo.
di
scritto il
2025-12-18
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