Timidezza in sauna

di
genere
trio

"Sei sicuro che non sia troppo succinto?" mi chiede Chiara aprendo appena l'accappatoio, fuori dallo spogliatoio.
"Fosse per me saremmo andati in una spa per naturisti, lo sai" rispondo sorridendo.
"Lo so, hai insistito e non poco... ma sai che queste cose non fanno per me".
Lascio perdere, la prendo per mano ed andiamo verso l'entrata.
Caldo, umido e profumi speziati.
Poca gente, di età varie... "neanche un bel culo" penso, mentre Chiara cerca die lettini vicini.
"Che dici? ci mettiamo qui?" mi chiede.
Lettini vista vetrate, vista giardino, vista siepe... praticamente nascosti da tutti.
Faccio spallucce e sistemo l'asciugamano sul lettino.
Facciamo un giro della spa, lei con i percorsi consigliati, tra le mani ed io in cerca di qualche bella donna da guardare. Nulla di interessante, quindi seguo i suoi discorsi sul benessere di questo e di quello.
La mattinata passa così, tra piscine e tisane alla liquirizia.
Mangiamo nel ristorante della spa; pranzo piacevole accompagnato da un paio di bicchieri di bollicine.
"Forse non dovevo, mi gira un pochino la testa" mi dice lei, con le guance rosee.
"Ma va, rilassati" le rispondo.
Torniamo ai lettini, ci distendiamo.
Gioco in pó col telefono e, quando li giro, lei si è addormentata. L'accappatoio aperto sul petto lascia intravedere il suo costume, dal quale mezzo capezzolo fa capolino.
Di certo non saró io a metterlo apposto.
La cosa comincia ad intrigarmi, ma so che dopo il vino, lei di sicuro non si accorgerà del particolare...
Mi alzo e la lascio riposare. Mi vado a rilassare in piscina, nell'angolo dell'idromassaggio.
Rimango li un bel po', rilassato e con gli occhi socchiusi.
Riapro gli occhi e mi accorgo che il sole è ormai tramontato. La luce non entra più dalle finestre sul giardino. Non è la sola cosa che noto; un ragazzo sui 30, bello tonico, sta uscendo dal bagno turco, completamente nudo.
Non credevo fosse permesso, ma le pochissime persone presenti, non ci facevano caso.
Lo seguo con lo sguardo e vedo che si va a distendere proprio sul lettino a fianco di Chiara.
Cazzo.
Esco dalla piscina, mi avvicino con calma e, facendo finta di nulla, torno al
mio posto vicino a lei.
Sta ancora dormendo, ma il suo seno ora è completamente fuori dal costume.
Lu la guarda e mi sorride, indicandomi il seno scoperto. Sorrido.
Urto per sbaglio il suo lettino e lei si sveglia.
"Ciao amore, che bel riposino"
mi dice, poi si gira e si trova il ragazzone nudo alla sua sinistra.
Si gira di scatto dalla mia parte.
Mi dice, mimando le parole con la bocca "é nudo!"
Io sorrido e annuisco.
Lui si stende e si mette le cuffiette. chiude gli occhi.
" É nudo!" mi sussura Chiara.
"Ho visto. Ed è anche ben messo" rispondo io.
"Mi hai imbrogliata"
"Ma cosa dici? cosa centro io? E poi non credo ti abbia sconvolta tanto, visto che gli hai fatto vedere le tette!" sorrido.
"Ma che cavolo dici?" mi chiede lei.
"Guarda sotto l'accappatoio, porcellona".
Apre un pochino e arrossisce, sistemando la sua tetta dentro al costume.
"Io non.." prova a dirmi.
"Si si, porcella. É un bel tipo, di 10
anni più giovane e con un bel cazzone. Lascia stare le scuse".
"Ma ti giuro che non l'ho fatto apposta!"
"Mmm, non ti credo neanche se me lo giuri. A questo punto penso io, che tu mi abbia fatto venire in questa spa apposta!" gli dico.
"Ma taci, cosa vai a pensare?" arrossisce.
"Ormai l'hai fatta. Ed ora non puoi fermarti" gli dico, spostando l'asciugamano e facendo vedere il mio cazzo eccitato.
"Cosa stai dicendo! Sei impazzito, copriti" mi ordina.
"No no no. Ora voglio sapere se é tutto un caso. Seno scoperto, Giovane nudo, lettino vicino".
Lei mi guarda.
"Ora, fai come ti dico o la considero un'ammissione di colpa" gli dico "vai nella sauna, ti distendi, ti togli il reggiseno e rimani lì finché non te lo dico io. Ti seguo, ma non mi metto vicino a te. Mi sa che non è così sicuro che siamo assieme".
"Ma sei scemo, ci ha visto parlare!" dice lei.
"Era giá disteso e con le cuffie, non ci ha visto" mentivo.
"Non lo faró mai" disse incrociando le braccia.
"Muoviti, ti aspetto li" mi alzai e andai verso la sauna.
Camminai lento, aprii la porta, mi sedetti sul lato corto della stanza.
Dalla finestra potevo vedere i lettini di Chiara e del giovane.
Passarono lungi secondi, lei si alzó, tolse l'accappatoio che "involontariamente " urtó il
lettino del ragazzo.
"Che troia" pensai.
Venne verso la sauna a testa bassa ed incroció il mio sguardo solo quando entró.
Non disse una parola.
Distese l'asciugamano e vi ci si adagió sopra.
" Togli quel reggiseno" dissi a voce bassa.
"No!" rispose secca lei.
"Muoviti, troia! lo so che lo vuoi" risposi sicuro.
Poco dopo, lentamente, lo slacciò e se lo tolse.
Non mi ero accorto che il giovane era già alla porta.
Feci finta di avere gli occhi chiusi.
Entró ed andó a sedersi vicino alla testa di Chiara, che distesa brillava di sudore e di vapore della sauna.
Lei fece finta di nulla.
Passarano pochi minuti e Chiara si passó la mano sulle gambe, col viso girato verso di me.
Mi guardò e mi fece diventare il cazzo duro.
Salì con le mani sul suo ventre; sulle costole, sui seni e si soffermó sui capezzoli.
Lui la guardava ed il suo pene cominció ad ingrandirsi, a quello spettacolo.
I capezzoli di Chiara erano turgidi. Lei stofinó le sue gambe tra di loro e si innarcó sulla schiena.
Le mani salirono al collo... al viso... ai capelli e passarono sopra la testa, toccando col palmo la coscia del ragazzo.
Lui era eccitato ed io pure.
La mano di Chiara seguì la coscia dello sconosciuto e raggiunse il suo cazzo.
Lo trovó col palmo ma giró poi il polso, prendendolo in mano e accarezzando col
pollice il suo glande, lo scappelló.
Lui allargó le gambe.
Continuó così per una manciata di secondi.
Io avevo tirato fuori il cazzo dal costume e me lo stavo toccando.
La sua mano di fermó, tornó distesa lungo i suoi fianchi.
Ero incredulo e lui pure.
Quando tutto sembrava concluso, lei si mosse, si mise a pancia in giù e subito dopo si tiró in avanti, mettendo il suo viso tra le gambe del ragazzo.
Partì immediatamente con un pompino da paura. Vedevo il suo cazzo che spariva completamente dentro la bocca della mia Chiara.
Lei succhiava, fino in fondo con gusto, per poi fermarsi a leccare la cappella, leccandola, mentre mi guardava di lato.
Su e giù, poi ancora più giù fino alle palle. Poi tornava alla cappella.
Bastarono non più di una 20ina di questi movimenti decisi per vedere lo sperma bianco colare dai lati della bocca di Chiara, che non aveva intenzione di fermarsi.
Lui era in estasi.
Quando ne ebbe abbastanza, si mise semplicemente seduta, si asciugó la bocca con l'asciugamano, guardó il giovane, si alzó e venne verso di me. Si accucciò davanti a me e prese in bocca anche il
mio cazzo. Di colpo direttamente tutto fino in gola.
Le sborrai li e lei inghiottì tutto il seme del
mio piacere. Tutto.
Si alzó, mi bació e mi disse "andiamo amore, comincia ad esser tardi".
Mi prese per mano e mi portó ai lettini.
Prendemmo le nostre cose, tornammo in spogliatoio e poi via, verso la
macchina.
Prima di uscire, guardavi verso la sauna; il ragazzo ci stava salutando con la
mano.
di
scritto il
2025-12-16
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