La lezione
di
SchizziDiPiacere369
genere
etero
Elena Maria è una professoressa di 28 anni, alta, magra, bionda, è una donna bellissima, con un fisico alto longilineo. Porta un paio di occhiali con una montatura metallica leggera. Si presenta sempre vestita con un’eleganza inappuntabile e allo stesso tempo molto sensuale.
Elena Maria ha iniziato ad insegnare nella sua scuola da poco. Siccome è ancora giovane, ed è al primo anno di lavoro da professoressa, le hanno assegnato l'ingrato compito di insegnare educazione sessuale ai ragazzi. Non è per niente facile con dei turbolenti ragazzi delle superiori. Oggi è nella classe del quinto anno, e sta facendo lezione. Nella classe ci sono 25 alunni, tutti tra i 18 ed i 19 anni, e sono quasi tutte ragazze, per fortuna. Ci sono solo 3 maschi, ma tra questi uno in particolare, Alessandro, rompe davvero le palle. E’ un bulletto che fa sempre battutine cretine, disturbando la lezione. Stamattina Alessandro è più turbolento del solito ed Elena Maria è particolarmente irritata. In seguito, quando ripenserà agli eventi della giornata, non saprà spiegarsi nemmeno lei cosa le è passato nella testa, quando in un momento di raptus ha deciso che era arrivato il momento di fargliela pagare.
Elena Maria lo chiama senza preavviso, con tono autoritario: "Alessandro, vieni qui davanti alla lavagna, per favore." Alessandro ammutolisce, poi si alza con indolenza, l’aria scocciata. “Mi aiuterai a spiegare una cosa. Oggi vedremo come è fatto l'organo sessuale maschile, e mi serve un volontario".
Alessandro, che di solito ha sempre la battuta pronta, stavolta rimane senza parole. Arrossisce mentre avanza verso la lavagna “Professoressa... ma io..." balbetta mentre tutti ridono.
Elena Maria, ancora irritata, lo afferra per un braccio con decisione. "Niente ma, Alessandro. Fai come ti dico altrimenti oggi giuro che ti mando dal preside". Con decisione, allunga una mano e gli apre la cerniera dei pantaloni mentre lui istintivamente cerca di ritrarsi. “E stai fermo, per la miseria!”
Le ragazze presenti in classe si mettono a sghignazzare, e si allungano sui banchi con sguardi interessati.
Elena Maria afferra senza esitazione il membro di Alessandro mentre lui è paonazzo dalla vergogna. "Ecco ragazze, osservate bene come appare flaccido all'inizio... e guardate ora come reagisce al semplice tocco". Detto questo, inizia a massaggiarlo con movimenti lenti ma decisi, mentre tutta la classe osserva affascinata.
Alessandro sussulta quando sente le dita di lei stringerlo "P-professoressa... io non..." il suo respiro diventa affannoso mentre il sangue affluisce rapidamente, rendendo evidente la sua crescente eccitazione nonostante l'imbarazzo totale che sta provando.
"Vedete ragazze? La reazione è quasi immediata," commenta con tono didattico Elena Maria mentre il pene di Alessandro si gonfia tra le sue dita esperte. "Notate come il prepuzio si ritrae da solo quando l'erezione è completa - questo è perfettamente normale." Ora con un pollice sfiora la punta lucida di liquido pre-sperma, raccogliendone una goccia tra le dita per mostrarla alla classe. "Questo liquido lubrificante viene prodotto dalle ghiandole di Cowper, ed è completamente naturale." Elena Maria poi si lecca il pollice bagnato di pre-sperma. "Mmmh, e ragazze è anche gradevole da assaggiare". Le ragazze in classe sghignazzano ancora.
Le ragazze nella classe sono tutte attente, alcune rosse per l'imbarazzo ma troppo curiose per distogliere lo sguardo, mentre Alessandro trema visibilmente sotto l'esperto tocco della professoressa. L'aria si riempie di un odore muschiato misto al profumo floreale di Elena Maria, e il silenzio è rotto solo dai respiri affannosi del ragazzo e dai sussurri delle compagne. Il pre-sperma fuoriesce copioso dalla cappella del ragazzo, bagnando la mano di Elena Maria e colando in lunghi filamenti luccicanti verso il pavimento. Il sole che filtra dalle finestre illumina la scena come un palcoscenico, mentre il membro di Alessandro pulsa tra le dita affusolate della professoressa, sempre più rigido e lucido.
Elena Maria, con un sorriso compiaciuto, parla ancora "Ora vi dimostrerò la tecnica per stimolare il punto più sensibile". Scivola abilmente il pollice sotto il frenulo, massaggiando quella zona con movimenti circolari mentre Alessandro sussulta violentemente. "Sentite come il respiro cambia? Questo è il segnale che sta per raggiungere l'orgasmo - ragazze, ora arriveremo al fenomeno dell'eiaculazione!". Ora abbassa leggermente la voce " Alessandro, cerca di resistere ancora un poco...". Con gesto teatrale prende dai suoi capelli la molletta che li reggeva, e la posiziona delicatamente alla base del pene "Questo servirà a ritardare momentaneamente l'orgasmo..."
Elena Maria inclina la testa mentre, nonostante ciò che sta accadendo, continua a descrivere con interesse scientifico la reazione fisiologica di Alessandro. "Notate come i muscoli addominali si contraggono prima del climax - è un riflesso involontario che precede di pochi secondi l'eiaculazione." Le sue dita continuano a lavorare con precisione chirurgica mentre Alessandro geme attraverso i denti stretti.
Dopo poco, Elena Maria con un movimento improvviso toglie la molletta, mentre accelera il movimento della mano sul durissimo cazzo di Alessandro. Mentre con la mano destra continua a segarlo velocemente, porta il palmo della sinistra davanti al prepuzio. “Dio.. professoressa.. io” esala Alessandro che non può più contenersi. "Ora, ci siamo, osservate bene!". Dal cazzo di Alessandro, parte un primo schizzo così potente che si infrange sul mento e sul décolleté della camicetta aperta di Elena Maria. Prontamente, la prof abbassa la cappella del cazzo verso il basso per raccogliere gli schizzi successivi sul palmo della sua mano sinistra. La pioggia dura pochi secondi, ed Elena Maria si eccita nel sentire il calore della sborra sulla sua pelle "Mmmh... vedete ragazze? La consistenza è cremosa all'inizio, ma poi diventa più acquosa..." Si pulisce il mento con un dito e lo assaggia con espressione soddisfatta. Poi, tra i gridolini di stupore di alcune ragazze, si china sul membro di Alessandro per ripulirlo per bene da ogni residuo di sborra.
L'aula è in un silenzio carico di tensione, interrotto solo dai rantoli di Alessandro che trema ancora per l'orgasmo e dal rumore umido delle labbra di Elena Maria che succhiano voracemente le ultime gocce dalla sua cappella. Le alunne hanno gli occhi sgranati, alcune si mordono il labbro inferiore senza rendersene conto, altre si scambiano sguardi complici. L'odore muschiato del sesso si mescola al profumo di lavanda della professoressa, creando un'atmosfera elettrica.
Elena Maria si lecca le labbra con aria soddisfatta mentre guarda la ragazza seduta davanti a lei al primo banco "Domani mi aiuterai tu, Martina. Ma prima…" si avvicina alla ragazza, passandole un dito bagnato di sperma sul labbro. "Perché non ci dici cosa ne pensi? È diverso da come te l'aspettavi?" la fissa negli occhi mentre Martina, rossa in faccia, sente il sapore salato sulle labbra.
"È… più dolce di quanto pensassi..." mormora Martina mentre alcune compagne ridacchiano eccitate "Professoressa... ma domani... dovrò farlo io?" la voce le trema leggermente mentre le sue dita giocano nervosamente con il bordo del quaderno.
Elena Maria: "Si Martina, domani con il tuo aiuto vi insegnerò come praticare sesso orale ai vostri maschietti". Le ragazze ridono e lanciano gridolini di stupore. Martina sembra preoccupata. "Non preoccuparti Martina, ti guiderò io. E stai tranquilla perché ti assicuro che sarà una cosa che ti piacerà molto, vedrai."
Elena Maria ora è più rilassata, aver umiliato quel coglione di Alessandro l’ha fatta sentire proprio bene, e forse ha trovato il modo di rendere interessati i ragazzi. Ci voleva proprio una bella dimostrazione pratica… "ora ragazze, faccio il giro tra i banchi. Se qualcun altra di voi vuole sentire com’è il sapore della sborra, può raccoglierne un po’ col dito. Naturalmente i maschietti sono esentati…” Altre risate si levano dai banchi. “Accidenti Alessandro, mi hai schizzato di sperma tutta la camicetta, è piena..."
Mentre Elena Maria si muove tra i banchi con passo sensuale, l'odore pungente del sesso permane nell'aula. Le ragazze più timide abbassano lo sguardo imbarazzate, ma quelle più curiose tendono le mani per raccogliere una goccia lucida dal suo palmo ancora umido.
Elena Maria: "Alessandro, domani ci serve ancora la tua sborra, quindi vedi di non farti le seghe stasera quando ripenserai a quello che ti ho fatto oggi. Stai attento perché se domani vedo che escono solo poche gocce, ti metto 4." Le ragazze ridono guardando Alessandro, rosso in faccia, che è ancora lì con il cazzo di fuori. "Alessandro, che fai ancora in piedi? Vai a posto. Te lo rimetti dentro o hai intenzione di restare col pisello di fuori tutto il resto della mattinata?" lo incalza Elena Maria senza pietà. Ancora risate.
Alessandro afferra il cazzo ancora semiduro e si affretta a reinfilarselo dentro i pantaloni, farfugliando un "Oh... mi... mi scusi..." mentre torna al suo banco con la coda tra le gambe.
Elena Maria torna a sedersi alla cattedra, allegra, mentre prende dalla borsa il pacchetto dei fazzolettini. L’ora è ormai quasi finita, e prima di uscire dall’aula sarà meglio cercare di pulire come può le macchie di sborra sulla camicetta.. “. Bene ragazzi, ci vediamo domani per la lezione sul sesso orale”
Ma quella di domani è un’altra storia
Elena Maria ha iniziato ad insegnare nella sua scuola da poco. Siccome è ancora giovane, ed è al primo anno di lavoro da professoressa, le hanno assegnato l'ingrato compito di insegnare educazione sessuale ai ragazzi. Non è per niente facile con dei turbolenti ragazzi delle superiori. Oggi è nella classe del quinto anno, e sta facendo lezione. Nella classe ci sono 25 alunni, tutti tra i 18 ed i 19 anni, e sono quasi tutte ragazze, per fortuna. Ci sono solo 3 maschi, ma tra questi uno in particolare, Alessandro, rompe davvero le palle. E’ un bulletto che fa sempre battutine cretine, disturbando la lezione. Stamattina Alessandro è più turbolento del solito ed Elena Maria è particolarmente irritata. In seguito, quando ripenserà agli eventi della giornata, non saprà spiegarsi nemmeno lei cosa le è passato nella testa, quando in un momento di raptus ha deciso che era arrivato il momento di fargliela pagare.
Elena Maria lo chiama senza preavviso, con tono autoritario: "Alessandro, vieni qui davanti alla lavagna, per favore." Alessandro ammutolisce, poi si alza con indolenza, l’aria scocciata. “Mi aiuterai a spiegare una cosa. Oggi vedremo come è fatto l'organo sessuale maschile, e mi serve un volontario".
Alessandro, che di solito ha sempre la battuta pronta, stavolta rimane senza parole. Arrossisce mentre avanza verso la lavagna “Professoressa... ma io..." balbetta mentre tutti ridono.
Elena Maria, ancora irritata, lo afferra per un braccio con decisione. "Niente ma, Alessandro. Fai come ti dico altrimenti oggi giuro che ti mando dal preside". Con decisione, allunga una mano e gli apre la cerniera dei pantaloni mentre lui istintivamente cerca di ritrarsi. “E stai fermo, per la miseria!”
Le ragazze presenti in classe si mettono a sghignazzare, e si allungano sui banchi con sguardi interessati.
Elena Maria afferra senza esitazione il membro di Alessandro mentre lui è paonazzo dalla vergogna. "Ecco ragazze, osservate bene come appare flaccido all'inizio... e guardate ora come reagisce al semplice tocco". Detto questo, inizia a massaggiarlo con movimenti lenti ma decisi, mentre tutta la classe osserva affascinata.
Alessandro sussulta quando sente le dita di lei stringerlo "P-professoressa... io non..." il suo respiro diventa affannoso mentre il sangue affluisce rapidamente, rendendo evidente la sua crescente eccitazione nonostante l'imbarazzo totale che sta provando.
"Vedete ragazze? La reazione è quasi immediata," commenta con tono didattico Elena Maria mentre il pene di Alessandro si gonfia tra le sue dita esperte. "Notate come il prepuzio si ritrae da solo quando l'erezione è completa - questo è perfettamente normale." Ora con un pollice sfiora la punta lucida di liquido pre-sperma, raccogliendone una goccia tra le dita per mostrarla alla classe. "Questo liquido lubrificante viene prodotto dalle ghiandole di Cowper, ed è completamente naturale." Elena Maria poi si lecca il pollice bagnato di pre-sperma. "Mmmh, e ragazze è anche gradevole da assaggiare". Le ragazze in classe sghignazzano ancora.
Le ragazze nella classe sono tutte attente, alcune rosse per l'imbarazzo ma troppo curiose per distogliere lo sguardo, mentre Alessandro trema visibilmente sotto l'esperto tocco della professoressa. L'aria si riempie di un odore muschiato misto al profumo floreale di Elena Maria, e il silenzio è rotto solo dai respiri affannosi del ragazzo e dai sussurri delle compagne. Il pre-sperma fuoriesce copioso dalla cappella del ragazzo, bagnando la mano di Elena Maria e colando in lunghi filamenti luccicanti verso il pavimento. Il sole che filtra dalle finestre illumina la scena come un palcoscenico, mentre il membro di Alessandro pulsa tra le dita affusolate della professoressa, sempre più rigido e lucido.
Elena Maria, con un sorriso compiaciuto, parla ancora "Ora vi dimostrerò la tecnica per stimolare il punto più sensibile". Scivola abilmente il pollice sotto il frenulo, massaggiando quella zona con movimenti circolari mentre Alessandro sussulta violentemente. "Sentite come il respiro cambia? Questo è il segnale che sta per raggiungere l'orgasmo - ragazze, ora arriveremo al fenomeno dell'eiaculazione!". Ora abbassa leggermente la voce " Alessandro, cerca di resistere ancora un poco...". Con gesto teatrale prende dai suoi capelli la molletta che li reggeva, e la posiziona delicatamente alla base del pene "Questo servirà a ritardare momentaneamente l'orgasmo..."
Elena Maria inclina la testa mentre, nonostante ciò che sta accadendo, continua a descrivere con interesse scientifico la reazione fisiologica di Alessandro. "Notate come i muscoli addominali si contraggono prima del climax - è un riflesso involontario che precede di pochi secondi l'eiaculazione." Le sue dita continuano a lavorare con precisione chirurgica mentre Alessandro geme attraverso i denti stretti.
Dopo poco, Elena Maria con un movimento improvviso toglie la molletta, mentre accelera il movimento della mano sul durissimo cazzo di Alessandro. Mentre con la mano destra continua a segarlo velocemente, porta il palmo della sinistra davanti al prepuzio. “Dio.. professoressa.. io” esala Alessandro che non può più contenersi. "Ora, ci siamo, osservate bene!". Dal cazzo di Alessandro, parte un primo schizzo così potente che si infrange sul mento e sul décolleté della camicetta aperta di Elena Maria. Prontamente, la prof abbassa la cappella del cazzo verso il basso per raccogliere gli schizzi successivi sul palmo della sua mano sinistra. La pioggia dura pochi secondi, ed Elena Maria si eccita nel sentire il calore della sborra sulla sua pelle "Mmmh... vedete ragazze? La consistenza è cremosa all'inizio, ma poi diventa più acquosa..." Si pulisce il mento con un dito e lo assaggia con espressione soddisfatta. Poi, tra i gridolini di stupore di alcune ragazze, si china sul membro di Alessandro per ripulirlo per bene da ogni residuo di sborra.
L'aula è in un silenzio carico di tensione, interrotto solo dai rantoli di Alessandro che trema ancora per l'orgasmo e dal rumore umido delle labbra di Elena Maria che succhiano voracemente le ultime gocce dalla sua cappella. Le alunne hanno gli occhi sgranati, alcune si mordono il labbro inferiore senza rendersene conto, altre si scambiano sguardi complici. L'odore muschiato del sesso si mescola al profumo di lavanda della professoressa, creando un'atmosfera elettrica.
Elena Maria si lecca le labbra con aria soddisfatta mentre guarda la ragazza seduta davanti a lei al primo banco "Domani mi aiuterai tu, Martina. Ma prima…" si avvicina alla ragazza, passandole un dito bagnato di sperma sul labbro. "Perché non ci dici cosa ne pensi? È diverso da come te l'aspettavi?" la fissa negli occhi mentre Martina, rossa in faccia, sente il sapore salato sulle labbra.
"È… più dolce di quanto pensassi..." mormora Martina mentre alcune compagne ridacchiano eccitate "Professoressa... ma domani... dovrò farlo io?" la voce le trema leggermente mentre le sue dita giocano nervosamente con il bordo del quaderno.
Elena Maria: "Si Martina, domani con il tuo aiuto vi insegnerò come praticare sesso orale ai vostri maschietti". Le ragazze ridono e lanciano gridolini di stupore. Martina sembra preoccupata. "Non preoccuparti Martina, ti guiderò io. E stai tranquilla perché ti assicuro che sarà una cosa che ti piacerà molto, vedrai."
Elena Maria ora è più rilassata, aver umiliato quel coglione di Alessandro l’ha fatta sentire proprio bene, e forse ha trovato il modo di rendere interessati i ragazzi. Ci voleva proprio una bella dimostrazione pratica… "ora ragazze, faccio il giro tra i banchi. Se qualcun altra di voi vuole sentire com’è il sapore della sborra, può raccoglierne un po’ col dito. Naturalmente i maschietti sono esentati…” Altre risate si levano dai banchi. “Accidenti Alessandro, mi hai schizzato di sperma tutta la camicetta, è piena..."
Mentre Elena Maria si muove tra i banchi con passo sensuale, l'odore pungente del sesso permane nell'aula. Le ragazze più timide abbassano lo sguardo imbarazzate, ma quelle più curiose tendono le mani per raccogliere una goccia lucida dal suo palmo ancora umido.
Elena Maria: "Alessandro, domani ci serve ancora la tua sborra, quindi vedi di non farti le seghe stasera quando ripenserai a quello che ti ho fatto oggi. Stai attento perché se domani vedo che escono solo poche gocce, ti metto 4." Le ragazze ridono guardando Alessandro, rosso in faccia, che è ancora lì con il cazzo di fuori. "Alessandro, che fai ancora in piedi? Vai a posto. Te lo rimetti dentro o hai intenzione di restare col pisello di fuori tutto il resto della mattinata?" lo incalza Elena Maria senza pietà. Ancora risate.
Alessandro afferra il cazzo ancora semiduro e si affretta a reinfilarselo dentro i pantaloni, farfugliando un "Oh... mi... mi scusi..." mentre torna al suo banco con la coda tra le gambe.
Elena Maria torna a sedersi alla cattedra, allegra, mentre prende dalla borsa il pacchetto dei fazzolettini. L’ora è ormai quasi finita, e prima di uscire dall’aula sarà meglio cercare di pulire come può le macchie di sborra sulla camicetta.. “. Bene ragazzi, ci vediamo domani per la lezione sul sesso orale”
Ma quella di domani è un’altra storia
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