Il testimone di nozze.

di
genere
trio

Dalle prime manifestazioni sessuali ho sempre avuto la sensazione che fossi meglio degli altri, infatti il piacere mi avvinghiava molto prima dei compagni con cui queste esercitazioni avvenivano. Naturalmente ero il primo a sborrare e non mi rendevo conto che andavo incontro ad un problema che mi ha segnato per tutta la vita. Parlarne con i genitori non era proprio il caso, allora non si usava, c'era un certo ritegno a parlare di sesso anche se loro non avevano lo stesso riguardo nei miei confronti. A quel tempo riuscivo a farmi anche cinque seghe al giorno. Con la prima ragazza è successa la stessa
cosa, dopo qualche giorno che ci vedevamo ha preso il cazzo tra le mani, lo soppesava
perché era di dimensioni abbondanti, due scappellamenti e si è ritrovata con la mano piena di sborra. Sorpresa da tanta celerità mi ha pure maltrattato ed è andata via con la
mano sporca. Raggiungevo il mio godimento, poco mi importava del resto. Ho provato altre avventure simili fino a quando ho incontrato la ragazza che faceva per me. Lei ha capito immediatamente cosa mi succedeva, mi ha convinto ad andare dal medico prima e dall'urologo successivamente. I responsi erano abbastanza deludenti, Marta comunque non
si è persa mai d'animo, abbiamo esplorato altri specialisti sempre con lo stesso risultato. A lei non sono mai riuscito a farla arrivare all'orgasmo col cazzo e peggio
ancora non mi piaceva masturbarla, quindi provvedeva da sola e non sempre ci riusciva.
Era innamoratissima di me, mi diceva che non mi avrebbe mai lasciato. Finalmente siamo
andati a vivere da soli dopo un matrimonio celebrato da un mio amico prete, con la sola
presenza di due testimoni amici suoi. Di Giancarlo, uno di questi, ne parlerò a breve.
Intanto è rimasta subito incinta, la scopavo più volte al giorno, come le seghe, almeno
quattro o cinque volte, lei non arrivava mai all'orgasmo, mi sentivo in colpa ma il piacere aveva il sopravvento nel mio cervello. E' nato Damiano il nostro bambino, mi rendevo conto che così non poteva continuare, ne ho cominciato a parlarne sommessamente, le ho proposto di trovare qualche ragazzo che riuscisse dove io non arrivavo. Le prime
volte quasi risentita in seguito ha cominciato ad ammorbidirsi ed ha detto che avrebbe provato ad accontentarmi -No- ho detto -dovrebbe accontentare te, cercalo tu uno che ti piaccia, insomma uno che ti scopi e ti faccia godere- Stavano diventando discorsi al limite della volgarità che a dire il vero mi eccitavano pure. Ha fatto diverse prove,
mi relazionava su tutto, mi diceva che non era un compito facile, che ne avrebbe desiderato uno identico a me che non soffrisse del mio problema. Avevamo la soluzione
in casa e non riuscivamo a renderci conto, infatti nessuno ha pensato a Giancarlo, uno dei testimoni, era suo amico da sempre, erano cresciuti insieme, non era impegnato,
insomma c'erano tutte le condizioni per coinvolgerlo nelle sue necessità. Giancarlo agli occhi di tutti è diventato il mio amico fraterno, praticamente stava quasi sempre da noi,
lui aveva il mio stesso vizio scopava più volte nell'arco della giornata con la differenza che portava Marta ad orgasmi infiniti. E' rifiorita, mi ringraziava e si pentiva di non averci pensato prima. Le prime volte li lasciavo liberi, spesso portavo
il bambino fuori lasciandoli soli, in seguito e stata Marta (consigliato da Giancarlo stesso) a coinvolgermi, mi piaceva scoparla con la figa piena di sborra di Giancarlo,
il cazzo scivolava nella figa che era una delizia, sborravo ancora prima sapendo che
in quella figa c'era appena entrato un altro cazzo. Guardando il cazzo di Giancarlo
spesso facevo pensieri strani, avrei voluto toccarlo, sentire la sua consistenza ed una
volta con la scusa di aiutarlo a penetrare Marta, sono riuscito nell'intento. Una sensazione di piacere diversa dal solito, ho insistito, ho cercato di reggerlo anche quando era nella figa. In quei momenti presi dall'eccitazione non si riesce ad essere equilibrati comunque non mi sono esposto però tutte le volte che scopavano ero io ad accompagnare il cazzo nella figa di Marta, usavo un piccolo accorgimento, avvicinavo sempre di più la bocca vicino al cazzo di Giancarlo con la speranza che prima o poi succedesse qualcosa. Ad essere sinceri mi aspettavo che fosse Marta ad invitarmi a prenderlo in bocca, non è mai successo, fino a quando una volta il cazzo, mentre scopavano è scivolato fuori. Un'occasione da prendere al volo, ho imboccato quella mazza per pochissimi secondi, rimettendolo subito nella figa. Il primo passo era fatto, non ci
sono state reazioni, potevo rifarlo? E' stato più facile del previsto perché me lo
mettevano sempre più spesso vicino alla bocca, un gioco da ragazzi per me. Hanno capito
che mi piaceva, mi lasciavano fare ed una volta mi ha anche sborrato in bocca. Mi ha
rivelato che scopare con Marta era la fine del mondo, ma quel mio pompino lo aveva lasciato tramortito, un riconoscimento al merito. Ora Damiano è cresciuto, Giancarlo vive con noi, è sempre il mio amico intimo, ha la sua cameretta per non suscitare sospetti al nostro bambino, magari quando sarà più grande capirà. Marta si dimena fra tre maschi anche se Damiano è ancora piccolo. I risvolti della mia eiaculazione precoce, devo dire
che sono stati positivi, mi hanno rivelato che oltre alla figa mi piace anche il cazzo.
scritto il
2025-11-25
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