Appuntamento al buio
di
luca00
genere
etero
Luca si stava per stufare ed andarsene quando sentì una voce dietro di sé "Luca? Sei tu?". Lui si distese un po', stava aspettando una ragazza per un appuntamento al buio e quando erano passati 15 minuti oltre l'orario aveva pensato che non sarebbe arrivata o che avesse capito lui male il posto dove trovarsi. Della ragazza sapeva solo in nome, Beatrice, e che aveva 25 anni come lui. L'appuntamento l'avevano organizzato su un sito di incontri e il posto l'aveva scelto lui. "Beatrice? Si eccomi" si girò e si trovò di fronte una ragazza bellissima, aveva un vestito nero con le spalline sottili e uno spacco che metteva in risalto un seno formoso e fianchi morbidi. I capelli sciolti e mossi facevano da cornice ad un bel viso rotondo, occhi marroni e un sorriso dolce. Si presentarono, entrarono nel ristorante e vennero guidati in una saletta in cui c'era solo il loro tavolo che era ben apparecchiato, una rosa in un piccolo vaso e una lampada da tavolo creavano un atmosfera romantica, la stanza aveva pareti e soffitto dipinti di bianco con appesi ai muri delle foto della città. "È molto bello il posto, complimenti" gli disse Beatrice sorridendo, "me l'ha consigliato un amico che ci ha portato qua la sua compagna quando le ha chiesto di sposarsi" le rispose lui. "Non avrai intenzione di chiedermelo anche te?", Luca dopo un istante disse "cavolo, mi hai rovinato il gran finale". Entrambi risero e si sedettero, Luca penso che Beatrice fosse molto carina, sia fisicamente che nei modi, infatti era stata da subito gentile e la battuta che aveva fatto l'aveva messo a suo agio. "Vorresti prendere un antipasto?', Beatrice lo risvegliò dai suoi pensieri e lui disse che volentieri potevano dividere qualcosa. Una volta scelto cosa mangiare cominciarono a chiacchierare, lei disse che era una maestra delle scuole elementari mentre lui lavorava come architetto. Si raccontarono un po' delle loro passioni e di cosa gli piaceva fare nel tempo libero. Entrambi parlavano liberamente e senza filtri interrompendo le chiacchiere solo mentre mangiavano., c'era stata intesa fin dalla prima battuta. Mentre dividevano il dolce Luca si perse a guardarla, la trovava bellissima, i suoi occhi lo ammaliavano e lo spacco del vestito che metteva in risalto il seno lo eccitava. Mentre alzava lo sguardo vide che lei si era accorta del suo sguardo ma senza che lui se lo aspettasse lasciò correre e sorrise. "Ti piace il dolce?" Chiese Beatrice, "non l'ho ancora assaggiato, a te?","si anche a me, grazie che l'abbiamo diviso perché non penso che l'avrei preso altrimenti, e poi lo trovo molto romantico", prese il proprio cucchiaio e dolcemente fece assaggiare il dolce a Luca. Lui si sciolse tra romanticismo ed eccitazione. Finita la cena decisero di fare due passi sul lungomare, "il mare d'autunno è il più bello, l'acqua calma e l'atmosfera creata dagli alberi così colorati" osservò Luca e lei fu d'accordo. Dopo un minuto di passeggiata in cui si godettero la pace del silenzio lui le chiese "posso chiederti come mai proprio la maestra della elementari? Se ci penso mi sembra un lavoro in cui devi cercare di fare il meglio per i bambini in un ambiente in cui non sempre ti aiuta". "Effettivamente è così, ogni tanto tra colleghe e responsabili mi verrebbe da mollare tutto, ma quando poi entro in classe, chiudo la porta e rimango sola coi bimbi passa tutto. È bellissimo, danno tantissime soddisfazioni e quando vedo i loro progressi vengo ripagata di tutte le fatiche". Luca rimase molto colpito dalla risposta "è molto bello, ci vorrebbero più insegnanti come te, ma direi anche più persone come te". Ripresero a camminare e Beatrice avvicinò la mano a quella di Luca e le strinsero camminando in silenzio, godendosi il momento. Quando furono di ritorno verso il ristorante lei gli disse che aveva parcheggiato dietro il ristorante e raggiunsero la macchina. "Io sono venuto a piedi","se vuoi ti posso dare un passaggio a casa". Lui colse subito l'occasione di stare ancora un po' di tempo insieme e accettò. Mentre viaggiavano lei gli chiese "prima non ti ho chiesto come mai proprio l'architetto? Un po' come hai chiesto te a me mi sembra anche quello un lavoro con dei bei contro". Lui ci rifletté un istante e rispose "purtroppo non avrò una risposta bella come la tua ma ci posso provare. Effettivamente qualche volta riuscire ad accontentare i clienti con le loro richieste non è facile ed è un lavoro che richiede molta concentrazione perché un errore può essere molto grave però un po' come per te quando vedo la soddisfazione delle persone che vedono casa loro e gli piace, si sentono a casa dal primo momento è molto bello.", "beh trovo molto bella anche la tua risposta, se diventerò milionaria so a chi chiederò di farmi la casa", risero e in pochi minuti furono sotto casa di Luca. Si guardarono e a lui cadde di nuovo lo sguardo per un solo istante ma che lei non mancò di vedere. "Questa sera è stata troppo bella perché finisca così, ti andrebbe di salire?", "molto volentieri, e sono d'accordo sulla serata. Un primo appuntamento perfetto, o quasi" accennò un sorriso malizioso. Camminarono mano nella mano fino alla porta ed entrarono, l'appartamento era piccolo ma accogliente. All'entrata ci si trovava in una stanza che conteneva sala e cucina arredata in modo semplice ma curato. C'erano poi due porte che portavano al bagno e alla camera. Chiusa la porta si baciarono appassionatamente e lui le sfilò il vestito, rimase solo con un intimo nero con il pezzo sopra e il perizoma. Mentre si spostavano in camera lui si perse nelle curve di Beatrice, formosa e sensuale la sua carne saltava con i suoi passi. Entrati in camera lui si spogliò e la sua durezza comunicava quanto si stava godendo il momento, si sedette sul letto e si afferrò il membro. Beatrice stuzzicata gli fece un veloce spogliarello slacciando il reggiseno e poi girandosi fece scivolare il perizoma giù per le gambe facendo sì che si intravedesse il suo sesso. Luca intanto si masturbava piano godendosi lo spettacolo, quando lei ebbe finito sì avvicinò e inginocchiandosi davanti a lui accolse il membro eretto e turgido in bocca. Cominciò a muoversi sensualmente con la testa e Luca sentì di impazzire, era brava e riusciva ad essere anche dolce nel farlo. Dopo qualche minuto lui le disse di fermarsi e la fece sdraiare, le allargò le gambe e cominciò a darle piacere con la lingua. Gli umori e i gemiti di lei lo eccitarono, diede il meglio di sé con la lingua e con un dito. Bastarono pochi minuti e gemette forte inarcando la schiena dal piacere. Luca le lasciò un istante per riprendersi e la baciò, lei gli sussurrò all'orecchio "non penserai che io sia soddisfatta così". Così dicendo si sedette sulla pancia del ragazzo e piano fece entrare il membro dentro di sé, Luca si sentì eccitato come mai, il sesso di Beatrice che accoglieva il suo, caldo e stretto, e la vista del corpo nudo davanti a lui erano incredibili. Allungò le mani e scoprì i seni della ragazza, morbidi con i capezzoli turgidi per l'eccitazione. Passò poi le mani sui fianchi, la schiena e le natiche. Bastarono pochi minuti affinché Luca fosse vicino al climax, "sto per venire" avvisò la ragazza nel caso volesse uscire ma lei gemendo gli rispose "vieni ti prego, voglio sentirlo tutto". Così lui venne e una volta finito la strinse tra le due braccia e si addormentarono.
Quando Luca si svegliò la mattina vide che Beatrice era sveglia e vestita "sono uscita a prenderti una brioche" e gliela porse, si godettero così un'oretta di chiacchiere e coccole a letto. Di colpo lei si ricordò e gli disse "cavolo mi sono completamente dimenticata che avevo un impegno con un'amica ma non vorrei salutarti ora", "se vi fa piacere potresti invitarla qua, mangiamo qualcosa insieme". Beatrice ci pensò un istante e gli chiese "sicuro che non ti scoccia?". Lui la rassicurò e in una mezz'oretta l'amica suonò il campanello, a quel punto lei gli disse con un sorriso malizioso "se giochiamo bene le nostre carte avremo un bel pomeriggio" e andò ad aprire lasciando il ragazzo tra il confuso e l'eccitato. Entrò una ragazza bellissima, aveva dei pantaloncini corti neri e una canottiera che si abbinava. Aveva un corpo atletico e in forma, i capelli neri ricordavano l'inchiostro come gli occhi. Aveva le braccia molto tatuate che le davano un aspetto ribelle e sicuro di sé. Quando si presentò a Luca però lui capì perché erano amiche "piacere Emily" era sembrata anche lei gentile, si sedettero a tavola e chiacchierarono un po', mentre poi Beatrice aiutava Luca ad apparecchiare Emily rise e disse "scusate la franchezza, ma vi siete veramente divertiti stanotte, vero?" I due si guardarono e sorrisero. "Effettivamente si"disse lui girandosi poi verso Emily "mai successo così" e vide Beatrice fare un sorriso d'intesa all'amica. "E quel sorriso sarebbe?" Chiese Luca alle ragazze e Beatrice rispose "la verità è che quando mi sono svegliata ho chiamato Emily e le ho raccontato e le ho proposto che potesse venire qua che mi sarebbe piaciuto fartela conoscere, ho avuto poi l'idea che non c'è modo migliore per conoscersi se non in camera da letto. Speravo di arrivarci con calma a spiegartelo ma eccoci qua". Luca non credette alle proprie perché e rimase in silenzio per qualche istante. La ragazza mal'interpretò il silenzio e disse "speravo di non aver esagerato, ho creduto avresti gradito". "Stai scherzando vero? Una cosa del genere pensavo non mi sarebbe mai successa, soprattutto con due ragazze come voi". A Beatrice si illuminò il volto fino a che l'amica le chiese "lo sa già?", "no". "Devi sapere Luca che sono una ragazza transgender non operata, speriamo che non sia un problema per te". Luca rispose senza riflettere un secondo "non mi è mai successo ma come dicevo prima lei è la ragazza più incredibile con cui Abbia mai fatto l'amore e te se ti avessi incontrata ad un bar non mi sarei avvicinato pensando di non avere chance quindi direi che c'è sempre una prima volta. Adesso non vorrei sembrare esagerato ma a questo punto non aspetterei, che dite?". Le ragazze sorrisero e Beatrice disse "aspetta qua che ti chiamiamo noi quando siamo pronte" e si diressero in camera. Luca si spogliò e aspettò qualche minuto quando sentì "vieni pure" così si diresse alla porta e quando aprì si trovò davanti una scena bellissima. Beatrice nuda affianco ad Emily con solo le mutande addosso, nuda confermò l'aspetto che aveva da vestita, era in forma e aveva un seno piccolo ma bello, rotondo e sodo. "Abbiamo tenuto la sorpresa incartata, sei pronto", lui annuì sorridendo e quindi Beatrice abbassò gli slip dell'amica e saltò fuori un bel pene non ancora eretto ma che rispondeva alla situazione, "che ne dici?". Luca non fece in tempo a rispondere che il proprio sesso si eresse quanto bastò perché lui non dovesse parlare. Beatrice giocò un po' con membro dell'amica fino a che non divenne duro completamente. A quel punto Luca si avvicinò e come aveva fatto la sera prima Beatrice si inginocchiò e lo accolse in bocca. La sensazione mai provata fu incredibile, la durezza creava un contrasto con la morbidezza della pelle. In qualche istante sentì che dal membro usciva qualche goccia di liquido e ciò lo fece impazzire così che cominciò a muoversi con più passione e velocità. "Fermati che è meglio" sorrise Beatrice "altrimenti terrai il divertimento solo per te" così lui si fermò e Emily penetrò l'amica mentre quest'ultima faceva un pompino a lui. Si lasciarono trasportare e in pochi minuti Emily venne riempiendo l'amica di sé. A quel punto le amiche con uno sguardo di intesa fecero sdraiare Luca e una volta che Beatrice si inginocchiò sopra il viso del ragazzo Emily afferrò il sesso e gli diede piacere. Luca venne dopo poco tra il piacere e l'eccitazione di assaggiare gli umori di Beatrice con il seme di Emily che sgorgava.
Quando Luca si svegliò la mattina vide che Beatrice era sveglia e vestita "sono uscita a prenderti una brioche" e gliela porse, si godettero così un'oretta di chiacchiere e coccole a letto. Di colpo lei si ricordò e gli disse "cavolo mi sono completamente dimenticata che avevo un impegno con un'amica ma non vorrei salutarti ora", "se vi fa piacere potresti invitarla qua, mangiamo qualcosa insieme". Beatrice ci pensò un istante e gli chiese "sicuro che non ti scoccia?". Lui la rassicurò e in una mezz'oretta l'amica suonò il campanello, a quel punto lei gli disse con un sorriso malizioso "se giochiamo bene le nostre carte avremo un bel pomeriggio" e andò ad aprire lasciando il ragazzo tra il confuso e l'eccitato. Entrò una ragazza bellissima, aveva dei pantaloncini corti neri e una canottiera che si abbinava. Aveva un corpo atletico e in forma, i capelli neri ricordavano l'inchiostro come gli occhi. Aveva le braccia molto tatuate che le davano un aspetto ribelle e sicuro di sé. Quando si presentò a Luca però lui capì perché erano amiche "piacere Emily" era sembrata anche lei gentile, si sedettero a tavola e chiacchierarono un po', mentre poi Beatrice aiutava Luca ad apparecchiare Emily rise e disse "scusate la franchezza, ma vi siete veramente divertiti stanotte, vero?" I due si guardarono e sorrisero. "Effettivamente si"disse lui girandosi poi verso Emily "mai successo così" e vide Beatrice fare un sorriso d'intesa all'amica. "E quel sorriso sarebbe?" Chiese Luca alle ragazze e Beatrice rispose "la verità è che quando mi sono svegliata ho chiamato Emily e le ho raccontato e le ho proposto che potesse venire qua che mi sarebbe piaciuto fartela conoscere, ho avuto poi l'idea che non c'è modo migliore per conoscersi se non in camera da letto. Speravo di arrivarci con calma a spiegartelo ma eccoci qua". Luca non credette alle proprie perché e rimase in silenzio per qualche istante. La ragazza mal'interpretò il silenzio e disse "speravo di non aver esagerato, ho creduto avresti gradito". "Stai scherzando vero? Una cosa del genere pensavo non mi sarebbe mai successa, soprattutto con due ragazze come voi". A Beatrice si illuminò il volto fino a che l'amica le chiese "lo sa già?", "no". "Devi sapere Luca che sono una ragazza transgender non operata, speriamo che non sia un problema per te". Luca rispose senza riflettere un secondo "non mi è mai successo ma come dicevo prima lei è la ragazza più incredibile con cui Abbia mai fatto l'amore e te se ti avessi incontrata ad un bar non mi sarei avvicinato pensando di non avere chance quindi direi che c'è sempre una prima volta. Adesso non vorrei sembrare esagerato ma a questo punto non aspetterei, che dite?". Le ragazze sorrisero e Beatrice disse "aspetta qua che ti chiamiamo noi quando siamo pronte" e si diressero in camera. Luca si spogliò e aspettò qualche minuto quando sentì "vieni pure" così si diresse alla porta e quando aprì si trovò davanti una scena bellissima. Beatrice nuda affianco ad Emily con solo le mutande addosso, nuda confermò l'aspetto che aveva da vestita, era in forma e aveva un seno piccolo ma bello, rotondo e sodo. "Abbiamo tenuto la sorpresa incartata, sei pronto", lui annuì sorridendo e quindi Beatrice abbassò gli slip dell'amica e saltò fuori un bel pene non ancora eretto ma che rispondeva alla situazione, "che ne dici?". Luca non fece in tempo a rispondere che il proprio sesso si eresse quanto bastò perché lui non dovesse parlare. Beatrice giocò un po' con membro dell'amica fino a che non divenne duro completamente. A quel punto Luca si avvicinò e come aveva fatto la sera prima Beatrice si inginocchiò e lo accolse in bocca. La sensazione mai provata fu incredibile, la durezza creava un contrasto con la morbidezza della pelle. In qualche istante sentì che dal membro usciva qualche goccia di liquido e ciò lo fece impazzire così che cominciò a muoversi con più passione e velocità. "Fermati che è meglio" sorrise Beatrice "altrimenti terrai il divertimento solo per te" così lui si fermò e Emily penetrò l'amica mentre quest'ultima faceva un pompino a lui. Si lasciarono trasportare e in pochi minuti Emily venne riempiendo l'amica di sé. A quel punto le amiche con uno sguardo di intesa fecero sdraiare Luca e una volta che Beatrice si inginocchiò sopra il viso del ragazzo Emily afferrò il sesso e gli diede piacere. Luca venne dopo poco tra il piacere e l'eccitazione di assaggiare gli umori di Beatrice con il seme di Emily che sgorgava.
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Commenti dei lettori al racconto erotico