Quando esageravo
di
Spidey93
genere
gay
Nella primavera estate del 2012 ero preso veramente male per grindr, avevo installato l'app e non potevo più farne a meno, mi collegavo giorno e notte per chattare, aprivo ogni volta con l'ansia di trovare qualche nuovo maschio attivo, ma la città non è grandissima ed alla fine erano sempre gli stessi che mi scrivevano. Io ero Pass19-93, sceglievo chi mi piaceva ma alla fine ciucciavo cazzi random e una volta dato il culo non mi sono più fermato, lo facevo anche per rose, piacevo parecchio.
Quel giorno ero in piscina con mia sorella e tutta la sua compagnia, ha cinque anni più di me. I miei erano al mare le hanno detto di non lasciarmi solo, sospettavano giustamente di me. Avevo accettato di fare una giornata con mia sorella solo per evitare le solite manate.
A mezzogiorno sono già stufo, lascio il libro e mi connetto all'app. Guardo le chat, quando apro grindr ho sempre decine di msg, arrapo gli stronzi, ho messo una foto eccitante in calzoncini senza maglietta, no viso. I soliti maturi mi hanno mandato la foto del cazzo e mi chiedono se lo voglio. C'è anche Rino, mi ha lasciato dieci messaggi, mi aspetta alle cinque al boschetto. Mi perseguita, ho sbagliato a incontrarlo più volte, ora crede che sono la sua puttana personale. Dice che ce l'ha duro, ha i coglioni pieni, vuole violentarmi in culo, devo bere la sborra del mio papi. Le solite cazzate, lo blocco, sono stufo.
Guardo il radar. C'è uno connesso a meno di cento metri da me, senza foto, un codice numerico come nome. Apro il profilo, trentadue anni, bisex, solo attivo, cerca sesso con under25. Probabilmente è qui in piscina. Non scrivo mai a quelli anonimi ma mi sto rompendo troppo.
Gli mando un ciao.
Mi risponde in dieci secondi.
Cazzo! Sei una bella cagnetta tu.
Nel profilo ho messo un mare di cazzate, che sono peggio di una ninfo vogliosa di oversize.
Sei qui in piscina? Scrivo.
Nulla.
Okay, lo sapevo, c'è troppa gente, questo è il classico etero che si scopa froci, un tipo riservato. Fanculo e mi butto in acqua.
Cazzo, c'è un casino di gente che non riesci a nuotare, ma si sta bene in acqua. Due ragazze carinucce mi fanno il filo a bordo piscina, io penso a qiello che mi ha chiamato bella cagnetta.
Torno che hanno tirato fuori insalata di riso e birre. Non mi va di mangiare, sono sei mesi che non ho mai voglia di mangiare, da quando scopo su grindr penso solo ai cazzi.
Mia sorella insiste come con un bambino. Che palle, mangio tre forchettate e mi stendo pancia al sole. Ho un bel culetto. Ho tre messaggi, due li cestino subito, il terzo è del mio amico misterioso.
Mi piaci, mi scrive.
'Tu come sei invece?'
'Non posso mandarti mie foto.'
'Allora ciao.'
Mi manda foto del cazzo in mano. Devo ammettere che è un cazzo da fotografare, minchia, è favoloso. Cado in ansia da grindr, voglio essere violentato da quel cazzo.
Rispondo con un whoww!
'Ti piace?'
'Spettacolare, amico.'
'Vuoi provarlo?'
'Cazzo se lo voglio!'
'Fammi vedere bene il tuo culetto.'
Un'ombra mi passa sopra. Nascondo il cellulare, c'è qualcuno in piedi dietro a me. Non mi giro a guardare chi è, mi sento osservato, sta fermo e non se ne va via. Poi si sdraia di fianco a me. È Alex, il ragazzo di mia sorella, un figo che non so come fa a stare con mia sorella. Si mette anche lui pancia in giù col cellulare in mano. Si volta a guardarmi e m'arriva un messaggio.
'Me lo fai venire duro Luca.'
Mi sento male, sono stato scoperto!
'Oh cazzo, non farmi casini.' Scrivo.
'Non scherzo.'
'Cosa?'
'Mi piaci.'
Si volta a guardarmi. Sono un maledetto frocio, mi piace arrapare etero, mi muovo sull'asciugamano tirando e sollevando il culetto.
'Lo prendi in culo?'
'Non dirlo a Paola.'
'Cazzo c'entra lei?'
Minchia non vale! Il più figo che incontro è il ragazzo di mia sorella! Non posso ma cazzo se lo voglio! Voglio che mi salta in culo qui davanti a tutti e a mia sorella.
'Non si può' rispondo.
'Hai foto nudo?'
'No.'
'Mandale. Voglio vederti.'
'Non mi fido.'
'Tranqui, non le faccio vedere a tua sorella.'
'Ci credo, non puoi.'
'Dai mandami foto.'
Ne ho decine scattate in camera e in bagno. Gliene ne mando un po' a caso. Me ne chiede altre. 'Sei una meraviglia.'
'Ahahah.'
Ci penso due secondi e gli mando quella del buchetto.
'Sei una puttana, cazzo.'
Forse non dovevo, ora mi tiene per le palle, faccio sempre troppo il coglione per arrapare gli etero. Cazzo se mi eccita Alex.
'Andiamocene via.' Mi scrive.
'No, non possiamo.'
'Se no ti violento qui.'
'Ok.'
Cazzo me ne frega di mia sorella,.
Mi metto seduto gambe incrociate, spruzzo un po' di crema sulla mano e dopo essermi guardato attorno fingo di sistemarmi il costume dietro e m'infilo due dita unte. Cazzo, sto già godendo col buchetto umido.
Mi alzo, infilo i calzoncini sul costumino e raccolgo le mie tre cose. Alex mi guarda il culo.
'Paola, io devo andare, mi sono scordato che devo vedere uno.'
'Ma come fai? Sei a piedi, non puoi aspettare?'
'Devo dargli una cosa.'
'Che roba? Fai sempre casini Luca! É così importante? Non puoi stasera?'
Alex si alza.
'Porto io a casa Daniele. Si rompe qui con noi. Ci metto quindici minuti, vado e torno.'
Saluto e me ne vado. Con Alex nemmeno una parola, camminiamo affiancati. Sull'asfalto del parcheggio ci sono quaranta gradi, nessuno che ci può vedere e Alex mi palpa il culo.
Mmmm
Ficca il dito. Sto già godendo da troia.
Vicino all'auto mi stringe alla nuca. 'Fammi un pompino.'
Mi tira dietro i cespugli. Ridiamo, facciamo finta di pestarci, mi dà una manata ai coglioni e mi piega in ginocchio tirandomi per il ciuffo. Lo succhio a due mani, un magnifico cazzo lucido e nodoso. Sa di cloro però. Gli faccio vedere che lo prendo in gola senza problemi fino alle palle.
Finosco in ginocchio sull'erba, poggiato sui gomiti e col culo ben alzato, mi palpa con una mano palle e cazzo. Mmm, mi sento cagna.
Mi abbasso calzoncini e costume insieme, me lo picchia in culo come piace ai froci come me. Godo a morte, mi riempie il culo, quel palo in culo mi uccide. Arriva una macchina, mi abbassa la testa e mi schiaccia fra l'erba dietro ai cespugli. Mi tappa la bocca e mi scopa. ci spostiamo di un paio di metri mentre continua a picchiarmelo eccitato. Mi metto più comodo, allungo le gambe sotto e lascio che mi trivelli per bene. Si ferma due istanti quando l'auto parcheggia lontano e poi riprende più forte. Gemo, ora brucia davvero, mi scopa a pelle, Alex un cazzo per froci, mi allarga e mi scopa che devo dirgli di venire. Guardo i palazzi di fronte se ci vede qualcuno. Cazzo non l'ho sentita, troppo agitato, mi ha sborrato in culo e la sento solo quando si sfila.
In auto non parliamo, mi accompagna a casa, abbiamo pisciato fuori dal vaso, una cazzata galattica, sono seduto sul culetto che mi brucia piacevolmente. Prima di scendere mi solleva il mento con due dita, ci manca un niente che ci baciamo. Minchia, sono innamorato. Scendo e vado verso l'ingresso, mi sta guardando il culetto, faccio la troietta, lo tengo teso, riparte. Appena in casa mi sparo una sega feroce con due dita in culo. Succhio la sua sborra.
Non voglio prosciugarmi di seghe, esco in scooter e trovo Leo, ci facciamo una birra e chiacchieriamo fino alle sei. Io penso ad Alex che mi ha sborrato in culo e mi viene ancora voglia. Sblocco Rino e gli scrivo che sono al boschetto fra dieci minuti. Arrivo che c'è già la sua Golf bianca infilata sotto gli alberi. Scendo e vado nella radura. Arriva anche lui, non mi piace ma ha anche lui un signor cazzo. Glielo rivesto senza nemmeno ciucciarlo e mi metto a novanta. Papi mi fa il culo, non godo col preservativo, ma penso a Alex e gemo da frocio. Mi pompa per dieci minuti, non viene, si sarà già segato in auto aspettandomi, vuole toglierselo, così non viene. Non se ne parla, voglio andarmene. Mi levo e lo faccio venire con pompino con ingoio.
Se ne va via prima lui. Vicino al mio scooter c'è un quarantenne col cazzo sottile in mano, si strizza la cappella. Crede di eccitarmi. Torno alla radura, aspetto che si mette il condom e mi abbasso i pantaloncini. Me lo picchia subito sperando di farmi godere, dice che ho il culo più liscio di una ragazza, io gli dico di fare in fretta. Mi scopa, godo qualcosina.
A casa Paola è incazzata. Mangiamo ed esco subito.
Ci troviamo tutti a casa di Luca a giocare con la play station fino alle due. Mi rompo le palle. Con Giada spompino qualche cazzo di amici. Me ne vado, lei rimane a scopare. È carina ma non mi eccita, è troppo burrosa coi seni enormi.
Mi svegliano alle dieci che suonano al campanello. Paola è al lavoro, i miei al mare. Non vado ad aprire. Vado a pisciare. Risuonano ancora.
Vado a vedere allo spioncino.
È Alex.
Se apro mi violenta.
Alex s'è messo con mia sorella Paola, hanno un bimbo di sei anni. Io sono frocio conclamato ma non sono stronzo, so di tenerlo per le palle. Capita raramente, stiamo attentissimi ed è anche più eccitante. Ha i suoi periodi, in queste settimane lo aspetto dopo il lavoro sotto il viadotto.
Quel giorno ero in piscina con mia sorella e tutta la sua compagnia, ha cinque anni più di me. I miei erano al mare le hanno detto di non lasciarmi solo, sospettavano giustamente di me. Avevo accettato di fare una giornata con mia sorella solo per evitare le solite manate.
A mezzogiorno sono già stufo, lascio il libro e mi connetto all'app. Guardo le chat, quando apro grindr ho sempre decine di msg, arrapo gli stronzi, ho messo una foto eccitante in calzoncini senza maglietta, no viso. I soliti maturi mi hanno mandato la foto del cazzo e mi chiedono se lo voglio. C'è anche Rino, mi ha lasciato dieci messaggi, mi aspetta alle cinque al boschetto. Mi perseguita, ho sbagliato a incontrarlo più volte, ora crede che sono la sua puttana personale. Dice che ce l'ha duro, ha i coglioni pieni, vuole violentarmi in culo, devo bere la sborra del mio papi. Le solite cazzate, lo blocco, sono stufo.
Guardo il radar. C'è uno connesso a meno di cento metri da me, senza foto, un codice numerico come nome. Apro il profilo, trentadue anni, bisex, solo attivo, cerca sesso con under25. Probabilmente è qui in piscina. Non scrivo mai a quelli anonimi ma mi sto rompendo troppo.
Gli mando un ciao.
Mi risponde in dieci secondi.
Cazzo! Sei una bella cagnetta tu.
Nel profilo ho messo un mare di cazzate, che sono peggio di una ninfo vogliosa di oversize.
Sei qui in piscina? Scrivo.
Nulla.
Okay, lo sapevo, c'è troppa gente, questo è il classico etero che si scopa froci, un tipo riservato. Fanculo e mi butto in acqua.
Cazzo, c'è un casino di gente che non riesci a nuotare, ma si sta bene in acqua. Due ragazze carinucce mi fanno il filo a bordo piscina, io penso a qiello che mi ha chiamato bella cagnetta.
Torno che hanno tirato fuori insalata di riso e birre. Non mi va di mangiare, sono sei mesi che non ho mai voglia di mangiare, da quando scopo su grindr penso solo ai cazzi.
Mia sorella insiste come con un bambino. Che palle, mangio tre forchettate e mi stendo pancia al sole. Ho un bel culetto. Ho tre messaggi, due li cestino subito, il terzo è del mio amico misterioso.
Mi piaci, mi scrive.
'Tu come sei invece?'
'Non posso mandarti mie foto.'
'Allora ciao.'
Mi manda foto del cazzo in mano. Devo ammettere che è un cazzo da fotografare, minchia, è favoloso. Cado in ansia da grindr, voglio essere violentato da quel cazzo.
Rispondo con un whoww!
'Ti piace?'
'Spettacolare, amico.'
'Vuoi provarlo?'
'Cazzo se lo voglio!'
'Fammi vedere bene il tuo culetto.'
Un'ombra mi passa sopra. Nascondo il cellulare, c'è qualcuno in piedi dietro a me. Non mi giro a guardare chi è, mi sento osservato, sta fermo e non se ne va via. Poi si sdraia di fianco a me. È Alex, il ragazzo di mia sorella, un figo che non so come fa a stare con mia sorella. Si mette anche lui pancia in giù col cellulare in mano. Si volta a guardarmi e m'arriva un messaggio.
'Me lo fai venire duro Luca.'
Mi sento male, sono stato scoperto!
'Oh cazzo, non farmi casini.' Scrivo.
'Non scherzo.'
'Cosa?'
'Mi piaci.'
Si volta a guardarmi. Sono un maledetto frocio, mi piace arrapare etero, mi muovo sull'asciugamano tirando e sollevando il culetto.
'Lo prendi in culo?'
'Non dirlo a Paola.'
'Cazzo c'entra lei?'
Minchia non vale! Il più figo che incontro è il ragazzo di mia sorella! Non posso ma cazzo se lo voglio! Voglio che mi salta in culo qui davanti a tutti e a mia sorella.
'Non si può' rispondo.
'Hai foto nudo?'
'No.'
'Mandale. Voglio vederti.'
'Non mi fido.'
'Tranqui, non le faccio vedere a tua sorella.'
'Ci credo, non puoi.'
'Dai mandami foto.'
Ne ho decine scattate in camera e in bagno. Gliene ne mando un po' a caso. Me ne chiede altre. 'Sei una meraviglia.'
'Ahahah.'
Ci penso due secondi e gli mando quella del buchetto.
'Sei una puttana, cazzo.'
Forse non dovevo, ora mi tiene per le palle, faccio sempre troppo il coglione per arrapare gli etero. Cazzo se mi eccita Alex.
'Andiamocene via.' Mi scrive.
'No, non possiamo.'
'Se no ti violento qui.'
'Ok.'
Cazzo me ne frega di mia sorella,.
Mi metto seduto gambe incrociate, spruzzo un po' di crema sulla mano e dopo essermi guardato attorno fingo di sistemarmi il costume dietro e m'infilo due dita unte. Cazzo, sto già godendo col buchetto umido.
Mi alzo, infilo i calzoncini sul costumino e raccolgo le mie tre cose. Alex mi guarda il culo.
'Paola, io devo andare, mi sono scordato che devo vedere uno.'
'Ma come fai? Sei a piedi, non puoi aspettare?'
'Devo dargli una cosa.'
'Che roba? Fai sempre casini Luca! É così importante? Non puoi stasera?'
Alex si alza.
'Porto io a casa Daniele. Si rompe qui con noi. Ci metto quindici minuti, vado e torno.'
Saluto e me ne vado. Con Alex nemmeno una parola, camminiamo affiancati. Sull'asfalto del parcheggio ci sono quaranta gradi, nessuno che ci può vedere e Alex mi palpa il culo.
Mmmm
Ficca il dito. Sto già godendo da troia.
Vicino all'auto mi stringe alla nuca. 'Fammi un pompino.'
Mi tira dietro i cespugli. Ridiamo, facciamo finta di pestarci, mi dà una manata ai coglioni e mi piega in ginocchio tirandomi per il ciuffo. Lo succhio a due mani, un magnifico cazzo lucido e nodoso. Sa di cloro però. Gli faccio vedere che lo prendo in gola senza problemi fino alle palle.
Finosco in ginocchio sull'erba, poggiato sui gomiti e col culo ben alzato, mi palpa con una mano palle e cazzo. Mmm, mi sento cagna.
Mi abbasso calzoncini e costume insieme, me lo picchia in culo come piace ai froci come me. Godo a morte, mi riempie il culo, quel palo in culo mi uccide. Arriva una macchina, mi abbassa la testa e mi schiaccia fra l'erba dietro ai cespugli. Mi tappa la bocca e mi scopa. ci spostiamo di un paio di metri mentre continua a picchiarmelo eccitato. Mi metto più comodo, allungo le gambe sotto e lascio che mi trivelli per bene. Si ferma due istanti quando l'auto parcheggia lontano e poi riprende più forte. Gemo, ora brucia davvero, mi scopa a pelle, Alex un cazzo per froci, mi allarga e mi scopa che devo dirgli di venire. Guardo i palazzi di fronte se ci vede qualcuno. Cazzo non l'ho sentita, troppo agitato, mi ha sborrato in culo e la sento solo quando si sfila.
In auto non parliamo, mi accompagna a casa, abbiamo pisciato fuori dal vaso, una cazzata galattica, sono seduto sul culetto che mi brucia piacevolmente. Prima di scendere mi solleva il mento con due dita, ci manca un niente che ci baciamo. Minchia, sono innamorato. Scendo e vado verso l'ingresso, mi sta guardando il culetto, faccio la troietta, lo tengo teso, riparte. Appena in casa mi sparo una sega feroce con due dita in culo. Succhio la sua sborra.
Non voglio prosciugarmi di seghe, esco in scooter e trovo Leo, ci facciamo una birra e chiacchieriamo fino alle sei. Io penso ad Alex che mi ha sborrato in culo e mi viene ancora voglia. Sblocco Rino e gli scrivo che sono al boschetto fra dieci minuti. Arrivo che c'è già la sua Golf bianca infilata sotto gli alberi. Scendo e vado nella radura. Arriva anche lui, non mi piace ma ha anche lui un signor cazzo. Glielo rivesto senza nemmeno ciucciarlo e mi metto a novanta. Papi mi fa il culo, non godo col preservativo, ma penso a Alex e gemo da frocio. Mi pompa per dieci minuti, non viene, si sarà già segato in auto aspettandomi, vuole toglierselo, così non viene. Non se ne parla, voglio andarmene. Mi levo e lo faccio venire con pompino con ingoio.
Se ne va via prima lui. Vicino al mio scooter c'è un quarantenne col cazzo sottile in mano, si strizza la cappella. Crede di eccitarmi. Torno alla radura, aspetto che si mette il condom e mi abbasso i pantaloncini. Me lo picchia subito sperando di farmi godere, dice che ho il culo più liscio di una ragazza, io gli dico di fare in fretta. Mi scopa, godo qualcosina.
A casa Paola è incazzata. Mangiamo ed esco subito.
Ci troviamo tutti a casa di Luca a giocare con la play station fino alle due. Mi rompo le palle. Con Giada spompino qualche cazzo di amici. Me ne vado, lei rimane a scopare. È carina ma non mi eccita, è troppo burrosa coi seni enormi.
Mi svegliano alle dieci che suonano al campanello. Paola è al lavoro, i miei al mare. Non vado ad aprire. Vado a pisciare. Risuonano ancora.
Vado a vedere allo spioncino.
È Alex.
Se apro mi violenta.
Alex s'è messo con mia sorella Paola, hanno un bimbo di sei anni. Io sono frocio conclamato ma non sono stronzo, so di tenerlo per le palle. Capita raramente, stiamo attentissimi ed è anche più eccitante. Ha i suoi periodi, in queste settimane lo aspetto dopo il lavoro sotto il viadotto.
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