Vecchio ricordo

di
genere
bisex

E’ un vecchio piacevole e unico ricordo che, per tanti motivi non si è più ripetuto, ma è rimasto indelebile.
Provo a raccontarlo e l’emozione subito si prende il mio corpo, la mia mente e i miei sensi. Sono un 70.nne che ha ancora rapporti, sempre come passivo, fino a qualche anno fa non facevo differenza e mi divertivo in qualsiasi in entrambi i modi Dicevo del ricordo……..era metà degli anni 90, non ero sposato e non facevo differenza per incontri sessuali, anche se stavo piano piano scoprendo rapporti sessuali con gay, transex e travestiti quasi sempre da passivo, ma se il tipo che incontravo era carino e un po’ effeminato, facevo il maschio al 100%. Stavo passeggiando con altri amici a Milano zona via Torino, e tra una battuta e l’altra ci fermavamo a guardare le vetrine, era primavera e di solito si cerca qualche nuovo capo di abbigliamento da indossare, poi passiamo davanti ad un bar, e all’improvviso dalla vetrata esterna del bar i miei occhi si bloccano davanti a un viso stupendo e due occhi azzurri che mi fissano, rimango a bocca aperta, a fatica respiro tanto sono sedotto dalla sua bellezza.
Gli amici mi chiamano, a fatica sento le loro voci, e con dei gesti della mano faccio segno di entrare nel bar nel quale io sono già entrato, non sembrano tanto convinti e un po’ arrabbiati, ma mi raggiungono al tavolo nel quale mi sono seduto, il mio sguardo cerca ancora il “biondino” e quando ci incrociamo gli sguardi noto che anche lui è “perso” nel guardarmi.
Intanto il cameriere ci lascia qualche listino sul tavolo, e come si allontana vedo che il “biondino” gli si avvicina e scambia qualche parola, dopo una decina di minuti, come immaginavo è lui che viene al tavolo a prendere l’ordinativo, viene vicino a me e con dolcezza appoggia il suo inguine al mio gomito intanto che scrive l’ordine, mi guarda come se fossi il suo amante da sempre, io sono eccitato e vorrei toccarlo.
Si allontana e torna dopo qualche minuto con le bibite ordinate e, mentre ci serve, mi lascia un bigliettino sotto il mio bicchiere e, sempre con quello sguardo si allontana, con gli amici al solito si ride e scherza, ma notano che sono altrove con la testa, tanto che mi fanno qualche domanda a cui rispondo con frasi banali. Mi isolo un po’ e leggo il bigliettino: “ti desidero e già ti amo, chiamami stasera un paio d’ore dopo mezzanotte 333………..”.
Paghiamo il conto e usciamo, mi giro e vedo ancora quello sguardo che non mi lascia e che mi eccita, mi sento bagnato come se mi avessi fatto una sega.
Continuiamo la serata, gironzolando per il centro di Milano, sino a quando uno alla volta gli amici lasciano il gruppo, è alla 1,15 quando saluto l’ultimo amico che torna a casa, subito io emozionato recupero il biglietto e compongo il nr di cellulare, a quei tempi non c’era ancora WA e FB, alla chiamata non c’è nessuna risposta, riprovo dopo 10 minuti e subito risponde:” ciao, sei il mio innamorato? Io sono Tiziano” io: “siiiiiiiiiii sono il tuo amante del bar, anch’io sono innamorato di te, e ho grande desiderio di te. Dove sei?” Tiziano mi risponde che ha appena staccato dal lavoro e sta andando a casa e, se voglio mi aspetta così lo aiuto a rilassarsi, subito accetto e mi dà l’indirizzo.
Dopo una mezzoretta, suonato il campanello salgo, entro e lo trovo con l’accappatoio addosso, non so cosa sia successo, so solo che nell’arco di qualche minuto ansimando siamo arrivati in camera, gli ho quasi strappato l’accappatoio, mi sono messo a perlustrare ogni centimetro della sua pelle con la lingua, poi scivolo velocemente sopra le natiche sode, le apro dolcemente con le mani alla ricerca della corona anale.
Sento che la schiena gli si irrigidisce ed è scossa da fremiti di emozioni sessuali, dandomi il via per iniziare a leccare il suo buchetto, lo inumidisco e con le dita cerco di penetrarlo, ci giro attorno vorticosamente, lo sento vibrare, io sono così eccitato che il mio cazzo sta esplodendo. Allora mi sposto e lo appoggio sulla sua schiena, che si irrigidisce sentendo la prepotenza della mia erezione, Tiziano si gira di scatto, gli occhi diventati quasi trasparenti rivelando la sua sottomissione, poi mi implora di sfondargli il culetto, ma io onde eccitarlo ancora di più, mi sposto e gli sbatto l’uccello in bocca, lui me lo succhia, lo spreme, lo ingoia fino a farlo scomparire, lo lucida e se lo strofina sulla faccia, scende sulle mie palle, me le tocca con le mani con abilità , sa come soddisfarmi. Il cazzo è gonfio, ricoperto di saliva scivolosa, poi Tiziano mi spinge giù, schiena sul materasso, sale su di me e mi allunga il lubrificante, vuole che sia io ad occuparmene. Dopo avergli spalmato dentro e fuori strati generosi di gel, posiziona il buco del suo bellissimo culo sopra la mia cappella, scende e inghiotte il cazzo, si muove agilmente, sale, scende, sale, scende, si diverte a giocare con la punta del cazzo, stuzzicandolo, sfregandolo. Alterna affondi lenti e piccoli sali scendi veloci e si tiene l’arnese saldo in mano, per evitare che sbatta ad ogni balzo, immagino quando lo prenderò in bocca e sentirò il suo seme, il pensiero è talmente eccitante che gli sborro dentro, lo raccoglie tutto poi si gira e mi bacia appassionatamente. Sono stravolto, poi trovo la forza per avventarmi sul suo cazzo e, finalmente sentirlo in bocca, toccarlo, menarlo finché il suo latte bianco esplode sul mio palato e riempie la cavità orale. Assaporo questo succo dolciastro prima di restituirgli il bacio con la bocca ancora sporca e di lasciarmi andare alla stanchezza. Ci rilassiamo e continuiamo a toccarci e scoparci in tanti e tutti i modi, arriviamo al punto che la sborra e quasi al limite, ma è il baciarci che ci stimola a toccarci, penetrarci e amarci. Alle 7 del mattino mi sveglio e mi trovo davanti il viso di Tiziano mi sta guardando con amore, appena apro gli occhi, mi bacia e mi lecca sul collo, mi mordicchia i capezzoli e si masturba sino a quando mi lascia andare l’ultima goccia di sperma sul mio viso, poi mi lecca il viso e mi pulisce. Infine entriamo in doccia e continuiamo a toccarci e baciarci, usciamo e ci asciughiamo, Tiziano mi dice con una lacrima che non sa se riusciamo ad incontrarci ancora, è in partenza per l’Australia. Sono scioccato, non riesco a biascicare una parola per diversi minuti, infine lo bacio ancora e rimaniamo d’accordo che ci teniamo in contatto con la promessa di rivederci. Non succederà, la sera dopo mi scrive un SMS dicendomi che la notte dopo parte in aereo e che non sa se, e quando tornerà.
scritto il
2025-11-11
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