Elisa in collant e la venuta sul colpo
di
Theinvisibleman
genere
feticismo
lentezza che lo torturava. “Non ancora,” sussurrò, il sorriso malizioso. “Non è il momento.”
Lui gemette, il corpo che tremava, mentre il tempo continuava a scorrere. A un minuto dalla fine, Elisa accelerò di nuovo, i collant che sfregavano il suo cazzo con una velocità che lo portava al limite. Il ragazzo chiuse gli occhi, il respiro affannoso, mentre il timer contava gli ultimi secondi.
“Ora,” sussurrò Elisa, la voce che lo spingeva oltre il limite.
Con un ultimo sforzo, il ragazzo esplose, il sperma che schizzava sui collant, macchiandoli di bianco. Elisa sorrise, soddisfatta, mentre il timer suonava, segnando la fine del gioco.
“Bravo,” disse, alzandosi, i collant macchiati che brillavano sotto la luce. “Hai vinto.”
Il ragazzo rimase seduto, senza fiato, il corpo che tremava, mentre Elisa si sistemava l’abito e si allontanava, lasciando il bar con la stessa sicurezza con cui era entrata. Camminò per la città, i collant macchiati che le ricordavano la sua vittoria, il profumo del suo succo che le avvolgeva i sensi. Gli sguardi degli uomini la seguivano, incuriositi, ma ignari del suo segreto sporco.
Elisa sorrise, sapendo che quella non sarebbe stata l’ultima volta. Il gioco era appena iniziato.
Lui gemette, il corpo che tremava, mentre il tempo continuava a scorrere. A un minuto dalla fine, Elisa accelerò di nuovo, i collant che sfregavano il suo cazzo con una velocità che lo portava al limite. Il ragazzo chiuse gli occhi, il respiro affannoso, mentre il timer contava gli ultimi secondi.
“Ora,” sussurrò Elisa, la voce che lo spingeva oltre il limite.
Con un ultimo sforzo, il ragazzo esplose, il sperma che schizzava sui collant, macchiandoli di bianco. Elisa sorrise, soddisfatta, mentre il timer suonava, segnando la fine del gioco.
“Bravo,” disse, alzandosi, i collant macchiati che brillavano sotto la luce. “Hai vinto.”
Il ragazzo rimase seduto, senza fiato, il corpo che tremava, mentre Elisa si sistemava l’abito e si allontanava, lasciando il bar con la stessa sicurezza con cui era entrata. Camminò per la città, i collant macchiati che le ricordavano la sua vittoria, il profumo del suo succo che le avvolgeva i sensi. Gli sguardi degli uomini la seguivano, incuriositi, ma ignari del suo segreto sporco.
Elisa sorrise, sapendo che quella non sarebbe stata l’ultima volta. Il gioco era appena iniziato.
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