La notte delle tette cadenti
di
strongbox
genere
etero
La notte delle tette cadenti
Qualche mese fa in una cittadina lombarda, ero in trasferta da un fornitore abituale … una storia strana ma molto coinvolgente.
Sono un uomo di circa 50 anni, etero, attratto dalle belle donne e dalle situazioni intriganti.
Ma veniamo al racconto.
Con questo fornitore ho da parecchi anni un’ottima relazione. Simpatia, rispetto, direi quasi amicizia.
A fine giornata mi viene presentata la sorella del mio fornitore.
Circa 65 anni, non la donna più bella del mondo, ma piacente e ben tenuta.
Chiacchieriamo e decidiamo di cenare tutti e tre insieme.
Si parla del più e del meno, le due sorelle si punzecchiano, si vede che vanno molto d’accordo.
La più giovane invita la sorella più anziana a rifarsi una vita dopo essere rimasta vedova.
Lei nicchia, dice che è diventata tutta molle e nessuno la vuole più.
Io m’inserisco, ingenuamente ma per aumentare l’autostima, dicendo semplicemente che ci sono anche gli estimatori di quello.
Niente di che, la serata finisce lì fra chiacchiere e argomenti vari e io rientro, contento come al solito, in albergo.
Mi stavo rilassando sdraiato sul letto quando il telefono blinka e mi segnala un msg whatsapp da un numero sconosciuto: ‘tu sei un estimatore ?’
Sul momento non capisco e sono indeciso se bloccare il numero o cosa, alla fine rispondo: ‘scusa, chi sei ?’.
Telefono muto per un po' e altro messaggio: ‘posso chiamarti ?’
Io replico secco: ‘dimmi chi sei’
Segue il nome, insomma, la 65enne si fa riconoscere e segue una telefonata di conoscenza abbastanza lunga che finisce per farmi capire che le piaccio e avrebbe piacere di incontrarmi da solo.
Il giorno successivo ci risentiamo: la sento ‘bella carica’, si sbilancia, sottolinea il fatto di sentirsi un po' troppo cadente; considera questa cosa una trasgressione più che un’avventura, mi chiede di suggerirle un posto e un abbigliamento di mio gradimento.
Gioco l’asso, rilancio e rispondo secco, non dopo averla fatta un po' aspettare (bastardo dentro).
‘Ci vediamo domani sera al motel xxx, ore 21:00, arriverai senza intimo, a tua scelta maglietta o camicetta. Prima di arrivare sarà tua cura toccarti ma senza raggiungere l’orgasmo, ti voglio impiastricciata ed eccitata. Ti farò parecchie foto, e forse le pubblicherò su qualche sito, quindi non indossare gioielli che ti rendano riconoscibile in modo che tu possa farti delle domande e darti delle risposte. Ci stai ?’
Il telefono resta muto per un po': mi dico … ho esagerato.
Poi arriva una risposta: ‘OK, in regalo ti porto una pastiglietta azzurra’ faccina che sorride.
Rispondo secco che non ce n’è bisogno, e lei rapidamente replica: ‘ho bisogno di un trattamento completo e intensivo, farò tutto quello che mi hai chiesto e in cambio ti chiedo solo questo: ci stai ?’.
Rispondo secco: ‘va bene’.
Al ritrovo sale in macchina con me ed entriamo, ha soddisfatto tutte le mie richieste ed è molto curata e bella. E noto subito che le sue tette sono sì abbastanza cadenti, ma mostrano in evidenza capezzoli molto lunghi e ritti, decisamente fuori media.
Il posto è bello e ricercato, alla prenotazione ho chiesto di farci trovare in camera un vassoio di frutta fresca.
Propongo di fare un idromassaggio per iniziare a conoscerci. Due chiacchiere, qualche toccamento … le tette sono abbastanza cadenti, i capezzoli eretti e lunghi, la figa è perfettamente rasata.
Ci asciughiamo e ci mettiamo sul letto, lei mi porge la pastiglietta senza darmi possibilità di scampo, e cominciamo a strusciarci: la lecco un po' ovunque, lei si vede che apprezza, è molto bagnata.
Mi dedico al suo seno, ma dopo qualche secondo che le succhio i capezzoli mi rendo conto che si agita, mi chiede di smettere ‘non fare così perché vengo’. Ha una sensibilità paurosa, la voce quasi rotta dall’eccitazione.
Insisto per capire meglio (e perché sono un bastardo) e in pochi secondi viene come una fontana; le lenzuola sono bagnate dei suoi umori, la cosa eccita anche me e noto una grande quantità di pre-cum che mi fuoriesce, quando se ne accorge si precipita e beve.
Non le basta, vuole di più, la penetro senza troppi scrupoli, va tutto benissimo, lei sotto e io sopra … le succhio i capezzoli e mi urla ‘cosa stai facendo ?’ e in pochi secondi è scossa da un altro orgasmo.
Andiamo davanti ed esercito il mio potere, cerco di star sotto di lei e quando quelle belle tette cadenti mi ballano davanti le succhio con gusto.
Lei viene, è un fiume in piena, gli orgasmi si susseguono sia nella penetrazione vaginale che anale. Durante questa, prendendola da dietro, mi lecco le mani e le strofino i seni … perdiamo il senso del tempo (e il conto dei suoi orgasmi) finchè mi libero io, mi prega di venirle dentro. Il letto è diventato così bagnato che sembra qualcuno ci abbia pisciato sopra.
Pausa, chiacchiere, frutta e … mi prende in bocca. La pastiglietta fa sì che mi intosti di brutto in tempo zero e via, fino al mattino successivo non mi ha lasciato tregua, salvo qualche momento in cui ci siamo appisolati.
Si fa l’ora di prepararsi per la nuova giornata, siamo stanchi ma entrambi appagati, mi chiede di fare la doccia insieme e … ‘ti prego, toccami le tette, succhiamele come ieri’: orgasmo immediato, manco a dirlo.
In chiusura, non senza un po' di vergogna, mi chiede se sono disposto a soddisfare una sua curiosità, pisciami addosso; detto fatto, lei beve, si massaggia tutta ma soprattutto i capezzoli … il risultato è sempre lo stesso, orgasmo potente, prima suo e successivamente mio.
Abbiamo fatto colazione insieme e ci siamo dati appuntamento al mio prossimo viaggio di lavoro nella sua città.
Ultima sua raccomandazione: non dire niente a mia sorella, non vorrei pensasse male di me.
Vai tranquilla, lei non penserà niente ma io ne penso benissimo !
Qualche mese fa in una cittadina lombarda, ero in trasferta da un fornitore abituale … una storia strana ma molto coinvolgente.
Sono un uomo di circa 50 anni, etero, attratto dalle belle donne e dalle situazioni intriganti.
Ma veniamo al racconto.
Con questo fornitore ho da parecchi anni un’ottima relazione. Simpatia, rispetto, direi quasi amicizia.
A fine giornata mi viene presentata la sorella del mio fornitore.
Circa 65 anni, non la donna più bella del mondo, ma piacente e ben tenuta.
Chiacchieriamo e decidiamo di cenare tutti e tre insieme.
Si parla del più e del meno, le due sorelle si punzecchiano, si vede che vanno molto d’accordo.
La più giovane invita la sorella più anziana a rifarsi una vita dopo essere rimasta vedova.
Lei nicchia, dice che è diventata tutta molle e nessuno la vuole più.
Io m’inserisco, ingenuamente ma per aumentare l’autostima, dicendo semplicemente che ci sono anche gli estimatori di quello.
Niente di che, la serata finisce lì fra chiacchiere e argomenti vari e io rientro, contento come al solito, in albergo.
Mi stavo rilassando sdraiato sul letto quando il telefono blinka e mi segnala un msg whatsapp da un numero sconosciuto: ‘tu sei un estimatore ?’
Sul momento non capisco e sono indeciso se bloccare il numero o cosa, alla fine rispondo: ‘scusa, chi sei ?’.
Telefono muto per un po' e altro messaggio: ‘posso chiamarti ?’
Io replico secco: ‘dimmi chi sei’
Segue il nome, insomma, la 65enne si fa riconoscere e segue una telefonata di conoscenza abbastanza lunga che finisce per farmi capire che le piaccio e avrebbe piacere di incontrarmi da solo.
Il giorno successivo ci risentiamo: la sento ‘bella carica’, si sbilancia, sottolinea il fatto di sentirsi un po' troppo cadente; considera questa cosa una trasgressione più che un’avventura, mi chiede di suggerirle un posto e un abbigliamento di mio gradimento.
Gioco l’asso, rilancio e rispondo secco, non dopo averla fatta un po' aspettare (bastardo dentro).
‘Ci vediamo domani sera al motel xxx, ore 21:00, arriverai senza intimo, a tua scelta maglietta o camicetta. Prima di arrivare sarà tua cura toccarti ma senza raggiungere l’orgasmo, ti voglio impiastricciata ed eccitata. Ti farò parecchie foto, e forse le pubblicherò su qualche sito, quindi non indossare gioielli che ti rendano riconoscibile in modo che tu possa farti delle domande e darti delle risposte. Ci stai ?’
Il telefono resta muto per un po': mi dico … ho esagerato.
Poi arriva una risposta: ‘OK, in regalo ti porto una pastiglietta azzurra’ faccina che sorride.
Rispondo secco che non ce n’è bisogno, e lei rapidamente replica: ‘ho bisogno di un trattamento completo e intensivo, farò tutto quello che mi hai chiesto e in cambio ti chiedo solo questo: ci stai ?’.
Rispondo secco: ‘va bene’.
Al ritrovo sale in macchina con me ed entriamo, ha soddisfatto tutte le mie richieste ed è molto curata e bella. E noto subito che le sue tette sono sì abbastanza cadenti, ma mostrano in evidenza capezzoli molto lunghi e ritti, decisamente fuori media.
Il posto è bello e ricercato, alla prenotazione ho chiesto di farci trovare in camera un vassoio di frutta fresca.
Propongo di fare un idromassaggio per iniziare a conoscerci. Due chiacchiere, qualche toccamento … le tette sono abbastanza cadenti, i capezzoli eretti e lunghi, la figa è perfettamente rasata.
Ci asciughiamo e ci mettiamo sul letto, lei mi porge la pastiglietta senza darmi possibilità di scampo, e cominciamo a strusciarci: la lecco un po' ovunque, lei si vede che apprezza, è molto bagnata.
Mi dedico al suo seno, ma dopo qualche secondo che le succhio i capezzoli mi rendo conto che si agita, mi chiede di smettere ‘non fare così perché vengo’. Ha una sensibilità paurosa, la voce quasi rotta dall’eccitazione.
Insisto per capire meglio (e perché sono un bastardo) e in pochi secondi viene come una fontana; le lenzuola sono bagnate dei suoi umori, la cosa eccita anche me e noto una grande quantità di pre-cum che mi fuoriesce, quando se ne accorge si precipita e beve.
Non le basta, vuole di più, la penetro senza troppi scrupoli, va tutto benissimo, lei sotto e io sopra … le succhio i capezzoli e mi urla ‘cosa stai facendo ?’ e in pochi secondi è scossa da un altro orgasmo.
Andiamo davanti ed esercito il mio potere, cerco di star sotto di lei e quando quelle belle tette cadenti mi ballano davanti le succhio con gusto.
Lei viene, è un fiume in piena, gli orgasmi si susseguono sia nella penetrazione vaginale che anale. Durante questa, prendendola da dietro, mi lecco le mani e le strofino i seni … perdiamo il senso del tempo (e il conto dei suoi orgasmi) finchè mi libero io, mi prega di venirle dentro. Il letto è diventato così bagnato che sembra qualcuno ci abbia pisciato sopra.
Pausa, chiacchiere, frutta e … mi prende in bocca. La pastiglietta fa sì che mi intosti di brutto in tempo zero e via, fino al mattino successivo non mi ha lasciato tregua, salvo qualche momento in cui ci siamo appisolati.
Si fa l’ora di prepararsi per la nuova giornata, siamo stanchi ma entrambi appagati, mi chiede di fare la doccia insieme e … ‘ti prego, toccami le tette, succhiamele come ieri’: orgasmo immediato, manco a dirlo.
In chiusura, non senza un po' di vergogna, mi chiede se sono disposto a soddisfare una sua curiosità, pisciami addosso; detto fatto, lei beve, si massaggia tutta ma soprattutto i capezzoli … il risultato è sempre lo stesso, orgasmo potente, prima suo e successivamente mio.
Abbiamo fatto colazione insieme e ci siamo dati appuntamento al mio prossimo viaggio di lavoro nella sua città.
Ultima sua raccomandazione: non dire niente a mia sorella, non vorrei pensasse male di me.
Vai tranquilla, lei non penserà niente ma io ne penso benissimo !
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