Sara e Marco - Laura la vicina di casa
di
Marco G
genere
dominazione
Laura, la vicina di casa.
Alberto, narratore A
Mark Mark
Sara Sara
Laura L
Silvio S
Andrea Andrea
Gabriele G
Da circa un anno Mark e Sara hanno come vicina di casa una giovane e bella ragazza appena trentenne, Laura, capelli neri, lunghi, alta circa 1,70, spigliata e simpatica. Anche in questo caso il carattere critico negativo di Sara emerge. I pareri negativi nei confronti di Laura abbondano, sia per il suo aspetto fisico, sia per l’atteggiamento, sino a interessarsi di come tiene la casa e di come vive. Mark controvoglia, è costretto ad ascoltare e commentare a sua volta. Mark, però, nota anche le abitudini piuttosto libertine di Laura, giovane ragazza, indipendente, può permettersi senza dubbio una vita sessuale spigliata e libera. Una sera a cena, coglie l’occasione per parlarne con Sara.
M – Hai visto, la nostra giovane vicina di casa? Bella ragazza vero?
Sara – Si, è giovane, quando io avevo la sua età ero molto meglio, poi deve essere una svampita, non ha un ragazzo fisso, non è mai a casa.
M – E sì. Ho notato, secondo te, si farebbe coinvolgere in qualche sessione con Alberto?
Sara – Le ragazze d’oggi sono puttane e depravate, drogate, chissà che combina quella! L’altro giorno, mi sono avvicinata per salutarla, si è girata dalla parte opposta, non mi ha risposto la cafona, chi si crede di essere.
M – Per me quella è una che si diverte, è una bella ragazza, può essere che anche a lei piacciono certi giochini!
Sara – Ti piace la troietta! Vorresti fartela sarebbe interessante coinvolgerla e sottometterla nelle sessioni che organizza Alberto. Quelle situazioni, mi piacciono, nel caso si organizza, tu, però fai sempre il cornuto che guarda, sia chiaro!
M – Certamente, intanto io sento Alberto per organizzare una sessione con o senza la nostra vicina.
Mark si arma di coraggio, deciso attende al varco Laura, la giovane vicina di casa. Quando la incontra, si scusa per il pessimo comportamento della moglie, le confessa che da anni è costretto a subire le sue prepotenze, il suo modo dispotico nei confronti di tutto e tutti. Laura curiosa e maliziosa, si sofferma volentieri a chiacchierare con Mark, che rincara la dose, confessando che anche dal lato sessuale, Sara s’impone su di lui, da un po’ di tempo però, ha trovato come vendicarsi, come mettere sotto la volitiva consorte. Si accordano per un appuntamento, dove le chiederà un suo parere ed eventuale partecipazione.
Due giorni dopo, all’insaputa di Sara s’incontrano in un bar, Mark non trova difficoltà con Laura, si dimostra molto incuriosita, probabilmente ha già avuto qualche esperienza in questi giochi. Si accorda per farla partecipare a una prossima sessione, le lascia anche il mio numero telefonico dicendole che a breve l’avrei chiamata per stabilire i particolari, data e orario.
Avvisato da Mark, comincio a elaborare la sessione, entrambi vogliamo sfruttare questa situazione per denigrare, mettere Sara, in uno stato d’inferiorità e di disagio nei confronti di Laura e dei partecipanti, marito compreso. Dopo appena un paio di giorni, chiamo Laura, superato il primo giustificato imbarazzo, noto volentieri l’ambizione e una certa perversione sessuale non solo materiale, ma anche cerebrale. Si rende disponibile e si affida alla mia gestione dell’incontro. Una qual certa idea si manifesta, per realizzarla ho bisogno di interpellare Silvio.
A – Ciao Silvio, come va? Tutto bene spero.
S - Abbastanza bene grazie, nulla di grave, Anna purtroppo è appena stata operata a un ginocchio, deve stare immobile per un paio di settimane, poi con la fisioterapia, dovrebbe tornare come prima.
A – Quindi al momento niente giochi hard? Pausa forzata?
S – Sì, proprio così, avevi in mente qualche gang per mettere mia moglie sotto tiro?
A – Certo non mi sarebbe dispiaciuto, ma ti ho chiamato per un aiuto. Ho una nuova slave, una certa Sara, donna matura, non certamente una modella, oltre a sottomissioni varie, con il marito, abbastanza cuck, le stiamo facendo vivere il ruolo di vacca denigrata e schernita davanti al suo consorte e altri partecipanti. Per il prossimo incontro, avrei bisogno di un po’ di maschietti giovani e prestanti, mi puoi aiutare?
S – Certamente, volentieri, sai che da anni ormai io vivo felicemente il ruolo di cuck convinto, come ben sai, Anna è una scatenata, multi orgasmica, chiava per ore e gode come una pazza. A volte io rimango a guardare, però ultimamente, provo gusto, ad accompagnarla, lei rimane con tre/quattro uomini e poi la vado a riprendere e lei mi racconta.
A – Si già anni fa vi piaceva questo gioco, assieme ci siamo divertiti con Anna, ti ricordi quella volta vicino a Varese l’abbiamo chiavata in otto per ore.
S – Certo che mi ricordo, ora Anna ha i suoi anni, li porta bene e di cazzi ne prende ancora, preferisce quelli giovani. Prima di questo incidente al ginocchio, ne abbiamo frequentati diversi, ora questi si fanno sentire spesso, se vuoi, dico di chiamarti, con loro puoi certamente organizzare. Sono giovani, non oltre i trentacinque anni, ben messi a cazzo, duraturi e se ne fanno due senza problemi.
A – Grazie, mi fai proprio un piacere, se vuoi partecipare o anche solo guardare vieni pure, appena organizzato, ti dico giorno e ora.
S – No, ti ringrazio, sai io sono solidale con Anna, appena si sarà ripresa, organizziamo qualche sessione con lei.
A – Certo, ancora grazie, ti farò sapere com’è andata.
Organizzo la sessione, telefono a Laura, le illustro le mie intenzioni con i relativi particolari e il suo ruolo. Si rivela subito una ragazza spigliata e cerebralmente attiva accetta volentieri. Mi accordo con i giovanotti amici di Silvio, tre di loro mi danno la loro disponibilità. Per la location ho un po’ di difficoltà, per realizzare quello che ho in mente, il mio appartamentino, è troppo piccolo, Da Andrea il suo loft sarebbe perfetto, lì ne abbiamo già vissute di situazioni a più persone. Andrea è un bell’uomo alto, magro ben dotato e grande scopatore, passiamo direttamente all’avvenimento.
Ore 17,30 di un qualunque giovedì, nel loft ci siamo solo Andrea ed io quando arriva Mark e la vacca, Veloci saluti, poi accompagno Sara in una piccola stanzetta attigua alla sala principale, le mostro cosa indossare, una gonna corta, nera leggermente elasticizzata, con un piccolo spacco laterale, una semplice camicetta bianca abbottona nata sul davanti, calze scure velate, autoreggenti e scarpe nere decolté con il tacco alto. Di proposito ho preso gonna e camicetta una misura in meno, a breve capirete il perché. Dovrà rimanere in quello stanzino sino a quando non le ordinerò di venire in sala. Entro le diciotto, in rapida sequenza arrivano tutti i partecipanti, eccoli:
Mario, sessantasette anni, magro, smilzo, da qualche anno di mia conoscenza, ha giocato spesso con la mia slave Michela, considerata l’età fa ancora il suo dovere, lento nell’eccitarsi come tardivo nel raggiungere il suo sfogo, compare nei miei racconti, trai quali “ I tre Vecchi”.
Gabriele, anche lui è di mia conoscenza da qualche anno, alto 1,75, molto robusto, sessantadue anni, bella pancia, baffi, goffo nei movimenti. Perverso e amante del sesso estremo, benché dotato, raramente raggiunga una decente erezione.
Valerio, recentemente conosciuto, vedi l’ultimo racconto “ Valerio vecchio amico”, inutile descriverlo.
Ora ecco i ragazzi contattati tramite Silvio:
Franco: trenta anni, bel fisico, leggermente palestrato, depilato, carnagione scura così come i capelli, neri e folti. Alto circa 1,80 a detta di Silvio, è ben dotato, grande scopatore.
Luigi: trentacinque anni, anche lui alto quasi come Franco, biondino, un po’ stempiato, fisico robusto, deciso, scopatore tenace e duraturo.
Lorenzo: poco più che ventenne, viso angelico, ben strutturato, fisico forte, tarchiato, capelli scuri, cortissimi, alto 1,70, un po’ goffo e impacciato, sempre a detta di Silvio, ha delle ottime disponibilità.
E’ arrivata anche Laura, nel salutare i presenti, mostra un deciso imbarazzo, le avevo spiegato la natura della sessione, però capisco l’imbarazzo di trovarsi unica donna tra tanti uomini. Mark unico a lei conosciuto le si avvicina, la rassicura, le dice che Sara è nella stanza attigua e come già informata in precedenza, non è al corrente della sua presenza, sarà una sorpresa ma non immediatamente.
Per l’occasione ho fatto acquistare a Mark lo stesso abbigliamento che indossa sua moglie, gonna nera, camicetta e intimo, perfettamente uguale, ma di giusta taglia. Sfilato il giaccone, Laura suscita stupore nei presenti, quei semplici indumenti fanno risaltare il suo giovane corpo. Laura ha capelli castani chiari, lunghi, lisci, bel viso, occhi grandi da cerbiatta e molto espressivi, seno piccolo ma fresco, giovanile. La gonna accentua il suo punto vita, lo spacco laterale evidenzia la sua gamba lunga e sensuale. La camicia bianca leggermente aperta sul davanti esalta la morbidezza dei suoi lunghi capelli. Negli sguardi dei presenti trapelano meraviglia e ammirazione.
A – Laura, vai in bagno, attendi lì, verrà Mark a prenderti al momento opportuno.
Come da accordi, i tre ragazzi giovani, si spogliano completamente, al centro sala, Andrea ha formato con tre piccoli divanetti una U, al centro, un tappeto. I ragazzi si accomodano, due su un divanetto, il terzo sul divanetto di fronte. I miei amici di età più avanzata sono ancora vestiti e sono appena in disparte, in piedi vicino a un mobile con bancone adibito a bar.
Chiacchierano sottovoce, Andrea ed io ricordiamo loro la parte, come devono comportarsi. Vado a prendere Sara e la porto di fronte ai divanetti, mani dietro la schiena, le ordino di presentarsi come si conviene:
Sara – Buona sera, sono Sara, la vacca, la schiava di Alberto a vostra diposizione.
Vestita a quel modo, anche se i vestiti sono perfettamente uguali, Sara non suscita l’ammirazione di Laura. La gonna tesa sul davanti, fascia la prominente pancia, lo spacco, sta per lacerarsi causa coscioni sovra peso, i bottoni della camicetta sono tesi dentro le asole. La troia appare goffa, per l’occasione è andata dalla parrucchiera, ma anche se ben truccata e pettinata suscita ilarità e la giusta impressione: un vaccone, un puttanone da quattro soldi buona solo per giochi perversi e denigranti.
Nulla a che vedere in confronto a quanto appena ammirato, i vestiti uguali sono stati fatti indossare proprio per dar risalto alla differenza che tra un po’ sarà a confronto. Dopo un attimo di meraviglia, spontaneamente ma anche come da mie indicazioni, i commenti arrivano tra le risate collettive.
G – Da dove sbuca questa? Bella piena! Ma almeno, è soda?
Luigi – A me sembra flaccida, però vacca deve essere vacca.
A – E’ la donna di Mark, è già un po’ che mi diverto con lei, certo non è una bellezza. Sara, tirati su la gonna, così possono vedere i prosciutti che hai.
Le risate echeggiano, chi spara una battuta, chi qualche becero apprezzamento. Sara è lì al centro, vergognosa, rossa in viso, impacciata ma anche già in parte eccitata, sentirsi usata ormai la esalta, essere trattata da troia davanti a Mark la rende piacevolmente partecipe in quel ruolo.
Franco, si alza in piedi, afferra con una mano la base del suo cazzone già mezzo in tiro e le dice:
Franco – Ti piacciono i cazzi come questo? O sei costretta ad aggiustarti con il cazzetto moscio di tuo marito?
Sara rimane in silenzio, l’imbarazzo è forte, ma lei è una schiava, la schiava di Alberto.
Valerio – Io mi sono già divertito con lei, fisicamente non è un granché, ma vacca è vacca! Per noi di una certa età, servono le troie come lei, anche se una giovane ragazza fa sempre piacere. Sbottonati la camicia, così ti vediamo le tettone pendule.
Invito il giovane Lorenzo ad alzarsi, mentre si avvicina a Sara, il suo enorme cazzone ancora parzialmente rilassato, oscilla tra le cosce, ordino a Sara di inginocchiarsi e farlo diventare duro a colpi di lingua.
Un’occhiata d’intesa, e Mark, va a prendere Laura, la luce non è molto forte, la direzione del bagno è leggermente laterale e un po’ distante da dove è Sara. Intenta a leccare il cazzo che sta già assumendo dimensioni fuori dalla norma, non si accorge subito della nuova presenza. Quando ormai Laura è Mark, sono a lei vicini, realizza, sobbalza stupita, dimentica il suo ruolo, lascia il cazzo di Lorenzo, si alza e inviperita si rivolge a suo marito:
Sara – Ma questa è Laura, la nostra vicina, ma sei pazzo? Come hai fatto, che figura mi fai fare?
Di risposta, io le rifilo due schiaffi sul viso, non troppo violenti ma decisi, rientra nel suo personaggio, rimane in silenzio, immobile, stupita e umiliata. Di fronte, ha quella stronza della sua vicina di casa, vestita come lei ma che appare meravigliosamente bella e seducente, mentre lei è stata oggetto di scherni e battute.
Laura supera immediatamente il motivato imbarazzo, ben lieta di coprire il ruolo suggerito da me, si esprime con piacere.
L – Facevi tanto l’altezzosa, la criticona, ora sei qui a fare la vacca, Alberto oggi ti ha ceduto a me, sarò io a decidere come usarti. Come vedi ci sono i giovani e i “ maturi”, adesso, lascia stare quel bel cazzone, a lui ci penso io, vai a spogliare i Maturi, datti da fare.
Sara volge lo sguardo verso di me, non ha ancora ben capito che oggi dovrà ubbidire a Laura.
A – Sei sorda o stronza, fai come dice Laura.
Mentre i maturi si sfilano le giacche e camice, Sara in ginocchio slaccia e toglie le scarpe, sfila i pantaloni, le mutande.
G – raccogli i vestiti e le scarpe, sistemali bene di là poi torna qui tra noi.
Mentre Sara esegue, Laura si è accomodata su un divano attorniata dai giovani, per nulla imbarazzata, accarezza i membri che si stanno alzando.
L – Alberto, hai già in mente come sottometterla, mi voglio godere lo spettacolo, qui sono in buona compagnia!
A – Brava trastullati i ragazzi, lascio ai vecchi maiali la scelta di come impegnare il troione. Vai Mario inizia tu, sei il più vecchio!
Mario – E sia, vieni qua, inginocchiati e leccami il culo, nel mentre menami il cazzo.
Mario si appoggia al bancone, s’incurva leggermente porgendo le natiche al viso di Sara. La troia, preme con il viso tra le chiappe sino a insinuare la lingua sull’orifizio, lavora di lingua mentre con la mano le sollazza il pisello ancora moscio.
I ragazzi eccitati si stringono attorno alla giovane ragazza, le sbottonano la camicetta, le mani s’insinuano tra i suoi piccoli seni, le accarezzano le gambe. Laura guarda la leccata di culo ma la sua attenzione è in parte deviata dai bei cazzi turgidi che l’attorniano.
Tocca a Gabriele, lascia Sara inginocchiata, prende una sedia, si siede, le porge un piede dicendo:
G – Adesso leccami bene le dita dei piedi, masturba il cazzo ai miei amici.
La sessione si riscalda, Laura, si ritrova con il grosso cazzo di Franco in bocca, Luigi, le ha sfilato le mutandine, ora con la testa tra le cosce le lecca la figa. Il giovane Lorenzo, già precedentemente slinguato da Sara, si masturba, il cazzo già notevole diventa enorme, sia in larghezza, sia in lunghezza.
Valerio – Avete visto che cazzo ha tirato su il ragazzo, Gabriele, smetti di farti leccare i piedi, facciamo impalare il troione su quel tronco.
Lorenzo scivola col sedere sul bordo del divano, il cazzo punta maestoso, verso l’alto, Andrea ed io prendiamo per le braccia la schiava, la poniamo girata di schiena nei confronti di Lorenzo, sorreggendola lentamente la facciamo calare sino a impalarsi sopra. Benché pesante, Lorenzo riesca a pomparla da sotto con colpi di bacino, Sara asseconda, gustandosi l’impalata. Prima Andrea, poi a seguire gli altri, le mettono il cazzo in bocca, si fanno masturbare, chi le strizza le mammelle e così via. Nel parapiglia, mi accorgo che su uno dei divanetti, laura si sta facendo chiavare alla pecorina da Franco.
L – Dai Franco, chiavami, a vedere quella bagascia trattata così mi eccita.
Esperto e pronto, Gabriele insinua una mano tra le cosce di Laura, abilmente le titilla il clitoride, non deve penare molto, certamente infoiata dalla situazione e con la stantuffata di Franco, Laura si spara una goduta eccellente.
Ormai la sessione diventa un’orgia, le due donne, sono ormai nude, solo le calze rimangono in qualche modo indossate. Giovani e maturi si mischiano, tra loro, Sara senza tregua è chiavata sia in figa, sia in culo, da un lato del grande loft, c’è un ampio e solido letto a due piazze, su questo Laura è scopata in doppia da Andrea e Franco. Il giovane Lorenzo dopo aver impalato la vaccona da sotto, ha sfogato il suo primo orgasmo tra le sue tettone. Mark si è prevalentemente masturbato, ci va cauto però, vuol rimanere eccitato per poter meglio gustare le porcate che deve subire sua moglie.
Entrambe hanno già avuto diversi orgasmi così anche gli altri due ragazzi. In un momento di relativa calma, sfogata la prima ondata di libido, Gabriele mi propone di far squirtare Laura in viso alla slave. Da tutti gradita, Sara è fatta sdraiare a terra, Laura a cosce aperte sopra al suo viso, non ha mai goduto tale pratica, in preda alla forte eccitazione, galvanizzata da poter infierire sulla sua presuntuosa vicina di casa, schizza potenti schizzi sul suo viso e seno.
Dopo una rapida ripulita e sistemata, Sara è utilizzata come cameriera per servirci da bere. Anche Laura ne approfitta per andare in bagno ad aggiustarsi. Al suo ritorno, non ancora sazi, Gabriele, ben lungi dall’orgasmo ma ricco di perversione, propone a Laura di cavalcare Sara sulla schiena. La poveretta, gattonando con la giovanetta sui fianchi, deve sfilare tra noi, sia io che Gabriele, ne approfittiamo per colpirla con alcune cinghiate sulle natiche.
G – Che ne dici Mark, hai proprio una moglie da monta!
A – Adesso prima di darle un’altra ripassata, godiamoci uno spettacolino! Sara mettiti nuovamente a terra con il viso in su, Laura accovacciati con la figa sulla sua faccia, ti faccio leccare la figa mentre ti godi un po’ di cazzi.
Entusiasta la giovane troietta perversa si accomoda come da indicazioni, la lingua di Sara si mette all’opera, io mi pongo davanti e offro il mio cazzo da succhiare, Lorenzo e Valerio a fianco si fanno masturbare. Ordinatamente, senza egoismo ci alterniamo godendoci mani e bocca. Andrea, sdraiandosi in terra lateralmente, riesce a penetrare la vaccinai figa. Anche le mani di Sara sono impegnate, l’orgasmo di Laura provocato dalla slinguata, ci tuffa nuovamente nella passione e alla perversione. Anche Laura ora è chiavata duramente, Andrea, la incula con forza sino a sborrarle dentro. Sara è chiavata a lungo in doppia e con uno dei cazzi in bocca, altri orgasmi delle due maiale. Sono ormai quasi le ventuno, quando ormai esausti diamo sfogo al nostro piacere, chi sborra in bocca a Laura che spregevolmente sputa lo sperma sul viso di Sara, chi si scarica tra le tette della vacca, chi urlando le sborra in culo. Anch’io sono arrivato, voglio e devo soddisfare la mia libidinosa voglia, verso dell’olio apposito sul mio cazzo duro, mi faccio masturbare da Sara e godo sul delicato piede nudo di Laura. Un’abbondante sborrata densa s’insinua tra le sue dita, con piacere ordino alla schiava di leccarlo, di ripulire con cura e di ingoiare lo sperma.
Gran bella perversione, esaltato a tal vista, Mark che era a noi vicino si masturba con passione, nel momento dello sfogo, Laura appoggia le labbra sotto la sua cappella, lo sperma si adagia su di esse e parte del mento.
L – Vieni qui bagascia, lecca anche la sborra di tuo marito, puliscimi bene.
Ora o mai più, il perverso Gabriele, noto a tutti noi per la difficoltà e spesso mancato orgasmo, masturbandosi, sborra sui capelli di Sara che è inginocchiata.
Sudati, stremati ma soddisfatti siamo giunti alla fine della sessione. La vacca è stata usata e denigrata a dovere. Laura in disparte confessa a me e a Mark che non si aspettava tanto, è entusiasta e pronta per una prossima eventualità. Giovani e maturi, commentando si ricompongono, come da mie precedenti indicazioni continuano a considerare Sara come la mia slave, ringraziano Andrea dell’ospitalità e si congedano da me e Mark complimentandosi e garantendoci la loro disponibilità.
Anche se il gioco è finito, Laura mantiene la sua netta superiorità nei confronti della porcona. Ringrazia Andrea, saluta Mark baciandolo in bocca, a Sara dedica solo un mezzo sorriso sprezzante.
I coniugi si congedano, con una strizzata d’occhio Mark mi fa capire la sua soddisfazione, senz’altro domani mi telefonerà per i commenti.
Rimango ad aiutare Andrea a rendere accettabile la location, domani farà venire la donna delle pulizie. Sessione finita, ancora un piccolo brindisi tra noi come saluto. Alla prossima.
Alberto, narratore A
Mark Mark
Sara Sara
Laura L
Silvio S
Andrea Andrea
Gabriele G
Da circa un anno Mark e Sara hanno come vicina di casa una giovane e bella ragazza appena trentenne, Laura, capelli neri, lunghi, alta circa 1,70, spigliata e simpatica. Anche in questo caso il carattere critico negativo di Sara emerge. I pareri negativi nei confronti di Laura abbondano, sia per il suo aspetto fisico, sia per l’atteggiamento, sino a interessarsi di come tiene la casa e di come vive. Mark controvoglia, è costretto ad ascoltare e commentare a sua volta. Mark, però, nota anche le abitudini piuttosto libertine di Laura, giovane ragazza, indipendente, può permettersi senza dubbio una vita sessuale spigliata e libera. Una sera a cena, coglie l’occasione per parlarne con Sara.
M – Hai visto, la nostra giovane vicina di casa? Bella ragazza vero?
Sara – Si, è giovane, quando io avevo la sua età ero molto meglio, poi deve essere una svampita, non ha un ragazzo fisso, non è mai a casa.
M – E sì. Ho notato, secondo te, si farebbe coinvolgere in qualche sessione con Alberto?
Sara – Le ragazze d’oggi sono puttane e depravate, drogate, chissà che combina quella! L’altro giorno, mi sono avvicinata per salutarla, si è girata dalla parte opposta, non mi ha risposto la cafona, chi si crede di essere.
M – Per me quella è una che si diverte, è una bella ragazza, può essere che anche a lei piacciono certi giochini!
Sara – Ti piace la troietta! Vorresti fartela sarebbe interessante coinvolgerla e sottometterla nelle sessioni che organizza Alberto. Quelle situazioni, mi piacciono, nel caso si organizza, tu, però fai sempre il cornuto che guarda, sia chiaro!
M – Certamente, intanto io sento Alberto per organizzare una sessione con o senza la nostra vicina.
Mark si arma di coraggio, deciso attende al varco Laura, la giovane vicina di casa. Quando la incontra, si scusa per il pessimo comportamento della moglie, le confessa che da anni è costretto a subire le sue prepotenze, il suo modo dispotico nei confronti di tutto e tutti. Laura curiosa e maliziosa, si sofferma volentieri a chiacchierare con Mark, che rincara la dose, confessando che anche dal lato sessuale, Sara s’impone su di lui, da un po’ di tempo però, ha trovato come vendicarsi, come mettere sotto la volitiva consorte. Si accordano per un appuntamento, dove le chiederà un suo parere ed eventuale partecipazione.
Due giorni dopo, all’insaputa di Sara s’incontrano in un bar, Mark non trova difficoltà con Laura, si dimostra molto incuriosita, probabilmente ha già avuto qualche esperienza in questi giochi. Si accorda per farla partecipare a una prossima sessione, le lascia anche il mio numero telefonico dicendole che a breve l’avrei chiamata per stabilire i particolari, data e orario.
Avvisato da Mark, comincio a elaborare la sessione, entrambi vogliamo sfruttare questa situazione per denigrare, mettere Sara, in uno stato d’inferiorità e di disagio nei confronti di Laura e dei partecipanti, marito compreso. Dopo appena un paio di giorni, chiamo Laura, superato il primo giustificato imbarazzo, noto volentieri l’ambizione e una certa perversione sessuale non solo materiale, ma anche cerebrale. Si rende disponibile e si affida alla mia gestione dell’incontro. Una qual certa idea si manifesta, per realizzarla ho bisogno di interpellare Silvio.
A – Ciao Silvio, come va? Tutto bene spero.
S - Abbastanza bene grazie, nulla di grave, Anna purtroppo è appena stata operata a un ginocchio, deve stare immobile per un paio di settimane, poi con la fisioterapia, dovrebbe tornare come prima.
A – Quindi al momento niente giochi hard? Pausa forzata?
S – Sì, proprio così, avevi in mente qualche gang per mettere mia moglie sotto tiro?
A – Certo non mi sarebbe dispiaciuto, ma ti ho chiamato per un aiuto. Ho una nuova slave, una certa Sara, donna matura, non certamente una modella, oltre a sottomissioni varie, con il marito, abbastanza cuck, le stiamo facendo vivere il ruolo di vacca denigrata e schernita davanti al suo consorte e altri partecipanti. Per il prossimo incontro, avrei bisogno di un po’ di maschietti giovani e prestanti, mi puoi aiutare?
S – Certamente, volentieri, sai che da anni ormai io vivo felicemente il ruolo di cuck convinto, come ben sai, Anna è una scatenata, multi orgasmica, chiava per ore e gode come una pazza. A volte io rimango a guardare, però ultimamente, provo gusto, ad accompagnarla, lei rimane con tre/quattro uomini e poi la vado a riprendere e lei mi racconta.
A – Si già anni fa vi piaceva questo gioco, assieme ci siamo divertiti con Anna, ti ricordi quella volta vicino a Varese l’abbiamo chiavata in otto per ore.
S – Certo che mi ricordo, ora Anna ha i suoi anni, li porta bene e di cazzi ne prende ancora, preferisce quelli giovani. Prima di questo incidente al ginocchio, ne abbiamo frequentati diversi, ora questi si fanno sentire spesso, se vuoi, dico di chiamarti, con loro puoi certamente organizzare. Sono giovani, non oltre i trentacinque anni, ben messi a cazzo, duraturi e se ne fanno due senza problemi.
A – Grazie, mi fai proprio un piacere, se vuoi partecipare o anche solo guardare vieni pure, appena organizzato, ti dico giorno e ora.
S – No, ti ringrazio, sai io sono solidale con Anna, appena si sarà ripresa, organizziamo qualche sessione con lei.
A – Certo, ancora grazie, ti farò sapere com’è andata.
Organizzo la sessione, telefono a Laura, le illustro le mie intenzioni con i relativi particolari e il suo ruolo. Si rivela subito una ragazza spigliata e cerebralmente attiva accetta volentieri. Mi accordo con i giovanotti amici di Silvio, tre di loro mi danno la loro disponibilità. Per la location ho un po’ di difficoltà, per realizzare quello che ho in mente, il mio appartamentino, è troppo piccolo, Da Andrea il suo loft sarebbe perfetto, lì ne abbiamo già vissute di situazioni a più persone. Andrea è un bell’uomo alto, magro ben dotato e grande scopatore, passiamo direttamente all’avvenimento.
Ore 17,30 di un qualunque giovedì, nel loft ci siamo solo Andrea ed io quando arriva Mark e la vacca, Veloci saluti, poi accompagno Sara in una piccola stanzetta attigua alla sala principale, le mostro cosa indossare, una gonna corta, nera leggermente elasticizzata, con un piccolo spacco laterale, una semplice camicetta bianca abbottona nata sul davanti, calze scure velate, autoreggenti e scarpe nere decolté con il tacco alto. Di proposito ho preso gonna e camicetta una misura in meno, a breve capirete il perché. Dovrà rimanere in quello stanzino sino a quando non le ordinerò di venire in sala. Entro le diciotto, in rapida sequenza arrivano tutti i partecipanti, eccoli:
Mario, sessantasette anni, magro, smilzo, da qualche anno di mia conoscenza, ha giocato spesso con la mia slave Michela, considerata l’età fa ancora il suo dovere, lento nell’eccitarsi come tardivo nel raggiungere il suo sfogo, compare nei miei racconti, trai quali “ I tre Vecchi”.
Gabriele, anche lui è di mia conoscenza da qualche anno, alto 1,75, molto robusto, sessantadue anni, bella pancia, baffi, goffo nei movimenti. Perverso e amante del sesso estremo, benché dotato, raramente raggiunga una decente erezione.
Valerio, recentemente conosciuto, vedi l’ultimo racconto “ Valerio vecchio amico”, inutile descriverlo.
Ora ecco i ragazzi contattati tramite Silvio:
Franco: trenta anni, bel fisico, leggermente palestrato, depilato, carnagione scura così come i capelli, neri e folti. Alto circa 1,80 a detta di Silvio, è ben dotato, grande scopatore.
Luigi: trentacinque anni, anche lui alto quasi come Franco, biondino, un po’ stempiato, fisico robusto, deciso, scopatore tenace e duraturo.
Lorenzo: poco più che ventenne, viso angelico, ben strutturato, fisico forte, tarchiato, capelli scuri, cortissimi, alto 1,70, un po’ goffo e impacciato, sempre a detta di Silvio, ha delle ottime disponibilità.
E’ arrivata anche Laura, nel salutare i presenti, mostra un deciso imbarazzo, le avevo spiegato la natura della sessione, però capisco l’imbarazzo di trovarsi unica donna tra tanti uomini. Mark unico a lei conosciuto le si avvicina, la rassicura, le dice che Sara è nella stanza attigua e come già informata in precedenza, non è al corrente della sua presenza, sarà una sorpresa ma non immediatamente.
Per l’occasione ho fatto acquistare a Mark lo stesso abbigliamento che indossa sua moglie, gonna nera, camicetta e intimo, perfettamente uguale, ma di giusta taglia. Sfilato il giaccone, Laura suscita stupore nei presenti, quei semplici indumenti fanno risaltare il suo giovane corpo. Laura ha capelli castani chiari, lunghi, lisci, bel viso, occhi grandi da cerbiatta e molto espressivi, seno piccolo ma fresco, giovanile. La gonna accentua il suo punto vita, lo spacco laterale evidenzia la sua gamba lunga e sensuale. La camicia bianca leggermente aperta sul davanti esalta la morbidezza dei suoi lunghi capelli. Negli sguardi dei presenti trapelano meraviglia e ammirazione.
A – Laura, vai in bagno, attendi lì, verrà Mark a prenderti al momento opportuno.
Come da accordi, i tre ragazzi giovani, si spogliano completamente, al centro sala, Andrea ha formato con tre piccoli divanetti una U, al centro, un tappeto. I ragazzi si accomodano, due su un divanetto, il terzo sul divanetto di fronte. I miei amici di età più avanzata sono ancora vestiti e sono appena in disparte, in piedi vicino a un mobile con bancone adibito a bar.
Chiacchierano sottovoce, Andrea ed io ricordiamo loro la parte, come devono comportarsi. Vado a prendere Sara e la porto di fronte ai divanetti, mani dietro la schiena, le ordino di presentarsi come si conviene:
Sara – Buona sera, sono Sara, la vacca, la schiava di Alberto a vostra diposizione.
Vestita a quel modo, anche se i vestiti sono perfettamente uguali, Sara non suscita l’ammirazione di Laura. La gonna tesa sul davanti, fascia la prominente pancia, lo spacco, sta per lacerarsi causa coscioni sovra peso, i bottoni della camicetta sono tesi dentro le asole. La troia appare goffa, per l’occasione è andata dalla parrucchiera, ma anche se ben truccata e pettinata suscita ilarità e la giusta impressione: un vaccone, un puttanone da quattro soldi buona solo per giochi perversi e denigranti.
Nulla a che vedere in confronto a quanto appena ammirato, i vestiti uguali sono stati fatti indossare proprio per dar risalto alla differenza che tra un po’ sarà a confronto. Dopo un attimo di meraviglia, spontaneamente ma anche come da mie indicazioni, i commenti arrivano tra le risate collettive.
G – Da dove sbuca questa? Bella piena! Ma almeno, è soda?
Luigi – A me sembra flaccida, però vacca deve essere vacca.
A – E’ la donna di Mark, è già un po’ che mi diverto con lei, certo non è una bellezza. Sara, tirati su la gonna, così possono vedere i prosciutti che hai.
Le risate echeggiano, chi spara una battuta, chi qualche becero apprezzamento. Sara è lì al centro, vergognosa, rossa in viso, impacciata ma anche già in parte eccitata, sentirsi usata ormai la esalta, essere trattata da troia davanti a Mark la rende piacevolmente partecipe in quel ruolo.
Franco, si alza in piedi, afferra con una mano la base del suo cazzone già mezzo in tiro e le dice:
Franco – Ti piacciono i cazzi come questo? O sei costretta ad aggiustarti con il cazzetto moscio di tuo marito?
Sara rimane in silenzio, l’imbarazzo è forte, ma lei è una schiava, la schiava di Alberto.
Valerio – Io mi sono già divertito con lei, fisicamente non è un granché, ma vacca è vacca! Per noi di una certa età, servono le troie come lei, anche se una giovane ragazza fa sempre piacere. Sbottonati la camicia, così ti vediamo le tettone pendule.
Invito il giovane Lorenzo ad alzarsi, mentre si avvicina a Sara, il suo enorme cazzone ancora parzialmente rilassato, oscilla tra le cosce, ordino a Sara di inginocchiarsi e farlo diventare duro a colpi di lingua.
Un’occhiata d’intesa, e Mark, va a prendere Laura, la luce non è molto forte, la direzione del bagno è leggermente laterale e un po’ distante da dove è Sara. Intenta a leccare il cazzo che sta già assumendo dimensioni fuori dalla norma, non si accorge subito della nuova presenza. Quando ormai Laura è Mark, sono a lei vicini, realizza, sobbalza stupita, dimentica il suo ruolo, lascia il cazzo di Lorenzo, si alza e inviperita si rivolge a suo marito:
Sara – Ma questa è Laura, la nostra vicina, ma sei pazzo? Come hai fatto, che figura mi fai fare?
Di risposta, io le rifilo due schiaffi sul viso, non troppo violenti ma decisi, rientra nel suo personaggio, rimane in silenzio, immobile, stupita e umiliata. Di fronte, ha quella stronza della sua vicina di casa, vestita come lei ma che appare meravigliosamente bella e seducente, mentre lei è stata oggetto di scherni e battute.
Laura supera immediatamente il motivato imbarazzo, ben lieta di coprire il ruolo suggerito da me, si esprime con piacere.
L – Facevi tanto l’altezzosa, la criticona, ora sei qui a fare la vacca, Alberto oggi ti ha ceduto a me, sarò io a decidere come usarti. Come vedi ci sono i giovani e i “ maturi”, adesso, lascia stare quel bel cazzone, a lui ci penso io, vai a spogliare i Maturi, datti da fare.
Sara volge lo sguardo verso di me, non ha ancora ben capito che oggi dovrà ubbidire a Laura.
A – Sei sorda o stronza, fai come dice Laura.
Mentre i maturi si sfilano le giacche e camice, Sara in ginocchio slaccia e toglie le scarpe, sfila i pantaloni, le mutande.
G – raccogli i vestiti e le scarpe, sistemali bene di là poi torna qui tra noi.
Mentre Sara esegue, Laura si è accomodata su un divano attorniata dai giovani, per nulla imbarazzata, accarezza i membri che si stanno alzando.
L – Alberto, hai già in mente come sottometterla, mi voglio godere lo spettacolo, qui sono in buona compagnia!
A – Brava trastullati i ragazzi, lascio ai vecchi maiali la scelta di come impegnare il troione. Vai Mario inizia tu, sei il più vecchio!
Mario – E sia, vieni qua, inginocchiati e leccami il culo, nel mentre menami il cazzo.
Mario si appoggia al bancone, s’incurva leggermente porgendo le natiche al viso di Sara. La troia, preme con il viso tra le chiappe sino a insinuare la lingua sull’orifizio, lavora di lingua mentre con la mano le sollazza il pisello ancora moscio.
I ragazzi eccitati si stringono attorno alla giovane ragazza, le sbottonano la camicetta, le mani s’insinuano tra i suoi piccoli seni, le accarezzano le gambe. Laura guarda la leccata di culo ma la sua attenzione è in parte deviata dai bei cazzi turgidi che l’attorniano.
Tocca a Gabriele, lascia Sara inginocchiata, prende una sedia, si siede, le porge un piede dicendo:
G – Adesso leccami bene le dita dei piedi, masturba il cazzo ai miei amici.
La sessione si riscalda, Laura, si ritrova con il grosso cazzo di Franco in bocca, Luigi, le ha sfilato le mutandine, ora con la testa tra le cosce le lecca la figa. Il giovane Lorenzo, già precedentemente slinguato da Sara, si masturba, il cazzo già notevole diventa enorme, sia in larghezza, sia in lunghezza.
Valerio – Avete visto che cazzo ha tirato su il ragazzo, Gabriele, smetti di farti leccare i piedi, facciamo impalare il troione su quel tronco.
Lorenzo scivola col sedere sul bordo del divano, il cazzo punta maestoso, verso l’alto, Andrea ed io prendiamo per le braccia la schiava, la poniamo girata di schiena nei confronti di Lorenzo, sorreggendola lentamente la facciamo calare sino a impalarsi sopra. Benché pesante, Lorenzo riesca a pomparla da sotto con colpi di bacino, Sara asseconda, gustandosi l’impalata. Prima Andrea, poi a seguire gli altri, le mettono il cazzo in bocca, si fanno masturbare, chi le strizza le mammelle e così via. Nel parapiglia, mi accorgo che su uno dei divanetti, laura si sta facendo chiavare alla pecorina da Franco.
L – Dai Franco, chiavami, a vedere quella bagascia trattata così mi eccita.
Esperto e pronto, Gabriele insinua una mano tra le cosce di Laura, abilmente le titilla il clitoride, non deve penare molto, certamente infoiata dalla situazione e con la stantuffata di Franco, Laura si spara una goduta eccellente.
Ormai la sessione diventa un’orgia, le due donne, sono ormai nude, solo le calze rimangono in qualche modo indossate. Giovani e maturi si mischiano, tra loro, Sara senza tregua è chiavata sia in figa, sia in culo, da un lato del grande loft, c’è un ampio e solido letto a due piazze, su questo Laura è scopata in doppia da Andrea e Franco. Il giovane Lorenzo dopo aver impalato la vaccona da sotto, ha sfogato il suo primo orgasmo tra le sue tettone. Mark si è prevalentemente masturbato, ci va cauto però, vuol rimanere eccitato per poter meglio gustare le porcate che deve subire sua moglie.
Entrambe hanno già avuto diversi orgasmi così anche gli altri due ragazzi. In un momento di relativa calma, sfogata la prima ondata di libido, Gabriele mi propone di far squirtare Laura in viso alla slave. Da tutti gradita, Sara è fatta sdraiare a terra, Laura a cosce aperte sopra al suo viso, non ha mai goduto tale pratica, in preda alla forte eccitazione, galvanizzata da poter infierire sulla sua presuntuosa vicina di casa, schizza potenti schizzi sul suo viso e seno.
Dopo una rapida ripulita e sistemata, Sara è utilizzata come cameriera per servirci da bere. Anche Laura ne approfitta per andare in bagno ad aggiustarsi. Al suo ritorno, non ancora sazi, Gabriele, ben lungi dall’orgasmo ma ricco di perversione, propone a Laura di cavalcare Sara sulla schiena. La poveretta, gattonando con la giovanetta sui fianchi, deve sfilare tra noi, sia io che Gabriele, ne approfittiamo per colpirla con alcune cinghiate sulle natiche.
G – Che ne dici Mark, hai proprio una moglie da monta!
A – Adesso prima di darle un’altra ripassata, godiamoci uno spettacolino! Sara mettiti nuovamente a terra con il viso in su, Laura accovacciati con la figa sulla sua faccia, ti faccio leccare la figa mentre ti godi un po’ di cazzi.
Entusiasta la giovane troietta perversa si accomoda come da indicazioni, la lingua di Sara si mette all’opera, io mi pongo davanti e offro il mio cazzo da succhiare, Lorenzo e Valerio a fianco si fanno masturbare. Ordinatamente, senza egoismo ci alterniamo godendoci mani e bocca. Andrea, sdraiandosi in terra lateralmente, riesce a penetrare la vaccinai figa. Anche le mani di Sara sono impegnate, l’orgasmo di Laura provocato dalla slinguata, ci tuffa nuovamente nella passione e alla perversione. Anche Laura ora è chiavata duramente, Andrea, la incula con forza sino a sborrarle dentro. Sara è chiavata a lungo in doppia e con uno dei cazzi in bocca, altri orgasmi delle due maiale. Sono ormai quasi le ventuno, quando ormai esausti diamo sfogo al nostro piacere, chi sborra in bocca a Laura che spregevolmente sputa lo sperma sul viso di Sara, chi si scarica tra le tette della vacca, chi urlando le sborra in culo. Anch’io sono arrivato, voglio e devo soddisfare la mia libidinosa voglia, verso dell’olio apposito sul mio cazzo duro, mi faccio masturbare da Sara e godo sul delicato piede nudo di Laura. Un’abbondante sborrata densa s’insinua tra le sue dita, con piacere ordino alla schiava di leccarlo, di ripulire con cura e di ingoiare lo sperma.
Gran bella perversione, esaltato a tal vista, Mark che era a noi vicino si masturba con passione, nel momento dello sfogo, Laura appoggia le labbra sotto la sua cappella, lo sperma si adagia su di esse e parte del mento.
L – Vieni qui bagascia, lecca anche la sborra di tuo marito, puliscimi bene.
Ora o mai più, il perverso Gabriele, noto a tutti noi per la difficoltà e spesso mancato orgasmo, masturbandosi, sborra sui capelli di Sara che è inginocchiata.
Sudati, stremati ma soddisfatti siamo giunti alla fine della sessione. La vacca è stata usata e denigrata a dovere. Laura in disparte confessa a me e a Mark che non si aspettava tanto, è entusiasta e pronta per una prossima eventualità. Giovani e maturi, commentando si ricompongono, come da mie precedenti indicazioni continuano a considerare Sara come la mia slave, ringraziano Andrea dell’ospitalità e si congedano da me e Mark complimentandosi e garantendoci la loro disponibilità.
Anche se il gioco è finito, Laura mantiene la sua netta superiorità nei confronti della porcona. Ringrazia Andrea, saluta Mark baciandolo in bocca, a Sara dedica solo un mezzo sorriso sprezzante.
I coniugi si congedano, con una strizzata d’occhio Mark mi fa capire la sua soddisfazione, senz’altro domani mi telefonerà per i commenti.
Rimango ad aiutare Andrea a rendere accettabile la location, domani farà venire la donna delle pulizie. Sessione finita, ancora un piccolo brindisi tra noi come saluto. Alla prossima.
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