Le scimmie nude
di
Lucy.mar_21
genere
incesti
La zia inglese ha un bel giardino, siamo ospiti da lei per una quindicina di giorni.
Una notte, a letto, mentre iniziavamo a fare l’amore, papà chiese, ovviamente mentre già si alzava, perché ne aveva una grande voglia..“Che dici se andiamo giù in giardino ad innaffiare tutti e due le piante?”
“Cioè?” Chiesi.
“ Beviamo un po’ d’acqua, tieni, bevi. Poi andiamo giù senza fare rumore e pisciamo insieme sul prato”
“Perché?”
“Ho una voglia animalesca di pisciarti addosso e di essere pisciato addosso”…
Ma si, facciamo anche quello, a casa non abbiamo un giardino per farlo mezzi nudi, e nei boschi delle nostre parti meglio non spogliarsi.
Avevamo già provato a farlo un fine settimana in un hotel al lago, ma farlo in una doccia grande e farlo all’aperto, ho pensato che sia un’esperienza completamente diversa anche di significato antropologico.
Aspettammo l’una passata, con una bella pipì in sospeso, infilammo due golf, dei calzini, lui pigiama io camicia… e giù ad innaffiare.
Iniziai io, lui si spogliò e si distese, io in piedi a gambe aperte altezza delle sue spalle.
Mi piegai leggermente per iniziare a urinare, poi lo scroscio tiepido travolse la sua faccia, mentre lui si segava con una mano e l’altra mi toccava. Poi mi spinse, sdraiata a terra, e prese a masturbarmi e leccarmi…
Che bella sensazione il corpo nudo a contatto diretto con il prato. Le mie mani a volte strappavano fili d’erba e graffiavano la terra per il piacere del possesso.
Poi papà si alzò in piedi e mi fece mettere in ginocchio davanti a lui, e mentre mi pisciava sulla faccia mi apriva la bocca con il dito, non per farmi bere, ma almeno per assaggiare.
Non avrei mai pensato di eccitarmi così tanto.
Ci siamo trasformati in due lerci animali selvatici e ci trovavamo bene. Due scimmie pensai, due scimmie nude.
Dopo un pompino, un pochino appiccicoso, avevamo voglia di fonderci in un solo corpo.
Baciarci, umidi delle reciproche pipì.
Poi tornammo su di sopra in camera, a mezzo amplesso, prima di venire.
Gli zii erano “russanti pacificamente”.
Noi sporchi, felici e ancora vogliosi, finimmo di scopare sul pavimento in silenzio…godere in silenzio è una tortura.
Una notte, a letto, mentre iniziavamo a fare l’amore, papà chiese, ovviamente mentre già si alzava, perché ne aveva una grande voglia..“Che dici se andiamo giù in giardino ad innaffiare tutti e due le piante?”
“Cioè?” Chiesi.
“ Beviamo un po’ d’acqua, tieni, bevi. Poi andiamo giù senza fare rumore e pisciamo insieme sul prato”
“Perché?”
“Ho una voglia animalesca di pisciarti addosso e di essere pisciato addosso”…
Ma si, facciamo anche quello, a casa non abbiamo un giardino per farlo mezzi nudi, e nei boschi delle nostre parti meglio non spogliarsi.
Avevamo già provato a farlo un fine settimana in un hotel al lago, ma farlo in una doccia grande e farlo all’aperto, ho pensato che sia un’esperienza completamente diversa anche di significato antropologico.
Aspettammo l’una passata, con una bella pipì in sospeso, infilammo due golf, dei calzini, lui pigiama io camicia… e giù ad innaffiare.
Iniziai io, lui si spogliò e si distese, io in piedi a gambe aperte altezza delle sue spalle.
Mi piegai leggermente per iniziare a urinare, poi lo scroscio tiepido travolse la sua faccia, mentre lui si segava con una mano e l’altra mi toccava. Poi mi spinse, sdraiata a terra, e prese a masturbarmi e leccarmi…
Che bella sensazione il corpo nudo a contatto diretto con il prato. Le mie mani a volte strappavano fili d’erba e graffiavano la terra per il piacere del possesso.
Poi papà si alzò in piedi e mi fece mettere in ginocchio davanti a lui, e mentre mi pisciava sulla faccia mi apriva la bocca con il dito, non per farmi bere, ma almeno per assaggiare.
Non avrei mai pensato di eccitarmi così tanto.
Ci siamo trasformati in due lerci animali selvatici e ci trovavamo bene. Due scimmie pensai, due scimmie nude.
Dopo un pompino, un pochino appiccicoso, avevamo voglia di fonderci in un solo corpo.
Baciarci, umidi delle reciproche pipì.
Poi tornammo su di sopra in camera, a mezzo amplesso, prima di venire.
Gli zii erano “russanti pacificamente”.
Noi sporchi, felici e ancora vogliosi, finimmo di scopare sul pavimento in silenzio…godere in silenzio è una tortura.
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Commenti dei lettori al racconto erotico