Mamma ha tradito papà sotto i suoi occhi
di
ninobus
genere
tradimenti
Non ricordo se questa storia l’ho già pubblica, non la trovo, comunque la ripropongo. Da sempre, quando la stagione lo consentiva, a casa si girava nudi, mamma soprattutto papà ed io ci eravamo adeguati alle sue richieste. A dire il vero mamma ci teneva a bacchetta anche nel mangiare così come nel vestire e nel modo di comportarci, decideva tutto lei, noi ne eravamo felici di eseguire tutte le sue decisioni. Questo dai miei primi ricordi e sempre più marcati, nella mia crescita. Ad essere precisi li ho sorpresi più volte a fare l’amore, si fermavano ma non si coprivano. Questo modo di vivere a me non creava alcun fastidio, ero nato con questo sistema quindi per me nulla era scandaloso. Un particolare lo ricordo anche con piacere: Eravamo andati al matrimonio del nipote di mio padre, il figlio di Zio Achille, fratello anziano di papà. Il pranzo si era tenuto in un casolare
sperduto che in condizioni normali non era difficile raggiungere ma quel giorno è venuta giù tanta acqua da rendere la strada per raggiungere il casolare, peraltro sterrata, una palude fangosa. Papà la conosceva quindi si è messo a fianco di Anselmo che guidava la 127, dietro eravamo io mamma e Michele una amico di Giorgio mio cugino. Mamma come al solito seminuda, quel giorno indossava minigonna e tacco alto mostrando le gambe a Michele che non poteva esimersi dall’ammirare le gambe di mamma. La festa si è protratta fino a tarda ora, siamo ripartiti dopo mezzanotte, come nell’andata papà si è messo al fianco di Anselmo che guidava, mamma al centro, ai lati io e Michele. Ho notato che Michele si stringeva sempre di più a mamma che a sua volta si allontanava da me per avvicinarsi a lui. Buio totale, solo i fari della 127 che illuminava la strada, si camminava molto piano la strada era una fanghiglia. In penombra ho visto la mano di Michele poggiarsi sulla gamba di mamma e poi intrufolarsi sotto la minigonna di mamma che allargava le gambe per agevolarlo. Mamma mi guardava facendomi segno di stare zitto, ha tirato fuori il cazzo di Michele, si è piegata prendendolo in bocca. Papà impegnato ad indicare la strada ad Anselmo aveva altro da pensare. In un attimo mamma si è seduta sulle gambe di Michele, si è messa il cazzo nella figa e con la testa si è avvicinata a papà. Si dicevano qualcosa, mamma a volte emetteva dei piccoli gemiti, papà rispondeva distrattamente. Mamma spesso mi guardava accennandomi di stare zitto. Ad un tratto Michele ha preso un fazzolettino offrendolo a mamma per pulirsi, lo stesso ha fatto
lui. Insomma mamma e Michele avevano scopato sotto gli occhi di papà che impegnato com’era non si è accorto di nulla. Siamo arrivati a casa che era tardissimo, mamma è corsa in bagno, così come in seguito abbiamo fatto io e papà. Siamo andati a letto, mi sono addormentato subito, il giorno successivo era domenica, papà e mamma innamorati come sempre.
sperduto che in condizioni normali non era difficile raggiungere ma quel giorno è venuta giù tanta acqua da rendere la strada per raggiungere il casolare, peraltro sterrata, una palude fangosa. Papà la conosceva quindi si è messo a fianco di Anselmo che guidava la 127, dietro eravamo io mamma e Michele una amico di Giorgio mio cugino. Mamma come al solito seminuda, quel giorno indossava minigonna e tacco alto mostrando le gambe a Michele che non poteva esimersi dall’ammirare le gambe di mamma. La festa si è protratta fino a tarda ora, siamo ripartiti dopo mezzanotte, come nell’andata papà si è messo al fianco di Anselmo che guidava, mamma al centro, ai lati io e Michele. Ho notato che Michele si stringeva sempre di più a mamma che a sua volta si allontanava da me per avvicinarsi a lui. Buio totale, solo i fari della 127 che illuminava la strada, si camminava molto piano la strada era una fanghiglia. In penombra ho visto la mano di Michele poggiarsi sulla gamba di mamma e poi intrufolarsi sotto la minigonna di mamma che allargava le gambe per agevolarlo. Mamma mi guardava facendomi segno di stare zitto, ha tirato fuori il cazzo di Michele, si è piegata prendendolo in bocca. Papà impegnato ad indicare la strada ad Anselmo aveva altro da pensare. In un attimo mamma si è seduta sulle gambe di Michele, si è messa il cazzo nella figa e con la testa si è avvicinata a papà. Si dicevano qualcosa, mamma a volte emetteva dei piccoli gemiti, papà rispondeva distrattamente. Mamma spesso mi guardava accennandomi di stare zitto. Ad un tratto Michele ha preso un fazzolettino offrendolo a mamma per pulirsi, lo stesso ha fatto
lui. Insomma mamma e Michele avevano scopato sotto gli occhi di papà che impegnato com’era non si è accorto di nulla. Siamo arrivati a casa che era tardissimo, mamma è corsa in bagno, così come in seguito abbiamo fatto io e papà. Siamo andati a letto, mi sono addormentato subito, il giorno successivo era domenica, papà e mamma innamorati come sempre.
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Commenti dei lettori al racconto erotico