Cioccolatini alla sborra di mio nipote
di
Ladyam
genere
incesti
CIOCCOLATINI ALLA SBORRA DI MIO NIPOTE
Se desiderate conoscermi
Per chattare con me: Telegram @seduzioneamaranto
Per le mie immagini: Instagram @ladyam.tales
Questa la racconto quasi in diretta, perché gli avvenimenti risalgono proprio ad alcuni giorni fa.
Non mi sentivo affatto bene.
Un fastidioso mal di denti mi procurava dolore impedendomi persino di lavorare.
Avevo preso appuntamento col dentista, andai, ma quando tornai a casa continuai a sentirmi peggio.
Ora avevo anche la febbre.
Mi sentivo debole, la vista annebbiata, ero sola in casa e così mi misi a letto e chiamai mia sorella.
Mi servivano le medicine che il mio dottore mi aveva prescritto e anche qualcosa di semplice da mangiare: non riuscivo a stare in piedi.
Quando suonarono alla porta feci uno sforzo sovrumano per andare ad aprire la porta: stavo aspettando mia sorella, e invece si presentò mio nipote.
"Stai lontano, sono contagiosa. Non ti avvicinare", fu l'unica cosa che gli dissi e subito tornai a letto.
"Lascia tutto sul tavolo in cucina e vai via, chiaro?", gli dissi mentre mi allungavo esausta e dolorante sul letto.
"Ma zia, solo per sapere come stai..."
"Male, e ora sparisci", gli dissi in malo modo.
"Prendi le chiavi di casa che ho lasciato attaccate alla porta, tienile tu, non farmi alzare, poi quando mi rimetto me le riporti, hai capito?"
"Si zia ho capito, ma..."
"Vai via, per favore stò male...", gli dissi spazientita.
Trascorsi un paio di giorni davvero brutti: febbre alta, disturbi vari, mal di denti, stanchezza, debolezza.
Mio nipote veniva un paio di volte al giorno per portarmi tutto quello che mi serviva e se ne andava subito via.
Finalmente mi ripresi.
Anche mio marito era tornato a casa per il fine settimana, visto che stava lavorando fuori, per cui riuscii a riabilitarmi in modo soddisfacente.
Così quando il successivo lunedì mi sentii pronta per riprendere le mie attività chiamai mio nipote per farmi riportare le chiavi di casa.
Si presentò poco dopo, mentre ero sotto la doccia, per cui non mi accorsi nemmeno della sua presenza in casa.
Uscii dal bagno con l'accappatoio addosso e me lo trovai improvvisamente davanti: diedi un urlo sobbalzando dalla paura: "Ma cazzo!! Che fai? Vuoi avvisare?"
"Scusami zia, scusami - mi disse abbracciandomi e porgendomi un mazzetto di rose e una scatola di cioccolatini - sono imperdonabile, hai ragione"
Mi colse di sorpresa, restai qualche attimo interdetta a guardare le rose e i cioccolatini, e nel frattempo lui aveva cominciato ad accarezzarmi i capelli e il viso.
Cercai di scostarmi, di allontanarlo, ma senza troppa convinzione.
Brividi di piacere avevano già cominciato a percorrere la mia pelle, mentre l'accappatoio scendeva giù con un soffio sommesso.
Sentii le sue mani sulle mie tette.
Le stringeva con passione e strizzava i capezzoli, mentre mi baciava e mi leccava il collo.
Con un movimento brusco mi fece girare e incollò quasi con violenza le sue labbra alle mie.
La sua lingua si fece strada nella mia bocca e si incrociò con la mia.
Fu un bacio lungo, voluttuoso, mentre lasciai cadere a terra le rose e i cioccolatini e mi feci abbracciare in una stretta forte e intensa.
Ora con una mano mi stringeva il collo e con l'altra si faceva strada tra le mie gambe per accarezzare la mia fica, ancora umida.
Sentii le sue dita accarezzare con decisione il mio clitoride.
Mi piaceva.
"Vai sul letto, voglio scoparti", mi sussurrò in un orecchio mio nipote, e io obbedii, mentre lui si spogliava.
Mi stesi sul letto, con le gambe aperte, in attesa della sua lingua, che non si fece attendere nella mia fica.
E mentre mi apriva la fica con le mani ne leccava avidamente dentro tutti gli umori.
Godevo.
"Si, dai scopami", gli dissi tirandolo a me.
Mio nipote impugnò il suo cazzo, me lo mostrò e fece per mettermelo in bocca: "No, ti prego, oggi no, ho ancora male ai denti...", gli dissi tenendolo lontano.
"Scopami dai...", gli dissi aprendomi la fica con le mani.
E sentii il suo cazzo penetrarmi con decisione, con un sol colpo, secco e potente che mi lasciò senza fiato.
Lo abbracciai e lo trassi a me, mentre lui pompava con forza.
Allargai le gambe, le sollevai per sentire meglio il suo cazzo nella mia fica.
Venni urlando di piacere mentre lui aumentava il ritmo.
"Siii!!!, Sborrami in faccia!", gli urlai esaltata
Qualche secondo e uscì dalla mia fica, si inginocchiò su di me, prese a segarsi e mi esplose in faccia il suo sperma con un getto vigoroso che mi colpì proprio in fronte.
Il suo cazzo continuava a emettere fiotti di sborra che mi finirono sugli occhi, sulle labbra, mentre aprivo la bocca per leccare quella che potevo assaporare con la lingua.
Le ultime gocce di sperma le fece cadere direttamente nella mia bocca, che mantenevo spalancata in trepidante attesa.
"Puliscimi", gli dissi afferrando il suo cazzo e traendolo a me.
Mio nipote afferrò il suo cazzo, ancora rigido, e me lo passò sulla faccia per raccogliere la sborra e portarmela in bocca.
Leccavo con avidità tutto quello che mi dava, anche le sue dita che andavano a raccogliere la sborra che avevo sugli occhi.
"Prova a mettermelo in bocca, dai, lo voglio", gli dissi accarezzando il suo cazzo.
Lo presi in bocca con attenzione e iniziai a leccarlo.
Il dolore era sopportabile, il piacere enorme.
Leccavo deliziata il suo cazzo, gustando ancora il sapore della sua sborra.
"Stenditi", gli dissi spingendolo, e mi avventai su di lui con la bocca per fargli un pompino.
"Non mi deluderai, vero?", gli dissi guardandolo decisa: "Ti voglio nel culo"
Afferrai il suo cazzo con una mano, misi la mia fica sulla sua bocca e iniziai a fargli un pompino mentre mio nipote mi leccava furiosamente la fica e il culo.
Non mi deluse, mio nipote.
Tempo qualche minuto e il suo cazzo fu di nuovo in tiro, duro e pronto.
Mi misi a quattro zampe sul letto e mi allargai il culo con le mani: "Dai forza, nipotino, sfondami il culo", gli dissi eccitata.
Mio nipote mi afferrò il culo con le mani, lo allargò, appoggiò il suo cazzo e cominciò a spingere con vigore.
Con due colpi fu dentro e prese a pompare con forza.
Io urlavo di piacere e mi masturbavo mentre lui spingeva con forza crescente.
Venni di nuovo, gemendo ed emettendo un urlo inarticolato di piacere.
Mio nipote continuava a pompare forte.
"Sborrami in bocca, ancora, ti voglio in bocca", gli dissi assatanata di piacere.
Alcuni istanti ancora, il suo cazzo che penetrava in profondità nel mio culo, e mi fece girare.
Mi allungai sul letto, mio nipote venne su di me segandosi, spalancai la bocca, con la lingua tutta di fuori e rimasi in attesa.
Pochi secondi e la sua sborra finì sulla mia lingua.
Attesi deliziata che i getti di sperma finissero e poi ingoiai la sua sborra con un piacere che avevo forse dimenticato.
Afferrai di nuovo il suo cazzo, lo misi in bocca e lo leccai in modo sfrenato, fino a quando non lo sentii sgonfiarsi e mio nipote lasciarsi andare sul letto, stremato.
Mi allungai anche io sul letto, affaticata ma felice.
Mio nipote si alzò, andò a raccogliere le rose e i cioccolatini.
Mi mise le rose sulle tette e sulla fica, scartò un cioccolatino e me lo mise in bocca.
Avevo ancora un pò mal di denti, ma quel cioccolatino col retrogusto di sborra lo gustai davvero molto e guardai, ancora vogliosa, mio nipote negli occhi..
Mio nipote, eccitato, scartò un altro cioccolatino, me lo mise nella fica e poi andò a riprenderlo con la lingua: "Hai un sapore da far impazzire, zia", mi disse mentre, deliziato, gustava il cioccolatino al sapore della mia fica.
Quel giochino mi stava eccitando dannatamente.
Mi chinai di nuovo sul cazzo di mio nipote e lo presi in bocca per un pompino.
Mentre con la mano lo segavo lo guardai dritto negli occhi: "Mi fai un regalo?", gli chiesi mentre leccavo il suo cazzo, "voglio ancora la tua sborra, in bocca..."
Mio nipote pronunciò un lungo ed eccitato siiii mentre mi afferrava la testa con le mani e la spingeva sul suo cazzo, che stava cominciando a irrigidirsi di nuovo.
Leccavo e segavo con intensità quando iniziai a sentirlo irrigidirsi.
Allora presi un altro cioccolatino, dissi a mio nipote di continuare a segarsi e di sborrarmi in bocca mentre io, scartato il cioccolatino, spalancai la bocca in attesa.
Attendevo impaziente.
Mio nipote si segava con vigore, quasi con disperazione, quando finalmente avvicinò il suo cazzo alla mia bocca e mi espose dentro la sua sborra.
Gli schizzi di sperma mi riempirono la lingua mentre io, con la bocca piena di sborra, misi in bocca anche il cioccolatino e lo leccai estasiata.
Sentivo il cioccolato che si univa alla sborra, leccavo deliziata e ingoiai con perverso piacere.
Poi trassi a me mio nipote e lo baciai in bocca.
Sentivo la sua lingua avvolgere la mia, e mentre lo baciavo mi masturbavo.
Lo baciavo e mi masturbavo, mi masturbavo e lo baciavo fino a quando venni ansimando come una pazza.
Urlai di piacere stringendomi a mio nipote fino a quando, soddisfatta, mi lasciai cadere sul letto.
Ero stanca, ansimante.
Sentii mio nipote che mi leccava i capezzoli, la fica ancora bagnata, e poi più nulla.
Mi addormentai, mentre sentivo la lingua di mio nipote penetrare dentro la mia fica e leccare tutti i miei umori.
Se desiderate conoscermi
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Per le mie immagini: Instagram @ladyam.tales
Questa la racconto quasi in diretta, perché gli avvenimenti risalgono proprio ad alcuni giorni fa.
Non mi sentivo affatto bene.
Un fastidioso mal di denti mi procurava dolore impedendomi persino di lavorare.
Avevo preso appuntamento col dentista, andai, ma quando tornai a casa continuai a sentirmi peggio.
Ora avevo anche la febbre.
Mi sentivo debole, la vista annebbiata, ero sola in casa e così mi misi a letto e chiamai mia sorella.
Mi servivano le medicine che il mio dottore mi aveva prescritto e anche qualcosa di semplice da mangiare: non riuscivo a stare in piedi.
Quando suonarono alla porta feci uno sforzo sovrumano per andare ad aprire la porta: stavo aspettando mia sorella, e invece si presentò mio nipote.
"Stai lontano, sono contagiosa. Non ti avvicinare", fu l'unica cosa che gli dissi e subito tornai a letto.
"Lascia tutto sul tavolo in cucina e vai via, chiaro?", gli dissi mentre mi allungavo esausta e dolorante sul letto.
"Ma zia, solo per sapere come stai..."
"Male, e ora sparisci", gli dissi in malo modo.
"Prendi le chiavi di casa che ho lasciato attaccate alla porta, tienile tu, non farmi alzare, poi quando mi rimetto me le riporti, hai capito?"
"Si zia ho capito, ma..."
"Vai via, per favore stò male...", gli dissi spazientita.
Trascorsi un paio di giorni davvero brutti: febbre alta, disturbi vari, mal di denti, stanchezza, debolezza.
Mio nipote veniva un paio di volte al giorno per portarmi tutto quello che mi serviva e se ne andava subito via.
Finalmente mi ripresi.
Anche mio marito era tornato a casa per il fine settimana, visto che stava lavorando fuori, per cui riuscii a riabilitarmi in modo soddisfacente.
Così quando il successivo lunedì mi sentii pronta per riprendere le mie attività chiamai mio nipote per farmi riportare le chiavi di casa.
Si presentò poco dopo, mentre ero sotto la doccia, per cui non mi accorsi nemmeno della sua presenza in casa.
Uscii dal bagno con l'accappatoio addosso e me lo trovai improvvisamente davanti: diedi un urlo sobbalzando dalla paura: "Ma cazzo!! Che fai? Vuoi avvisare?"
"Scusami zia, scusami - mi disse abbracciandomi e porgendomi un mazzetto di rose e una scatola di cioccolatini - sono imperdonabile, hai ragione"
Mi colse di sorpresa, restai qualche attimo interdetta a guardare le rose e i cioccolatini, e nel frattempo lui aveva cominciato ad accarezzarmi i capelli e il viso.
Cercai di scostarmi, di allontanarlo, ma senza troppa convinzione.
Brividi di piacere avevano già cominciato a percorrere la mia pelle, mentre l'accappatoio scendeva giù con un soffio sommesso.
Sentii le sue mani sulle mie tette.
Le stringeva con passione e strizzava i capezzoli, mentre mi baciava e mi leccava il collo.
Con un movimento brusco mi fece girare e incollò quasi con violenza le sue labbra alle mie.
La sua lingua si fece strada nella mia bocca e si incrociò con la mia.
Fu un bacio lungo, voluttuoso, mentre lasciai cadere a terra le rose e i cioccolatini e mi feci abbracciare in una stretta forte e intensa.
Ora con una mano mi stringeva il collo e con l'altra si faceva strada tra le mie gambe per accarezzare la mia fica, ancora umida.
Sentii le sue dita accarezzare con decisione il mio clitoride.
Mi piaceva.
"Vai sul letto, voglio scoparti", mi sussurrò in un orecchio mio nipote, e io obbedii, mentre lui si spogliava.
Mi stesi sul letto, con le gambe aperte, in attesa della sua lingua, che non si fece attendere nella mia fica.
E mentre mi apriva la fica con le mani ne leccava avidamente dentro tutti gli umori.
Godevo.
"Si, dai scopami", gli dissi tirandolo a me.
Mio nipote impugnò il suo cazzo, me lo mostrò e fece per mettermelo in bocca: "No, ti prego, oggi no, ho ancora male ai denti...", gli dissi tenendolo lontano.
"Scopami dai...", gli dissi aprendomi la fica con le mani.
E sentii il suo cazzo penetrarmi con decisione, con un sol colpo, secco e potente che mi lasciò senza fiato.
Lo abbracciai e lo trassi a me, mentre lui pompava con forza.
Allargai le gambe, le sollevai per sentire meglio il suo cazzo nella mia fica.
Venni urlando di piacere mentre lui aumentava il ritmo.
"Siii!!!, Sborrami in faccia!", gli urlai esaltata
Qualche secondo e uscì dalla mia fica, si inginocchiò su di me, prese a segarsi e mi esplose in faccia il suo sperma con un getto vigoroso che mi colpì proprio in fronte.
Il suo cazzo continuava a emettere fiotti di sborra che mi finirono sugli occhi, sulle labbra, mentre aprivo la bocca per leccare quella che potevo assaporare con la lingua.
Le ultime gocce di sperma le fece cadere direttamente nella mia bocca, che mantenevo spalancata in trepidante attesa.
"Puliscimi", gli dissi afferrando il suo cazzo e traendolo a me.
Mio nipote afferrò il suo cazzo, ancora rigido, e me lo passò sulla faccia per raccogliere la sborra e portarmela in bocca.
Leccavo con avidità tutto quello che mi dava, anche le sue dita che andavano a raccogliere la sborra che avevo sugli occhi.
"Prova a mettermelo in bocca, dai, lo voglio", gli dissi accarezzando il suo cazzo.
Lo presi in bocca con attenzione e iniziai a leccarlo.
Il dolore era sopportabile, il piacere enorme.
Leccavo deliziata il suo cazzo, gustando ancora il sapore della sua sborra.
"Stenditi", gli dissi spingendolo, e mi avventai su di lui con la bocca per fargli un pompino.
"Non mi deluderai, vero?", gli dissi guardandolo decisa: "Ti voglio nel culo"
Afferrai il suo cazzo con una mano, misi la mia fica sulla sua bocca e iniziai a fargli un pompino mentre mio nipote mi leccava furiosamente la fica e il culo.
Non mi deluse, mio nipote.
Tempo qualche minuto e il suo cazzo fu di nuovo in tiro, duro e pronto.
Mi misi a quattro zampe sul letto e mi allargai il culo con le mani: "Dai forza, nipotino, sfondami il culo", gli dissi eccitata.
Mio nipote mi afferrò il culo con le mani, lo allargò, appoggiò il suo cazzo e cominciò a spingere con vigore.
Con due colpi fu dentro e prese a pompare con forza.
Io urlavo di piacere e mi masturbavo mentre lui spingeva con forza crescente.
Venni di nuovo, gemendo ed emettendo un urlo inarticolato di piacere.
Mio nipote continuava a pompare forte.
"Sborrami in bocca, ancora, ti voglio in bocca", gli dissi assatanata di piacere.
Alcuni istanti ancora, il suo cazzo che penetrava in profondità nel mio culo, e mi fece girare.
Mi allungai sul letto, mio nipote venne su di me segandosi, spalancai la bocca, con la lingua tutta di fuori e rimasi in attesa.
Pochi secondi e la sua sborra finì sulla mia lingua.
Attesi deliziata che i getti di sperma finissero e poi ingoiai la sua sborra con un piacere che avevo forse dimenticato.
Afferrai di nuovo il suo cazzo, lo misi in bocca e lo leccai in modo sfrenato, fino a quando non lo sentii sgonfiarsi e mio nipote lasciarsi andare sul letto, stremato.
Mi allungai anche io sul letto, affaticata ma felice.
Mio nipote si alzò, andò a raccogliere le rose e i cioccolatini.
Mi mise le rose sulle tette e sulla fica, scartò un cioccolatino e me lo mise in bocca.
Avevo ancora un pò mal di denti, ma quel cioccolatino col retrogusto di sborra lo gustai davvero molto e guardai, ancora vogliosa, mio nipote negli occhi..
Mio nipote, eccitato, scartò un altro cioccolatino, me lo mise nella fica e poi andò a riprenderlo con la lingua: "Hai un sapore da far impazzire, zia", mi disse mentre, deliziato, gustava il cioccolatino al sapore della mia fica.
Quel giochino mi stava eccitando dannatamente.
Mi chinai di nuovo sul cazzo di mio nipote e lo presi in bocca per un pompino.
Mentre con la mano lo segavo lo guardai dritto negli occhi: "Mi fai un regalo?", gli chiesi mentre leccavo il suo cazzo, "voglio ancora la tua sborra, in bocca..."
Mio nipote pronunciò un lungo ed eccitato siiii mentre mi afferrava la testa con le mani e la spingeva sul suo cazzo, che stava cominciando a irrigidirsi di nuovo.
Leccavo e segavo con intensità quando iniziai a sentirlo irrigidirsi.
Allora presi un altro cioccolatino, dissi a mio nipote di continuare a segarsi e di sborrarmi in bocca mentre io, scartato il cioccolatino, spalancai la bocca in attesa.
Attendevo impaziente.
Mio nipote si segava con vigore, quasi con disperazione, quando finalmente avvicinò il suo cazzo alla mia bocca e mi espose dentro la sua sborra.
Gli schizzi di sperma mi riempirono la lingua mentre io, con la bocca piena di sborra, misi in bocca anche il cioccolatino e lo leccai estasiata.
Sentivo il cioccolato che si univa alla sborra, leccavo deliziata e ingoiai con perverso piacere.
Poi trassi a me mio nipote e lo baciai in bocca.
Sentivo la sua lingua avvolgere la mia, e mentre lo baciavo mi masturbavo.
Lo baciavo e mi masturbavo, mi masturbavo e lo baciavo fino a quando venni ansimando come una pazza.
Urlai di piacere stringendomi a mio nipote fino a quando, soddisfatta, mi lasciai cadere sul letto.
Ero stanca, ansimante.
Sentii mio nipote che mi leccava i capezzoli, la fica ancora bagnata, e poi più nulla.
Mi addormentai, mentre sentivo la lingua di mio nipote penetrare dentro la mia fica e leccare tutti i miei umori.
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