La vendetta della mia fidanzata

di
genere
tradimenti

Erano ormai tre i mesi in cui Alice si lamentava. Si lamentava perché non riuscivo più a soddisfarla, erano ormai più di tre mesi che non riuscivo a durare più di tre minuti, oppure non mi veniva neanche duro. Non so cosa mi fosse successo, stavo con Alice da più di cinque anni, il nostro sesso era sempre stato più che soddisfacente, avevamo provato di tutto, l’avevo sempre scopata più che bene, lei era sempre soddisfatta, la facevo squirtare spesso, ma ultimamente, appunto, non riuscivo più a fare sesso. Duravo tre minuti, e se lei mi faceva una sega (o me la facevo da solo) poco prima per cercare di durare di più, addio, non mi veniva più duro fino al giorno dopo. Ero stato anche da un dottore, che mi aveva semplicemente detto che poteva essere un po’ di stress e che se il problema andava avanti da così poco non c’era di cui preoccuparsi. Alice però era sempre più irritata, era sempre stata una ragazza molto porca a cui le piaceva il cazzo ben dato, avevamo provato a comprare dildi, vibratori, giochi erotici di qualsiasi tipo, ma non le bastavano, lei voleva il calore dei miei 19 cm e la mia foga con cui l’avevo sempre scopata, ma che ultimamente non riuscivo ad avere. Ogni volta che duravo 3 minuti, Alice si innervosiva abbastanza, prendeva il suo vibratore e iniziava a masturbarsi, confabulando cose di come si sarebbe fatta scopare da un altro visto che io non riuscivo più a farlo. Io sono un tipo molto geloso, mi da fastidio addirittura quando parla coi suoi colleghi di lavoro, quindi al solo pensiero che un altro cazzo potesse soddisfarla impazzivo, infatti a quelle parole mi alzavo sempre dal letto e andavo via incazzato e imprecando. Alice lo sapeva benissimo, e lo faceva apposta. Lei era una ragazza molto bella, alta quasi 180 cm, capelli ricci rossastri, una terza di tette belle sode, fisico da ex ginnasta, cosce e culo un po’ grossi data la mancanza di allenamento da tempo, ma comunque molto arrapanti. Molti ragazzi volevano scoparsi Alice. A parte la sua primissima volta, avuta un po’ a caso quando era in terza superiore, aveva avuto tutte le sue esperienze con me, e se era diventata una vera amante del cazzo era grazie a come gliel’avevo dato io per cinque anni, a parte questi ultimi mesi. Spesso mi arrivavano voci di ragazzi che se la sarebbero scopata per bene, io da una parte ero gelosissimo ma dall’altra parte fiero, perchè quella ragazza tanto ambita me la scopavo solo io. Come detto prima però, da qualche mese non riuscivo più a soddisfarla, e la paura che lei potesse veramente cercare piacere altrove mi stressava e quindi il mio problema si amplificava, ero entrato in un circolo vizioso, e Alice di certo non aiutava, dicendo che se avessi continuato così si sarebbe sicuramente fatta sbattere da qualcun altro. Una sera litigammo pesantemente perché, mentre mi stava facendo un pompino prima del sesso, sborrai dopo letteralmente un minuto emmezzo. Alice andò su tutte le furie, iniziò a urlare che erano quattro mesi che aveva una voglia matta di farsi aprire la patata, mi gridò che non ero degno di una figa come lei e mi disse che l’indomani si sarebbe andata a scopare un altro, io ovviamente risposi a tutto ciò urlandole a mia volta che era una zoccola e pensava solo a quello. Il giorno seguente non ci parlammo. Due giorni dopo, quando tornò dal lavoro al pomeriggio, aveva stranamente un sorriso stampato sulla faccia, mi diede un bacio in bocca e si scusò per il litigio di due giorni prima, mi disse che aveva capito che il mio problema non era colpa mia e mi disse che sarebbe stata più comprensiva e mi avrebbe aiutato a risolvere il mio problema per tornare a godere entrambi come un tempo. Mi disse poi che aveva una sorpresa per me. Mi legò al letto e mi mise una benda. Tornò qualche minuto dopo con il suo vestito sexy che preferivo, un body tutto di pizzo che non aveva il copri seno, quindi aveva le tette completamente nude. Iniziò a baciarmi e a spogliarmi, iniziò a farmi una sega molto molto lenta e mi disse di non preoccuparmi perché farla godere non sarebbe più stato un mio problema. Io le chiesi cosa intendesse, lei mi fece stare in silenzio, mi mise una benda sulla bocca così che non potessi parlare, e fece entrare un ragazzo nella nostra camera da letto. Il ragazzo era un suo collega, uno di quelli che aveva sempre voluto scoparsi Alice, un bel ragazzone di 190 cm, muscoloso (non troppo palestrato, un fisico ben scolpito). Io iniziai ad impazzire, iniziai a dimenarmi e cercare di urlare, anche se non potevo a causa della benda sulla mia bocca. Alice si avvicinò a me e mi sussurrò: “è inutile che ti arrabbi, questa è la soluzione. Io mi faccio scopare come una troia dagli altri, così godo, poi alla fine ti faccio una bella sega così godi anche tu e siamo tutti felici” Io cercai di fermarla ma lei aggiunse “vedi amore, non sei più riuscito a farmi godere…ormai la mia bella patata non è più solo tua”. Iniziò così a limonare con il suo collega, mentre io ero costretto a guardare. Limonavano come due ragazzini in discoteca, con una gran foga, la saliva di Alice colava lungo il mento del suo collega. Dopo poco Alice iniziò a spogliarlo e a segargli lentamente il cazzo. Aveva un cazzo enorme, molto più grande del mio, sicuramente l’avrebbe fatta godere molto di più. Dopo qualche minuto iniziò a succhiarglielo, e dopo circa 5 minuti di pompino venne da me e mi tolse il bavaglio dalla bocca. Io la insultai, le dissi che era una puttana ma lei iniziò a limonarmi e mi chiese come fosse il sapore di un altro cazzo nella sua bocca. Iniziai ad eccitarmi, la gelosia si trasformò in eccitazione, le risposi che mi piaceva baciarla dopo aver succhiato un altro cazzo, era veramente una troia e la cosa mi piaceva. Alice mi disse di leccarle la figa, che sarebbe stata l’ultima volta che le avrei leccato la figa solo mia, d’ora in poi la sua figa sarebbe stata degli altri. Si sedette sulla mia faccia ed io iniziai a leccargliela con foga, Alice era bagnatissima ed io ero eccitato da morire al pensiero di vedere la figa di Alice scopata da un altro cazzo, tutta la gelosia si era trasformata in eccitazione. Sentii Alice venire dopo poco, la sua figa bagnò tutta la mia faccia, e così arrivò il momento migliore. Il suo collega mise Alice seduta sul letto di fianco a me, le spalancò le gambe e iniziò a scoparla con quel cazzone. Alice inizialmente fece una faccia di dolore, che presto si trasformò in una faccia eccitatissima. Alice urlava di piacere, mi baciava appassionatamente e mi diceva di dire che ero la sua troia. Intanto la sua patata faceva un rumore molto soddisfacente e succoso a ritmo del cazzo del suo collega che faceva dentro e fuori. Dopo un po’ cambiarono posizione, Alice si mise a pecora proprio sopra la mia faccia, in modo che vedessi la sua patata in primo piano, e iniziò a farsi scopare così. Io vedevo la sua patata eccitata e bagnatissima, era proprio a 10 centimetri dalla mia faccia e vedevo bene quanto fosse allargata a causa del cazzone del suo collega. Quando fu il momento che il suo collega doveva venire, la girò e le infilò il cazzo direttamente in gola con prepotenza. Dopo poche pompate le riversò una decina di schizzi di sborra densa dritta in gola, quasi che Alice soffocò. Il suo collega si rivestì, salutò e se ne andò. Rimanemmo io e Alice. Come promesso iniziò a farmi una sega, la sua faccia era stanca ma profondamente soddisfatta, mi disse che era un po’ che non era così soddisfatta, e che avrebbe ripetuto l’esperienza volentieri. Io ovviamente sborrai dopo 2 minuti e il cazzo non mi tirò più, quindi Alice fu ancora più spinta a rifarlo. Prendemmo così questo tacito accordo: Alice si faceva scopare dai suoi colleghi, e alla fine mi faceva una sega, raccontandomi la scopata (intanto io avevo scoperto che mi piaceva assai vedere la patata della mia fidanzata sfondata sotto i miei occhi), così da essere entrambi contenti e soddisfatti. Alice sono ormai due anni che non me la da, ma da solo ai suoi colleghi davanti a me, ma a me va bene così, la nostra relazione è migliorata notevolmente e a me fa eccitare da morire vedere la sua bella patatona sfondata dagli altri.
scritto il
2025-09-24
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