Il 60enne brasiliano

di
genere
gay

Quando l'avevo visto su un app di incontri ho pensato che poteva essere molto eccitante e trasgressiva la situazione. Lui aveva 63 anni ben portati, corporatura imponente e ben piazzato, il che ha sempre catturato la mia attenzione. Originario del Brasile e in Italia da 5/6 anni, abitava in un quartiere tranquillo in una palazzina di 2 piani all'interno di un cortile comune.
Da quello che so era in pensione e per guadagnare qualcosa manteneva il giardino e piante di uno studio fotografico nel cortile che gli aveva affidato le chiavi.
L'avevo già conosciuto perché viveva assieme ad una donna, mia collega a lavoro. In quella occasione mi aveva squadrato più volte e avevo notato un certo interesse verso di me. Io sono piccolo di statura: 168cm snello e atletico.
Quando lo ritrovai sull'app non persi tempo a scrivergli e iniziamo a chattare non mostrando il mio volto ancora. Dopo una serie di messaggi ed immagini esplicite, attratto dalle foto del membro che mi aveva inviato decido di mostrarmi in viso. Quando mi riconobbe mi disse che sapeva che ero un porco quando mi aveva incontrato e adesso mi aspettava per poterlo verificare di persona.
Decidiamo di incontrarci un sabato mattina e poiché in casa c'era una mia collega decide di accogliermi nello studio di fotografia che sistema. Arrivo presto in forte agitazione per la situazione che si prospetta ma anche eccitato al massimo. Mi viene ad aprire il cancello e mi fa strada per entrare nello studio senza farsi notare. Una volta entrati mi ordina di spogliarmi. Io senza battere ciglio lo faccio e mi metto completamente nudo con un erezione che certifica il mio desiderio di dominazione. Lui capisce subito la mia indole e con una mano mi afferra la gola e mi inizia a limonare duro. Io ricambio e iniziamo una lotta con la lingua a chi la inserisce più in profondità. Sono stordito e lui lo sa, con l'altra mano libera mi afferra il pisello e palle insieme e li massaggia. Io devo fermarlo però altrimenti vengo subito, lui ride di gusto apostrofandomi come un segaiolo in calore.
Con decisione mi mette in ginocchio e mi dice di tirare fuori il suo cazzo e di prenderlo in bocca. Lo faccio, mi inginocchio e tiro fuori dalle mutande il suo cazzo già barzotto. Lo osservo per un po' è molto bello dal vivo. Lunghezza normale e circonferenza abbondante, una bella cappella violacea che reclama una bocca avida e due palle enormi e pronte a esplodere.
Mi getto a capofitto sull'asta, la ingoio come se non aspettassi altro, tutta in gola aspettando che raggiungesse la massima erezione. Lui non se lo aspettava rimane sconvolto dalla mia ingordigia e dalle mie doti. Mi dice di rallentare. Lo faccio. Vado più lento, lo assaporo per bene, mi dedico alle palle con calma e lussuria. Le metto in bocca una alla volta, lui gode lo sento e mi posa una mano sulla testa e mi accarezza i capelli.
Adoro sentire questo contatto mi provoca brividi di piacere e sento l'urgenza di sentirlo dentro di me e glielo faccio capire facendolo allungare sul divano e inarcando la schiena a mostrare il mio culo voglioso di cazzo.
Lui capisce, si gode ancora un po' la mia bocca e nel frattempo inizia a sculacciarmi con sempre più intensità. Sento il culo rosso, mi chiede se lo voglio dietro. Con il cazzo in bocca annuisco, mi fa inginocchiare sul divano e senza aspettare si infila con la lingua tra le mie chiappe mi lecca il culo con dedizione mentre con le mani mi carezza la schiena. Sono in estasi, sento le farfalle nello stomaco. Poi con una mano mi massaggia il pisello e i testicoli. La sua mano enorme riesce a contenere i miei genitali e questo mi fa eccitare da morire.
Dopo un po' si stacca e inizia a giocare con il buchetto. Mi vuole preparare per bene. Inizia infilando le dita e massaggiandomi i testicoli per rilassarmi. Ci metto poco ad essere pronto vista la mia eccitazione e il suo lavoro. Mi fa girare con la schiena sul divano e le gambe in aria, mi sputa sul buchetto e dirige la cappella verso il mio ano. Appoggia e forza un po', trattengo il fiato, lui dice di rilassarmi lo faccio e sento il cazzo forzare l'ingresso e farsi strada nel mio sfintere. Una sensazione forte, e lacerante inizialmente. Rimane per un po' così fermo nel mio culo. Piano piano sento il respiro ritornare a ritmi regolari. Lui sorride e lentamente tira fuori il cazzo e lo spinge dentro. Un lento andi rivieni che mi aiuta ad adattarmi ai suoi affondi. Il piacere inizia a farsi più intenso, godo nel vedere l'asta di carne entrare e uscire dal mio culo sotto i colpi decisi del toro brasiliano. Dopo qualche minuto si ferma e mi fa girare per mettermi a pecora con le ginocchia a terra e il corpo sul divano. Mi penetra con decisione. Ho un sussulto che mi taglia il fiato, sentire il suo cazzo entrare di prepotenza mi eccita fortissimo. Mentre mi scopa il culo tira i miei capelli all'indietro e mi insulta per eccitarsi ancora di più. Zoccola, troia e frocio sono gli aggettivi che si susseguono assieme agli affondi ritmici che fanno suonare le sue palle sul mio culo. Una scena estasiante mi stavo godendo. Mi piace essere usato come una troia, sentire il cazzo entrare dentro il culo e le sue braccia che mi dominano. È andato avanti per un po' in quella posizione in cui godeva parecchio anche lui mentre lo incitavo a fottermi con forza e venirmi nel culo. Il suo respiro si fa pesante, i suoi coglioni che sbattono ritmicamente sul mio culo stanno caricando la sborrata. Lo sento grugnire e urlare il suo piacere quando esplode di piacere mentre fiotti caldi di sborra mi riempiono le viscere. Una sensazione fantastica quella di far godere un maschio e sentire il suo seme caldo dentro. Lui si accascia su di me esausto. Il suo corpo è caldissimo così come la sborra che esce dal mio culo rosso e aperto. Riposiamo.
Rimaniamo così per qualche secondo ancora poi si sfila e va a lavarsi in bagno. Lo seguo per pulirmi anche io e una volta sistemati mi chiede se voglio venire anche io. Gli rispondo di si e senza aspettare mi mette la lingua in bocca e la mano sulla gola come a possedermi totalmente.
In un attimo ho un'erezione potentissima. Mi dice di andare verso il divano e io eseguo. Una volta arrivati si posiziona dietro di me e ci allunghiamo sul divano. Lui mi tiene le braccia serrate dietro la schiena con una mano e con l'altra mi inizia a masturbare lentamente. Mi chiama frocio, cagna in calore sussurrandomi nell'orecchio e alternando leccate sul colle e nelle orecchie. Sono completamente in balia del piacere mi agito, cerco di fargli capire che voglio godere e che sono completamente a sua disposizione. Lui lo sa e mi masturba più intensamente. La sua mano enorme è talmente grande che il mio pisello sembra piccolissimo e la cosa mi eccita ancora di più. Non usa la mano per lavorarlo ma solo pollice e indice. Mi sento femmina di un vero maschio. Sto per raggiungere il piacere lo sento, glielo faccio notare. Lui mi dice che sono una giovane puttanella e che devo servire i maschi. Le sue parole sono dei catalizzatore di piacere, sento i testicoli che sono pienissimi e devono esplodere.
Mi urla "sborra ora puttana". A quelle parole non resisto più ed esplodo in un orgasmo vulcanico: i primi tre schizzi sono esplosivi e spargono seme ovunque, i successivi mi ricoprono la pancia di sborra calda. Mi sento leggerissimo e completamento svuotato di tutte le energie, appagato per quella sega così intensa. Dopo diversi minuti ci alziamo e andiamo in bagno.
Una volta ripuliti ci salutiamo pensando già ad un prossimo incontro.
scritto il
2025-09-16
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