Un ceffone per capire chi ero.

di
genere
dominazione

Ebbene si, non mi vergogno a confessarlo, ho preso un ceffone da Wanda mia moglie. Ho dovuto reprimere i miei istinti per non reagire, è stato un errore che non ha fatto altro che aumentare la sua autorevolezza a cui mi sono adeguato con piacere, direi con eccitazione. Eravamo sposati da tre anni, insieme abbiamo deciso di non avere figli per i primi cinque anni, per sposarci abbiamo dovuto richiedere, tramite i nostri genitori, alcune dispense alla chiesa non avendo lei l’età. Abituata come la mamma ad indossare
il minimo indispensabile, praticamente quasi nuda, questo non faceva altro che attirare ragazzi a cui concedeva sorrisi e sguardi penetranti tanto da autorizzarli a provarci. E’ vero che al dunque li troncava irrimediabilmente, per questo la pregavo di cambiare metodo. Questo è stato il momento del ceffone, ed è li che prima ho dovuto reprimere qualche istinto per essere invaso subito dopo da una eccitazione incredibile che ha portato a supplicarla di concedermi la sua figa. Ha accettato restando immobile mentre la
scopavo, mi ha obbligato a leccare la mia sborra dalla sua figa e pulirla. Quella è stata la mia resa nei suoi confronti, era lei a condurre la nostra vita nonostante avesse tre anni meno di me. Praticamente si stava ricreando la stessa situazione dei suoi genitori dove la mamma ha cornificato il padre, che era contento, con una frequenza impressionante. Addirittura Francesca mia suocera, si vantava delle sue avventure amorose e consigliava di seguire la sue orme alla figlia davanti a miei occhi. Sosteneva
che la figa va usata altrimenti non l’avrebbero creata, così come il cazzo. Ero entrato in un vortice, ho cominciato ad immaginare che Wanda scopasse con altri, mi eccitavo da matti, la durezza del mio cazzo lo testimoniava, lei si accorgeva e godeva tantissimo.
Siamo arrivati al punto che le ho chiesto di portarsi a casa chi voleva, scopare sotto i miei occhi, quelli erano momenti di eccitazione straordinaria per me e per lei. Ero arrivato al punto di incalzarla, DATTI DA FARE, TROVATI UN BEL CAZZO CHE TI SFONDI LA FIGA SOTTO I MIEI OCCHI, VOGLIO VEDERTI GODERE MENTRE TI LECCO LA FIGA ED ANCHE IL SUO CAZZO. Scopate proverbiali solo a parlarne, solo ad incitarla. Ne godevamo entrambi, lei era felice del mio comportamento. Una sera la sorpresa, rientrando a casa dal lavoro trovo in camera mamma e figlia che si facevano scopare da un ragazzo con un fisico possente ed un cazzo oltremisura. Non mi hanno degnato di uno sguardo, hanno continuato come se non ci fossi. Mi hanno obbligato a partecipare facendomi fare quello che avevo idealizzato, leccare e ripulire tutto. Che dire? Mi è piaciuto, da allora sono diventato il loro scendiletto. Mi sono trovato a mio agio, forse ero l’unica persona al mondo che godeva vedere scopare la propria moglie, insieme alla madre di lei farsi scopare dai ragazzi di turno.
scritto il
2025-09-14
4 8 0
visite
8
voti
valutazione
4.8
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.