Per riprendere i miei figli, tutto!!

di
genere
orge

Questo è il continuo del racconto Ho tradito mio marito e la mia famiglia.

Dopo quel episodio, spiacevole in parte, per aver perso la mia famiglia, e piacevole nell'altra parte perché non avevo mai provato una cosa simile, fatto sta che le voci nel paese iniziano a girare, e non vivevo più bene, nei due mesi successivi, anche fare la spesa era diventata pesante, per dirvela una, mi toccavano continuamente, mi alzavano i vestiti, anzi un giorno mi dissero di venire in intimo a fare la spesa, la mia fortuna è che i miei genitori vivevano in un altro paese, e iniziai a considerare l'idea di trasferirmi li, anche perché i miei figli non potevo vederli, se non con il consenso di mio marito, oppure fuori scuola..
Era il 30 settembre, quando al mattino mi alzo, e inizio a piangere, perché penso di essere stupida, non avendo nemmeno le entrate economiche, non sapevo come affrontare tutte le spese, mi calmai e stavo per chiamare i miei per dirgli che ritornavo, inventando magari una piccola scusa per la separazione, improvvisamente mi arrivò una notifica dall'app della banca, 8.000 euro con scritto nella nota, "I soldi te li dobbiamo, perché ci hai fatto divertire, cosi ti rialzerai", non me l'aspettavo, e una parte di me non voleva nemmeno prendersi quei soldi, ma onde evitare storie da raccontare i miei, decisi di prenderli e di iniziare a cercare qualche casa nei paesi limitrofi, dove nessuno mi conosceva, e magari li troverò anche un lavoro..

Cosi facendo nella metà di ottobre, riuscii a trovare casa in affitto, e un lavoro, come aiutante in un centro estetico, niente era ma cosi potevo aiutarmi con le spese, anche perché pensai di aprire una battaglia legale nei confronti di mio marito, ma purtroppo mi fece terra bruciata intorno e tolsi tutto da mezzo.

Dopo mesi tra botte e bastonate, inizio a riprendermi mentalmente, e inizio a pensare una strategia per prendermi i miei figli, o almeno per viverli anche metà mese.

(Scusate l'introduzione, ma dovevo spiegarvi tutto, altrimenti il racconto non si capisce, ora arriva il racconto definitivo)

Facendomi nuove amiche, sia a lavoro, e sia dove abito, iniziai ad uscire anche nei weekend, andare alle feste, anche se non mi divertivo molto, ma almeno le serate le passavo con spensieratezza, tra chiacchere e drink, in un weekend a dicembre, con temperature abbastanza fredde, decidiamo insieme, le mie amiche Francesca, Federica, e Azzurra ora ve le descrivo:

Francesca, che è la più disinibita,capelli neri, molto magra, 2 di seno, culo abbastanza sodo, ma quella che anche da fidanzata scopa di qua e di là.
Federica, castana, fisico asciutta, con una seconda, ma un bel culo, fidanzata anche lei, seria, ma fanno sempre discussioni inutili, si amano se lo fanno.
Azzurra, la più piccola del gruppo, bionda tettona una quarta, culo bello sodo, piena di soldi, la famiglia lavorano come professori e maestre in scuole pubbliche,ed è quella che io ho legato di più perché ci capiamo.

Alla fine andiamo in un locale, non molto distante da dove abito, che c'è l'evento del White Party, sulla locandina c'è scritto che bisogna essere vestiti totalmente bianco intimo compreso in realtà non volevo andarci, perché le feste possono essere un pretesto per incontrare il passato, ma Azzurra mi convince, e alla fine ci andiamo, e andiamo vestite in questo modo:

Francesca, top bianco, e pantaloncino aderente bianco, facendo uscire il perizoma bianco fuori e tacchi
Federica, un vestito lungo bianco trasparente con intimo totalmente bianco e tacchi
Azzurra, vestito aderente bianco senza reggiseno, con perizoma e tacchi
Io uguale ad azzurra, con la differenza avevo una scollatura molto vistosa.

Entriamo dentro nell'orario detto, e iniziano già a guardarci tutti, la serata è ok, tra drink e balli, ragazzi sempre vicini a noi, come al solito, e nel mentre andiamo via, un uomo abbastanza alto mi viene da dietro e mi sussurra, so come farti riavere i tuoi figli e mi lascia un bigliettino nelle tette, che sta scritto il nome e un numero di telefono, poi scappa, cercavo di vedere chi è, di andarci dietro, ma invano, e finisce cosi la serata.

La mattina seguente, ancora frastornata guardo quel biglietto sul comodino, speravo di averlo sognato, invece era tutto vero, e parlando in videochiamata con le mie amiche, mi convinsero a provarci, e dopo aver staccato con loro, provai a chiamare 3 telefonate di seguito e nessuna risposta, poco dopo pranzo riprovai e rispose una voce di un uomo, forse lo stesso della serata, non so e inizio la conversazione:

Speravo la tua chiamata..

Chi sei? Come mi conosci?

Ti seguo da un sacco di tempo, e ancora oggi non credo ai miei occhi di quello che hai fatto

Senti non ho voglia di perdere tempo, se è uno scherzo, ciao io stacco

No, non è uno scherzo, puoi davvero riavere i tuoi figli, se ti fidi, vieni stasera al Palazzo G..... alle 22, anche con una tua amica, ma interessi tu, indossate vestiti trasparenti e senza reggiseno, e staccò

Io perplessa, chiamai subito Azzurra e le altre, loro dissero di non fidarmi, ma la voglia di lottare per le mie figlie l'avevo, e dissi che ci andavo, e Azzurra si propose di accompagnarmi, poco dopo mia arrivò un messaggio da un numero sconosciuto che diceva: "Se vieni o da sola o in compagnia, scarica questa app sul cellulare, servirà e una volta al palazzo non scendere dalla macchina."

Io avevo una paura immensa, nel prepararmi pensavo e ripensavo, si fece l'orario concordato, e passò Azzurra a prendermi, entrambe con trasparenze senza reggiseno, come ci aveva detto mezzoretta di viaggio e arriviamo a destinazione, entriamo nel palazzo, era tutto buio, tranne due lampioni a destra e a sinistra del viale, e improvvisamente quell'app che mi fece scaricare, inizio ad arrivare un paio di notifiche:

Ero sicuro che venivi, ora fate attentamente quello che vi dico, e poi dopo ti dico come puoi riavere i tuoi figli.

Spegnete la macchina e rimanete li, qualunque cosa accada, non muovetevi dall'auto.

Noi eravamo molto in ansia, ma io stavo iniziando a capire cosa stava succedendo perché nel girarmi, vidi un uomo incappucciato che si muoveva dietro all'albero, e subito avvisai ad Azzurra, ma appena accese la macchina per tornare indietro, un'altra si fermò dietro bloccando il passaggio e arrivò un'altra notifica:

Vi ho detto che non vi dovete muovere, ora dovete solo guardare
E io risposi:

Qualunque cosa, lasciate Azzurra, questo riguarda solo me

Dopo questo, iniziammo a vedere una serie di uomini che si avvicinavano e che si toccavano il cazzo, noi ovviamente con i finestrini chiusi ma loro si toccavano guardandoci, un po' spazientita, senti suonare il telefono era lui, ma questa volta in chiamata e disse:

Bene, ora che ci siamo, togliete le bradelle dei vestiti e lasciate fuori i seni, dovete farlo altrimenti rimarrete qui bloccate.

Nel frattempo che lo facevamo, chiedevo scusa ad Azzurra per tutto questo, e lei disse di non preoccuparmi alcuni iniziarono già a sborrare sui finestrini, altri si toccavano ancora più insistenti, erano una trentina, e iniziarono a dirci di abbassare il finestrino, uno tra questi inizio a palpare il seno, io ferma, senza fare nulla, mentre dal lato di Azzurra aprirono la portiera e iniziano a toccare anche lei, a spogliarla nuda, io stavo per dire di fermarla, ma improvvisamente apriprono la portiera dal mio lato, mi presero con forza, e iniziarono a mettermi i loro cazzi in bocca e a toccarmi tutta, non capivo nulla più, sentivo mani e cazzi dappertutto, poi a turno iniziarono a scoparci, anche duramente, speravo che finivano presto, ma erano in tanti, e intanto Azzurra iniziava a godere, e anche tanto, dopo mezzora iniziarono a sborrare un pò a turno, chi addosso, in faccia, dentro, ero piena, completamente di sborra, non riuscivo a muovermi, mentre Azzurra continuava a succhiare gli ultimi due cazzi e la sborrarono in bocca, una volta finito, cercai di pulirmi con un pò di fazzoletti, ma ero pieno zuppa, entrando in macchina suonò il cellulare, risposi:

-Ho fatto quello che mi hai detto, ora voglio i miei figli
-La tua amichetta troia va bene cosi, tu ancora no, vieni dietro al cespuglio a forma di pino, da sola, poi ti lascio andare

Io non ce la facevo più, stavo per piangere, spiegai ad Azzurra il tutto e andai, tutta sporca, arrivata dietro al cespuglio c'erano 3 uomini, già con il cazzo in tiro, e uno di loro (quello delle chiamate), mi fa:

-Sei proprio una brava troia, ora sdraiati a terra e masturbati

Eseguo, mentre mi tocco, mi accorgo che mi sto bagnando, di nuovo, e uno di loro si avvicina col cazzo, e senza pensarci, lo prendo in bocca, inizio a succhiare con avidità, dopo un po' di minuti si avvicinano anche gli altri due, nel mentre dico a uno di loro, voglio leccarti il buco del culo, girati, avevo una voglia tremenda, mi sentivo ancora piu troia di quando lo ero prima, dopo un bel po' a succhiare, mi dicono che vogliono scoparmi, uno di loro mi prende in braccio, e iniziano subito a scoparmi in due, uno avanti e l'altro in culo, dopo un po' ad alternarsi, e a godere come una maiala, uno di loro mi dice:

-Adesso ti pisciamo addosso
-No ti prego, questo no..

Il tempo di dire no, mi piscia addosso, e lo seguono gli altri due, mi faceva schifo, infatti avevo i conati di vomito, ma loro non contenti, mi fanno succhiare i cazzi fino a farli sborrare nella mia bocca, e ho dovuto ingoiare per la violenza che lo facevano..

Finito il tutto, io a terra, esausta, e mi lascia un bigliettino, con sopra un'indirizzo e mi fa

-Vai a questo indirizzo domani mattina alle 12, i tuoi figli saranno pronti per tornare.

Io incredula, con le ultime forze dico ad Azzurra di andarcene, e andiamo a casa, mi lavo, e avevo ancora dolori per tutti i miei buchi dilatati..

Il giorno seguente, non riuscendo a camminare bene, avevo dolori alle gambe e soprattutto nel culo, andai nel luogo all'orario detto, e i miei figli erano li pronti, corro ad abbracciarli, li bacio, piango dalla felicità e di tutto quello che ho passato, e al ritorno a casa mio figlio mi domanda:

-Mamma perché cammini cosi, cosa è successo?
-Figlio mio, per ritornare da voi, ho fatto un incidente, ma adesso siete qui, e non vi lascerò più.
di
scritto il
2025-09-11
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