L'Avanti Marsch e il Dietrofront

di
genere
bisex

Un giovane Lord inglese, ultimo erede di illustre dinastia, scavezzacollo patentato e spiantato quanto basta, dopo aver dissipato quasi per intero l'ingente patrimonio di famiglia, versava ormai sull'orlo del fallimento. Corse ai ripari e mise in piedi una ben strana industria del piacere. Radunò nella sua tenuta, ultimo brandello dei possedimenti aviti, un pugno di giovani vigorosi e superdotati assoldati come stalloni da frega. Li alloggiò nelle vecchie scuderie ormai deserte dove ogni notte le loro minchie venivano date in pasto ad una clientela sempre più numerosa e sempre molto danarosa di donne insoddisfatte ma vogliose, la cui vagina veniva esplorata e accontentata una volta tanto fino al confine delle loro ovaie, suscitando in loro quasi perduti gemiti e gridolini di godimento e orgasmi fuori controllo, tanto erano cazzuti i prostituti di alto bordo che glieli imbandivano a pelle, tutti certificati esenti da difetti e malattie. Fatti esausti per le notti passate a rifinire fiche vecchie e sgangherate, una volta in settimana ai nostri eroi spettava un giorno di relativo riposo e diciamo così di rigenerazione, durante il quale potevano scegliere se remenare qualche pollastrella del villaggio, scelta fra quelle che facevano la fila per guadagnarsi simili aste, o in alternativa veniva loro concessa una divagazione a botta di culo, impressa sul posteriore dei giovanotti dei dintorni, che si facevano avanti sempre numerosi per sperimentare qualche bella e per loro indimenticabile cannonata. Non di rado qualche membro dello staff dava segni di esaurimento mentale e soprattutto fisico. A quel punto ciascuno poteva decidere se gettare la spugna definitivamente facendosi da parte con in tasca un bel gruzzolo oppure se trasferirsi nelle ex porcilaie dove venne allestito un padiglione riservato ai gay di alto bordo, nel quale ciascuno di tali ex imparava ad offrire il suo bel sedere ai magnati che lo richiedevano. Una volta al mese veniva organizzata una fortunatissima serata di orgia del pompino, aperta a bocche sia femminili che maschili. Era una specie di torneo che quasi immancabilmente veniva vinto dagli ospiti uomini, molto più estrosi e più raffinati delle donne a lavorare uccelli e a far sgorgare e schizzare dentro le loro gole arse buone dosi di melassa che valeva da ricompensa di tante fatiche spese a suggere e maneggiare cazzi. Tanto succedeva in questi luoghi ormai trasformati in un affermato postribolo i cui frequentatori e frequentatrici quali che fossero le proprie personali attitudini, inclinazioni e aspettative avevano in corpo solo una grande fame e una grande sete di sesso senza freni, declinato in tutte le possibili e le più sudicie gradazioni del Kamasutra, ivi compresa a semplice richiesta la masturbazione assistita.
scritto il
2025-09-08
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